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Barrault, Jean-Louis.

Attore e regista francese. Dal 1931 si dedicò al teatro sotto la guida di Charles Dullin, che dirigeva allora la scuola di recitazione dell'Atelier; nel 1935 fondò la sua prima compagnia, "Il granaio degli Augustins". Il primo spettacolo (di tipo sperimentale) allestito da B. fu Intorno a una madre, tratto da un racconto dell'americano Faulkner. Nel 1940, chiamato alla Comédie-Française, confermò anche le sue doti di grande regista con la Fedra di Racine e, più ancora, con la prima rappresentazione di un lavoro di Claudel, La scarpetta di raso (1943). Nel 1946 fondò con la moglie, l'attrice Madeleine Renaud, una propria compagnia con sede al teatro Marigny; qui lavorò per dieci anni, acquistando fama internazionale. Sia come attore che come regista, B. ha sempre basato le sue interpretazioni su una mimica straordinaria, concependo ogni spettacolo quasi alla maniera d'un mimodramma (essenziale, per la sua formazione, l'incontro negli anni Trenta col mimo Etienne Decroux) e immergendolo in un'atmosfera di sogno e di magia. Le sue teorie sul teatro sono esposte in una serie di saggi, tra cui Riflessioni sul teatro del 1949. Nel triennio 1955-58 B. compì varie tournée all'estero e nel 1959 venne nominato direttore del Théâtre de France (già Odéon) di nuova creazione, da cui fu allontanato nel 1968 in seguito alla sua adesione alla contestazione giovanile. Nel 1981 ha fondato con Madeleine Renaud il Théâtre du Rond-Point, sugli Champs Elysées. Esemplari le numerosissime regie da lui curate e quanto mai vasto il suo repertorio: dai classici ai moderni ai contemporanei, da Eschilo a Shakespeare, da Molière a Claudel (il suo prediletto), da Marivaux a Cocteau, Giraudoux, Anouilh, Montherlant, Kafka, Camus, Ionesco, Beckett. B. ha anche lavorato per il cinema, prendendo parte ad alcune decine di film; ci limitiamo a ricordare Mademoiselle Docteur di Pabst (1937) e Les enfants du paradis (Amanti perduti) di Carné del 1944 (Le Vésinet, Parigi 1910 - Parigi 1994).