Uomo politico algerino. Segretario generale del movimento nazionalista (1946),
membro del FLN (Fronte di liberazione nazionale) dal 1955, fu costretto
all'esilio in Tunisia. Ministro del governo provvisorio della Repubblica
algerina, succedette a Ferhat Abbas come presidente del Governo provvisorio
della Repubblica algerina (1961), incarico che mantenne fino al ritorno di Ben
Bella. Rimasto emarginato dalla vita politica del Paese anche dopo la caduta di
quest'ultimo, nel 1976 sottoscrisse un appello al popolo algerino di critica al
regime di Boumedienne. Fu, pertanto, assegnato a residenza vigilata (Berrouaghia
1920-2003).