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Beesly, Edward Spencer.

Pensatore positivista e rappresentante del radicalismo inglese. Professore di storia all'University College di Londra, fu il capo riconosciuto della corrente radicale positivista, e nel decennio 1870-80 contribuì notevolmente a preparare il terreno per la rinascita del socialismo in Inghilterra. Assertore di un radicalismo integrale, si schierò sempre dalla parte di ogni movimento avanzato che avesse bisogno di sostegno e dimostrò grande simpatia per la classe operaia, alla quale diede in varie occasioni il proprio appoggio. Tuttavia, non aderì mai al socialismo, rimanendo fedele alla teoria politica di Comte, di cui aveva tradotto il Sistema di filosofia positiva, che implicava un dualismo tra Stato e Chiesa (non la Chiesa tradizionale teologica, ma quella "positiva" dell'Umanità), per cui ogni volta che presiedeva un dibattito tra socialisti e antisocialisti, tendeva a dissociare la propria posizione da entrambe le parti. Ciò non gli impedì di avere una parte di primo piano nello sviluppo dei sindacati inglesi. Collaborò al Beehive di G. Potter e aiutò le Trade Unions nelle grandi battaglie giuridiche degli anni compresi tra il 1867 e il 1875. Presiedette le riunioni che portarono alla fondazione della Prima Internazionale e, più tardi, fu chiamato a presiedere il famoso dibattito tra H.M. Hydman e Henry George sulla questione "imposta unica o socialismo". Presiedette inoltre importanti conferenze in cui venivano discussi i problemi controversi riguardanti le masse lavoratrici (1831-1915).