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Bastiglia.

Fortezza parigina costruita nella seconda metà del XIV sec., durante i regni di Carlo V e Carlo VI. L'edifico, che durante la guerra dei Cent'Anni contro gli Inglesi era destinato alla difesa della parte orientale della città, si ergeva tra l'estremità della via Saint-Antoine e i giardini dell'Arsenale. Di forma quadrangolare con dieci torrioni uniti da fabbricati massicci, la B. fu protetta nel 1634 con un fossato di 36 m di larghezza e 7 di profondità, sul cui ciglio interno si elevava una muraglia di circa 11 m di altezza. Perduta la sua funzione militare, fu utilizzata fin dall'epoca di Luigi XI come prigione e luogo di tortura per i condannati alla pena capitale; sotto Enrico IV servì anche come luogo per custodire il tesoro della corona. Ai tempi di Luigi XIII e poi sotto Luigi XIV la costruzione della B. fu adibita a prigione di Stato, accogliendo molte vittime illustri e divenne simbolo dell'arbitrio regio. Bastava infatti un semplice ordine del sovrano (lettre de cachet), senza alcuna specificazione di reato o d'imputazione, per esservi rinchiusi. Emblema del dispotismo e dell'assolutismo monarchici, venne circondata la mattina del 14 luglio 1789 dal popolo parigino, insorto alla notizia della destituzione del ministro J. Necker. L'ordine del governatore della cittadella di sparare sulla folla fece precipitare la situazione: la guarnigione venne travolta dall'urto della folla parigina e la fortezza venne presa d'assalto. Pochi giorni dopo, l'Assemblea Nazionale decideva la demolizione della B. Questo avvenimento segnò l'ingresso delle masse popolari sulla scena rivoluzionaria e diede un colpo decisivo all'ancien régime, infrangendo definitivamente le speranze di restaurazione assolutistica nutrite a corte. A partire dal 1880, la giornata del 14 luglio viene celebrata come festa nazionale francese.