Poeta italiano. Di tendenza antibarocca, viene ricordato soprattutto per
l'idillio erotico-rusticale in quaranta stanze
Lamento di Cecco da
Varlungo, scritto con lo pseudonimo di Fiesolano Branducci. La ricerca di
espressioni gergali del mondo contadino proseguì anche nella commedia in
versi
Chi la sorte ha nemica usi l'ingegno e nel prologo
Il mugnaio di
Sezzate (Firenze 1634-1716).