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Bandaranaike, Sirimavo.

Donna politica singalese. Vedova di Solomon, collaborò all'attività politica del marito nello Srī Lanka Freedom Party (SIFP). Dopo la sua morte rimase all'interno dello stesso partito; fu primo ministro dal 1960 al 1965 e dal 1970 al 1977. Abile statista, attuò nei primi anni di governo una politica riformista attraverso programmi di nazionalizzazione e un'opera di mediazione tra i vari gruppi etnici del Paese. In politica estera sospese le relazioni diplomatiche con Israele e riconobbe, pur nel quadro di un'assoluta neutralità, il Vietnam del Nord, il governo dei guerriglieri Vietcong e della Repubblica Democratica Tedesca. Nel 1972 propose al Parlamento la trasformazione di Ceylon, che dal 1948 era divenuto Stato indipendente nell'ambito del Commonwealth britannico, in Repubblica, recidendo ogni vincolo con la Gran Bretagna. Ottenne così, attraverso il voto della Camera dei Rappresentanti, divenuta Assemblea Costituente, l'approvazione della nuova Costituzione repubblicana (22 maggio 1972). Il nuovo Stato assunse da quella data il nome di Sri Lanka. La B. aprì il suo governo a comunisti filosovietici. Nel 1974, in seguito alla richiesta di nuove elezioni da parte di altri partiti, B. abolì 16 tra quotidiani e periodici imponendo il coprifuoco in tutta la Repubblica. A causa di tali soprusi l'United National Party (UNP) indisse una campagna di "disobbedienza civile" e organizzò varie manifestazioni di protesta contro "le restrizioni dittatoriali" volute dal premier progressista. Sconfitta nelle elezioni politiche del luglio 1977, rivelatesi una disfatta per il suo partito, B. fu costretta a rassegnare le dimissioni da primo ministro e a cedere il potere alla destra, guidata da Junius Jayewardene. Privata dei diritti civili per cinque anni, tornò sulla scena politica nel 1985 e nel 1988 fu sconfitta alle elezioni presidenziali da Ranasinghe Premadasa, assassinato cinque anni dopo. Avrebbe corso anche alle presidenziali del 1994 se la cattiva salute non glielo avesse impedito; il partito venne comunque portato alla vittoria dalla figlia Chandrika, che la nominò primo ministro, per la terza volta. Una salute incerta e le limitazioni al suo ruolo imposte dalla Costituzione l’hanno però tenuta nell’ombra fino alle dimissioni dell’agosto 2000 (Ratnapura 1916 – Colombo 2000).