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Banda.

Mil. - Insegna dei corpi militari, costituita da un drappo che nel Medioevo veniva portato dai soldati ad armacollo e li distingueva dai soldati di Stati diversi o di altri corpi. ║ Per estens. - Gruppo di soldati raccolti sotto la stessa insegna. ║ Gruppo di uomini armati che esercita la guerriglia. ║ Gruppo organizzato di malviventi. • Mus. - Complesso musicale costituito da strumenti a fiato, sia di legno (clarinetto, oboe, fagotto, corno inglese, flauto, saxofono), sia d'ottone (tromba, trombone, bombardino, corno, bassotuba, ecc.), con l'inclusione di alcuni strumenti a percussione (grancassa, tamburo, celesta, triangolo, piatti, timpani) e molto raramente di contrabbassi. Se mancano i legni non si parla più di b. ma di fanfara. La b. come complesso di fiati e percussioni risale al Cinquecento, epoca in cui i grandi signori tenevano al loro servizio suonatori di tali strumenti che eseguivano concerti in occasione di ricevimenti, di feste o di parate militari. Prima di allora le b. non esistevano e al loro posto i signorotti del XIV e del XV sec. si servivano di piccole fanfare destinate soprattutto alle segnalazioni di carattere militare. Uno dei primi compositori che si interessò alla musica per b. fu Giambattista Lulli che, alla corte di Luigi XIV, scrisse numerose marce per complessi formati da ottoni, oboi, pifferi e tamburi. Quasi contemporaneamente alla b. da concerto sorsero anche le b. militari che, agli inizi, vennero assegnate ai reggimenti di cavalleria, Questi complessi disponevano già di speciali trombe a valvola, di tromboni e di numerosi strumenti della famiglia dei corni. Ma la vera b., intesa nel senso moderno, ebbe i natali soltanto nei primi anni del XIX sec. quando le tecniche costruttive degli strumenti musicali ebbero raggiunto una notevole perfezione. Tuttavia la prima vera grande b. militare francese venne formata nel 1768; era costituita da 16 strumenti: oboi, clarini, fagotti e corni. Mancavano gli strumenti a percussione. Verso il 1780 l'organico di questa b. fu raddoppiato con l'inserzione anche di tamburi, flauti e altri strumenti. A Parigi, verso la fine del '700, esisteva anche una seconda b., costituita dagli Svizzeri della Guardia. Tanto la prima che la seconda tenevano i loro concerti lungo i boulevards parigini o nei giardini di Versailles. A poco a poco le b. divennero sempre più numerose; ai primi del 1800 c'erano complessi bandistici formati anche da più di cento elementi; si trattava, però, di complessi destinati ad allietare il pubblico. Le b. militari, viceversa, sotto Napoleone, non superavano i 42 suonatori; vi apparivano ben 16 clarinetti in Si bemolle, quattro fagotti, tre trombe, quattro corni, tre tromboni, un clarino in Mi bemolle, un ottavino e vari strumenti a percussione. Le b. militari trovarono però il terreno più adatto al loro sviluppo nella Prussia di Federico il Grande che, ottimo flautista egli stesso, aveva fatto organizzare la prima b. già nel 1763. Con il passare del tempo le b. tedesche aumentarono notevolmente di sonorità in seguito all'aumento del numero di ottoni e degli strumenti a percussione; in una massa di 50 suonatori, dieci soltanto usavano il clarinetto. Il contrario si verificò, invece, in Inghilterra dove le b. - sorte quasi contemporaneamente a quelle prussiane - davano la preferenza ai legni allo scopo di ottenere un amalgama sonoro più dolce, notevolmente più prossimo agli effetti di un'orchestra sinfonica. Durante tutto il XIX sec. furono le b. tedesche e quelle francesi ad avere il sopravvento su quelle di altri Paesi; ma già agli inizi del XX sec. cominciò a imporsi la b. americana, particolarmente quella diretta da J.P. Sousa, autore di numerose e bellissime marce; in seguito questo celebre complesso venne superato dalla b. della Guardia Repubblicana francese. In Italia la b. attecchì soprattutto nel meridione, con piccoli complessi dipendenti dallo Stato Pontificio e da quello Sardo. Nel Nord del Paese le b. incontrarono un minor incoraggiamento da parte del pubblico e solo nel primo trentennio del '900 si ebbero alcuni validi complessi come la B. Cittadina di Venezia che raggiunse fama europea. Poi fu la volta delle grandi b. facenti capo all'esercito o alla marina; famose furono la b. dei carabinieri, quella della finanza e quella della marina; naturalmente questi complessi erano finanziati dallo Stato; diversamente non avrebbero potuto reggersi. Fra i più noti maestri di b. ricordiamo Alessandro Vessella, che diresse la b. municipale di Roma, Pietro Mascagni, direttore della b. di Cerignola, e molti altri ancora; in Inghilterra raggiunsero la fama Vaugham Williams, Bantock, Ireland e il noto compositore Elgar.