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LA SACRA BIBBIA - ANTICO TESTAMENTO - ESODO

INTRODUZIONE AL LIBRO DELL'ESODO

Caratteristiche principali
Questo libro fu intitolato Esodo (uscita) dalle antiche traduzioni greca e latina, perché narra come Dio liberò il suo popolo facendolo "uscire" dall'Egitto.
Il libro si apre con la descrizione dell'oppressione a cui gli Israeliti sono sottoposti in Egitto (capitoli 1-2). Per liberarli, Dio chiama Mosè perché sia la loro guida, e interviene con castighi contro gli Egiziani, per costringerli a lasciar partire il suo popolo (capitoli 3-11).
La parte centrale del libro narra l'uscita del popolo dall'Egitto (capitoli 12-15): Gli Israeliti, una volta liberi, attraversano il deserto e giungono al monte Sinai (capitoli 16-18).
Al Sinai Dio rinnova con gli Israeliti l'alleanza che aveva fatto con i loro antenati Abramo, Isacco e Giacobbe, e dà loro le leggi che essi dovranno osservare per essergli fedeli, tra cui i "Dieci Comandamenti" (capitoli 19-24).
Dio ha liberato per amore il suo popolo ed esso ora è chiamato ad onorarlo e adorarlo. Per questo Mosè riceve indicazioni particolareggiate per la costruzione e l'uso di tutto quel che servirà alla celebrazione del culto del Signore (capitolo 25-31). Dopo la narrazione dell'infedeltà degli Israeliti, che raffigurano Dio nella forma del vitello d'oro (capitolo 32-34), il libro racconta come il popolo costruisce tutto quanto è necessario per il culto del Signore ubbidendo ai suoi ordini (capitoli 35-40). Così gli Israeliti possono iniziare il cammino attraverso il deserto verso la terra promessa.

Autore e ambiente storico
Gli avvenimenti e le leggi contenuti in questo libro sono state tramandate per molto tempo a memoria, prima di essere scritte. Per questo è difficile talvolta, per noi, ricostruire esattamente tutti i particolari storici. Ma i contenuti dell'Esodo rimangono sempre vivi. I fatti rivelano che Dio libera da ogni forma di schiavitù perché vuole concludere un'alleanza con gli uomini. Le leggi ricordano che la scelta e la liberazione, compiute da Dio, esigono un impegno totale verso di Lui nella vita individuale e nei rapporti con gli altri uomini.
Per i cristiani questi avvenimenti sono il segno della liberazione che Dio offre a tutti gli uomini attraverso Gesù Cristo.

Schema
- Dio vuole liberare il suo popolo 1,1 - 7,7
- Dio opera fatti straordinari 7,8 - 11,10
- Dio libera gli Israeliti 12,1 - 15,21
- Gli Israeliti nel deserto 15,22 - 18,27
- Alleanza di Dio con il popolo d'Israele 19,1 - 24,11
- Istruzioni per il culto 24,12 - 31,18
- Gli Iraeliti rompono l'alleanza con Dio 32,1 - 34,35
- Realizzazione delle istruzioni per il culto 35,1 - 40,38

DIO VUOLE LIBERARE IL SUO POPOLO

CAPITOLO 1

GLI ISRAELITI DIVENTANO NUMEROSI

1 Questi sono i nomi degli Israeliti che scesero in Egitto con il loro padre Giacobbe e con le loro famiglie:
2 Ruben, Simeone, Levi, Giuda,
3 Issacar, Zabulon, Beniamino,
4 Dan, Neftali, Gad e Aser;
5 Giuseppe si trovava già in Egitto. Tutti insieme i discendenti di Giacobbe erano settanta persone.
6 Con il passar del tempo morirono Giuseppe, i suoi fratelli e quella generazione.
7 I loro discendenti però ebbero molti figli e diventarono così numerosi e forti che riempirono tutto il territorio.

IL FARAONE RENDE SCHIAVI GLI ISRAELITI

8 Un nuovo re, che non sapeva nulla di Giuseppe, salì al potere nell'Egitto.
9 Egli disse al suo popolo: «Questi Israeliti sono ormai diventati più numerosi e più forti di noi!
10 E' ora di prendere provvedimenti adatti contro di loro perché non aumentino ancora di più. Altrimenti, in caso di guerra, si uniranno ai nostri nemici per combatterci e abbandoneranno l'Egitto».
11 Allora gli Egiziani imposero agli Israeliti alcuni capi perché li opprimessero con lavori forzati. Così costruirono per il faraone le città di Pitom e Ramses per i rifornimenti militari.
12 Ma più gli Israeliti erano oppressi, più si moltiplicavano e cresceva il loro numero così che gli Egiziani avevano paura di loro.
13 Allora li trattarono con estrema durezza, come schiavi.
14 Resero la loro vita impossibile con lavori insopportabili. Dovevano fabbricare mattoni d'argilla e occuparsi di tutto il lavoro nei campi. In una parola, li trattarono in modo disumano!

IL FARAONE COMANDA DI UCCIDERE I NEONATI DEGLI ISRAELITI

15 Gli Israeliti avevano due levatrici: Sifra e Pua. Il re dell'Egitto comandò loro:
16 «Quando assistete nel parto le donne ebree, fate attenzione al sesso del bambino: se è un maschio, dovete farlo morire; se invece è una femmina, lasciatela vivere».
17 Le levatrici però preferirono ubbidire a Dio: non eseguirono il comando del re e lasciarono in vita i bambini.
18 Il re chiamò le levatrici e disse loro:
- Perché avete agito così e avete lasciato vivere anche i maschi?
19 Le levatrici risposero:
- Le donne ebree non sono come le egiziane: sono più robuste e, quando arriva la levatrice, hanno già partorito.
20 Dio favorì l'opera delle levatrici e il popolo israelita crebbe e diventò sempre più numeroso.
21 Dal momento che esse gli avevano ubbidito, Dio concesse loro di avere una propria famiglia.
22 Allora il faraone comandò a tutto il popolo: «Gettate nel Nilo tutti i maschi degli Ebrei, lasciate vivere soltanto le femmine».

CAPITOLO 2

SI SALVA UN NEONATO: MOSE'

1 Un uomo della tribù di Levi prese in moglie una donna della sua stessa tribù.
2 Essa rimase incinta e diede alla luce un figlio. Era un bambino molto bello, e per tre mesi lo tenne nascosto.
3 Ma poi, non potendo più tenerlo nascosto, prese un cesto di vimini, lo rese impermeabile con catrame e pece, vi mise dentro il bambino e lo pose tra le canne in riva al Nilo.
4 Intanto la sorella del bambino stava a una certa distanza per vedere che cosa gli sarebbe accaduto.
5 Poco dopo, la figlia del faraone venne a fare il bagno nel Nilo, mentre le ragazze del suo seguito camminavano lungo la riva del fiume. Essa vide il cesto in mezzo alle canne e mandò una delle sue ragazze a prenderlo.
6 Aprì il cesto e vide il bambino: il piccolo piangeva, essa ne ebbe compassione e disse: «Senz'altro è figlio di Ebrei!».
7 La sorella del bambino disse alla figlia del faraone:
- Devo andare a cercarti una balia ebrea che allatti il bambino?
Sì, - rispose la figlia del faraone, e la ragazza andò a chiamare la madre del bambino.
9 La figlia del faraone le disse:
- Prendi questo bambino e allattalo per me. Io ti pagherò!
Quella donna prese il bambino e lo allattò.
10 Quando il bambino fu cresciuto, lo portò dalla figlia del faraone ed essa lo tenne come un figlio proprio. Lo chiamò Mosè, perché diceva: «L'ho salvato dalle acque!».
Mosè salvato dalle acque


MOSE' ADULTO E' COSTRETTO A FUGGIRE

11 Quando Mosè fu adulto, una volta andò a vedere i suoi fratelli Ebrei sul luogo dei lavori forzati. Notò un Egiziano che picchiava duramente un Ebreo, uno dei suoi fratelli!
12 Si guardò intorno e, visto che non c'era nessuno, uccise l'Egiziano e lo seppellì nella sabbia.
13 Il giorno dopo usci di nuovo e vide due Ebrei che litigavano. Allora disse a quello che aveva torto:
- Perché maltratti il tuo compagno?
14 Quello gli rispose:
- Chi ti ha nominato capo e giudice sopra di noi? Vuoi forse uccidermi come hai ucciso quell'Egiziano?
Allora Mosè ebbe paura perché il fatto era diventato noto.
15 Anche il faraone ne venne a conoscenza e cercava Mosè per farlo morire. Mosè allora fuggì lontano e andò ad abitare nella regione di Madian.

MOSE' IN ESILIO NELLA REGIONE DI MADIAN

Mosè si era fermato vicino a un pozzo.
16 Il sacerdote di Madian aveva sette figlie, che erano solite venir ad attingere l'acqua. Riempivano gli abbeveratoi e davano da bere al gregge del padre.
17 Spesso venivano anche alcuni pastori che le cacciavano via. Mosè quel giorno le difese e abbeverò il gregge.
18 Quando tornarono dal padre, Ietro, egli domandò:
- Come mai oggi siete tornate così presto?
19 Ed esse risposero:
- Un Egiziano ci ha difese dai pastori, ha attinto l'acqua per noi e abbeverato il gregge.
20 Egli disse alle figlie:
- Dov'è quell'uomo? Perché l'avete lasciato?
Chiamatelo a mangiare qualcosa con noi!
21 Da quel giorno Mosè si fermò presso quella famiglia. Ietro gli diede in moglie sua figlia Zippora.
22 Essa diede a Mosè un figlio che egli chiamò Ghersom (Emigrato) perché diceva: «Sono un emigrato in terra straniera!».

DIO SCEGLIE MOSE' PER LIBERARE ISRAELE

23-24 Trascorsero molti anni e il re d'Egitto morì. Gli Israeliti intanto soffrivano per la loro schiavitù e alzavano forti lamenti. Dal profondo della sofferenza il loro grido salì fino a Dio. Dio ascoltò il loro lamento e volle mostrarsi fedele alla promessa fatta ad Abramo, Isacco e Giacobbe.
25 Dio guardò verso gli Israeliti e prese a cuore la loro condizione.

CAPITOLO 3
1 In quel tempo Mosè portava al pascolo il gregge di suo suocero Ietro. Una volta condusse il gregge oltre il deserto e arrivò fino all'Oreb, la montagna di Dio.
2 Gli apparve allora l'angelo del Signore come una fiamma di fuoco in un cespuglio. Mosè osservò e si accorse che il cespuglio bruciava ma non si consumava.
3 Pensò allora di avvicinarsi per rendersi conto meglio di quel fatto straordinario; egli voleva capire perché il cespuglio non veniva consumato dal fuoco.
4 Il Signore vide che si era avvicinato per guardare e Dio chiamò dal cespuglio:
- Mosè, Mosè!
Egli rispose:
- Eccomi!
5 Il Signore gli comandò:
- Fermati lì! Togliti i sandali, perché il luogo dove ti trovi è terra sacra!
6 Io sono il Dio di tuo padre, lo stesso Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe.
Mosè si coprì la faccia perché aveva paura di guardare Dio.
7 Il Signore aggiunse:
- Ho visto le disgrazie del mio popolo in Egitto, ho ascoltato il suo lamento a causa della durezza dei sorveglianti e ho preso a cuore la sua sofferenza.
8 Sono venuto a liberarlo dalla schiavitù degli Egiziani, lo farò uscire da quel paese e lo condurrò verso una terra fertile e spaziosa dove scorre latte e miele: cioè nella regione che ora è abitata dai Cananei, dagli Ittiti, dagli Amorrei, dai Perizziti, dagli Evei e dai Gebusei.
9 Il grido degli Israeliti è giunto fino a me e ho visto come gli Egiziani li opprimono.
10 Ora, va'! Io ti mando dal faraone per far uscire dall'Egitto il mio popolo, gli Israeliti.
11 Mosè rispose:
- Ma chi sono io per andare dal faraone e far uscire gli Israeliti dall'Egitto?
12 Allora Dio gli disse:
- Io sarò con te! E questo sarà per te il segno che proprio io ti mando: quando avrai fatto uscire il popolo dall'Egitto, voi verrete ad adorarmi su questo monte.

DIO RIVELA IL SUO NOME A MOSE'

13 Mosè rispose a Dio:
- Ecco, quando andrò dagli Israeliti e dirò loro: Il Dio dei vostri padri mi ha mandato da voi, essi mi chiederanno: «Come si chiama?». E io che cosa dovrò rispondere?
14 E Dio disse a Mosè:
- Io sarò sempre quello che sono! Poi soggiunse:
- Così dovrai rispondere agli Israeliti: Il Dio che si chiama «Io-Sono», mi ha mandato da voi.
15 Infine Dio ordinò a Mosè:
- Tu dovrai dire agli Israeliti: il Signore, Dio dei vostri padri, il Dio di Abramo, il Dio di Isacco e il Dio di Giacobbe mi ha mandato da voi. Questo è il mio nome per sempre e in questo modo voglio essere ricordato dalle generazioni future.
16 Va', raduna gli anziani degli Israeliti e di' loro: Il Signore, Dio dei vostri padri, il Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe mi è apparso e mi ha detto: Ho visto come siete maltrattati in Egitto
17 e ho deciso: vi libererò dalla schiavitù d'Egitto e vi condurrò verso la terra dei Cananei, degli Ittiti, degli Amorrei, dei Perizziti, degli Evei e dei Gebusei, una terra dove scorre latte e miele.
18 Essi ascolteranno la tua voce, e allora tu e gli anziani degli Israeliti andrete dal re d'Egitto per dirgli: il Signore, il Dio degli Ebrei, si è manifestato a noi. Vorremmo inoltrarci nel deserto per tre giorni di cammino e offrire sacrifici al Signore nostro Dio.
19 Io so già che il re d'Egitto non vi lascerà andare, se non sarà costretto con la forza
20 Allora io interverrò con la mia potenza e opererò fatti straordinari contro l'Egitto: soltanto allora vi lascerà partire.
21-22 Farò in modo che gli Egiziani siano ben disposti verso di voi: allora ogni donna potrà chiedere oggetti d'argento e d'oro e vestiti alle sue vicine e a quelle che abitano nella stessa casa. Così quando partirete, non ve ne andrete a mani vuote. Farete portare questi oggetti dai vostri figli e dalle vostre figlie e in questo modo prenderete le ricchezze dell'Egitto.

CAPITOLO 4

DIO MANIFESTA LA SUA POTENZA A MOSE'

1 Mosè rispose al Signore:
- Gli Israeliti non mi crederanno e non daranno ascolto alla mia parola; anzi diranno:
«Non è vero che ti è apparso il Signore!».
2 Il Signore allora gli disse:
- Che cos'hai in mano?
- Un bastone, - rispose Mosè.
3 Il Signore gli comandò:
- Gettalo a terra!
Mosè lo buttò a terra, e il bastone si trasformò in serpente: allora Mosè si tirò indietro spaventato.
4 Ma il Signore gli comandò di nuovo:
- Allunga la mano e afferralo per la coda!
Mosè stese la mano e lo prese: nel suo pugno il serpente ridivenne bastone.
5 E il Signore gli disse:
- Così crederanno che ti è apparso il Signore, il Dio dei loro padri, il Dio di Abramo, il Dio di Isacco e il Dio di Giacobbe.
6 Ora metti la mano sotto il tuo mantello!
Mosè mise la mano sul suo petto e quando la tirò fuori era diventata bianca come neve per la lebbra.
7 Dio gli comandò:
- Metti di nuovo la mano sotto il mantello!
Egli ubbidì e quando la tirò fuori essa aveva riacquistato il suo aspetto normale.
8 E Dio concluse:
- Se proprio non vorranno crederti e non capiranno il significato del primo miracolo, dovranno credere a quello del secondo.
9 E se non crederanno neanche a quei due segni e non ti daranno ascolto, prendi un po' d'acqua dal Nilo e versala sulla terra asciutta: l'acqua che avrai preso dal fiume si trasformerà in sangue.

DIO INDICA ARONNE COME PORTAVOCE DI MOSE'

10 Mosè si rivolse di nuovo al Signore:
- Perdonami, Signore, sono timido e parlo con difficoltà. Ero così prima e neppure sono cambiato da quando hai cominciato a parlare con me. La mia bocca e la mia lingua non sono sciolte nel parlare.
11 Il Signore gli rispose:
- Chi ha dato all'uomo la parola? Chi può renderlo muto o sordo? Chi può dargli la vista o renderlo cieco? Io, il Signore!
12 Su, va'! Io sarò con te quando parlerai e ti insegnerò quel che devi dire!
13 Ma egli disse:
- Ti prego, Signore, manda un altro!
14 Allora il Signore si adirò contro Mosè e gli disse:
- Ma non c'è tuo fratello Aronne, il levita? Io so che lui è capace di parlar bene. Ecco, egli sta venendoti incontro e sarà contento di vederti.
15 Tu gli parlerai e gli spiegherai quel che deve dire. Io sarò con te e con lui quando parlerete, e vi insegnerò quel che dovete fare.
16 Egli si rivolgerà al popolo a nome tuo; e tu, a nome mio, gli dirai quel che deve dire.
17 Porta con te questo bastone; ti servirà per fare i segni straordinari.

