Nome dei seguaci del
bon, la religione indigena del
Tibet conservatasi sino al VII sec. d.C., quando il Buddhismo, penetrato nel
Paese, esercitò un'influenza decisiva su quella concezione,
essenzialmente animistica, che ravvisava nella natura un'infinità di
spiriti malefici da propiziare, rimanendone però a sua volta
influenzato.