Cardinale e diplomatico spagnolo. Il suo nome è legato a una
cospirazione, d'intesa con don Petro di Toledo, governatore di Milano, e con il
duca d'Ossuna, viceré di Napoli, per rovesciare la Repubblica di Venezia,
presso la quale era accreditato come ambasciatore del re di Spagna Filippo III,
scoperta nel 1618. Il Senato sventò l'intrigo, fece giustiziare un gran
numero di mercenari francesi, presumibilmente suoi complici e, pur rispettandone
la qualifica di diplomatico, chiese e ottenne dalla Spagna la rimozione di
B. dall'incarico di Venezia. Trasferito a Bruxelles a presiedere il
Consiglio delle Fiandre, fu creato cardinale nel 1622 e si spostò a Roma
finché, ritornato in patria, ottenne il vescovado di Malaga prima e di
Oviedo poi. La congiura di
B. fu argomento di un dramma dell'inglese T.
Otway,
Venice preserved (Granada 1572- Oviedo 1655).