DIO COMANDA A MOSE' DI TORNARE IN EGITTO

18-19 Mosè partì di là e tornò da suo suocero Ietro. Mentre Mosè era ancora in Madian il Signore gli disse: «Torna in Egitto. Ora sono morti quelli che cercavano di ucciderti».
Mosè disse al suocero: «Lasciami partire, ti prego; voglio tornare dai miei fratelli in Egitto per vedere se essi sono ancora vivi».
Ietro ebbe per lui parole affettuose di saluto e di augurio.
20 Allora Mosè fece salire sull'asino sua moglie e suo figlio per far ritorno in Egitto. Prese con sé anche il bastone che Dio gli aveva affidato.
21 Il Signore disse ancora a Mosè: «Ora stai tornando in Egitto. Tieni presenti tutti i prodigi che ti ho concesso di fare: dovrai compierli davanti al faraone. Ma lo renderò ostinato, e non lascerà partire il popolo.
22 Allora tu dirai al faraone: Così dice il Signore: Israele è il mio figlio primogenito.
23 Io ti ho comandato di lasciarlo partire perché venisse ad adorarmi, ma tu hai rifiutato di lasciarlo andare. E io ucciderò il tuo figlio primogenito!».

CIRCONCISIONE DEL FIGLIO DI MOSE'

24 Lungo il viaggio, durante una sosta notturna, il Signore affrontò Mosè e voleva farlo morire.
25 Allora Zippora tagliò con una pietra affilata il prepuzio del figlio, e con quello toccò il sesso di Mosè dicendo: «Tu per me sei uno sposo di sangue!».
26 Aveva detto «sposo di sangue» perché aveva circonciso il figlio. Allora il Signore risparmiò la vita di Mosè.

INCONTRO CON ARONNE E ARRIVO IN EGITTO

27 Il Signore, nel frattempo, aveva ordinato ad Aronne di andare incontro a Mosè nel deserto. Egli si era messo in cammino e, quando lo incontrò presso il monte di Dio, lo baciò.
28 Mosè raccontò ad Aronne tutto quel che il Signore gli aveva comandato e gli parlò dei segni straordinari che gli aveva ordinato di fare.
29 Mosè e Aronne andarono a radunare tutti gli anziani degli Israeliti.
30 Aronne espose loro ciò che Dio aveva detto a Mosè e compì i miracoli sotto gli occhi del popolo.
31 Gli Israeliti credettero perché avevano capito che Dio si era preso cura di loro e aveva visto la loro tribolazione. Allora si inginocchiarono e adorarono il Signore.

CAPITOLO 5

MOSE' E ARONNE VANNO DAL FARAONE

1 In seguito Mosè e Aronne si recarono dal faraone e gli annunziarono:
- Il Signore, il Dio d'Israele, ti dà quest'ordine: Lascia partire il mio popolo perché mi celebri una festa nel deserto
2 Il faraone rispose:
- Ma chi è il Signore? Perché io devo ascoltarlo e lasciar partire Israele? Io non lo conosco e non ho intenzione di lasciar partire Israele!
3 Essi insistettero:
- Il Dio degli Ebrei ci è apparso. Vogliamo andare nel deserto per tre giorni di cammino. Offriremo là un sacrificio al Signore nostro Dio, altrimenti ci farà morire di peste o di spada.
4 Il re dell'Egitto rispose:
- Mosè e Aronne, perché volete allontanare la gente dal lavoro? Anzi, dovrete andare anche voi a lavorare!
5 E soggiunse:
- Proprio ora che questa gentaglia è diventata così numerosa, dovrei farli smettere di lavorare?

IL FARAONE RENDE PIU' DURO IL LAVORO DEGLI ISRAELITI

6 In quello stesso giorno il faraone diede quest'ordine ai capi del popolo israelita e ai sorveglianti:
7 «Finora avete dato agli Israeliti la paglia per fare i mattoni; adesso basta! Vadano loro stessi a cercarsi la paglia!
8 Ma obbligateli a fare lo stesso numero di mattoni di prima, non uno di meno! Sono dei fannulloni e continuano a insistere dicendo: "Vogliamo andare a offrire dei sacrifici al nostro Dio!".
9 Rendete dunque ancor più duro il lavoro di questa gente, e lo facciano senza tante storie».
10 I capi del popolo e i sorveglianti uscirono e dissero agli Israeliti: «Questi sono gli ordini del faraone: Non vi sarà più data la paglia;
11 andate a cercarvela da voi! Ma dovrete continuare a fare lo stesso lavoro di prima».
12 Il popolo si disperse così in tutto l'Egitto a raccogliere le stoppie da usare come paglia per i mattoni.
13 I capi li sollecitavano: «Portate a termine il vostro lavoro secondo il quantitativo stabilito, come quando c'era la paglia!».
14 I sorveglianti degli Israeliti che erano stati scelti dai capì del faraone furono bastonati e rimproverati: «Perché non avete fatto anche oggi la quantità di mattoni di prima?».

I SORVEGLIANTI DEGLI ISRAELITI PROTESTANO

15 I sorveglianti Israeliti andarono dal faraone a protestare:
- Perché ci tratti così?
16 Non ci danno più la paglia e ci costringono a fare la stessa quantità di mattoni di prima! Non abbiamo nessuna colpa, però siamo bastonati!
17 Egli rispose:
- Siete dei fannulloni! Per questo dite: «Vogliamo andare a offrire sacrifici al Signore!».
18 Andate a lavorare! La paglia non vi sarà data, ma dovete fare la stessa quantità di mattoni!
19 I sorveglianti Israeliti capirono di essere nei guai, quando videro che il numero giornaliero dei mattoni non veniva ridotto.
20 Appena lasciato il faraone, s'incontrarono con Mosè e Aronne che stavano ad aspettarli, e inveirono contro di loro:
21 «Il Signore stesso vi giudichi! Per causa vostra infatti il faraone e i suoi ministri non possono più vederci. Voi gli avete dato il pretesto per farci morire!».

MOSE', SFIDUCIATO, SI RIVOLGE A DIO

22 Allora Mosè si rivolse al Signore: - Signore, perché hai fatto del male a questo popolo? Perché mi hai mandato?
23 Da quando sono andato dal faraone per parlargli in tuo nome, lui continua a maltrattare il tuo popolo e tu non hai ancora fatto niente per liberarlo!

CAPITOLO 6
1 Il Signore rispose a Mosè:
- Ora vedrai quel che farò al faraone: con il mio intervento lo costringerò a lasciar andare via gli Israeliti. Addirittura li caccerà via dall'Egitto!

DIO PROMETTE AGLI ISRAELITI LA LIBERAZIONE

2 Dio si rivolse di nuovo a Mosè e gli disse: «Io sono il Signore!
3 Mi sono manifestato ad Abramo, Isacco e Giacobbe come il Dio Onnipotente, ma a loro non mi sono fatto conoscere con il mio vero nome "il Signore"
4 Ho anche fatto un patto con loro: ho promesso di dar loro la terra di Canaan dove essi avevano abitato come forestieri.
5 Ora ho ascoltato il lamento degli Israeliti schiavi degli Egiziani e non ho dimenticato la mia promessa.
6 Perciò devi riferire agli Israeliti quel che ti dico: Io vi sottrarrò ai lavori forzati e vi riscatterò dalla schiavitù egiziana. Voglio liberarvi con la mia forza, e così far giustizia.
7 Farò di voi il mio popolo e io sarò il vostro Dio. Vi renderete conto che proprio io, il Signore, sono il vostro Dio perché vi libererò dall'oppressione degli Egiziani
8 per condurvi nella terra che ho promesso di dare ad Abramo, Isacco e Giacobbe. Sì, la darò a voi in proprietà: io sono il Signore!».
9 Mosè annunziò tutto questo agli Israeliti, ma essi non lo ascoltarono perché erano demoralizzati a causa della dura schiavitù.
10 Il Signore ordinò quindi a Mosè:
- 11 Va' e parla al faraone, re d'Egitto; digli di lasciar partire gli Israeliti dal suo paese!
12 Mosè però gli rispose:
- Se nemmeno gli Israeliti mi hanno dato ascolto, come potrà ascoltarmi il faraone? Io non sono un buon parlatore!
13 Così il Signore chiamò Mosè e Aronne per liberare gli Israeliti dall'Egitto. Diede loro gli ordini da trasmettere agli Israeliti e al faraone.

GLI ANTENATI DI MOSE' E DI ARONNE

14 Questo è l'elenco delle principali famiglie degli Israeliti.
I figli di Ruben, primogenito di Giacobbe, furono: Enoc, Pallu, Chezron e Carmi. Essi hanno dato il loro nome alle famiglie che discendono da Ruben.
15 figli di Simeone furono: Iemuel, Iamin, Oad, Iachin, Zocar e Saul, figlio della Cananea. Essi hanno dato il loro nome alle famiglie che discendono da Simeone.
16 Ed ecco l'elenco dei figli di Levi con i loro discendenti: Gherson, Keat e Merari. Levi visse centotrentasette anni.
17 figli di Gherson furono Libni e Simei con i loro discendenti.
18 I figli di Keat furono: Amram, Izear, Ebron e Uzziel. Keat visse centotrentatré anni.
19 I figli di Merari furono Macli e Musi.
Tutte queste sono le famiglie discendenti di Levi.
20 Amram prese in moglie Iochebed, sua zia paterna, la quale gli partorì Aronne e Mosè. Amram visse centotrentasette anni.
21 I figli di Izear furono: Core, Nefeg e Zicri.
22 I figli di Uzziel furono: Misael, Elsafan e Sitri.
23 Aronne prese in moglie Elisabetta, figlia di Amminadab, sorella di Nacason, dalla quale ebbe i figli Nadab, Abiu, Eleazaro e Itamar.
24 I figli di Core furono: Assir, Elkana e Abiasaf. Da loro discendono le famiglie dei Coreiti.
25 Eleazaro, figlio di Aronne, prese in moglie una figlia di Putiel, la quale gli partorì Finees. Tutti questi sono i capì dei gruppi dei leviti, elencati secondo le loro famiglie.
26 Proprio ad Aronne e a Mosè il Signore disse: «Conducete fuori dall'Egitto gli Israeliti, dopo averli ordinati come un esercito!».
27 Ed essi, Mosè e Aronne, furono quelli che dissero al faraone di lasciar uscire dall'Egitto gli Israeliti.

DIO RINNOVA LA SUA PROMESSA A MOSE'

28 Quando il Signore parlò a Mosè in Egitto, gli disse:
- 29 Io sono il Signore: riferisci al faraone, re d'Egitto, tutto quel che ti dirò!
30 E Mosè rispose al Signore:
- Io non so parlar bene, come potrà ascoltarmi il faraone?

CAPITOLO 7
1 Ma il Signore disse a Mosè:
- Vedi, io faccio in modo che di fronte al faraone tu sia come Dio, e Aronne, tuo fratello, parlerà come tuo profeta.
2 Tu dirai ad Aronne tutto quel che io ti comanderò, e sarà tuo fratello a parlare al faraone: gli dirà di lasciar partire gli Israeliti dal suo paese.
3 Io farò in modo che il faraone non ceda. Moltiplicherò i miei segni miracolosi in Egitto,
4 ma il faraone non vi ascolterà. Allora io punirò severamente gli Egiziani. Farò uscire dall'Egitto gli Israeliti, il mio popolo, come un grande esercito.
5 Quando io interverrò contro l'Egitto per liberare gli Israeliti, tutto l'Egitto riconoscerà che io sono il Signore.
6 Mosè e Aronne eseguirono esattamente gli ordini del Signore.
7 Quando essi si presentarono al faraone per parlargli, Mosè aveva ottant'anni e Aronne ottantatré.

DIO OPERA FATTI STRAORDINARI

IL FARAONE SI RIFIUTA DI ASCOLTARE MOSE E ARONNE
8 Il Signore disse a Mosè e ad Aronne:
9 «Se il faraone vi chiederà di fare un miracolo a sostegno delle vostre parole, tu dirai ad Aronne: Prendi il tuo bastone e gettalo davanti al faraone! Il bastone si trasformerà in serpente!».
10 Mosè e Aronne andarono dal faraone e agirono come il Signore aveva comandato. Aronne gettò il suo bastone davanti al faraone e ai suoi ministri, e il bastone, si trasformò in serpente.
11 Il faraone allora chiamò i sapienti e gli indovini. Anch'essi, i maghi dell'Egitto, fecero la stessa cosa con i loro incantesimi:
12 ciascuno gettò il proprio bastone, che si trasformò in serpente. Ma il bastone di Aronne inghiotti i loro bastoni.
13 Però il cuore del faraone si ostinò a tal punto, che non diede loro ascolto, come il Signore aveva detto.
Mosè davanti al faraone


PRIMO: L'ACQUA SI CAMBIA IN SANGUE

14 Il Signore disse a Mosè: «Il faraone è irremovibile! Egli si è rifiutato di lasciar partire il popolo!
15 Va' da lui di buon mattino quando scende al Nilo. Tu starai davanti a lui sulla riva del fiume con in mano quel bastone che si è trasformato in serpente.
16-17 E gli dirai a nome mio: Il Signore, il Dio degli Ebrei, vuole che tu lasci libero il suo popolo perché esso lo possa adorare nel deserto; ma finora tu non l'hai ascoltato. Ora però dovrai riconoscere chi è veramente il Signore. Io infatti colpirò con il bastone che ho in mano l'acqua del Nilo, e questa si trasformerà in sangue.
18 I pesci del Nilo moriranno. L'acqua del fiume marcirà e gli Egiziani non potranno più berla».
19 Il Signore disse ancora a Mosè: «Comanda ad Aronne di prendere il bastone e di stendere la mano sulle acque degli Egiziani: sui loro fiumi, canali, stagni e su tutte le loro riserve d'acqua. Tutta l'acqua si trasformerà in sangue e ci sarà sangue in tutto l'Egitto, persino nei recipienti di legno e di pietra».
20 Mosè e Aronne eseguirono gli ordini del Signore. Mosè alzò il bastone e colpì l'acqua del Nilo sotto lo sguardo del faraone e dei suoi ministri.
21 L'acqua del fiume si trasformò in sangue così che i pesci morirono, e l'acqua marcì. Gli Egiziani non poterono più berla, e in Egitto c'era sangue dappertutto.
22 I maghi egiziani con i loro incantesimi riuscirono a fare la stessa cosa. Il cuore del faraone si indurì e non diede ascolto a Mosè e ad Aronne, come il Signore aveva già detto.
23 Il faraone ritornò al suo palazzo senza tener conto nemmeno di questo fatto.
24 Non potendo più bere l'acqua del Nilo, gli Egiziani scavarono accanto al fiume pozzi per cercare acqua da bere.

SECONDO: LE RANE

25 Erano passati sette giorni da quando il Signore aveva mandato questo castigo.
26 Egli disse a Mosè: «Va' dal faraone e digli: Così ti ordina il Signore:
27 Lascia partire il mio popolo, perché possa adorarmi! Se ti rifiuterai, io colpirò tutta la tua regione con un invasione di rane.
28 Il Nilo ne sarà pieno a tal punto, che le rane saliranno e verranno nel tuo palazzo, fin nella tua camera e sul tuo letto, dentro le case dei tuoi ministri e del tuo popolo.
29 Ce ne saranno anche nei forni e nei cesti del pane! Le rane salteranno addosso a te, al tuo popolo e ai tuoi ministri!».

CAPITOLO 8
1 Il Signore disse a Mosè: «Comanda ad Aronne di stendere la sua mano con il bastone sui fiumi, canali e stagni, e verranno le rane nella terra d'Egitto!».
2 Aronne stese la mano sui corsi d'acqua, e una quantità enorme di rane ricoperse tutto l'Egitto.
3 Anche i maghi con i loro incantesimi fecero la stessa cosa, e così nell'Egitto le rane aumentarono incredibilmente.
4 Il faraone fece chiamare Mosè e Aronne e disse loro:
- Pregate il Signore che allontani le rane da me e dal mio popolo, e io lascerò partire il vostro popolo perché possa offrire sacrifici al Signore.
5 Mosè disse al faraone:
- Degnati di dirmi quando devo pregare per te, per i tuoi ministri e per il tuo popolo, per liberare te e le tue case dalle rane, in modo che ne rimangano soltanto nel Nilo.
6 Egli rispose:
- Domani!
Mosè riprese.
- Come vuoi tu! Così saprai che non c'è nessuno come il Signore nostro Dio!
7 Le rane si allontaneranno da te e dalle tue case, dai tuoi ministri e dal tuo popolo e rimarranno soltanto nel Nilo.
8 Mosè e Aronne lasciarono il faraone. Allora Mosè supplicò il Signore di allontanare le rane che aveva mandato contro il faraone.
9 Il Signore esaudì l'invocazione di Mosè, e le rane morirono nelle case, nei cortili e nei campi
10 Le raccolsero in tanti mucchi, e appestavano tutto il territorio.
11 Quando il faraone vide che si era allontanato il castigo, si ostinò di nuovo e non diede ascolto a Mosè e ad Aronne, come il Signore aveva già detto.

