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Bisio, Claudio.

Attore, autore e regista italiano. Diplomatosi alla Civica scuola di arte drammatica del Piccolo Teatro di Milano (1981), dopo essersi esibito nel Rocky Horror Show al cinema Mexico del capoluogo lombardo, fu notato da Gabriele Salvatores del Teatro dell'Elfo, che lo scritturò per Sogno di una notte d'estate (1981). Da allora con il regista ebbe inizio un proficuo sodalizio che avrebbe portato B. a cimentarsi anche con il grande schermo. Voluto da Dario Fo per una riedizione di Morte accidentale di un anarchico (1987), l'attore piemontese portò avanti la sua carriera teatrale con una lunga serie di spettacoli a monologo inaugurata da Guglielma (1990), che segnò l'inizio del legame professionale con Sergio Conforti, in arte Rocco Tanica (tastierista e compositore del gruppo Elio e le Storie Tese), e proseguita con Aspettando Godo (1991), Le nuove mirabolanti avventure di Walter Ego (1993), Tersa Repubblica (1994-95), Appunti di viaggio (2002), I bambini sono di sinistra (2003). Fondamentale per la carriera teatrale di B. fu l'incontro con l'opera di Daniel Pennac, che l'attore portò più volte in scena, sempre con la formula del monologo e sempre per la regia di Giorgio Gallione, in Monsieur Malaussene au théâtre (1997-2001) e Grazie (2005), primo testo composto appositamente per il teatro dallo scrittore francese. Sotto la direzione di Gallione si cimentò anche in La buona novella (2000-01), di Fabrizio De André. Nel 2006, dalla collaborazione con Elio e le Storie Tese, nacque Coèsi se vi pare, spettacolo a cavallo tra musica e cabaret. Parallelamente al teatro, B. di dedicò anche al cabaret, in cui debuttò nei primi anni Ottanta al Derby di Milano, al cinema e alla televisione. Per il grande schermo, dopo aver lavorato con Dino Risi (Scemo di guerra, 1985), Giuseppe Bertolucci (Strana la vita, 1987; I cammelli, 1988), Mario Monicelli (I picari, 1988), partecipò a diversi film di Salvatores: Kamikazen (1987); Turné (1989); Mediterraneo (1990), pellicola che nel 1992 vinse l'Oscar come miglior film straniero; Puerto Escondido (1992); Sud (1993); Nirvana (1997). Fu inoltre tra gli interpreti di due film di Antonio Luigi Grimaldi, Il cielo è sempre più blu (1996) e Asini (1999, di cui B. fu anche sceneggiatore), oltre che di Albergo Roma (1996) di Ugo Chiti, La tregua (1997) di Francesco Rosi, La cura del gorilla (2006) di Carlo Arturo Sigon, Natale a New York (2006) di Neri Parenti. L'eclettico artista piemontese prestò inoltre la voce nei film animati Atlantis (2001), L'era glaciale (2002), L'era glaciale 2 (2006), Terkel in trouble (2006). Sul piccolo schermo, dopo l'esperienza di Una notte all'Odeon, recitò nella sit-com Zanzibar (1988), di cui curò anche la sceneggiatura. Ospite fisso a Striscia la notizia nel corso del 1992, partecipò poi a due programmi televisivi ideati da Paolo Rossi, Su la testa (1992) e Cielito lindo (1993). Interprete principale di Facciamo cabaret (1997), in seguito prese parte a Mai dire gol (1997-98, 1998-99), Teatro 18 (2000), Le iene show (2001). Dal 2000 si impegnò nelle varie e fortunate edizioni di Zelig, nelle sue diverse forme, da Zelig Off a Zelig Circus, che riscossero grande successo di pubblico. Interprete dei film per la TV Un giorno fortunato (1997) e Oscar per due (1998), comparve anche in diverse pubblicità. Dal 2004 al 2006 condusse il concerto del 1° maggio. La carriera di B. come autore, iniziata con una collaborazione ai testi di Zanzibar, approdò all'editoria vera e propria con Romanzo d'appendicite (1992) e La toga di Sara (1993), racconti a puntate pubblicati su "Vivimilano", mentre i monologhi teatrali vennero raccolti in Quella vacca di Nonna Papera (1993) e Prima comunella poi comunismo (1996). Negli anni Novanta ebbe inoltre inizio la collaborazione con "Smemoranda". B. si cimentò infine in ambito musicale, pubblicando l'LP Patè d'animo (1991), scritto e cantato con Rocco Tanica, in cui è incluso il singolo di successo Rapput (n. Novi Ligure, Alessandria 1957).