Giornalista e sindacalista italiano. Uno dei quadrumviri
della marcia su Roma, proveniva, come Mussolini, dalle file del socialismo
antiriformista. Fu collaboratore del "Popolo d'Italia" e promotore della
trasformazione del movimento fascista in Partito Nazionale Fascista (PNF, 1921),
del quale fu il primo segretario generale fino al 1923. Dal 1929 alla morte fu
ministro dei Lavori pubblici (Belmonte Calabro 1883 - Roma 1930).