TERZO: LE ZANZARE

12 Il Signore disse a Mosè: «Comanda ad Aronne di stendere il suo bastone e di colpire il suolo. La polvere della terra si trasformerà in zanzare in tutto l'Egitto».
13 Fecero così: Aronne stese la mano con il bastone e colpì il suolo: la polvere della terra si trasformò in zanzare, moleste agli uomini e agli animali. Tutta la polvere della terra si trasformò in zanzare in tutto l'Egitto.
14 Anche i maghi con i loro incantesimi cercarono di far uscire le zanzare, ma non ci riuscirono. Intanto le zanzare continuavano a molestare uomini e animali.
15 I maghi dissero al faraone: «Questo è un vero intervento di Dio!».
Ma il faraone non si lasciò commuovere e non diede ascolto, proprio come il Signore aveva detto!

QUARTO: I MOSCONI

16 Il Signore disse a Mosè: «Presèntati al faraone di buon mattino quando va al fiume e digli: Così dice il Signore: Lascia partire il mio popolo perché possa adorarmi!
17 Altrimenti, farò venire sciami di mosconi contro di te, i tuoi ministri e contro il tuo popolo: entreranno perfino nei tuoi palazzi. Tutte le case degli Egiziani e anche la terra attorno si riempiranno di mosconi.
18 In quel giorno risparmierò dai mosconi la terra di Gosen, dove abita il mio popolo. Così capirai che io, il Signore, sono presente in questo paese!
19 Tratterò il mio popolo in modo diverso dal tuo! Questo prodigio avverrà domani!».
20 Il Signore fece così: uno sciame di mosconi invase il palazzo del faraone, le case dei suoi ministri e tutto l'Egitto. Tutta la regione era infestata dai mosconi.
21 Il faraone mandò a chiamare Mosè e Aronne e disse:
- Offrite pure sacrifici al vostro Dio, ma qui nel paese!
22 Mosè rispose:
- Non possiamo farlo, perché i sacrifici che offriamo al Signore nostro Dio sono uno scandalo per gli Egiziani. Se noi infatti sacrifichiamo proprio sotto i loro occhi gli animali che per gli Egiziani sono sacri, potrebbero ammazzarci.
23 Vogliamo invece inoltrarci nel deserto per tre giorni di cammino e offrire al Signore nostro Dio i sacrifici che lui ci prescrive.
24 Il faraone disse:
- Vi lascio partire. Potete andare nel deserto e offrire i sacrifici al Signore vostro Dio. Soltanto non allontanatevi troppo, e pregate per me.
25 Mosè rispose:
- Quando sarò andato via, pregherò il Signore. Domani i mosconi si allontaneranno da te, dai tuoi ministri e dal tuo popolo. Ma non continuare a ingannarci; smettila di impedire che il popolo parta e vada a offrire i sacrifici al Signore!
26 Mosè lasciò il faraone e pregò il Signore.
27 Il Signore fece come Mosè gli aveva domandato: i mosconi si allontanarono dal faraone, dai suoi ministri e dal suo popolo. Non ne rimase neppure uno!
28 Ma anche in questa occasione il faraone si ostinò e non volle lasciare partire il popolo d'Israele.

CAPITOLO 9

QUINTO: LA MORTE DEL BESTIAME

1 Il Signore disse a Mosè: «Va' dal faraone e digli che così parla il Signore, il Dio degli Ebrei: Lascia partire il mio popolo perché possa adorarmi.
2 Se ti rifiuti di lasciarli partire e li trattieni ancora,
3 il Signore colpirà con una terribile epidemia di peste il bestiame che si trova nei campi: cavalli, asini, cammelli, pecore e buoi.
4 Il Signore farà distinzione tra il bestiame degli Israeliti e quello degli Egiziani: nessun animale che appartiene agli Israeliti morirà!».
5 Il Signore fissò anche la data, dicendo: «Domani compirò questo in Egitto».
6 Il giorno dopo il Signore fece davvero come aveva detto. Tutto il bestiame degli Egiziani morì, ma fra il bestiame degli Israeliti non morì neppure un animale.
7 Il faraone mandò a vedere e gli fu riferito che non era morto neppure un capo del bestiame degli Israeliti. Tuttavia rimase ostinato e non lasciò partire il popolo.

SESTO: LE ULCERE

8 Il Signore disse a Mosè e ad Aronne: «Prendete una buona manciata di fuliggine di fornace! Alla presenza del faraone Mosè la getterà in alto
9 ed essa si trasformerà in polvere e si spargerà su tutto l'Egitto. Causerà sugli uomini e sugli animali, in tutto il territorio, ulcere con ascessi».
10 Allora essi presero fuliggine di fornace e si presentarono al faraone. Mosè la buttò in aria, e quella fuliggine provocò agli uomini e alle bestie le ulcere con gli ascessi.
11 I maghi non riuscirono a contrastare Mosè a causa delle ulcere che avevano colpito anche loro come tutti gli altri Egiziani.
12 Il Signore rese ostinato il cuore del faraone, che non diede ascolto a Mosè e ad Aronne, come il Signore aveva già detto a Mosè.

SETTIMO: LA GRANDINE

13 Il Signore disse a Mosè: «Presentati di buon mattino al faraone e annunzia che così dice il Signore, il Dio degli Ebrei: Lascia andare il mio popolo perché possa adorarmi.
14 Questa volta ho intenzione di mandare tutti i miei castighi anche contro di te, non solo contro i tuoi ministri e il tuo popolo, perché ti renda conto che nessuno è come me su tutta la terra!
15 Potevo stendere la mia mano e colpire con la peste te e il tuo popolo. Tu ora saresti già cancellato dalla faccia della terra.
16 Ma ti ho risparmiato per farti vedere la mia potenza e per far sapere chi sono su tutta la terra.
17 E tu hai ancora il coraggio di opporti al mio popolo e di non lasciarlo partire!
18 Ecco, domani a quest'ora farò cadere una grandine violentissima, come non ce n'è mai stata in tutta la storia d'Egitto.
19 Fa' mettere al riparo il tuo bestiame e tutto quel che hai nei campi. Sugli uomini e sugli animali che saranno rimasti in campagna e non si saranno messi al riparo cadrà una grandine così violenta che li farà morire».
20 Fra i ministri del faraone alcuni temettero la parola del Signore e fecero mettere al riparo i loro servi e il loro bestiame.
21 Altri invece non presero sul serio la parola del Signore e lasciarono i servi e il bestiame all'aperto.
22 Il Signore disse a Mosè: «Stendi la tua mano verso il cielo, e grandinerà su tutto l'Egitto, sugli uomini, sugli animali e su tutta la vegetazione del paese!».
23 Mosè alzò verso il cielo il suo bastone e il Signore mandò tuoni e grandine; fulmini si abbatterono al suolo: in questo modo il Signore fece grandinare sull'Egitto.
24 Grandine e fulmini imperversavano. Una cosa così violenta non si era mai vista da quando l'Egitto era diventato una nazione.
25 La grandine colpì dovunque tutto quel che si trovava nei campi: uomini e bestie. Distrusse anche tutti i germogli e abbatté tutte le piante che erano in aperta campagna.
26 Soltanto nella terra di Gosen, dove abitavano gli Israeliti, non venne la grandine.
27 Il faraone mandò a chiamare Mosè e Aronne e disse loro:
- Questa volta ho sbagliato; il Signore ha ragione, mentre io e il mio popolo abbiamo torto! Pregate il Signore di far cessare i tuoni e la grandine.
28 Ora sono convinto e disposto a lasciarvi andare, e voi non fermatevi più qui!
29 Mosè gli rispose:
- Non appena sarò uscito dalla città implorerò il Signore: i tuoni cesseranno e non ci sarà più grandine, così tu capirai che la terra appartiene al Signore.
30 Io però so già che tu e i tuoi ministri non temerete il Signore Dio.
31 Il lino e l'orzo erano stati rovinati perché l'orzo era già in spiga e il lino in fiore.
32 Nessuna qualità di grano invece era stata danneggiata, perché il grano matura più tardi.
33 Lasciato il faraone, Mosè uscì dalla città e invocò il Signore. I tuoni e la grandine cessarono e la pioggia smise di cadere sulla terra.
34 Quando il faraone vide che pioggia, grandine e tuoni erano cessati, continuò nel suo peccato: si ostinò di nuovo insieme ai suoi ministri.
35 Il faraone fu irremovibile a tal punto che non lasciò ancora partire gli Israeliti, come il Signore aveva detto per bocca di Mosè.

CAPITOLO 10

OTTAVO: LE CAVALLETTE

1 Il Signore disse a Mosè: «Va' ancora dal faraone. Infatti io ho reso irremovibile il suo cuore e quello dei suoi ministri per poter operare questi prodigi in mezzo a loro.
2 Tu potrai raccontare ai tuoi figli e ai tuoi nipoti come io ho trattato gli Egiziani e come ho fatto dei miracoli contro di loro. Così potrete sapere che solo io sono il Signore».
3 Mosè e Aronne andarono dal faraone e gli dissero: «Così dice il Signore Dio degli Ebrei: Fino a quando ti rifiuterai di piegarti davanti a me? Lascia andare il mio popolo perché possa adorarmi!
4 Se ti rifiuterai di lasciarlo partire, domani farò venire le cavallette sul tuo territorio.
5 Esse copriranno l'intera regione, e non si potrà più vedere il suolo. Mangeranno tutto quel che è rimasto dopo la grandine. Divoreranno ogni albero che germoglia nelle vostre campagne.
6 Riempiranno i tuoi palazzi e le case dei tuoi ministri e di tutti gli Egiziani. Tante cavallette non furono mai viste da tutti i tuoi padri dal giorno che incominciarono ad esistere sulla terra fino a oggi!». Poi voltarono le spalle e lasciarono il faraone.
7 I ministri dissero al faraone: «Fino a quando costui rimarrà in mezzo a noi a portare disgrazie? Manda via questa gente, così che possano adorare il Signore loro Dio! Non ti sei ancora reso conto che l'Egitto sta andando in rovina?»
8 Mosè e Aronne furono richiamati dal faraone, che disse loro:
- Andate pure a servire il Signore vostro Dio! Chi sono quelli che dovrebbero partire?
9 Mosè gli rispose:
- Vogliamo andare tutti, con i nostri giovani e i nostri vecchi, i nostri figli e le nostre figlie, con pecore e buoi: perché per noi è una grande festa del Signore.
10 Il faraone disse:
- E sia pure, e il Signore sia con voi! Sarei anche disposto a lasciar partire voi e i vostri bambini. Però voi avete intenzioni poco buone,
11 e questo non l'accetto! Andate ad adorare il Signore solo voi uomini adulti, se proprio ci tenete!
E furono mandati via.
12 Il Signore disse a Mosè: «Stendi la tua mano sull'Egitto per far venire le cavallette: esse invaderanno l'Egitto e divoreranno tutta la vegetazione che non è stata distrutta dalla grandine».
13 Mosè stese il suo bastone sull'Egitto, e il Signore cambiò la direzione del vento: lo fece soffiare sul paese da oriente per tutto quel giorno e per tutta la notte. Al mattino seguente si vide che il vento orientale aveva portato le cavallette.
14 Esse invasero tutto l'Egitto e si posarono dappertutto. In Egitto non c'erano mai state tante cavallette, né prima, né dopo, né mai.
15 Esse coprirono l'intera regione così che oscurarono il cielo. Divorarono tutta la vegetazione del suolo e tutti i frutti degli alberi che erano stati risparmiati dalla grandine. In tutto l'Egitto il verde degli alberi e dei campi scomparve completamente.
16 Allora il faraone fece chiamare in fretta Mosè e Aronne e disse loro: «Ho peccato contro il Signore vostro Dio e contro di voi!
17 Perdonate il mio peccato anche stavolta e pregate il Signore vostro Dio, perché allontani da me almeno questa sciagura!».
18 Mosè lasciò il faraone e pregò il Signore.
19 Il Signore cambiò la direzione del vento e lo fece soffiare dal mare con grande forza. Il vento portò via le cavallette e le gettò nel mar Rosso: in tutto il territorio egiziano non ne rimase neppure una!
20 Ma il Signore rese di nuovo ostinato il faraone, che non volle lasciar partire gli Israeliti.

NONO: LE TENEBRE

21 Il Signore disse a Mosè: «Stendi la mano verso il cielo: sull'Egitto scenderanno tenebre così fitte che si potranno toccare!».
22 Mosè stese la mano verso il cielo, e per tre giorni scesero sull'Egitto tenebre fittissime.
23 Nessuno per tre giorni si poté muovere dal suo posto, perché non era capace di vedere gli altri. Ma dove abitavano gli Israeliti, c'era luce per loro.
24 Il faraone mandò a chiamare Mosè e gli disse:
- Andate e adorate il Signore! Rimangano qui soltanto le vostre pecore e i vostri buoi! Ora i vostri bambini possono partire con voi!
25 Mosè rispose:
- Vuoi forse metterci tu a disposizione gli animali per i sacrifici e le offerte da bruciare in onore del Signore, nostro Dio?
26 No! Prenderemo con noi le nostre bestie e non ne rimarrà qui neppure una. E' dalle nostre bestie che dovremo scegliere gli animali adatti per il culto al Signore nostro Dio. E finché non saremo là, non sapremo quali di essi dovremo sacrificargli!
27 Il Signore rese ostinato il faraone, che non volle lasciarli partire.
28 Anzi, il faraone disse a Mosè:
- Vattene da me! E sta' bene attento a non farti più vedere! Il giorno che rivedrai la mia faccia morirai!
29 E Mosè gli rispose:
- E' vero, non vedrò mai più la tua faccia!

CAPITOLO 11

MORIRÀ OGNI PRIMOGENITO

1 Il Signore disse a Mosè: «Manderò ancora un castigo contro il faraone e il suo paese; poi egli vi lascerà partire di qui. Vi lascerà andare senza condizioni, anzi sarà lui a mandarvi via.
2 Comanda dunque agli Israeliti che ogni uomo e ogni donna si facciano dare dai vicini oggetti d'argento e d'oro».
3 Il Signore fece in modo che il popolo incontrasse il favore degli Egiziani. Per di più Mosè stesso era molto stimato in Egitto dai ministri del faraone e da tutto il popolo.
4 Mosè riferì al faraone: «Così dice il Signore: Verso mezzanotte passerò attraverso l'Egitto
5 e morirà ogni primogenito nel paese, dal primogenito del faraone che regna sull'Egitto fino al primogenito della schiava che lavora alla macina, e anche ogni primogenito del bestiame.
6 In tutto l'Egitto si alzerà un urlo tale, come non ce n'è mai stato e che non si ripeterà mai più.
7 Ma tra gli Israeliti, sia tra la gente sia tra il bestiame, non si sentirà abbaiare neanche un cane. Sappiate che il Signore tratta in modo diverso l'Egitto e Israele!
8 Allora - continuò Mosè - i tuoi ministri verranno da me e si getteranno ai miei piedi dicendo: Vattene, tu con tutto il tuo popolo! Solo dopo di questo me ne andrò». E Mosè, pieno di collera, si allontanò dal faraone.
9 Il Signore disse ancora a Mosè: «Il faraone non vi darà ascolto; per questo io moltiplicherò in Egitto i miei prodigi».
10 Mosè e Aronne avevano già fatto un gran numero di prodigi davanti al faraone; ma il Signore aveva reso talmente ostinato il cuore del faraone, che non lasciò partire gli Israeliti dal suo paese.

DIO LIBERA GLI ISRAELITI

CAPITOLO 12

DIO COMANDA DI CELEBRARE LA PASQUA

1 Quando Mosè e Aronne erano ancora in Egitto, il Signore disse:
2 «Questo mese sarà per voi il primo dei mesi, segnerà l'inizio dell'anno.
3 Date a tutta la comunità degli Israeliti queste istruzioni: il dieci di questo mese ognuno si procuri un agnello per la famiglia, un agnello per casa.
4 Se una famiglia è troppo piccola per mangiare un agnello intero, dovrà unirsi alla famiglia più vicina, quella che abita accanto, tenendo conto del numero delle persone. Calcolerete come dovrà essere l'agnello secondo la quantità di carne che ciascuno può mangiare.
5 Il vostro agnello sarà senza difetti, maschio e di un anno. Al posto di un agnello potrete prendere anche un capretto.
6 Lo terrete da parte fino al quattordici di questo mese. Allora tutta l'assemblea della comunità d'Israele lo sgozzerà verso sera.
7 Poi gli Israeliti prenderanno un po' del suo sangue e con esso faranno un segno sugli stipiti delle porte delle case dove verrà mangiato l'agnello.
8 In quella notte mangeranno la carne dell'agnello: dopo che sarà stata arrostita sul fuoco, la mangeranno con pane non lievitato e con erbe amare.
9 Non mangerete l'agnello crudo, né bollito nell'acqua, ma solo arrostito sul fuoco insieme alla testa, le gambe e le interiora.
10 Non lasciatene avanzare per il giorno dopo. Quel che resta lo brucerete al mattino.
11 Dovete mangiarlo pronti a partire: la cintura stretta ai fianchi, i sandali ai piedi e il bastone in mano; mangiatelo in fretta! Questa è la Pasqua voluta dal Signore!
12 «In quella notte io passerò attraverso l'Egitto e colpirò a morte ogni primogenito egiziano, sia fra la gente che fra il bestiame. Io, il Signore, farò giustizia contro gli dèi dell'Egitto!
13 Ma il sangue sulle porte sarà un segno per far distinguere le vostre case. Io vedrò il sangue e passerò oltre; colpirò invece con il mio castigo l'intero Egitto, e a voi non succederà niente.
14 «Per tutte le generazioni future questa festa sarà per voi una legge: rivivrete questo giorno celebrando una festa in onore del Signore».

