Complesso musicale inglese. Composto da George Harrison (Liverpool 1943 - Los
Angeles 2001, chitarra solista), John Lennon (Liverpool 1940 - New York 1980,
chitarra ritmica), Paul McCartney (n. Liverpool 1942, chitarra basso) e Ringo
Starr (n. Liverpool 1940, batteria), il gruppo ottenne il primo immediato successo
nel 1962 con il brano
Please please me. Affermatosi definitivamente con
brani di straordinaria orecchiabilità (
She loves me,
All you need is
love,
Lady Madonna,
Obladì-Obladà,
Michelle,
Help,
Revolution), il complesso dei
B. diventò un vero e proprio
fenomeno di massa, simbolo e mito degli anni Sessanta. Instancabili
sperimentatori e innovatori, sia nei comportamenti, sia nell'immagine, sia
nella musica, i
B. influenzarono e ispirarono
profondamente la musica leggera e rock successiva, nonché le mode e gli
atteggiamenti sociali dei giovani, giunti a un punto di rottura con
il conservatorismo che aveva permeato la generazione precedente. Nel
1965 i
B. furono nominati dalla regina d'Inghilterra "Cavalieri
dell'ordine dell'Impero britannico". La produzione di alcuni film musicali
(
A hard day's night, 1964, e
Help, 1965, di Richard Lester;
Yellow submarine, 1968, di George Dunning) contribuì a diffonderne
ulteriormente la popolarità, tradizionalmente e socialmente contrapposta a
quella dei "cugini" Rolling Stones, dal carattere più ribelle e trasgressivo.
Nel repertorio dei
B. vi sono brani divenuti dei veri e propri classici,
ripresi dai maggiori interpreti musicali e dalle più famose orchestre
(
Yesterday,
The long and winding road,
Hey Jude,
Let it be). Il gruppo si sciolse nel 1970. In seguito i quattro
componenti proseguirono individualmente l'attività musicale, continuando a
suonare con gruppi propri. Oltre agli album incisi dagli stessi
B.
quando erano ancora una formazione (
Please please me, 1963;
With the
Beatles, 1963;
A hard day's night, 1964;
Beatles for sale,
1964;
Help!, 1965;
Rubber soul, 1965;
Revolver, 1966;
Sgt. Pepper's lonely hearts club band, 1967;
Magical mistery tour,
1967;
The Beatles (The white album), 1968;
Abbey road, 1969;
Yellow submarine, 1969;
Let it be, 1970), ne
furono pubblicati successivamente altri, frutto di interessanti operazioni di ricerca musicale
e di abili operazioni discografiche. Tra i tanti citiamo:
The Beatles
1 (2000), antologia di 27 singoli che raggiunse la prima posizione nelle
classifiche di vendita statunitensi e britanniche, e
Let it be... naked
(2003), versione originale dell'ultimo album del quartetto prima che
l'intervento massiccio del loro produttore di allora, Phil Spector, ne
cambiasse notevolmente la fisionomia.