Filosofo scolastico. Semplice chierico, insegnò
all'università di Parigi, insieme a Sigeri di Brabante, l'Averroismo.
Coinvolto proprio con Sigeri nella condanna dell'averroismo latino fatta dal
vescovo di Parigi Stefano Tempier nel 1277, dovette comparire alla corte romana.
Processato e condannato alla detenzione perpetua come eretico morì in
carcere. Le sue opere più note sono le varie trattazioni di grammatica,
di logica e di filosofia naturali quali
De modis significandi,
Sophismata logicalia,
Quaestiones super Topica Aristotelis,
Super librum physicorum questiones,
De summo et vigilia,
De
summo bono sive de vita philosophi (m. prima del 1284).