LA FESTA DEI PANI SENZA LIEVITO

15 Il Signore disse: «Per sette giorni voi mangerete pane non lievitato. Già dal primo giorno farete sparire il lievito dalle vostre case: anzi, dal primo al settimo giorno, chiunque mangerà cibi lievitati verrà escluso dal popolo d'Israele.
16 Nel primo giorno dovete tenere un'assemblea di culto e così pure nel settimo: in questi due giorni è proibito lavorare: ma potete prepararvi da mangiare.
17 Osservate questa festa, perché proprio in questo giorno io vi ho fatto uscire dall'Egitto ordinati come un esercito. Questa festa sarà per tutte le generazioni future una legge.
18 Dalla sera del quattordici del primo del mese fino alla sera del ventuno voi dovrete mangiare pane non lievitato
19 Per sette giorni non ci sarà lievito nelle vostre case, perché chiunque mangerà cibo lievitato sarà escluso dalla comunità d'Israele, sia esso forestiero sia Israelita.
20 Durante questi giorni è assolutamente proibito mangiare cibi lievitati e dappertutto dove abiterete dovete mangiare soltanto pane non lievitato».

MOSE' TRASMETTE L'ORDINE DI CELEBRARE LA PASQUA

21 Mosè convocò tutti gli anziani d'Israele e disse loro: «Andate a procurarvi un agnello o un capretto per ogni vostra famiglia e sgozzatelo per la Pasqua.
22 Prendete un mazzetto di issopo, intingetelo nel sangue raccolto nel catino e con questo fate un segno sugli stipiti delle porte. Nessuno di voi esca di casa fino al mattino seguente!
23 «Il Signore passerà per castigare l'Egitto e vedrà il sangue sugli stipiti: allora egli passerà davanti alla porta e non permetterà all'angelo sterminatore di entrare nella vostra casa per colpire.
24 Osservate questo ordine come una legge! Varrà per voi e per i vostri figli, per sempre!
25 Osserverete quest'usanza anche quando sarete entrati nella terra che il Signore ha promesso di darvi.
26 Allora i vostri figli vi chiederanno: «Qual è il significato di quest'usanza?»;
27 e voi direte loro: «E' il sacrificio della Pasqua in onore del Signore, il quale, quando colpì gli Egiziani, ha risparmiato le case degli Israeliti e ha salvato le nostre famiglie».
Il popolo si inginocchiò e adorò il Signore.
28 Poi gli Israeliti se ne andarono e fecero quello che il Signore aveva ordinato a Mosè e ad Aronne: lo eseguirono con cura.

DECIMO: LA MORTE DEI PRIMOGENITI

29 A mezzanotte il Signore colpì ogni primogenito degli Egiziani, dal primogenito del faraone che regnava sull'Egitto, fino al primogenito del prigioniero rinchiuso nel carcere sotterraneo e tutti i primogeniti del bestiame.
30 Quella notte il faraone fu costretto ad alzarsi, e, come lui, i suoi ministri e tutti gli Egiziani. In Egitto si alzò un urlo fortissimo di dolore: in tutte le case c'era un morto!
31 Nel cuore della notte il faraone convocò Mosè e Aronne e disse loro: «Allontanatevi dal mio popolo, voi due e tutti gli Israeliti! Andate a servire il Signore come avete detto!
32 Fate come avete chiesto: prendete con voi i vostri greggi e il vostro bestiame e andatevene! Invocate anche per me il vostro Dio!».
33 Gli Egiziani dicevano: «Qui finiremo per morire tutti!», perciò fecero pressione sugli Israeliti perché se ne andassero in fretta dall'Egitto.
Il faraone scongiura Mosè di partire


GLI ISRAELITI SI METTONO IN CAMMINO

34 Gli Israeliti presero i recipienti con la pasta non ancora lievitata, li avvolsero nei mantelli e se li caricarono sulle spalle.
35 Fecero inoltre quel che Mosè aveva detto e chiesero agli Egiziani oggetti d'argento e d'oro e anche vestiti.
36 Il Signore fece in modo che gli Egiziani fossero ben disposti verso il popolo. Essi acconsentirono alle loro richieste, e così gli Israeliti portarono via tutto agli Egiziani.
37 Gli Israeliti partirono da Ramses in direzione di Succot. Erano circa seicentomila uomini a piedi, senza contare i bambini.
38 Partì con loro anche molta altra gente, e portarono una gran quantità di greggi e di bovini.
39 Gli Israeliti fecero cuocere la pasta portata dall'Egitto e prepararono focacce non lievitate. Non avevano avuto il tempo di farle lievitare perché erano stati cacciati dagli Egiziani e non avevano neppure potuto procurarsi provviste per il viaggio.
40 Gli Israeliti rimasero in Egitto per quattrocentotrent'anni.
41 Proprio il giorno in cui scadevano i quattrocentotrent'anni il popolo del Signore uscì dall'Egitto.
42 Il Signore in quella notte vegliò sugli Israeliti per farli uscire dall'Egitto. Perciò per tutti gli Israeliti questa notte continua ad essere una veglia in onore del Signore, e lo sarà per tutte le generazioni future.

LEGGI SULLA PASQUA

43 Il Signore disse a Mosè e ad Aronne: «Queste sono le prescrizioni per la celebrazione della Pasqua:
- agli stranieri è vietato mangiare l'agnello pasquale con voi;
- 44 lo schiavo comperato potrà mangiarlo soltanto se sarà stato circonciso;
- 45 nessun forestiero, salariato o no, potrà mangiarlo;
- 46 l'agnello deve essere consumato in una sola casa;
- non si potrà portarne fuori la carne;
- non dovrete spezzargli neppure un osso;
- 47 tutta la comunità d'Israele è tenuta a celebrare la Pasqua;
- 48 se un forestiero abita presso di te e vuole celebrare la Pasqua in onore del Signore, dovrà farsi circoncidere, lui e tutti i maschi della sua famiglia, solo allora gli sarà permesso di celebrarla e sarà considerato come uno nato nella tua terra;
- è assolutamente proibito che un uomo non circonciso mangi l'agnello della Pasqua;
- 49 la stessa prescrizione vale per chi è nato nel paese e per il forestiero che abita in mezzo a voi».
50 Tutti gli Israeliti fecero quel che il Signore aveva ordinato a Mosè e ad Aronne, e lo eseguirono con cura.
51 Proprio in quel giorno il Signore guidò gli Israeliti, ordinati come un esercito, fuori dell'Egitto.

CAPITOLO 13
1 Il Signore disse a Mosè:
2 «Devi consacrarmi ogni primogenito, perché in Israele il primo nato di ogni madre, sia fra gli uomini che fra gli animali, appartiene a me».

LEGGI SUI GIORNI DEI PANI SENZA LIEVITO

3 Mosè disse al popolo: «Ricordatevi di questo giorno in cui siete stati liberati dalla schiavitù dell'Egitto: è il Signore che vi ha fatto uscire con la potenza della sua mano!».
Mosè continuò: «E' assolutamente proibito mangiare cibi lievitati in questo giorno!
4 Il giorno della tua liberazione è nel mese di Abib.
5 Quando il Signore ti avrà fatto entrare nella terra dei Cananei, degli Ittiti, degli Amorrei, degli Evei e dei Gebusei (la terra che egli ha giurato ai tuoi padri di dare a te, una terra dove scorre latte e miele) allora, proprio in questo mese, dovrai celebrare con una festa il ricordo di questo fatto.
6 «Per sette giorni mangerai pane non lievitato, e nel settimo ci sarà una festa in onore del Signore.
7 Per sette giorni si mangerà pane non lievitato e non potrai conservare nulla di lievitato: in tutto il tuo territorio non ci deve essere lievito!
8 «In quel giorno tu spiegherai a tuo figlio: Faccio così per ricordare quel che il Signore ha fatto per me, quando sono uscito dall'Egitto.
9 «Ricorderai allora che proprio il Signore con la sua potenza ti ha fatto uscire dall'Egitto. Questa festa sarà per te come un segno posto sulla tua mano e un ricordo sempre davanti ai tuoi occhi, affinché la legge del Signore sia sempre sulla tua bocca.
10 Ogni anno tu dovrai osservare questa festa quando sarà la sua ricorrenza.

LEGGI SUI PRIMOGENITI

11-12 «Il Signore ha giurato a te e ai tuoi padri di darti in proprietà la terra dei Cananei. Dopo che ti avrà condotto là, tu devi consacrare al Signore ogni primogenito, primizia del seno materno. Anche ogni primo nato del bestiame, se maschio, appartiene al Signore.
13 Al posto del primo nato dell'asino puoi offrire un agnello. Se non lo vuoi riscattare gli spezzerai il collo. In ogni caso devi sacrificare un animale al posto di ogni maschio primogenito dei tuoi figli.
14 Quando tuo figlio un domani ti chiederà: "Che cosa significa questo?", tu gli risponderai: "Con la potenza della sua mano il Signore ci ha fatti uscire dall'Egitto dove eravamo schiavi.
15 Il faraone si ostinava a non lasciarci partire e il Signore ha fatto morire ogni primogenito egiziano, sia degli uomini sia del bestiame. Per questo io sacrifico al Signore ogni maschio, primizia del seno materno, e riscatto ogni primogenito tra i miei figli".
16 Questo - concluse Mosè - ti farà ricordare che il Signore con la sua potenza ci ha fatti uscire dall'Egitto; sarà per te come un segno sulla tua mano e come un pendaglio davanti ai tuoi occhi».

GLI ISRAELITI ESCONO DALL'EGITTO

17 Quando il faraone scacciò gli Israeliti, Dio non li condusse per la strada che porta verso il territorio dei Filistei, che è la più corta. Dio pensava: «Se il popolo si trovasse in pericolo di guerra, potrebbe pentirsi e tornare indietro in Egitto».
18 Dio guidò il popolo per la strada del deserto verso il mar Rosso. Gli Israeliti uscirono dall'Egitto in buon ordine.
19 Mosè prese con sé le ossa di Giuseppe, perché questi aveva detto solennemente agli Israeliti: «Dio si prenderà certo cura di voi. Allora voi giuratemi di portar via di qui le mie ossa».
20 Gli Israeliti partirono da Succot e si accamparono a Etam, dove inizia il deserto.
21 Di giorno il Signore era davanti a loro come una grossa nube per indicare la strada, e di notte come un fuoco splendente per far loro luce. Così potevano camminare giorno e notte.
22 La nube di giorno e il fuoco di notte avanzavano sempre davanti al popolo.

CAPITOLO 14

GLI EGIZIANI INSEGUONO GLI ISRAELITI

1 Il Signore disse a Mosè:
2 «Comanda agli Israeliti di tornare indietro e di accamparsi davanti a Pi-Achirot, tra Migdol e il mare, di fronte a Baal-Zefon, presso il mare.
3 Il faraone penserà che gli Israeliti si sono persi nella regione e che il deserto li ha bloccati.
4 Io renderò ostinato il suo cuore, ed egli vi inseguirà; io vi mostrerò la mia potenza contro il faraone e tutto il suo esercito, così gli Egiziani riconosceranno che io sono il Signore!».
Gli Israeliti fecero quel che il Signore aveva comandato.
5 Quando fu riferito al faraone, re d'Egitto, che il popolo israelita era fuggito, egli e i suoi ministri si pentirono di averli lasciati andare.
Dissero: «Che cosa abbiamo fatto? Perché abbiamo lasciato partire gli Israeliti? Ora non lavoreranno più per noi!».
6 Il faraone fece preparare il suo carro da guerra e prese con sé i suoi soldati.
7 Con lui c'erano anche tutti i carri da guerra d'Egitto, fra cui i seicento migliori, ciascuno con un equipaggio scelto.
8 Il Signore rese ostinato il cuore del faraone, re d'Egitto, il quale inseguì gli Israeliti mentre essi lasciavano il paese come uomini liberi.
9 L'esercito del faraone, dunque, con tutti i cavalli, i carri da guerra e i cavalieri inseguì gli Israeliti e li raggiunse vicino a Pi-Achirot, di fronte a Baal-Zefon, dove essi si erano accampati presso il mare.

GLI ISRAELITI HANNO PAURA DEGLI EGIZIANI

10 Quando ormai il faraone fu vicino, gli Israeliti alzarono gli occhi e si accorsero che gli Egiziani li stavano inseguendo. Allora gli Israeliti ebbero molta paura e invocarono con grida l'aiuto del Signore.
11 Dissero a Mosè:
- Forse non c'erano tombe a sufficienza in Egitto per condurci a morire nel deserto?
Perché ci hai portati fuori dell'Egitto?
12 Quando eravamo ancora là, ti dicemmo di lasciarci in pace. Potevamo anche continuare a servire gli Egiziani! Era meglio per noi essere schiavi che morire nel deserto!
13 Mosè rispose:
- Non temete! Abbiate coraggio e vedrete quel che oggi il Signore farà per salvarvi. Questi Egiziani non li rivedrete mai più!
14 Il Signore stesso combatterà al vostro posto. Voi dovrete stare tranquilli!

DIO SALVA GLI ISRAELITI

15 Il Signore disse a Mosè: «Perché mi chiami in aiuto? Ordina piuttosto agli Israeliti di riprendere il cammino!
16 Prendi in mano il bastone e stendilo sul mare. Così aprirai un passaggio nel mare perché gli Israeliti possano camminarvi all'asciutto.
17 Ecco, io rendo ostinato il cuore degli Egiziani, perché li inseguano dentro il mare. Io dimostrerò la mia gloria sconfiggendo il faraone e tutto il suo esercito, i suoi carri da guerra e i suoi cavalieri.
18 Quando avrò distrutto carri e cavalieri del faraone, gli Egiziani sapranno che io sono il Signore!».
19 L'angelo di Dio che precedeva gli Israeliti passò dietro al loro accampamento. Anche la nube che era davanti a loro passò dietro
20 e si collocò tra l'accampamento degli Egiziani e quello di Israele. Durante la notte gli uni non poterono avvicinarsi agli altri, perché la nube era oscura da una parte, mentre faceva luce dall'altra.
21 Allora Mosè stese il braccio sul mare. Per tutta la notte il Signore fece soffiare da oriente un vento così forte che spinse via l'acqua del mare e lo rese asciutto. Le acque si divisero
22 e gli Israeliti entrarono nel mare all'asciutto: a destra e a sinistra l'acqua era per loro come un muro.
23 Gli Egiziani li inseguirono: tutti i cavalli del faraone, i carri da guerra e i cavalieri entrarono nel mare dietro a loro.
24 Sul far del mattino il Signore dalla colonna di fuoco e di nubi gettò lo sguardo sul campo degli Egiziani e li mise in fuga.
25 Frenò le ruote dei loro carri, così che a fatica riuscivano a spingerli. Allora gli Egiziani dissero: «Fuggiamo lontano dagli Israeliti perché il Signore combatte con loro contro di noi!».
26 Il Signore disse a Mosè: «Stendi di nuovo il braccio sul mare: le acque ritornino sui carri da guerra e sui cavalieri egiziani!».
27 Mosè ubbidì. Sul far del mattino il mare tornò al suo livello normale. Gli Egiziani in fuga gli si diressero contro. Il Signore li travolse così nel mare.
28 Le acque ritornarono e sommersero tutti i carri e i cavalieri dell'esercito del faraone che avevano inseguito Israele nel mare: neppure uno si salvò!
29 Invece gli Israeliti avevano camminato all'asciutto in mezzo al mare, mentre le acque a destra e a sinistra erano per loro come un muro.
30 Così quel giorno il Signore salvò Israele dalla minaccia degli Egiziani. Gli Israeliti videro i cadaveri degli Egiziani sulla riva del mare
31 e riconobbero la potenza con cui il Signore era intervenuto contro l'Egitto. Per questo il popolo fu preso da timore per quel che il Signore aveva fatto ed ebbe fiducia in lui e nel suo servo Mosè.

