Sorto nel 1539 dalla fusione di sette banchi pubblici, è un Istituto di
credito di diritto pubblico, con sezioni speciali per il credito fondiario, il
credito industriale e il credito agrario di esercizio e miglioramento. Assunse
l'attuale denominazione solo nel 1861, in seguito all'annessione dei domini
borbonici al Regno d'Italia. Nel 1866 ricevette l'autorizzazione a emettere fedi
di credito con riconoscimento di corso legale, ma nel 1926, in seguito
all'accentramento del diritto di emissione alla sola Banca d'Italia, tale
autorizzazione venne revocata. Nel 1992, un anno dopo l’assunzione della
forma giuridica di società per azioni, ha costituito il Gruppo Banco di
Napoli.