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Bagdad). Capitale (4.478.000 ab.) dell'Iraq e
capoluogo della provincia omonima. È situata a 37 m s/m., nella
Mesopotamia, sul fiume Tigri. Costituisce un'importante base commerciale tra la
Turchia, la Siria, la Palestina, l'Arabia, l'Iran e l'Egitto. Possiede un'antica
università. • Econ. - L'economia della
città è basata sull'esportazione di tappeti, lana, datteri,
petrolio, sigarette, articoli di pelletteria; le importazioni invece riguardano
cotone, tè e macchine utensili. • St. -
Fondata nel 763 dal califfo abbaside Al-Mansur sui resti dell'insediamento
fluviale risalente ai tempi di Nabucodonosor e successivamente abitato da una
popolazione di origine aramaica. Già fu a quel tempo, coi suoi 2.000.000
di abitanti, la città più grande e più industriosa del
mondo dopo Costantinopoli, centro di traffici affluenti da tutte le grandi
strade carovaniere che vi trovavano il loro punto d'incrocio. Il fiume la poneva
in facile comunicazione con Bassora, il Golfo Persico e con l'India. Raggiunse
il suo massimo sviluppo e splendore sotto il califfo Harun al-Rashid e dopo la
sua morte fu a lungo contesa dai suoi figli. Spogliata del ruolo di capitale
dall'836 all'892 non ne risentì dal punto di vista economico e
continuò a prosperare. Nell'XI sec. fu conquistata dai Selgiuchidi e nel
1258 subì l'assalto dell'esercito turco-mongolo di Hulagu. Tra il 1339 e
il 1410 fu teatro delle azioni degli indipendentisti gialairidi e nel 1410 fu
espugnata e devastata da Tamerlano. In seguito fu assalita e saccheggiata dai
Turchi e, nel 1638, annessa al loro Impero. In quel periodo
B. fu solo
una delle tante province turche. Le sue sorti si risollevarono tra il 1860 e il
1872 sotto il pascià Midhat e soprattutto grazie alla costruzione della
ferrovia che la unì a Costantinopoli. L'occupazione di
B. da parte
degli Inglesi (1917) segnò il declino della dominazione turca, ma anche
la fine di un sogno accarezzato dalla Germania, la quale, con il tronco
ferroviario Berlino-
B., sperava in una penetrazione politica in Oriente.
Nel 1921 fu designata capitale del nuovo Regno iracheno e, nel 1958, della
Repubblica dell'Iraq. Durante la Guerra del Golfo del 1991
B. subì
gravi danni in seguito ai massicci bombardamenti operati dalle forze dell'ONU.
• Arte - A causa delle numerose invasioni e
devastazioni subite nel corso dei secoli è rimasto assai poco della
primitiva
B. costruita da Al-Mansur. Del periodo abbaside (VIII-IX sec.)
è rimasto solo un
mihrab nella moschea di Al-Khasaki. Conserva
inoltre una parte della fortificazione risalente al 1221, detta porta del
Talismano, la
madrasa Mustansirryya (del 1232) e quella Mirgianyya (del
1357), il caravanserraglio Orthma risalente al XII sec., il monumento a Zobeide,
moglie di al-Rashid, e la moschea di Al-Kazimain. Ospita un importante museo
islamico e un prezioso museo archeologico.
Baghdad: centro cittadino
La moschea del sultano Alì a Baghdad