(dal greco
branchia). Zool. - Organo respiratore
degli animali che conducono vita acquatica e che rende possibile lo scambio fra
l'anidride carbonica del sangue e l'ossigeno dell'aria, libero o sciolto
nell'acqua. Le
b., che sono in genere delle extraflessioni della parete
esterna del corpo, limitate a un sottile strato epiteliale, presentano forme
diverse (tabulare, pettinata, sacciforme, laminare, a filamento o a ciuffo), ma
sono sempre disposte in modo che la superficie respiratoria sia costantemente
bagnata dall'acqua. Nelle
b. si trova una rete assai fitta di vasi
sanguigni grazie ai quali ha luogo il processo di respirazione.
Indipendentemente dalla loro forma, le
b. hanno anche un grande sviluppo
superficiale. Tra gli invertebrati, respirano per mezzo di
b. i vermi,
molti crostacei (alcuni hanno respirazione cutanea), numerosissimi molluschi;
tra i vertebrati invece i pesci ( le cui
b. sono composte da un gran
numero di lamine sporgenti poste in due cavità, le cosiddette camere di
respirazione, situate ai due lati del corpo e protette da un opercolo); i
ciclostomi, le larve degli anfibi (girini). Un tipo particolare di
b.,
tipica di alcuni insetti acquatici, è la
tracheobranchia, formata
da espansioni lamellari percorse da tracheole. La posizione delle
b.
varia da specie a specie: nei pesci si trovano ai lati del corpo dietro il capo;
nei crostacei vicino agli organi di locomozione; negli insetti sono collegate
direttamente alle trachee.