CAPITOLO 15

L'INNO DI MOSE'

1 Allora Mosè e gli Israeliti cantarono questo inno in onore del Signore:
«Voglio cantare al Signore,
ha ottenuto una vittoria strepitosa:
cavallo e cavaliere, li ha gettati in mare!
2 Il Signore è mia difesa, mia potenza.
Egli mi ha salvato.
E' lui il mio Dio, lo voglio ringraziare;
è il Dio di mio padre, lo voglio esaltare.
3 Il Signore è un guerriero:
"Signore" è il suo nome!
4 I carri da guerra e l'esercito egiziano,
li ha sommersi nelle acque,
i soldati migliori annegarono nel mare.
5 Le onde li ricoprirono:
sono andati a fondo come pietre.
6 Potente e terribile è la tua mano, Signore,
la tua destra spezza il nemico.
7 Sei grande, Signore,
distruggi i tuoi avversari;
scateni il fuoco della tua ira:
li divora come paglia.
8 E' bastato un tuo soffio:
le acque si sono ammassate,
le correnti si sono alzate come un argine,
le onde si sono fermate in mezzo al mare.
9 Il nemico si vantava e diceva:
"Li inseguirò, li raggiungerò,
li attaccherò, li sterminerò,
ci sarà bottino per tutti;
alzerò la spada, mi impadronirò di loro!".
10 Ma tu hai soffiato su di loro
e il mare li ha ricoperti,
sono sprofondati come piombo
in acque profonde.
11 Signore,
chi è come te fra tutti gli dèi?
Chi è come te santo e potente?
Chi può compiere imprese come le tue?
12 Hai steso la tua mano,
e la terra ha inghiottito i tuoi nemici.
13 Hai liberato il tuo popolo!
Con la tua bontà lo accompagni,
con la tua forza lo guidi
alla terra che ti sei scelto.
14 I popoli vicini hanno udito
e tremavano di paura;
lo spavento è piombato sui Filistei.
15 I capi di Edom sono atterriti,
i potenti di Moab sono presi da paura,
tremano gli abitanti di Canaan.
16 Spavento e terrore s'abbattono su di loro.
Scateni la tua forza,
restano come pietre senza parola,
finché sia passato il tuo popolo,
Signore,
quel popolo che hai preso sotto la tua
protezione.
17 Lo conduci e lo fai stabilire sulla tua
montagna,
nel luogo che tu, Signore, hai scelto come
tua casa,
nel tempio che le tue mani hanno costruito.
18 Il Signore è re in eterno e per sempre!».
19 Gli Israeliti avevano camminato all'asciutto in mezzo al mare. E quando i cavalli del faraone, i suoi carri da guerra e i suoi cavalieri li inseguirono dentro al mare, il Signore fece tornare su di essi le onde.
20 Allora la sorella di Aronne, Miriam la profetessa, prese in mano un tamburello, e le altre donne si unirono a lei. Esse suonavano i tamburelli e danzavano in cerchio.
21 Miriam cantò davanti a loro questo ritornello:
«Cantate al Signore!
Ha ottenuto una vittoria strepitosa,
cavallo e cavaliere, li ha gettati in mare!».

GLI ISRAELITI NEL DESERTO

L'ACQUA DELL'OASI DI MARA E RESA DOLCE
22 Sotto la guida di Mosè gli Israeliti partirono dalle rive del mar Rosso e si inoltrarono nel deserto di Sur. Camminarono tre giorni nel deserto senza trovare acqua.
23 Arrivarono in un luogo detto Mara, ma l'acqua era così amara che non potevano berla. Per questo quel luogo si chiamava Mara (Amarezza).
24 Allora il popolo protestò contro Mosè: «Che cosa berremo?».
25 Mosè chiese aiuto al Signore, e il Signore gli indicò un pezzo di legno. Mosè gettò quel legno nell'acqua, ed essa divenne dolce. In quel luogo il Signore stabilì per il popolo leggi e usanze.
In quel luogo lo mise alla prova.
26 Disse: «Tu devi ascoltare la voce del Signore tuo Dio e fare quel che per lui è giusto. Devi fare attenzione ai suoi ordini e osservare tutte le sue leggi. Se farai così, non ti castigherò con nessuna delle piaghe con cui ho punito gli Egiziani, perché io sono il Signore, colui che ti guarisce!».
27 Poi gli Israeliti arrivarono a Elim, dove ci sono dodici sorgenti d'acqua e settanta palme. Si accamparono là, presso l'acqua.

CAPITOLO 16

IL SIGNORE SFAMA GLI ISRAELITI NEL DESERTO

1 Tutta la comunità degli Israeliti levò l'accampamento da Elim e arrivò al deserto di Sin, tra Elim e il Sinai. Era il giorno quindici del secondo mese, da quando erano usciti dall'Egitto.
2 Quando furono nel deserto, tutti gli Israeliti protestarono contro Mosè e Aronne.
3 Dicevano: «Il Signore poteva farci morire nell'Egitto! Là almeno avevamo una pentola di carne e si poteva mangiare a volontà. Ora voi ci avete portati in questo deserto. Volete far morire di fame tutta questa gente!».
4 Allora il Signore disse a Mosè: «Io farò piovere per voi pane dal cielo. Ogni giorno il popolo dovrà raccogliere il necessario per quel giorno. Voglio metterlo alla prova per vedere se vive o no secondo la mia legge.
5 Ma il sesto giorno, quando lo raccolgono, devono prenderne il doppio degli altri giorni».
6 Mosè e Aronne dissero a tutti gli Israeliti: «Questa sera capirete che è stato proprio il Signore a farvi uscire dall'Egitto
7 e domani mattina vedrete la potenza del Signore. Egli ha sentito le vostre lamentele contro di lui. Aronne e io non c'entriamo! Perché protestate contro di noi?».
8 Mosè aggiunse: «Il Signore vi darà alla sera carne da mangiare e al mattino pane a volontà, perché egli ha sentito le vostre proteste contro di lui. Infatti voi non protestate contro di noi. ma contro il Signore».
9 Mosè disse ad Aronne: «Ordina a tutta la comunità degli Israeliti di presentarsi davanti al Signore, perché egli ha sentito le loro proteste».
10 Aronne parlava a tutta la comunità degli Israeliti; essi si voltarono verso il deserto, ed ecco che il Signore si manifestò nella nube.
11 Il Signore disse a Mosè:
12 «Ho ascoltato le proteste degli Israeliti. Parla loro così: Al tramonto mangerete carne e al mattino vi sazierete di pane; così saprete che io sono il Signore vostro Dio».
13 Alla sera uno stormo di quaglie si posò su tutto l'accampamento. Al mattino poi, intorno all'accampamento, c'era uno strato di rugiada.
14 Essa sparì e sulla superficie del deserto, per terra, rimase una cosa fine e granulosa, fine come la brina.
15 Gli Israeliti la videro e non sapevano che cosa era. Perciò si chiedevano l'un l'altro: «Che cos'è?».
Mosè disse loro: «E' il pane che il Signore vi ha dato da mangiare.
16 Ed egli vi comanda di raccoglierne quanto ciascuno può mangiarne: la misura di un omer a testa, secondo il numero delle persone che sono con voi. Ciascuno ne prenda per quelli della sua tenda».
17 Gli Israeliti fecero così: alcuni ne raccolsero molto, altri poco.
18 Quando si misurò la quantità, si vide che chi ne aveva raccolto molto, non ne aveva più degli altri, mentre chi ne aveva raccolto poco, ne aveva a sufficienza. Ciascuno ne aveva quanto poteva mangiarne.
19 Poi Mosè disse loro: «Non dovete farne avanzare fino a domani mattina!».
20 Alcuni però non gli ubbidirono e ne conservarono un po' fino al mattino seguente; ma vi nacquero dentro dei vermi e marcì. Mosè andò in collera contro quelle persone.
21 Gli Israeliti ne raccoglievano ogni mattina secondo il bisogno di ciascuno. Quando il sole cominciava a scaldare, il resto si scioglieva.
22 Al sesto giorno essi raccolsero il doppio di quel pane, due misure a testa. Allora tutti i capi vennero a informare Mosè,
23 ed egli disse loro: «E' proprio questo che ha detto il Signore! Domani e sabato, giorno di riposo assoluto e consacrato al Signore. Cuocete quel che dovete cuocere e fate bollire quel che avete da bollire, e conservate fino a domani mattina quel che avanza».
24 Essi lo tennero fino al mattino dopo e non marci, né vi trovarono vermi.
25 Allora Mosè disse: «Mangiatelo oggi, perché è sabato, il giorno del Signore: oggi non lo troverete per terra.
26 Per sei giorni potete raccoglierne, ma al settimo giorno non ve ne sarà, perché è sabato».
27 Il settimo giorno infatti alcuni uscirono per raccoglierne, ma non ne trovarono.
28 Il Signore disse allora a Mosè: «Non volete proprio osservare i miei ordini e le mie leggi!
29 Io vi ho comandato di riposare al sabato e, per questo, al sesto giorno vi do pane per due giorni. Ciascuno deve restare al proprio posto e al settimo giorno non deve uscire dal luogo dove si trova!».
30 Il popolo si riposò dunque il settimo giorno.
31 Gli Israeliti chiamarono quel cibo «manna».
Essa era simile a piccoli semi bianchi e aveva il sapore di una focaccia con miele.
32 Mosè disse: «Il Signore ordina di conservarne una misura, perché i nostri discendenti possano vedere il pane che ci ha dato da mangiare nel deserto, quando ci ha fatti uscire dall'Egitto».
33 Mosè disse quindi ad Aronne: «Prendi un vaso e riempilo con una misura di manna; mettilo quindi davanti al Signore e conservalo per le generazioni future».
34 Aronne fece come il Signore aveva comandato a Mosè. Mise il vaso con la manna nella tenda del Signore per conservarlo.
35 Gli Israeliti mangiarono manna nel deserto per quarant'anni: cioè finché non furono giunti in terra abitata, ai confini della terra di Canaan.
36 (L'omer - usato per misurare la manna - era la decima parte di un efa).

CAPITOLO 17

IL MIRACOLO DELL'ACQUA A MASSA E MERIBA

1 Tutta la comunità degli Israeliti levò l'accampamento dal deserto di Sin, secondo l'ordine dato dal Signore. Dopo varie tappe si accamparono a Refidim, ma là non c'era acqua potabile.
2 Allora il popolo si irritò contro Mosè, dicendo:
- Dateci acqua da bere!
Mosè rispose:
- Perché ve la prendete con me? Perché volete mettere alla prova il Signore?
3 Ma in quel luogo il popolo soffriva una gran sete. Continuò a protestare contro Mosè e disse:
- Perché ci hai fatti uscire dall'Egitto? Vuoi farci morire di sete noi, i nostri figli e il nostro bestiame?
4 Allora Mosè implorò l'aiuto del Signore:
- Che cosa devo fare per questo popolo? Ancora un po' e mi uccideranno a colpi di pietra!
5 Il Signore rispose:
- Passa davanti al popolo, e scegli alcuni anziani degli Israeliti. Va' e porta con te il bastone con cui hai colpito l'acqua del Nilo!
6 Là, sul monte Oreb, io starò davanti a te su una roccia. Tu colpirai quella roccia e da essa uscirà acqua. Così il popolo potrà bere.
Mosè eseguì il comando del Signore davanti agli anziani d'Israele.
7 Quel luogo fu chiamato Massa e Meriba (Prova e Litigio) perché gli Israeliti avevano protestato e avevano messo alla prova il Signore dicendo: «Il Signore è in mezzo a noi, sì o no?».

GLI ISRAELITI SCONFIGGONO GLI AMALECITI

8 A Refidim vennero gli Amaleciti e attaccarono gli Israeliti.
9 Mosè disse a Giosuè:
«Scegli tra noi alcuni uomini e va' a combattere contro gli Amaleciti. Domani io starò sulla cima di quel colle e terrò in mano il bastone che Dio mi ha dato».
10 Giosuè fece come gli aveva ordinato Mosè e andò a combattere contro gli Amaleciti, mentre Mosè, Aronne e Cur salirono sulla cima del colle.
11 Quando Mosè alzava il braccio, Israele era il più forte; ma quando lo lasciava cadere, vincevano gli Amaleciti.
12 Le braccia di Mosè diventavano sempre più stanche. Allora Aronne e Cur portarono una pietra per far sedere Mosè. Egli si sedette. Aronne e Cur, uno a destra e l'altro a sinistra, tenevano sollevate le sue braccia: a questo modo rimasero alzate fino al tramonto del sole.
13 Così Giosuè sconfisse gli Amaleciti e li uccise tutti.
14 Allora il Signore disse a Mosè: «Scrivi questo in un libro perché non sia mai dimenticato; di' a Giosuè: Io voglio annientare gli Amaleciti; nessuno sulla terra si ricorderà più di loro!».
15 Allora Mosè costruì un altare e lo chiamò: «Il Signore è la mia bandiera»
16 e disse: «Gli Amaleciti hanno osato attaccare il trono del Signore e il Signore sarà per sempre in guerra contro di loro!».

CAPITOLO 18

INCONTRO DI MOSE' CON IETRO SUO SUOCERO

1 Ietro sacerdote di Madian e suocero di Mosè, sentì parlare di quel che Dio aveva fatto per Mosè e per il suo popolo Israele. Venne a sapere che il Signore li aveva fatti uscire dall'Egitto.
2 (Quando Mosè aveva rimandato sua moglie Zippora, Ietro l'aveva accolta
3 con i due figli che Mosè aveva avuto da lei. Il primo si chiamava Ghersom (Emigrato), perché Mosè aveva detto: «Sono un emigrato in terra straniera»;
4 il secondo Eliezer (Il mio Dio mi soccorre), perché Mosè aveva detto: «Il Dio di mio padre mi è venuto in aiuto e mi ha liberato dalla prepotenza del faraone»).
5 Ietro dunque, con i figli e la moglie di Mosè, venne da lui nel deserto, dove era accampato, presso la montagna di Dio.
6 Mandò a dire a Mosè: «Sono tuo suocero Ietro e vengo a trovarti accompagnato da tua moglie e dai tuoi due figli!».
7 Mosè andò incontro al suocero, si inchinò profondamente davanti a lui e lo abbracciò. Si scambiarono notizie sulla loro salute, poi entrarono nella tenda.
8 Mosè raccontò al suocero tutto quel che il Signore aveva fatto per Israele contro il faraone e gli Egiziani, le difficoltà che avevano trovato lungo il cammino, e dalle quali il Signore li aveva liberati.
9 Ietro si rallegrò per tutto il bene che il Signore aveva fatto agli Israeliti liberandoli dalla dominazione degli Egiziani
10-11 e disse: «Sia benedetto il Signore che vi ha liberati dalla dominazione degli Egiziani e del faraone! Ora riconosco che il Signore è più grande di tutti gli dèi: ha liberato il suo popolo dal potere degli Egiziani, proprio quando questi lo maltrattavano».
12 Poi Ietro, suocero di Mosè, offrì a Dio un sacrificio completo e altre offerte. Aronne e tutti gli anziani d'Israele vennero e fecero un banchetto alla presenza di Dio in compagnia del suocero di Mosè.

MOSE' SCEGLIE ALCUNI COLLABORATORI

13 Il giorno dopo Mosè cominciò a esaminare in giudizio le questioni del popolo. Dal mattino fino a sera c'era gente da lui.
14 Quando Ietro vide tutto quel che Mosè aveva da fare per il popolo, gli disse:
- Perché fai così? Perché giudichi da solo, costringendo il popolo ad attendere da mattino a sera?
15 Mosè rispose al suocero:
- Il popolo mi cerca per conoscere la volontà di Dio.
16 Quando c'è qualcosa tra loro, vengono da me. Io esamino i loro problemi e faccio conoscere le leggi e gli insegnamenti di Dio.
17 Suo suocero riprese:
- Non va bene fare così!
18 Tu e la tua gente finirete per crollare! E' un compito troppo pesante per te; non puoi farcela da solo!
19 Ascolta, voglio darti un consiglio e Dio sia con te! Sta' davanti a Dio in nome del popolo per presentargli i vari problemi.
20 Spiegherai alla gente le leggi e gli insegnamenti di Dio; indicherai loro la via da seguire e quel che devono fare.
21 Per il resto sceglierai tra tutto il popolo uomini seri, rispettosi di Dio, uomini che amano la verità e non si lasciano corrompere. Li porrai come responsabili di gruppi di mille, di cento, di cinquanta e dieci persone.
22 Essi dovranno risolvere le questioni del popolo in ogni circostanza. Presenteranno a te soltanto le questioni importanti; le altre, le regoleranno da soli. Così il tuo compito sarà meno pesante perché essi lo porteranno con te.
23 Se tu fai così - e se questo è volontà del Signore - potrai resistere, e anche tutta questa gente andrà avanti sicura.
24 Mosè diede retta al suocero e fece quel che gli aveva suggerito.
25 Scelse, dunque, fra tutti gli Israeliti uomini capaci e li pose a capo del popolo, come responsabili di gruppi di mille, di cento, di cinquanta e di dieci persone.
26 Essi giudicavano le questioni del popolo in ogni circostanza: quelle difficili le presentavano a Mosè e regolavano da soli tutte le altre.
27 Poi Mosè salutò il suocero, che tornò nella sua terra di Madian.

ALLEANZA DI DIO CON IL POPOLO D'ISRAELE

CAPITOLO 19

DIO PROPONE L'ALLEANZA AGLI ISRAELITI

1-2 Gli Israeliti lasciarono Refidim. Due mesi dopo la loro uscita dall'Egitto, il primo giorno del mese, entrarono nel deserto del Sinai e si accamparono nel deserto, davanti al monte Sinai.
3 Mosè salì sulla montagna per incontrare Dio.
Il Signore chiamò Mosè dal monte e gli disse: «Parla ai discendenti di Giacobbe, gli Israeliti, e annunzia queste mie parole:
4 Voi stessi avete visto come io ho trattato l'Egitto; avete visto che vi ho condotti qui da me, come un'aquila porta i suoi piccoli sulle ali.
5 Tutta la terra appartiene a me. Ora, se accettate di ubbidirmi e rispettate l'alleanza con me, voi sarete la mia proprietà particolare, il mio popolo fra tutti gli altri.
6 Voi sarete per me un regno di sacerdoti e una nazione consacrata al mio servizio. Ecco quel che devi dire agli Israeliti».
7 Mosè andò, riunì gli anziani del popolo e comunicò loro tutto quel che il Signore gli aveva ordinato.
8 Tutto il popolo rispose a una sola voce e disse: «Noi ubbidiremo agli ordini del Signore!».
Mosè andò a riferire la loro risposta.
9 Il Signore disse a Mosè: «Ecco, io sto per venire fino a te, in una densa nube, così il popolo sentirà quando parlerò con te e potrà aver fiducia in te per sempre».
Mosè ripeté al Signore la risposta del popolo.

