Compositore russo. Bambino di straordinaria intelligenza e
di un notevole istinto musicale, scrisse a soli 9 anni le sue prime
composizioni, dedicando a un suo precoce amore la polka per pianoforte
Hélène. Dopo aver studiato privatamente il flauto, il
violoncello e il pianoforte, nel 1850 si iscrisse alla facoltà di
Medicina, ove, sei anni più tardi, conseguì la laurea a pieni voti
con lode. Per la sua evoluzione musicale si rivelò fondamentale
l'incontro con il giovane Mussorgskij (1856) grazie al quale fu presentato a
Balakirev, che lo spronò a una più intensa attività
compositiva, invitandolo a entrare nel gruppo dei musicisti, da lui capeggiato,
sostenitori della tradizione russa. In seguito al successo ottenuto dalla sua
prima composizione, la
Sinfonia in mi bemolle maggiore portata a termine
nel 1867,
B., fortemente attratto dal teatro, iniziò la stesura
del suo capolavoro,
Il principe Igor, la cui composizione si protrasse
dal 1869 fino alla sua morte, subendo numerose interruzioni per gli impegni
scientifici del musicista. Egli infatti non aveva abbandonato la passione per la
scienza e in particolare per la chimica di cui aveva ottenuto una cattedra nel
1862. Per merito di Liszt, incontrato a Weimar nel 1877, le sue musiche vennero
conosciute anche in Europa, ove riportarono lusinghieri successi. Considerato
uno dei massimi esponenti del sinfonismo russo dell'800 (gli si devono tre
sinfonie, lo schizzo sinfonico
Nelle steppe dell'Asia centrale 1880, il
Quartetto in re maggiore, 1881),
B. si impose anche nella musica
cameristica soprattutto grazie a due quartetti per archi (1875-1879; 1881-1885).
Della sua produzione si devono ricordare ancora le pagine per pianoforte e le
liriche vocali. Il suo stile, inconfondibile soprattutto per la ricchezza del
colore, attinse al folklore russo e subì notevolmente l'influenza di
Glinka. Vi si possono scorgere anche reminiscenze di Schumann, Berlioz, Liszt e
degli operisti italiani (Pietroburgo 1833-1887).