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Berlusconi, Silvio.

Imprenditore e uomo politico italiano. Laureatosi in Giurisprudenza (1961) all'Università Statale di Milano, iniziò a operare nell'ambito dell'edilizia con la costruzione del complesso Edilnord a Brugherio (1968), dei centri residenziali di Milano 2 (1969) e Milano 3 (1973) e del centro commerciale "Il Girasole", a Lacchiarella. Successivamente estese le sue attività imprenditoriali all'informazione e alla produzione televisiva: nel 1976 acquistò quote di partecipazione del quotidiano "Il Giornale", nel 1980 trasformò la televisione via cavo di Milano 2 in una televisione nazionale (Canale 5) e diede vita a Publitalia, la concessionaria di pubblicità cui la nuova emittente faceva capo. Con l'appoggio finanziario della Fininvest, la holding da lui creata nel 1978, B. acquistò le reti televisive Italia Uno (1982), dall'editore Edilio Rusconi, e Retequattro (1984), da Mondadori, dando vita a un vero e proprio impero televisivo che decretò la fine del monopolio RAI. Nel 1985 gestì la prima emittente privata francese (La Cinq), che dovette tuttavia chiudere i battenti nel 1990. Nel 1986 B. rilevò la squadra calcistica del Milan, di cui fu presidente fino al 2005, riassumendone la carica dal giugno 2006. Acquisì quindi la catena di grandi magazzini Standa (1988-98), il settore della produzione libraria di Mondadori e il settimanale "Panorama" (1989). Costretto a privarsi de "Il Giornale" (ceduto al fratello Paolo) in seguito alla promulgazione della Legge Mammì (1990), negli anni Novanta B. estese le sue attività anche ad altri ambiti, acquisendo Telepiù, Blockbuster, Medusa Cinema, e sviluppando una forte presenza anche nel settore delle assicurazioni e della vendita di prodotti finanziari con le società Mediolanum e Programma Italia. Affiliato dal 1978 alla loggia massonica P2, sciolta nel 1981 in quanto "eversiva", a partire dagli anni Novanta fu inoltre coinvolto in diverse vicende giudiziarie, tra cui quelle legate agli acquisti di parte di Mondadori e della SME, per cui fu indagato per corruzione. Nel 1994, in vista delle elezioni politiche di marzo, B. lasciò la guida della Fininvest ed entrò in politica, fondando un nuovo movimento, denominato Forza Italia, di ispirazione liberal-democratica. Postosi a capo di un cartello elettorale di centro-destra (Polo delle Libertà e del Buon Governo) con AN, CCD, Lega Nord, Lista Pannella, UDC, vinse le elezioni e divenne presidente del Consiglio, carica che ricoprì dall'aprile al dicembre 1994. Costretto a dimettersi per l'uscita della Lega Nord dal Governo e dalla maggioranza, mantenne la guida della neonata coalizione di centro-destra. Dopo aver ricucito lo strappo con la Lega Nord, B. condusse nuovamente la Casa delle Libertà al successo nelle elezioni politiche del maggio 2001, assumendo per la seconda volta l'incarico di presidente del Consiglio. In politica estera, assertore di un forte legame transatlantico tra Italia e Stati Uniti, si schierò apertamente per l'intervento armato in Iraq, divenendo uno strenuo sostenitore del conflitto anglo-americano iniziato nel marzo 2003. Da luglio a dicembre 2003 ricoprì l'incarico di presidente di turno del Consiglio dell'Unione europea. In seguito alla pesante sconfitta del centro-destra alle elezioni regionali tenutesi nell'aprile 2005, culminata nella richiesta di AN e UDC di un cambiamento di squadra e di programma governativi, B. fu costretto a rassegnare le dimissioni (21 aprile), mettendo fine all'Esecutivo italiano più duraturo dalla seconda guerra mondiale. In pochi giorni (30 aprile) costituì il suo terzo Governo, che mantenne quasi intatta la struttura del precedente. Nell'aprile 2006, al termine di una campagna elettorale dai toni particolarmente aspri, le consultazioni politiche sancirono la sconfitta di misura della Casa delle Libertà e di B., che dovette lasciare l'incarico di primo ministro a Romano Prodi. Passato all'opposizione in Parlamento, B. condusse una serie di campagne e interventi pubblici in favore di alcuni settori dei ceti medi e delle professioni contrari ai provvedimenti di liberalizzazione adottati dal Governo Prodi nell'autunno 2006. Nel novembre 2007, durante la campagna, avallata da Forza Italia, per la raccolta delle firme per promuovere elezioni anticipate, B. annunciò la nascita di una nuova formazione "Il Popolo della Libertà" o "Il Partito della Libertà" (equivalente italiano del Partito popolare europeo). L'effetto provocato fu quello di un terremoto all'interno della Casa delle Libertà, e della ricollocazione dello stesso B. al centro del confronto sulle riforme. Alle elezioni politiche del 14 aprile 2008 la coalizione formata da Popolo della Libertà, Lega Nord e Movimento per l'Autonomia vinse con un'ampia maggioranza sia alla Camera che al Senato (46,8% e 344 seggi alla Camera; 47,3% e 174 seggi al Senato). L'8 maggio 2008 B. assunse per la quarta volta la carica di presidente del Consiglio dei Ministri (n. Milano 1936).
Silvio Berlusconi