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Belucistan.

(o Baluchistan). Regione geografica dell'Asia sud-occidentale, situata tra la Persia e la bassa valle del fiume Indo, amministrativamente ripartita tra l'Iran e il Pakistan: proprio in Pakistan si trova la porzione maggiore del territorio, rappresentante l'omonima provincia (347.188 kmq; 4.908.000 ab; capoluogo: Quetta). • Geogr. - Il suo territorio è caratterizzato dalla presenza di due catene montuose, che si estendono da Sud a Nord: la prima comprende i monti Toba Kakar (2.958 m) e Sulaiman (3.374), solcati dai fiumi Zhob, Beji e Teratani; la seconda include i monti Harboi, Chagai, Kirthar, Pab, Makrān e Siahan, attraversati dai fiumi Kolachi, Hab, Porali, Hingol, Rakhshan. Depressioni con laghi salati si trovano sul versante occidentale delle montagne. Il clima è di tipo continentale, asciutto, con forti variazioni stagionali di temperatura sugli altipiani. • Econ. - La pastorizia costituisce la principale risorsa economica del B.; in particolare viene praticato l'allevamento di bovini, ovini ed equini. Importante risulta anche l'agricoltura: la pianura fornisce in prevalenza cereali (orzo, frumento) e frutta. L'artigianato è specializzato nella lavorazione di tappeti e nella produzione di stoffe. Nel sottosuolo si trovano giacimenti di carbone, cromite, zolfo, gas naturale. • St. - Popolato fin dal IV millennio a.C., fu conquistato da Alessandro Magno nel 325 a.C. Entrato nell'orbita dell'Islam nel VII sec., fu occupato dai Baluci, originari della Persia, tra i secc. XI e XII. Fece parte dell'Impero Persiano e poi, dal 1595 al 1638, dell'Impero Moghūl. Sottoposto all'influenza della Persia e dell'Afghanistan, nel 1876 il B. strinse un trattato di collaborazione con gli Inglesi, che portò a una definizione dei suoi confini con l'Afghanistan. Sotto il dominio dei khān di Kalāt fino al 1955, entrò successivamente a far parte del Pakistan.