Astron. - Oggetti extragalattici splendenti di luce propria
con intensità variabile, sulla cui origine e natura sono state formulate
diverse ipotesi. Il primo di essi fu osservato per la prima volta nel 1929
dall'astronomo tedesco C. Hoffmeister che lo classificò tra le stelle
variabili. Nel 1968 gli studi dei canadesi J.M. Mac Leod e B.H. Andrew
rivelarono la natura non stellare del
b., le cui caratteristiche
spettrografiche si dimostrarono profondamente diverse da quelle di una stella e
simili invece a quelle di un quasar; ciò portò i due scienziati a
ritenere il
b. il prototipo di una nuova classe di oggetti. Per
determinarne la natura galattica o extragalattica si rese necessaria la messa a
punto di un sistema che consentisse di calcolare la distanza del
b. dalla
Terra, operazione questa particolarmente complessa a causa dello spettro privo
di righe. Nel 1974 si riuscì tuttavia a stabilire l'origine
extragalattica del
b. e identificarlo con il nucleo di una galassia
ellittica molto grande che dista dalla Terra più di un miliardo di anni.
In seguito si osservarono diversi altri
b. e se ne scoprì la
natura fortemente esplosiva. Nel 1988 è stata avanzata una diversa teoria
sulla natura dei
b., secondo la quale tali oggetti sarebbero immagini
deformate di quasar, alterate da una sorta di lenti magnetiche generate da
stelle in veloce transito tra essi e la Terra.