Letterato e filologo italiano. Dal 1893 al 1905 fu direttore del "Bollettino
della Società dantesca italiana"; a partire dal 1920 diresse gli "Studi
danteschi". Insegnò nelle università di Messina e di Firenze.
Notevoli i suoi studi filologici, fra cui
La nuova filologia e l'edizione dei
nostri scrittori dal Boccaccio al Manzoni (1938), alla base della filologia
moderna della quale è considerato il maestro, insieme con G. Pasquali.
Grande studioso di argomenti danteschi (
Con Dante e coi suoi interpreti,
Problemi di critica dantesca), curò anche l'edizione minore delle
opere di Manzoni, affidatagli dal Centro nazionale di studi manzoniani (Sambuca
Pistoiese 1867 - Firenze 1941).