Cane da caccia (da seguito) di grande mole; ha una altezza
al garrese di circa 67 cm per i maschi e 60 per le femmine, con un peso
variabile tra i 40 e i 48 kg. Il pelo, corto e duro sul corpo, morbido e setoso
sulle orecchie e sul cranio, può essere nero focato o unicolore
rossiccio. È tollerata una macchia bianca su petto e zampe. La testa,
dalla forma allungata ma non larga né leggera, ha una espressione
inconfondibile, triste e malinconica. Presenta labbra pendenti, occhi scuri e
infossati, con palpebre inferiori cascanti e lunghe orecchie attaccate basse e
pendenti in avanti contro le guance. La coda, curva e più alta della
linea del dorso, ma non appoggiata sopra di questo, è guarnita di pelo
soprattutto nella parte inferiore, ma non più lungo di 5 cm. È di
origine belga, ma benché fosse molto diffuso in quei Paesi, furono gli
Inglesi a dare grande impulso alla diffusione della razza. Il
b. viene
anche chiamato cane di S. Umberto, poiché fu allevato e selezionato con
cura dai monaci dell'omonimo santuario. Il
b. è un cane dal
carattere forte, intelligente e affettuoso col padrone e con i bambini. Per le
sue straordinarie capacità il
b. è stato impiegato dal
dipartimento di polizia di molti Paesi per il ritrovamento di persone disperse o
di detenuti evasi dalle carceri.