Scrittore e poeta ungherese. Dapprima insegnante, divenne
poi direttore della rivista letteraria "Occidente" e organizzatore dei premi
letterari Baumgarten. Compose diversi volumi di poesie (
Foglie dalla corona
di Iride, 1908;
La vallata dell'inquietudine, 1920;
Gli dei
muoiono e l'uomo vive, 1929) e si cimentò come traduttore di lirici
greci, di poeti inglesi, francesi e tedeschi e di Dante, con una versione della
Divina Commedia (1941). Scrisse inoltre romanzi (
Il califfo della
cicogna, 1910;
Il castello di carte, 1921;
Pilota Elsa, 1933),
saggi (
Problemi letterari, 1917;
Pensiero e scrittura, 1922) e
racconti (Szekszard 1883 - Budapest 1941).