DIO SI RIVELA SUL MONTE SINAI

10 Il Signore disse a Mosè: «Va' dagli Israeliti e di' loro di purificarsi oggi e domani. Lavino anche le loro vesti.
11 Devono tenersi pronti per dopodomani, perché allora io scenderò sul monte Sinai e mi farò vedere da tutto il popolo.
12 Fisserai un limite attorno al monte, e ordinerai: Nessuno deve salire sul monte e neppure avvicinarsi. Chiunque si avvicinerà sarà messo a morte.
13 Sia uomo o animale, non potrà sopravvivere. Ma non potrà essere toccato: dovrà essere ucciso a colpi di pietra o con frecce. Soltanto quando suonerà il corno alcuni potranno salire sul monte».
14 Mosè ridiscese dagli Israeliti. Ordinò loro di purificarsi e di lavare le loro vesti.
15 Poi disse al popolo: «Tenetevi pronti per dopodomani ed evitate rapporti sessuali con le vostre donne».
16 Ed ecco, al giorno fissato, sul far del mattino, sul monte ci furono tuoni, lampi, e una nube fitta. Si udì anche un fortissimo suono di tromba. Nell'accampamento il popolo tremava di paura.
17 Allora Mosè li fece uscire dall'accampamento per avvicinarsi a Dio. Essi si fermarono ai piedi del monte.
18 Il Sinai era tutto fumante, perché su di esso era sceso il Signore come un fuoco. Il fumo saliva come quello di una fornace, e tutto il monte era scosso come da un terremoto.
19 Il suono della tromba divenne sempre più forte. Quando Mosè gli parlava, Dio rispondeva con il tuono.
20 Il Signore scese dunque sulla cima del monte Sinai. Richiamò Mosè sulla vetta, ed egli salì.
21 Il Signore disse a Mosè:
- Scendi, avverti il popolo di non venire e far ressa per vedermi, altrimenti molti moriranno.
22 Anche i sacerdoti che possono avvicinarsi a me, devono purificarsi, diversamente farò morire anche loro!
23 Mosè disse al Signore:
- E' impossibile che il popolo salga sul monte Sinai! Tu stesso gliel'hai proibito quando mi hai detto: «Fissa un limite intorno al monte e dichiaralo sacro».
24 Allora il Signore ordinò a Mosè:
- Scendi di nuovo all'accampamento; poi ritornerai insieme con Aronne. Ma i sacerdoti e il popolo non devono precipitarsi per cercare di salire verso di me, altrimenti io li farò morire!
25 Mosè scese e parlò al popolo.
Promulgazione della legge sul Sinai

Mosè discende dal Sinai


CAPITOLO 20

I DIECI COMANDAMENTI

(vedi Deuteronomio 5, 6-21)
1 Queste sono le parole che Dio pronunziò:
2 «Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ha fatto
uscire dall'Egitto, dove tu eri schiavo.
3 «Non avere altro Dio oltre a me.
4 «Non fabbricarti nessun idolo e non farti nessuna immagine di quello che è in cielo, sulla terra o nelle acque sotto la terra.
5 Non devi adorare né rendere culto a cose di questo genere. Perché io, il Signore, sono il tuo Dio e non sopporto di avere rivali, punisco la colpa di chi mi offende anche sui figli, fino alla terza e alla quarta generazione;
6 al contrario tratto con benevolenza per migliaia di generazioni chi mi ama e ubbidisce ai miei ordini.
7 «Non usare il nome del Signore, tuo Dio, per scopi vani, perché io, il Signore, punirò chi abusa del mio nome.
8 «Ricordati di consacrarmi il giorno di sabato:
9 hai sei giorni per fare ogni tuo lavoro;
10 ma il settimo giorno è il sabato consacrato al Signore, tuo Dio: in esso non farai nessun lavoro: né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo schiavo, né la tua schiava, né il tuo bestiame e neppure il forestiero che abita presso di te.
11 E farai così perché io, il Signore, ho fatto in sei giorni il cielo, la terra e il mare e tutto quel che contengono, ma poi mi sono riposato il settimo giorno; per questo ho benedetto il giorno di sabato e voglio che sia consacrato a me.
12 «Rispetta tuo padre e tua madre, perché tu possa vivere a lungo nella terra che io, il Signore tuo Dio, ti do.
13 «Non uccidere.
14 «Non commettere adulterio.
15 «Non rubare.
16 «Non testimoniare il falso contro nessuno.
17 «Non desiderare quel che appartiene a un altro: né la sua casa, né sua moglie, né il suo schiavo, né la sua schiava, né il suo bue, né il suo asino».

GLI ISRAELITI HANNO PAURA DI DIO

18 Tutti gli Israeliti sentivano i tuoni e il suono del corno e vedevano i lampi e il monte fumante. Allora furono presi da paura e si tennero lontani.
19 Dissero a Mosè:
- Se sei tu a parlarci, potremo ascoltare; ma se Dio stesso ci parla, noi moriamo!
20 Mosè rispose al popolo:
- Non abbiate paura: Dio è venuto per mettervi alla prova, e perché riconosciate la sua autorità: così non commetterete peccati.
21 Gli Israeliti si tennero lontani, mentre Mosè si avvicinò alla nube oscura dentro la quale Dio era presente.

LEGGI PER GLI ALTARI

22 Il Signore comandò a Mosè di dire agli Israeliti:
«Avete visto che io, il Signore, ho parlato a voi dall'alto del cielo!
23 «Non fabbricate idoli d'argento e d'oro per adorarli!
24 «Costruirai per me un altare di terra e vi offrirai le tue pecore e i tuoi buoi per i sacrifici completi e quelli per il banchetto sacro. In ogni luogo dove ti ordinerò di adorarmi verrò da te e ti benedirò.
25 «Se tu mi vorrai costruire un altare di pietra, non lo farai con pietre tagliate, perché se le squadri con lo scalpello non sono più adatte per me.
26 «Non fare gradini intorno al mio altare per non far vedere la tua nudità quando salì a offrirmi i sacrifici».

CAPITOLO 21

COME TRATTARE GLI SCHIAVI

(vedi Deuteronomio 15, 12-18)
1 Il Signore aggiunse: «Darai agli Israeliti le seguenti leggi:
2 «Se compri uno schiavo ebreo, egli lavorerà per sei anni; nel settimo sarà libero di andarsene senza pagare riscatto.
3 Se quando è diventato schiavo non era sposato, andrà via da solo; se era sposato, sua moglie andrà con lui.
4 Se il suo padrone gli ha dato moglie e questa gli ha partorito figli o figlie, la donna e i suoi figli resteranno proprietà del padrone, e lo schiavo se ne andrà da solo.
5 Ma se lo schiavo dichiara di voler bene al padrone, alla moglie e ai figli e non vuole andarsene libero,
6 allora il suo padrone lo condurrà al luogo di culto, lo farà avvicinare alla porta o allo stipite e gli forerà l'orecchio con un punteruolo. Da quel momento lo schiavo sarà suo per sempre.
7 «Se una ragazza è venduta dal padre come schiava, essa non sarà poi liberata come gli altri schiavi.
8 Se il padrone voleva farla sua moglie, ma in seguito non gli piace più, deve permettere che il padre la riscatti. Il padrone non può venderla a mercanti stranieri perché così la tratterebbe in modo ingiusto.
9 Se egli l'ha comperata per darla in moglie a suo figlio, avrà gli stessi diritti delle figlie.
10 Se egli prende poi un'altra donna come seconda moglie, non potrà lasciar mancare alla prima il nutrimento, i vestiti e i diritti coniugali.
11 Se egli non le dà queste cose, essa sarà libera senza che sia pagato il prezzo del riscatto.

DELITTI CHE MERITANO LA PENA DI MORTE

12 «Chi colpisce volontariamente una persona e la uccide, deve essere messo a morte.
13 Se però non aveva intenzione di uccidere, ma si tratta di una disgrazia, quell'uomo potrà rifugiarsi in un luogo che io ti indicherò.
14 Ma quando un uomo è adirato con un altro e lo uccide di proposito, deve essere messo a morte, anche se si è rifugiato presso il mio altare.
15 «Chi colpisce il padre o la madre deve essere messo a morte.
16 «Chi rapisce un uomo - sia che poi lo abbia venduto, sia che lo tenga ancora in suo potere - deve essere messo a morte.
17 «Chi maledice il padre o la madre deve essere messo a morte.

RISARCIMENTO PER LE FERITE

18 «Quando alcuni stanno litigando e uno colpisce un altro con una pietra o con il pugno, e quest'ultimo non muore, ma è costretto a mettersi a letto,
19 e poi guarisce e può uscire appoggiandosi al bastone, chi lo ha colpito non sarà punito; dovrà pagare soltanto il riposo forzato e le cure necessarie.
20 «Se un uomo picchia con il bastone il suo schiavo o la sua schiava, ed essi muoiono all'istante, quell'uomo deve essere punito.
21 Ma se sopravvivono un giorno o due, egli non deve essere punito, perché sono sua proprietà.
22 «Se una donna incinta viene urtata durante una rissa ed abortisce senza altre gravi conseguenze, il colpevole dovrà pagare un risarcimento alla presenza di un giudice, secondo quello che il marito della donna stabilirà.
23 «In tutti i casi in cui si procura una disgrazia, si deve risarcire solo vita per vita,
24 occhio per occhio, dente per dente, mano per mano, piede per piede,
25 bruciatura per bruciatura, ferita per ferita, livido per livido.
26 «Se un uomo colpisce un occhio del suo schiavo o della sua schiava, ed essi perdono l'occhio, in cambio il padrone li deve liberare.
27 Anche se fa cadere un dente del suo schiavo o della sua schiava, in cambio li deve liberare.

Responsabilità dei proprietari
28 «Quando un bue ferisce con le corna un uomo o una donna e questi muoiono, il bue sarà ucciso a colpi di pietra e non se ne potrà mangiare la carne. Ma il proprietario del bue non deve essere punito.
29 Ma se il bue era solito attaccare la gente e il padrone era stato avvisato e non Io aveva custodito, quando quel bue causa la morte di un uomo o di una donna, deve essere ucciso a colpi di pietra, e anche il suo padrone deve essere messo a morte.
30 E' possibile anche imporre un risarcimento e, in questo caso, il padrone pagherà in cambio della vita tutto quello che gli verrà imposto.
31 Si deve seguire la stessa procedura anche quando il bue ferisce con le corna un bambino o una bambina.
32 «Se il bue ferisce con le corna uno schiavo o una schiava, si dovrà pagare al loro padrone trenta pezzi d'argento e il bue dovrà essere ucciso a colpi di pietra.
33 «Se uno lascia una cisterna aperta oppure scava una cisterna e non la copre, nel caso che un bue o un asino vi cadano dentro,
34 il proprietario della cisterna deve risarcire in denaro il padrone della bestia, e l'animale morto sarà suo.
35 «Se il bue di uno ferisce il bue di un altro e lo fa morire, i rispettivi proprietari dovranno vendere il bue vivo e dividersi il ricavato; dovranno dividersi anche la bestia morta.
36 Ma se è risaputo che il bue aveva l'abitudine di ferire con le corna, e il suo padrone non lo ha custodito, egli dovrà dare come risarcimento un bue vivo al posto di quello morto e quest'ultimo sarà suo.

LEGGI SUL FURTO E RISARCIMENTO DEI DANNI

37 «Se uno ruba un bue o un montone e poi li scanna o li vende, è obbligato a risarcire il bue con cinque capi di bovini, e il montone con cinque capi di bestiame piccolo.

CAPITOLO 22
1 «Se un ladro viene sorpreso mentre sta facendo un'apertura in un muro e viene ucciso, chi l'ha ucciso non deve essere considerato colpevole d'omicidio.
2 Ma se era di giorno, l'uccisore deve essere considerato colpevole di omicidio.
«Ogni ladro deve pagare il risarcimento e, se non può pagare, deve essere venduto in compenso di quello che ha rubato.
3 Se egli ha rubato un bue, un asino o un montone e questi si trovano ancora vivi in suo possesso, deve restituire il doppio.
4 «Se uno ha un campo o una vigna per pascolare il suo bestiame, e lo lascia andare in un altro campo, deve risarcire il danno con i prodotti migliori del suo campo o della sua vigna.
5 «Se il fuoco appiccato a cespugli spinosi si propaga e brucia un mucchio di covoni o il grano in spiga o il grano appena germogliato, il responsabile deve pagare i danni.

LEGGI SUI PRESTITI

6 «Se uno dà al vicino argento od oggetti da custodire, e poi nella casa di quest'ultimo viene commesso un furto, se il ladro viene trovato, tocca a lui restituire il doppio.
7 Ma se il ladro non viene trovato, il padrone della casa derubata deve giurare nel luogo di culto che non ha rubato quel che apparteneva al suo vicino.
8 «Quando uno sospetta che un altro gli abbia preso un bue, o un asino, o un montone, o un mantello, o un qualunque oggetto perduto, la causa deve essere decisa nel luogo di culto chi è dichiarato colpevole da Dio, deve restituire il doppio all'altro.
9 «Quando uno affida a un altro un asino o un bue o un capo di bestiame piccolo o una qualsiasi bestia e la bestia muore o ha una frattura o è portata via senza che ci siano testimoni,
10 il depositario giurerà solennemente di fronte al Signore che non voleva impadronirsi della proprietà del suo prossimo. Se la bestia non è stata rubata, il proprietario si accontenterà del giuramento, e l'altro non sarà tenuto a restituire;
11 ma se la bestia gli è stata rubata, il depositario deve pagare il risarcimento.
12 Se invece la bestia è stata sbranata, egli deve dimostrarlo, e allora non sarà tenuto a risarcirla.
13 «Se uno prende in prestito da un altro una bestia, egli dovrà pagare un risarcimento nel caso che questa abbia una frattura o muoia in assenza del padrone;
14 ma se il padrone ha assistito al fatto, l'altro non deve pagare. Se la bestia era stata presa a nolo, la perdita del proprietario è compensata dal prezzo del noleggio.

PRESCRIZIONI MORALI E RELIGIOSE

15 «Se uno seduce una ragazza ancora vergine non fidanzata e dorme con lei, deve pagare per lei la dote e prenderla in moglie.
16 Ma se il padre di lei non è d'accordo, egli deve soltanto pagare una somma di denaro pari alla dote nuziale delle ragazze vergini.
17 «Devi far morire la donna che pratica la magia.
18 «Chiunque ha un rapporto sessuale con una bestia deve essere messo a morte.
19 «Chi offre un sacrificio agli dèi oltre all'unico Signore, deve essere sterminato.

LEGGI IN DIFESA DEI DEBOLI

20 «Non sfruttate né opprimete lo straniero, perché voi stessi siete stati stranieri in Egitto.
21 «Non maltrattate la vedova o l'orfano.
22 Se infatti li maltrattate, quando invocheranno aiuto a me, ascolterò il loro grido,
23 andrò in collera e vi farò morire in guerra, così le vostre mogli diventeranno vedove e i vostri figli orfani.
24 «Se presti denaro a qualcuno del mio popolo, al povero che vive con te, non devi fare l'usuraio: non puoi imporgli interesse.
25 «Se prendi in pegno il mantello del tuo prossimo, devi restituirglielo prima del tramonto del sole,
26 perché il mantello è la sua unica coperta; come potrebbe ripararsi dal freddo quando dorme? Se egli invoca aiuto da me, io ascolterò il suo grido, perché io sono misericordioso.

ALTRE PRESCRIZIONI RELIGIOSE

27 «Non insultare Dio e non maledire il capo del tuo popolo.
28 «Non ritardare a offrirmi i raccolti del tuo campo e i prodotti del tuo frantoio.
«Ogni tuo primogenito lo devi consacrare a me.
29 Devi fare lo stesso per i bovini e per le pecore: i piccoli resteranno sette giorni con la madre, l'ottavo giorno li offrirai a me.
30 «Voi sarete un popolo interamente consacrato a me.
«Non potrete mangiare la carne di una bestia sbranata nella campagna, ma dovrete gettarla ai cani.

