Biol. - Tipo di mimetismo in cui un animale innocuo imita un modello
potenzialmente pericoloso al fine di sfuggire ai predatori. Fu studiato per la
prima volta dal naturalista inglese Henry Walter Bates. Quasi sempre nel
m.b. viene sfruttata la colorazione ammonitrice di un'altra specie che
vive nello stesso ambiente ecologico e che viene considerata immangiabile o
pericolosa. Il fenomeno si verifica soprattutto fra gli insetti, ma si
riscontrano casi di
m.b. anche fra i vertebrati. Il serpente innocuo
Coronella austriaca, per esempio, che imita la vipera, non solo presenta
la stessa colorazione del serpente velenoso ma ne assume anche gli
atteggiamenti. Ci sono serpenti americani, assolutamente innocui, che imitano,
nel colore, i pericolosissimi serpenti
Corallo; certe anguille sono la
copia esatta di alcuni serpenti marini che, col loro veleno, possono uccidere un
grosso pesce. Raramente gli animali mimetici batesiani sono realmente
pericolosi. Moltissimi sono i casi di
m.b. fra gli insetti: una farfalla
africana, la
Aegeria apiformis, può assumere l'aspetto della
terribile
Vespa crabro, un calabrone tropicale assai temuto per le sue
armi difensive.