Pseudonimo di
Gian Alesio Abbattutis. Scrittore dialettale napoletano.
Soldato della Repubblica di Venezia (1600-1604), fu in seguito nominato
cavaliere e conte palatino presso la corte di Ferdinando Gonzaga a Mantova. La
sua vita movimentata lo portò in Italia meridionale dove divenne
governatore di varie terre. Scrisse le
Muse napolitane (1635), nove
egloghe a sfondo moralistico-satirico in cui narrò beffe e avventure
della gente del basso popolo napoletano, e la sua opera più importante
Lo cunto de li cunti (1634-36), una raccolta di novelle, fiabe, racconti
tradizionali vivi nella fantasia popolare e infantile. Le novelle più
celebri furono in seguito rielaborate da Ch. Perrault, da J.L. Tieck e da G.
Gozzi. Tra le altre opere di
B. si ricordano:
Il pianto della
Vergine (1608),
Le avventurose disavventure (1610) (1575
circa-1632).