Tecnica vocale, stile di canto che ebbe il suo massimo sviluppo in Italia nel
XVIII sec. Era caratterizzato dalla mancanza di qualsiasi preoccupazione di
ordine realistico, relativamente alla rappresentazione scenica, ignorando ad
esempio il sesso dei personaggi, interpretati indifferentemente da cantanti
castrati o da donne, perseguendo invece il raggiungimento di un'astratta
perfezione musicale e facendo prevalere il dato vocale su quello della
plausibilità drammatica. Lo stile belcantistico, legato essenzialmente
alle capacità virtuosistiche dei cantanti evirati, lasciava
all'interprete una larga iniziativa rispetto alla partitura e si caratterizzava
con ornamenti e fioriture del fraseggio, con l'uso del falsetto che assicurava
suoni morbidi e rotondi anche nelle zone acute. Il
b., che ebbe la sua
ultima realizzazione in Bellini, si può considerare sorpassato già
in Rossini, con il tramonto dei cantanti castrati, e definitivamente soppiantato
dal melodramma verdiano.