Nome con cui dal XIII al XVIII sec. si indicò a Siena
la Camera del Comune, ossia l'erario comunale, e l'ufficio che ne aveva
l'amministrazione, a capo del quale erano il
camarlingo e i
provveditori della B. o
quattro di B. I registri annuali
dell'ufficio erano detti
libri di B. Questi registri erano accompagnati
da
tavolette, da appendersi alle pareti, nelle quali si riflette la
tradizione pittorica senese. Alcune di esse sono autentici piccoli capolavori,
come l'
Allegoria del buon governo di Ambrogio Lorenzetti.