Letterato e poeta italiano. Fratello di Girolamo, noto soprattutto per una
vivace imitazione del
Decamerone, dal titolo
Trattenimenti dove da
vaghe donne e giovani uomini sono rappresentati onesti e dilettevoli giuochi,
narrate novelle e cantate alcune amorose canzoni (1587), scrisse anche il
Trattato delle imprese (1594) e il
Turamino (1602), un dialogo in
cui si rivendica la purezza della parlata senese (Siena 1540-1612).