Giornalista e scrittore italiano. Inviato speciale per il "Corriere della Sera"
dal 1899, realizzò apprezzate corrispondenze dalla Cina durante la
rivolta dei Boxers, dal Giappone nel corso del conflitto russo-giapponese, da
Tripoli in occasione della guerra libica. Nel 1907 partecipò, insieme al
principe Borghese, alla corsa automobilistica Pechino-Parigi raccontando poi la
sua impresa nell'opera
La metà del mondo vista da un'automobile
(1908). Dimessosi dal suo incarico al "Corriere" nel 1922, fondò a New
York il "Corriere d'America", un giornale di propaganda fascista. Nel 1932
assunse la direzione del "Mattino" di Napoli e iniziò una collaborazione
al "Popolo d'Italia". Durante la Repubblica di Salò tenne la presidenza
dell'Agenzia Stefani (Orvieto 1874 - Milano 1947).