CAPITOLO 23

GIUSTIZIA E RISPETTO

1 «Non spargere notizie senza fondamento e non favorire il colpevole testimoniando per l'ingiustizia.
2 Non stare dalla parte della maggioranza quando questa agisce male. Quando sei testimone in un processo, non testimoniare sotto l'influsso della maggioranza, se essa cerca di falsare la giustizia.
3 Ma, se è colpevole, non devi neppure favorire il debole nel suo processo.
4 «Se il bue o l'asino del tuo nemico si sono persi e tu li trovi, devi riportarglieli.
5 Se vedi l'asino del tuo nemico cadere sotto il carico, non devi abbandonare il tuo nemico, ma aiutarlo a tirar su la bestia.
6 «Non negare giustizia al povero coinvolto in un processo, quando questi è innocente.
7 «Sta' lontano dalla falsità. Non far morire l'innocente e il giusto, perché io non assolvo chi si rende colpevole di questo.
8 «Non accettare doni, perché il dono rende cieco anche chi vede, e corrompe le decisioni dei giusti.
9 «Non opprimere lo straniero: anche voi sapete cosa prova un forestiero, perché siete stati stranieri in Egitto.

ISTRUZIONI SUL RIPOSO

10 «Per sei anni coltiverai la tua terra e ne raccoglierai i prodotti,
11 ma nel settimo anno non la lavorerai e la lascerai incolta. Quel che vi crescerà, Io mangeranno i poveri del tuo popolo e quel che rimane sarà divorato dalle bestie selvatiche. Devi fare Io stesso per la tua vigna e per il tuo uliveto.
12 «Lavora sei giorni e il settimo riposati; così possono riposare anche il tuo bue e il tuo asino e possono riprendere le forze i figli della tua schiava e lo straniero.
13 «Osservate quel che vi ho detto! Non pregate gli altri dèi; anzi non pronunziate neppure il loro nome!

LE FESTE DI PELLEGRINAGGIO

(vedi 34, 18-26; Deuteronomio 16, 1-17)
14 «Tre volte all'anno celebrerai una festa in mio onore.
15 «Osserva la festa dei Pani non lievitati: nella ricorrenza del mese di Abib, il mese in cui sei uscito dall'Egitto, devi mangiare per sette giorni pane non lievitato, come io ti ho comandato.
«Nessuno osi presentarsi al mio santuario a mani vuote.
16 Osserva la festa della Mietitura, quando inizi a raccogliere quel che hai seminato nel tuo campo.
«Osserva la festa del Raccolto, al termine dell'anno quando raccoglierai il frutto dei tuoi lavori nei campi.
17 «In queste tre feste annuali gli uomini si presenteranno a me, il Signore vostro Dio, nel mio santuario.
18 «Il sangue dei sacrifici non puoi offrirlo insieme a pane lievitato, e il grasso degli animali che uccidi per la mia festa non potrai conservarlo fino al mattino seguente.
19 «Offri nel tempio del Signore, tuo Dio, il meglio dei tuoi raccolti.
«Non cuocere il capretto nel latte di sua madre.

PROMESSE E ISTRUZIONI SULLA CONQUISTA DI CANAAN

(vedi 34, 10-16; Deuteronomio 7)
20 «Ecco io mando un angelo davanti a te per proteggerti durante il cammino e per condurti nel luogo che ho preparato.
21 Devi rispettarlo e ubbidirgli. Non ribellarti a lui: egli agisce in mio nome e non perdonerebbe la tua disubbidienza.
22 Ma se tu gli ubbidisci e fai quel che ti comando, io sarò nemico dei tuoi nemici e avversario dei tuoi avversari.
23 «Il mio angelo camminerà davanti a te e ti condurrà nel territorio degli Amorrei, degli Ittiti, dei Perizziti, dei Cananei, degli Evei e dei Gebusei. Io li distruggerò;
24 tu non inginocchiarti davanti ai loro dèi e non adorarli. Non compirai i loro riti, anzi dovrai distruggere e spezzare le loro stele sacre.
25 «Se voi adorerete solo me, il Signore vostro Dio, io benedirò il vostro pane e la vostra acqua e terrò lontano da voi le malattie;
26 nella vostra terra non vi sarà neppure una donna che abortisce o che sia sterile. Io vi concederò una vita molto lunga.
27 «Spaventerò chi ti incontrerà e metterò in fuga ogni popolo in mezzo al quale entrerai; ti farò vedere la schiena dei tuoi nemici che scappano.
28 Manderò i calabroni davanti a te. Essi scacceranno lontano da te gli Evei, i Cananei e gli Ittiti.
29 «Ma non li manderò via in un solo anno, altrimenti la regione resterebbe deserta, e le bestie selvatiche si moltiplicherebbero a tuo danno.
30 Li scaccerò a poco a poco, finché sarai così numeroso da occupare l'intera regione.
31 «Farò in modo che i tuoi confini si estendano dal mar Rosso fino al mar Mediterraneo, e dal deserto del Sinai fino al fiume Eufrate.
«Quando ti avrò dato in potere gli abitanti della regione e li avrai cacciati via,
32 non dovrai fare alleanza con loro e con i loro dèi.
33 Essi non dovranno più abitare nella tua terra, altrimenti ti farebbero peccare contro di me. Ma sappi: se tu adorerai i loro dèi, cadrai in una trappola mortale».

CAPITOLO 24

DIO CONCLUDE L'ALLEANZA CON GLI ISRAELITI

1 Il Signore disse a Mosè: «Sali da me sulla montagna insieme ad Aronne, Nadab, Abiu e settanta anziani d'Israele. Quando sarete giunti a una certa distanza, vi inchinerete fino a terra.
2 Tu solo potrai avvicinarti a me: gli altri non si avvicineranno, e il popolo non salirà con voi».
3 Mosè andò a riferire agli Israeliti tutto quel che il Signore gli aveva ordinato. Tutto il popolo rispose a una sola voce: «Noi metteremo in pratica tutti gli ordini del Signore!».
4 Mosè scrisse tutto quel che il Signore gli aveva detto. Poi, il giorno dopo, di buon mattino, costruì un altare ai piedi del monte e vi pose attorno dodici pietre, una per ogni tribù d'Israele.
5 Incaricò alcuni giovani tra gli Israeliti di offrire sacrifici completi e di uccidere i tori che dovevano servire al sacrificio per il banchetto sacro davanti al Signore.
6 Mosè versò metà del sangue degli animali uccisi in alcuni catini. Spruzzò l'altra metà sull'altare,
7 quindi prese il libro dell'alleanza e lo lesse ad alta voce davanti al popolo. Gli Israeliti dissero: «Noi ubbidiremo al Signore ed eseguiremo i suoi ordini!».
8 Allora Mosè prese il sangue dai catini, lo spruzzò sul popolo e disse: «Questo sangue segna l'alleanza che il Signore conclude con voi mentre vi dà tutti questi comandamenti!».
9 Poi Mosè, Aronne, Nadab, Abiu e i settanta anziani d'Israele salirono sulla montagna.
10 Essi videro il Dio d'Israele: sotto i suoi piedi vi era come un pavimento in lastre di zaffiro, azzurro e trasparente come il cielo stesso.
11 Questi privilegiati fra gli Israeliti poterono vedere Dio senza avere alcun danno. Dopo mangiarono e bevvero alla sua presenza.

ISTRUZIONI PER IL CULTO

DIO CHIAMA DI NUOVO MOSE' SUL MONTE

12 Il Signore disse a Mosè: «Sali da me sul monte: quando sarai lassù, io ti darò le tavole di pietra su cui ho scritto gli insegnamenti e la legge per istruire gli Israeliti».
13 Mosè, accompagnato da Giosuè suo aiutante, salì sul monte di Dio,
14 dopo aver detto agli anziani: «Aspettateci qui fino al nostro ritorno! Aronne e Cur restano con voi; chiunque avrà una questione da regolare si rivolga a loro!».
15 Mosè salì dunque sul monte.
La nube coprì la cima del monte
16-17 e il Signore si manifestò sul Sinai in tutta la sua gloria. Essa appariva agli occhi di tutto il popolo come un fuoco divorante. La nube coprì il monte per sei giorni; al settimo il Signore dal mezzo della nube chiamò Mosè,
18 e Mosè entrò nella nube e salì sulla cima. Egli rimase là quaranta giorni e quaranta notti.

CAPITOLO 25

LE OFFERTE DEGLI ISRAELITI

(vedi 35, 4-9)
1 Il Signore disse a Mosè:
2 «Ordina agli Israeliti di raccogliere un'offerta per me. Essa sarà fatta da tutti coloro che hanno un cuore generoso.
3 Come offerta si raccoglieranno: oro, argento e rame,
4 lana tinta di viola, di rosso e di scarlatto, lino fine e stoffa di pelo di capra,
5 pelli di montone tinte di rosso, pelli di tasso e legno d'acacia,
6 olio per illuminazione, essenze aromatiche per l'olio della consacrazione e per l'incenso profumato,
7 pietre di onice e altre pietre preziose da incastonare nell'efod e nel pettorale indossati dal sommo sacerdote.
8 Gli Israeliti mi consacreranno un luogo particolare, così io abiterò in mezzo a loro.
9 Farete la tenda e gli oggetti di culto uguali al modello che io ti mostrerò.

L'ARCA DELL'ALLEANZA

(vedi 37, 1-9)
10 «Costruirete un'arca di legno d'acacia: sarà come una cassa lunga un metro e venticinque centimetri, larga e alta settantacinque centimetri.
11 Sia dentro che fuori la rivestirai d'oro puro, e tutt'intorno avrà un bordo d'oro.
12 Fonderai quattro anelli d'oro e li fisserai ai quattro piedi dell'arca: due da una parte e due dall'altra.
13 Farai due stanghe di legno d'acacia e le rivestirai d'oro.
14 Infilerai le stanghe negli anelli ai due lati dell'arca per poterla trasportare.
15 Le stanghe rimarranno sempre negli anelli dell'arca: non siano mai tolte di lì.
16 Nell'arca collocherai le tavole degli insegnamenti che io ti darò.
17 «Farai un coperchio d'oro puro; sarà lungo un metro e venticinque centimetri e largo settantacinque centimetri.
18 Alle due estremità del coperchio farai due cherubini d'oro battuto con il martello.
19 I cherubini formeranno un sol pezzo con il coperchio: uno da una parte e uno dall'altra.
20 Essi staranno uno di fronte all'altro con la faccia rivolta verso il coperchio: le loro ali distese lo proteggeranno.
21 Porrai il coperchio sull'arca dopo avervi messo dentro le tavole dei miei insegnamenti.
22 Presso l'arca mi incontrerò con te e parlerò con te da sopra il coperchio dell'arca che contiene i miei insegnamenti; in mezzo ai due cherubini ti darò gli ordini per gli Israeliti.

LA TAVOLA DEI PANI

(vedi 37, 10-16)
23 «Farai una tavola di legno d'acacia lunga un metro, larga cinquanta centimetri e alta settantacinque centimetri.
24 La rivestirai d'oro puro e le farai intorno un bordo d'oro.
25 Le fabbricherai attorno una cornice larga otto centimetri e le farai un bordo d'oro.
26 Le farai anche quattro anelli d'oro da fissare ai quattro angoli dei suoi piedi.
27 Gli anelli saranno fissati alla cornice e serviranno a infilare le stanghe per trasportare la tavola.
28 Queste stanghe saranno di legno d'acacia, e le rivestirai d'oro; esse serviranno a trasportare la tavola.
29 Farai in oro puro anche i piatti, le coppe, le anfore e le tazze per le offerte di vino.
30 Sulla tavola porrai i pani offerti a me, e non dovranno mai mancare.

IL CANDELABRO

(vedi 37, 17-24)
31 «Mi farai anche un candelabro d'oro puro. Sarà battuto con il martello; il suo fusto, i suoi bracci, i suoi calici, i suoi bulbi e le sue corolle saranno tutti di un pezzo.
32 Dal fusto partiranno sei bracci, tre da una parte e tre dall'altra.
33 Ogni braccio avrà tre calici in forma di fiore di mandorlo, con bulbo e corolla. Così sarà per tutti i sei bracci del candelabro.
34 Il suo fusto avrà quattro calici in forma di fiore di mandorlo, con i loro bulbi e le loro corolle.
35 Sotto ogni coppia di bracci che escono dal fusto del candelabro ci sarà un bulbo.
36 I bulbi e i relativi bracci formeranno un pezzo solo con il resto, e il tutto sarà d'oro puro battuto con il martello.
37 «Farai sette lampade per il candelabro e gliele collocherai sopra perché possano far luce in avanti.
38 Anche i suoi smoccolatoi e i suoi portacenere saranno d'oro puro.
39 Per il candelabro e i suoi accessori dovrai impiegare trentacinque chili d'oro puro.
40 Sta' bene attento che tutto sia eseguito secondo il modello che ti è stato mostrato sul monte.

CAPITOLO 26

L'ABITAZIONE DEL SIGNORE

(vedi 36, 8-38)
1 «Farai l'Abitazione con dieci teli di lino ritorto, intessuto con lana viola, rossa e scarlatta, e li ornerai con figure di cherubini.
2 Ogni telo sarà lungo quattordici metri e largo due.
3 Cinque teli saranno uniti l'uno all'altro e così pure gli altri cinque.
4 Farai cordoni di lana viola, sull'orlo del primo telo, a un'estremità del primo gruppo di teli, e lo stesso all'orlo dell'ultimo nel secondo gruppo di teli.
5 Farai cinquanta cordoni all'estremità di ogni gruppo di teli, e le due serie si corrisponderanno.
6 Farai cinquanta ganci d'oro e unirai i teli l'uno all'altro mediante i ganci, così il tutto formerà una cosa sola.
7 «Farai poi undici teli di lana di capra per la tenda destinata a coprire l'Abitazione.
8 Ognuno sarà lungo quindici metri e largo due.
9 Unirai insieme cinque teli da una parte e sei teli dall'altra. Piegherai il sesto telo sulla parte anteriore della tenda.
10 Farai cinquanta cordoni sull'orlo del primo telo, a un'estremità del primo gruppo, e cinquanta cordoni sull'orlo del telo del secondo gruppo.
11 Farai cinquanta ganci di rame, introdurrai i ganci nei cordoni e unirai insieme la tenda così da formare un tutt'uno.
12 La metà del telo che sopravanza nella tenda superiore penderà sulla parte posteriore dell'Abitazione.
13 Nel senso della lunghezza dei teli, il metro che cresce ricadrà cinquanta centimetri sui due lati, da una parte e dall'altra, così l'Abitazione sarà ben ricoperta.
14 La tenda superiore sarà riparata con pelli di montone tinte di rosso, ricoperte a loro volta da pelli di tasso.
15 «Poi farai assi di legno d'acacia da mettere verticalmente per sostenere l'Abitazione.
16-17 Le assi saranno lunghe cinque metri e larghe settantacinque centimetri e ognuna avrà due sostegni congiunti da un rinforzo.
18 Farai venti assi per il lato sud dell'Abitazione
19 e quaranta basi d'argento: due per asse sotto i due sostegni.
20 Così anche venti assi per il lato nord dell'Abitazione,
21 e anche per esse quaranta basi d'argento, due sotto ogni asse.
22 Per la parte posteriore dell'Abitazione, verso ovest, farai sei assi
23 e inoltre due assi per gli angoli sulla parte posteriore:
24 esse saranno formate ciascuna da due pezzi uguali, abbinati e perfettamente congiunti dal basso fino alla cima, all'altezza del primo anello. Entrambe saranno fatte così per formare i due angoli.
25 Vi saranno dunque per la parte posteriore otto assi con le loro basi d'argento: sedici basi, due basi sotto ogni asse.
26 «Farai inoltre traverse di legno d'acacia: cinque per tenere insieme le assi di un lato dell'Abitazione
27 e cinque per le assi dell'altro lato e cinque per le assi della parte posteriore, verso ovest.
28 La traversa centrale passerà da un'estremità all'altra delle assi, esattamente a mezz'altezza.
29 Sia le assi che le traverse saranno rivestite d'oro e farai anelli d'oro per infilarvi le traverse.
30 Costruirai l'Abitazione esattamente come ti è stato mostrato sul monte.
31 «Farai inoltre un tendaggio tessuto di lana viola, rossa e scarlatta e di lino ritorto. Sarà ornato con figure di cherubini.
32 Lo appenderai con uncini d'oro a quattro colonne di acacia, rivestite d'oro e poggiate su quattro basi d'argento.
33 Collocherai questo tendaggio sotto i ganci dei teli e là, nell'interno dietro il tendaggio, metterai l'arca che conterrà i miei insegnamenti. Nell'Abitazione questo tendaggio separerà il luogo santo da quello santissimo.
34 «Porterai l'arca che contiene i miei insegnamenti nel luogo santissimo e le metterai il suo coperchio.
35 Collocherai invece la tavola dei pani dall'altra parte del tendaggio, sul lato nord dell'Abitazione, e il candelabro di fronte alla tavola, verso sud.
36 Per l'ingresso della tenda farai un altro tendaggio ricamato; sarà tessuto con lana viola, rossa e scarlatta e con lino ritorto.
37 Farai per questo tendaggio cinque colonne di acacia con uncini d'oro, le rivestirai d'oro e fonderai per esse cinque basi di rame.

