Generale e uomo politico italiano. Medaglia d'oro nella prima guerra mondiale,
fu presidente della Missione militare italiana di armistizio. Abbracciata, in
seguito, la carriera giornalistica e politica, si espresse contro il Fascismo;
venne, perciò, radiato dall'esercito e condannato al confino. Durante
l'occupazione tedesca (1943-44) entrò a far parte delle forze partigiane,
ottenendo l'incarico di comandante civile e militare di Roma, incarico che
esercitò clandestinamente fino alla Liberazione. Membro della Consulta e
deputato della Costituente, divenne poi senatore di diritto. Ricordiamo il suo
Saggio critico sulla nostra guerra (Roma 1872-1949).