Racconto di Mark Twain, pubblicato nel 1879. È uno
dei più brillanti racconti del celebre umorista americano il quale,
partendo da un presupposto assurdo, dà vita a una serie di divertenti
situazioni psicologiche e sociali. Un impiegato minerario di San Francisco,
avventuratosi al largo durante una gita in mare su di una barca a vela, viene
raccolto da un bastimento in viaggio per Londra e là sbarcato con un solo
dollaro in tasca. Due fratelli multimilionari, incontrato il disperato
impiegato, lo fanno protagonista di una loro scommessa, consegnandogli senza
spiegazioni un plico misterioso. Apertolo, l'esterrefatto americano vi rinviene
un assegno di un milione di sterline; accompagna l'assegno una lettera nella
quale gli viene promesso un lauto impiego se, nello spazio di un mese,
saprà superare le difficoltà inerenti al possesso di quella somma
eccezionale. Inutile dire che l'abile impiegato minerario si toglie
brillantemente d'impaccio, affermandosi con l'immenso credito che gli deriva dal
possesso del biglietto e realizzando vistosi guadagni. Per colmo di fortuna nel
gioco delle combinazioni egli fa innamorare di sé la bellissima figlia di
uno dei due arcimilionari ed esattamente di quello che vincerà la
scommessa, così che in capo al mese prestabilito egli può
presentarsi con tutte le carte in regola per entrare in possesso della cifra
favolosa e per ottenere in moglie la sua ricca innamorata. Il che avviene a
felice conclusione della vicenda.