Mus. - La voce umana più grave o, analogamente, lo strumento o la parte
di una composizione musicale che ha intonazione più grave e fa da base
alla struttura armonica della composizione. ║
Chiave di b.: segno
posto all'inizio del pentagramma sul 4° rigo; è detta anche
chiave di fa. ║
B. continuo: forma d'accompagnamento
musicale improvvisato in uso nel XVII-XVIII sec. Il suo impiego fu teorizzato
dal compositore L. Grossi da Viadana (XVII sec.) anche se le sue origini
risalgono alla fine del secolo precedente. Gli strumenti che in genere
eseguivano il
b. continuo erano l'organo, il clavicembalo, il liuto, la
tiorba, spesso sostenuti da una viola da gamba o da un violoncello. Il nome
deriva dal fatto che la melodia soleva essere accompagnata dal
b., dal
principio alla fine del pezzo (ragion per cui si diceva anche
b.
seguente). Talvolta il
b. continuo poteva essere anche
numerato. ║
B. numerato: parte di
b. in cui un
sistema di numeri posti sotto le note del
b. indicava gli intervalli
degli accordi previsti per l'accompagnamento, consentendo così
all'esecutore di improvvisare le note dell'accordo senza leggere l'intera
partitura. Tale metodo è ancora adottato nella musica leggera, indicando
sopra o sotto la melodia il nome della nota che rappresenta il
b.
fondamentale e un numero che indica l'accordo necessario. ║
B.
ostinato: parte di
b. caratterizzata dal costante ripetersi di uno
stesso breve disegno melodico. Ebbe origine dal
tenor o
cantus
firmus, che stava alla base di tutte le composizioni polifoniche. Ne sono
esempi la
passacaglia e la
ciaccona. ║
B. albertino:
forma di accompagnamento diffusa dal compositore D. Alberti nel XVIII sec. Si
basa su una sequenza di accordi
spezzati (cioè scomposti nella
successione delle note che li compongono) in cui, al cambiare dell'accordo, si
ripete il disegno melodico, ma cambiano gli intervalli. ║
B. di
viola: strumento ad arco usato nei secc. XVII e XVIII per eseguire la parte
grave di una composizione. In seguito è caduto in disuso, soppiantato dal
violoncello. ║
B. acustico: registro grave dell'organo. ║ Nel
canto la voce di
b. può assumere denominazioni differenti a
seconda dell'estensione e delle proprietà timbriche:
b. cantante, b.
profondo, b. buffo.