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Bachmann, Ingeborg.

Poetessa e scrittrice austriaca. Dopo aver frequentato le università di Innsbruck, Graz e Vienna (dove conseguì la laurea in Giurisprudenza e in Filosofia), si dedicò alla letteratura, giungendo al successo nel 1953 con la raccolta di versi Il tempo dilazionato (1953), che si muoveva nelle direttrici del pensiero di M. Heidegger, suo maestro spirituale. Tra i maggiori esponenti della poesia e della letteratura tedesca contemporanea, portò contributi innovatori in ogni genere letterario: la lirica, il racconto, il radiodramma, il libretto d'opera. Nei suoi versi tentò di dare voce ai problemi esistenziali di coloro che, passati attraverso gli anni della guerra e del Nazismo, si rivelavano incapaci di stabilire un rapporto positivo con la vita e di recuperare fiducia nell'avvenire. I personaggi della B. sono profondamente legati al contesto storico in cui sono inseriti e ne vivono tragicamente le limitazioni; essi tentano invano di rompere e superare il presente per conquistare una nuova, reale libertà e una diversa condizione di vita. Fra le numerose opere della scrittrice ricordiamo: L'invocazione dell'Orsa Maggiore (1956); il radiodramma Il buon Dio di Manhattan (1958); il libretto d'opera Il principe di Homburg (1960), musicato da H. W. Henze; i racconti Il trentesimo anno (1961), Simultaneamente (1973) e il romanzo Malina (1971) (Klagenfurt 1926 - Roma 1973).