Pensatore positivista e rappresentante del radicalismo inglese. Professore di
storia all'University College di Londra, fu il capo riconosciuto della corrente
radicale positivista, e nel decennio 1870-80 contribuì notevolmente a
preparare il terreno per la rinascita del socialismo in Inghilterra. Assertore
di un radicalismo integrale, si schierò sempre dalla parte di ogni
movimento avanzato che avesse bisogno di sostegno e dimostrò grande
simpatia per la classe operaia, alla quale diede in varie occasioni il proprio
appoggio. Tuttavia, non aderì mai al socialismo, rimanendo fedele alla
teoria politica di Comte, di cui aveva tradotto il
Sistema di filosofia
positiva, che implicava un dualismo tra Stato e Chiesa (non la Chiesa
tradizionale teologica, ma quella "positiva" dell'Umanità), per cui ogni
volta che presiedeva un dibattito tra socialisti e antisocialisti, tendeva a
dissociare la propria posizione da entrambe le parti. Ciò non gli
impedì di avere una parte di primo piano nello sviluppo dei sindacati
inglesi. Collaborò al
Beehive di G. Potter e aiutò le Trade
Unions nelle grandi battaglie giuridiche degli anni compresi tra il 1867 e il
1875. Presiedette le riunioni che portarono alla fondazione della Prima
Internazionale e, più tardi, fu chiamato a presiedere il famoso dibattito
tra H.M. Hydman e Henry George sulla questione "imposta unica o socialismo".
Presiedette inoltre importanti conferenze in cui venivano discussi i problemi
controversi riguardanti le masse lavoratrici (1831-1915).