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Bano Bank, Il.

Tragedia storica ungherese, in cinque atti, in versi, opera di József Katona (1791-1830), pubblicata nel 1819. È la più alta composizione drammatica della letteratura ungherese. Trae argomento da un noto episodio del regno di Andrea II, vissuto nel XIII sec.: il Bano Bank, al quale Andrea affida il governo del Paese, parte per alleviare le sofferenze del popolo. Approfittando della sua assenza e di quella del marito, la regina Geltrude di Merania si abbandona a tali favoritismi da provocare un complotto contro di lei. Bano Bank, al suo ritorno, allorché cerca di convincere i congiurati a non usare violenza contro la regina, scopre che sua moglie Melinda è stata l'amante di Otto, uomo dissoluto e corrotto, fratello della regina. Pazzo di gelosia e di dolore, raggiunge la moglie, deciso ad ucciderla: ma questa, che era stata violentata solo in virtù di un sonnifero, è impazzita. Bano Bank, allora, chiede giustizia alla regina; ella, che pur conosce i torti del fratello, gli risponde sdegnosamente. Bano Bank, in un impeto di ribellione, insiste nel pretendere che i sopraffattori e i prepotenti vengano soppressi; e con un pugnale ammazza la regina. Neppure dinanzi al re è pentito del suo delitto. Ma quando gli portano dinanzi la morta Melinda, e quando gli provano l'innocenza della regina nell'oltraggio a lei fatto, egli si getta sul corpo della moglie morta, confessando la propria tragica ed irrimediabile sconfitta. L'opera, che nel complesso appare chiaramente ispirata a Shakespeare, affronta il tema della rivolta dei sudditi contro i tiranni, nonché della miseria in cui versa la classe dei contadini.