Famiglia romana originaria, probabilmente, del castello di Barberino in val
d'Elsa (Toscana); forse il nome originale della famiglia
B. era Tafani (i
tafani sarebbero stati poi tramutati nelle tre api in campo d'oro presenti nello
stemma gentilizio della famiglia). Già noti a Firenze nel XIII sec.,
passarono a Roma intorno al 1530 a causa della loro ostilità nei
confronti dei Medici. ║
Antonio: strenuo difensore dell'ultima
Repubblica, recatosi a Roma sotto il pontificato di Paolo III e chiamativi i
nipoti Francesco e Raffaello, fu assassinato nel 1559 per opera
dell'ambasciatore mediceo a Roma, suscitando nella famiglia un odio ereditario
contro i Medici (Firenze 1494 - Roma 1559). ║
Francesco: fu
l'iniziatore della fortuna della famiglia a Roma; si arricchì in seguito
a numerosi incarichi ottenuti presso la corte pontificia (Firenze 1528 - Roma
1600). ║
Maffeo: nipote di Francesco, ereditò da lui enormi
ricchezze; nel 1623 venne eletto papa con il nome di Urbano VIII. Il suo
pontificato procurò grande prestigio alla famiglia, ma suscitò
anche odi e inimicizie per lo sfacciato nepotismo, per la spoliazione di
monumenti pubblici e per la pretesa di togliere il ducato di Castro ai Farnese
(V. URBANO VIII). ║
Francesco: nipote
di Maffeo, fu nominato cardinale nel 1623; raccolse la
Biblioteca
Barberiniana, ricchissima di codici greci, latini e orientali, acquistata
nel 1902 da papa Leone XIII e annessa alla Biblioteca Vaticana, di cui oggi
costituisce uno dei fondi principali. Il cardinale Francesco, sostenuto dal
pontefice, fece pure erigere a Roma un grandioso palazzo su disegni di Maderna,
Borromini e Bernini, impiegandovi le pietre del Colosseo e le tegole del
Pantheon, attirandosi così il sarcasmo di Pasquino: "Quod non fecerunt
barbari, fecerunt Barberini" (Firenze 1597 - Roma 1679). ║ Durante la
guerra di Castro (1641-1643) contro i Farnese, si formò contro i
B. una coalizione di principi italiani che li costrinsero a fuggire da
Roma. Rifugiatisi in Francia, poterono poi ritornare a Roma grazie all'appoggio
del cardinale Mazarino, il quale riuscì anche a farli rientrare in
possesso di tutti i beni confiscati. Assestata così la posizione romana,
i
B. entrarono trionfalmente nella vita principesca italiana, mentre un
grosso prestito fatto alla Repubblica di Venezia durante la guerra di Candia
(1662) procurò alla famiglia l'iscrizione nel patriziato di Venezia. Il
ramo diretto della famiglia si estinse nel 1728:
Cornelia B., ultima a
portare questo nome, sposò Giulio Cesare Colonna, dando origine al ramo
dei
B.-Colonna.