CAPITOLO 27

L'ALTARE PER I SACRIFICI

(vedi 38, 1-7)
1 «Per i sacrifici farai un altare di legno di acacia: sarà quadrato, lungo e largo due metri e mezzo, e sarà alto uno e mezzo.
2 I suoi quattro angoli saranno rialzati a forma di corno e formeranno un tutt'uno con l'altare. Tutto l'altare sarà rivestito di rame.
3 Farai in rame tutti i suoi accessori: i recipienti per raccogliere la cenere, le palette, i vasi per l'aspersione, le forchette e i bracieri.
4 Farai per esso una graticola di rame, in forma di rete, con quattro anelli di rame ai quattro angoli.
5 La porrai sotto la cornice dell'altare e arriverà in basso fino a metà altezza dell'altare.
6 Per l'altare farai anche stanghe di legno di acacia rivestite di rame:
7 dovranno essere infilate negli anelli sui due lati dell'altare per poterlo trasportare.
8 L'altare sarà fatto di assi, vuoto nell'interno: secondo il modello che ti è stato mostrato sul monte.

I TENDAGGI PER IL CORTILE DELL'ABITAZIONE DEL SIGNORE

(vedi 38, 9-20)
9 «Farai poi il cortile dell'Abitazione. Sul lato sud il cortile sarà delimitato da tendaggi di lino ritorto lunghi cinquanta metri.
10 Farai anche venti colonne e le loro basi di rame; esse avranno uncini e aste trasversali d'argento.
11 Allo stesso modo sul lato rivolto a nord: tendaggi lunghi cinquanta metri, colonne con le basi di rame, uncini e aste trasversali d'argento.
12 Verso ovest il cortile avrà tendaggi lunghi venticinque metri con dieci colonne e le loro basi.
13 Il lato est del cortile sarà largo venticinque metri così suddivisi:
14 da una parte sette metri e mezzo di tendaggi con tre colonne e le basi;
15 dall'altra sette metri e mezzo di tendaggi con tre colonne e le basi.
16 All'ingresso del cortile vi sarà una tenda ricamata larga dieci metri, tessuta con lana viola, rossa e scarlatta e con lino ritorto. Essa avrà quattro colonne con le loro basi.
17 Tutte le colonne intorno al cortile saranno collegate da aste trasversali d'argento. I loro uncini saranno d'argento e le loro basi di rame.
18 Il cortile sarà dunque lungo cinquanta metri e largo venticinque. I tendaggi di lino ritorto saranno alti due metri e mezzo, e le basi delle colonne saranno di rame.
19 Tutti gli accessori dell'Abitazione e tutti i suoi picchetti, come anche i picchetti per il recinto, saranno di rame.

L'OLIO PER LE LAMPADE

(vedi Levitico 24, 1-4)
20 «Tu ordinerai agli Israeliti che ti procurino olio puro di ulive schiacciate per tenere sempre accesa una lampada del candelabro.
21 Aronne e i suoi figli lo collocheranno nella tenda dell'incontro con il Signore, al di fuori del tendaggio che nasconde l'arca con i miei insegnamenti. Il candelabro rimarrà acceso davanti a me dalla sera fino al mattino. Questa prescrizione vale per tutti i discendenti degli Israeliti.

CAPITOLO 28

GLI ABITI PER I SACERDOTI

(vedi 39, 1)
1 «Fa' venire da te tuo fratello Aronne e i suoi figli Nadab, Abiu, Eleazaro e Itamar. Soltanto loro fra gli altri Israeliti saranno miei sacerdoti.
2 Per Aronne, tuo fratello, farai abiti sacri per mostrare la dignità della sua funzione sacerdotale.
3 Per questo darai istruzioni a tutti gli artigiani che io ho dotato di maggior abilità, ed essi faranno gli abiti di Aronne per la sua consacrazione e per la sua attività di sacerdote in mio onore.
4 Essi faranno i seguenti abiti: il pettorale, l'efod, il manto, la tunica damascata, il turbante e la cintura. Aronne, tuo fratello, e i suoi figli devono indossare questi abiti quando esercitano il sacerdozio in mio onore.
5 Gli artigiani dovranno usare oro, lana viola, rossa e scarlatta e lino fine.
L'EFOD
(vedi 39, 2-7)
6 «Faranno l'efod tessuto d'oro, di lana viola, rossa e scarlatta e di lino ritorto. L'efod sarà ricamato.
7 Esso avrà due spalline ben cucite alle sue estremità.
8 La cintura per fissarlo sarà della stessa fattura e di un solo pezzo: tessuta d'oro, di lana viola, rossa e scarlatta e di lino ritorto.
9 Prenderai due piccole pietre di onice e vi inciderai i nomi dei dodici figli di Giacobbe:
10 sei sulla prima e sei sull'altra, secondo l'ordine della loro nascita.
11 Come un intagliatore di pietre incide un sigillo, così inciderai i nomi dei figli di Giacobbe sulle due pietre e le inserirai su montature d'oro.
12 Le fisserai poi sulle spalline dell'efod: così quando Aronne mi presta servizio porterà i nomi degli Israeliti sulle sue spalle e io non mi dimenticherò mai di loro.
13 La montatura sarà d'oro
14 e vi saranno fissate due catenelle d'oro lavorate come corde intrecciate.
IL PETTORALE
(vedi 39, 8-21)
15 «Anche il pettorale del giudizio, come l'efod, sarà lavorato artisticamente: tessuto d'oro, di lana viola, rossa e scarlatta e di lino ritorto.
16 Sarà come una tasca quadrata, lungo e largo venticinque centimetri.
17 Sarà decorato con quattro file di pietre preziose: una cornalina, un topazio e uno smeraldo nella prima fila;
18 una turchese, uno zaffiro e un berillo nella seconda fila;
19 un giacinto, un'agata e un'ametista nella terza fila;
20 un crisolito, un'onice e un diaspro nella quarta fila. Ogni pietra sarà fissata a una montatura d'oro.
21 Le pietre significheranno le dodici tribù degli Israeliti: su ognuna di esse sarà inciso il nome di un figlio di Giacobbe, come si incide un sigillo.
22 Sul pettorale farai catenelle d'oro puro intrecciate come corde,
23 e fisserai due anelli d'oro agli angoli superiori del pettorale.
24 Fisserai le catenelle a questi anelli;
25 le altre due estremità delle catenelle le fisserai sulle montature d'oro e le farai passare sulle due spalline dell'efod, in modo che il pettorale sia sul davanti dell'efod.
26 Farai altri due anelli d'oro e li fisserai ai due angoli inferiori del pettorale nella parte interna, verso l'efod.
27 Farai altri due anelli d'oro e li fisserai sulle due spalline dell'efod in basso, sul suo lato anteriore, nel punto dove sono cucite, al di sopra della cintura dell'efod.
28 Gli anelli del pettorale saranno legati agli anelli dell'efod mediante un cordone di lana viola, perché esso resti al di sopra della cintura dell'efod e non si distacchi da esso.
29 Così quando Aronne entrerà nel luogo santo porterà sul suo cuore il pettorale del giudizio con i nomi delle tribù degli Israeliti: in questo modo io non vi dimenticherò mai.
30 Metterai nel pettorale del giudizio gli urim e i tummim. Saranno così sul cuore di Aronne quando si presenterà a me; per sempre Aronne porterà il giudizio degli Israeliti sul suo cuore quando si presenta a me.
GLI ALTRI ABITI SACRI
(vedi 39, 22-32)
31 «Il manto su cui il sacerdote porterà l'efod sarà tutto di lana viola
32 con in mezzo un'apertura per la testa; il bordo intorno all'apertura sarà ben tessuto e rinforzato perché non si strappi.
33 «Farai sul suo orlo, tutt'intorno, una decorazione di melagrane di lana viola, rossa e scarlatta, e porrai anche campanelli d'oro:
34 i campanelli si alterneranno con le melagrane tutt'intorno all'orlo del manto.
35 Aronne indosserà questo manto quando compirà il suo servizio davanti a me. Si sentirà il suono dei campanelli quando egli entrerà nel luogo santo alla mia presenza e quando ne uscirà; così non rischierà di morire.
36 «Farai una lamina d'oro puro e vi inciderai, come in un sigillo, queste parole: Sacro al Signore.
37 L'attaccherai con un cordone di lana viola davanti al turbante.
38 Aronne porterà sempre sulla sua fronte questa lamina quando si presenterà a me; per questo io accetterò le offerte degli Israeliti, anche se commetteranno qualche errore nel presentarmele.
39 «Tesserai la sua tunica di lino. Farai un turbante di lino e una cintura ricamata.
40 Anche per i figli di Aronne farai tuniche, cinture e copricapi per mostrare la dignità della loro funzione sacerdotale.
41 Farai indossare questi vestiti ad Aronne, tuo fratello, e ai suoi figli. Poi verserai olio profumato sulla loro testa e affiderai loro l'incarico sacerdotale. Così saranno consacrati per esercitare il sacerdozio in mio onore.
42 Farai loro inoltre calzoni di lino lunghi dai fianchi fino alle cosce per coprire la loro nudità.
43 Aronne e i suoi figli li indosseranno al momento di entrare nella tenda dell'incontro o quando si avvicinano all'altare per esercitare le loro funzioni nel luogo santo. Così non rischieranno la morte per aver mostrato la loro nudità. Questa prescrizione ha un valore perenne, sia per Aronne che per i suoi discendenti.

CAPITOLO 29

LA CONSACRAZIONE DEI SACERDOTI

(vedi 40, 12-15; Levitico 8, 1-36)
1 « Consacrerai Aronne e i suoi figli come sacerdoti al mio servizio con la seguente cerimonia:
«Prendi un toro e due montoni senza difetto.
2 Poi prepara con fior di farina di frumento pani, focacce impastate con olio e schiacciate intrise d'olio: il tutto non deve essere lievitato.
3 Mettili in una sola cesta, e poi mi offrirai il toro e i due montoni con i doni della cesta.
4 «Fa' avvicinare Aronne e i suoi figli all'ingresso della tenda dell'incontro e falli lavare con acqua.
5 Poi rivestì Aronne con gli abiti sacri, con la tunica, il manto dell'efod, l'efod e il pettorale; stringi la cintura dell'efod;
6 mettigli sulla testa il turbante e fissa il diadema sacro sopra il turbante.
7 Poi prendi l'olio per la consacrazione e versalo sulla sua testa per consacrarlo sacerdote.
8 Fa' avvicinare anche i figli di Aronne e rivestili con le loro tuniche;
9 cingili con le cinture e lega i loro copricapi. Così saranno sacerdoti per sempre.
«Aronne e i suoi figli cominceranno a esercitare la loro funzione nel modo seguente:
10 «Conduci il toro davanti alla tenda dell'incontro. Aronne e i suoi figli devono posare le mani sulla sua testa.
11 Sgozza il toro alla mia presenza all'ingresso della tenda dell'incontro.
12 Spalma una parte del suo sangue con il dito sugli angoli rialzati dell'altare. Versa il resto alla base dell'altare.
13 Prendi tutto il grasso che avvolge le viscere, il lobo del fegato, i reni con il grasso che vi è sopra, e bruciali in sacrificio sull'altare.
14 Questo sarà un sacrificio per il perdono dei peccati dei sacerdoti. La carne del toro, la sua pelle e i suoi escrementi bruciali fuori dall'accampamento.
15 «Prendi poi uno dei montoni; Aronne e i suoi figli devono posare le mani sulla sua testa.
16 Sgozza il montone, raccogli il suo sangue e versalo intorno all'altare.
17 Fa' a pezzi il montone, lava le sue viscere e le sue zampe e disponile sui pezzi e sulla testa.
18 Allora brucia sull'altare tutto il montone per offrirmelo come sacrificio completo e io accetterò volentieri questo sacrificio consumato dal fuoco in mio onore.
19 «Prendi poi il secondo montone; Aronne e i suoi figli devono posare le mani sulla sua testa.
20 Sgozza il montone, metti un po' del suo sangue sul lobo dell'orecchio destro di Aronne e dei suoi figli, sul pollice della loro mano destra e sull'alluce del loro piede destro; poi versa il resto del sangue intorno all'altare.
21 Prendi un po' di questo sangue dall'altare e un po' d'olio per la consacrazione e spruzzali su Aronne e i suoi abiti, sui suoi figli e le loro vesti; così Aronne, i suoi figli e i loro abiti saranno per sempre consacrati.
22 «Con questo secondo montone inizia la funzione dei sacerdoti. Prendi il suo grasso, la coda, il grasso che copre le viscere, il lobo del fegato, i due reni con il grasso che vi è sopra e la coscia destra.
23 Dalla cesta dei pani senza lievito posta davanti a me prendi un pane, una focaccia all'olio e una schiacciata.
24 Metti il tutto sulle mani di Aronne e dei suoi figli e di' loro di offrirmelo con il gesto rituale della presentazione.
25 Riprendi ogni cosa dalle loro mani e bruciala completamente sull'altare sopra i resti dell'altro sacrificio: io accetterò volentieri questo sacrificio consumato dal fuoco in mio onore.
26 «Prendi il petto di questo secondo montone e tu stesso offrilo a me con il gesto rituale della presentazione, dopo di che questa parte dell'animale sacrificato spetterà a te.
27 Dichiara sacri il petto e la coscia offerti con il gesto rituale della presentazione
28 essi spetteranno ad Aronne e ai suoi figli. Anche in futuro i sacerdoti preleveranno dagli animali offerti in sacrificio per il banchetto sacro queste parti e le riceveranno sempre dagli Israeliti.
29 («Dopo la morte di Aronne i suoi abiti sacri passeranno ai suoi discendenti; essi li indosseranno nel giorno in cui saranno consacrati e inizieranno la loro funzione.
30 Il figlio di Aronne che succederà al padre nel sacerdozio porterà questi abiti per sette giorni quando entrerà nella tenda dell'incontro per compiere il suo servizio nel luogo santo).
31 «Poi cuocerai la carne del secondo montone in un luogo sacro.
32 Aronne e i suoi figli la mangeranno con il pane contenuto nella cesta, all'ingresso della tenda dell'incontro.
33 Solo essi potranno mangiare quello che è stato utilizzato per ottenere il perdono nelle cerimonie di consacrazione e di inizio del loro sacerdozio. Nessun altro potrà mangiarne, perché sono cose sacre.
34 Nel caso che al mattino seguente ci sia ancora carne o pane, brucerai questi avanzi nel fuoco. Non potranno essere mangiati, perché sono cose sacre.
35 «Nei riguardi di Aronne e dei suoi figli agirai secondo le istruzioni che ti ho dato. La cerimonia dell'inizio del sacerdozio durerà sette giorni.
36 Ogni giorno offrirai un toro in sacrificio per il perdono dei peccati, così renderai puro l'altare. Poi verserai sopra di esso l'olio per consacrarlo.
37 Questa cerimonia durerà sette giorni; dopo di che l'altare diventerà una cosa santissima: tutto quello che verrà in contatto con esso subirà gravi conseguenze.

DUE SACRIFICI COMPLETI OGNI GIORNO

(vedi Numeri 28, 3-8)
38 «Ogni giorno, per sempre, offrirai sull'altare due agnelli di un anno.
39 Il primo sarà offerto al mattino e il secondo alla sera.
40-41 Sia con il primo agnello sia con il secondo offrirai circa due chili di fior di farina impastata con un litro e mezzo di olio vergine, e farai un'offerta di un litro e mezzo di vino. Io accetterò volentieri questi sacrifici consumati dal fuoco in mio onore.
42 «In futuro non si cesserà mai di offrirmi questo sacrificio completo all'ingresso della tenda dell'incontro: dove io mi incontrerò con il popolo e parlerò con te.
43 In quel luogo mi incontrerò con gli Israeliti, ed esso sarà consacrato dalla mia presenza gloriosa.
44 La tenda dell'incontro e l'altare saranno consacrati a me. Anche Aronne e i suoi figli saranno consacrati a me per servirmi come sacerdoti.
45 Abiterò in mezzo agli Israeliti e sarò il loro Dio.
46 Riconosceranno che io, il Signore, il loro Dio, li ho fatti uscire dall'Egitto per poter abitare in mezzo a loro.
«Io, il Signore, sono il loro Dio.

CAPITOLO 30

L'ALTARE PER L'INCENSO

(vedi 37, 25-28)
1 «Per bruciare l'incenso farai un altare di legno d'acacia;
2 sarà quadrato, lungo e largo cinquanta centimetri e alto un metro. I suoi angoli superiori saranno rialzati a forma di corno e formeranno un tutt'uno con esso.
3 Rivestirai d'oro puro il suo piano, i suoi lati, i suoi angoli rialzati e gli farai intorno un bordo d'oro.
4 Farai anche due anelli d'oro e li fisserai sotto il bordo da una parte e dall'altra dell'altare per infilarvi le stanghe per trasportarlo.
5 Le stanghe saranno di legno d'acacia e le rivestirai d'oro.
6 «Porrai l'altare davanti al tendaggio, che nasconde l'arca con le tavole dei miei insegnamenti, di fronte al coperchio che è sopra l'arca, dove io mi incontrerò con te.
7 Aronne brucerà su quest'altare l'incenso profumato ogni mattina quando pulisce le lampade,
8 e ogni sera quando le prepara. Non si cesserà mai di bruciare incenso in mio onore.
9 Non vi offrirete sopra incenso comune, né un sacrificio completo, né le offerte di vegetali e neppure verserete su questo altare del vino.
10 Una volta all'anno Aronne lo renderà puro: egli metterà sugli angoli rialzati di questo altare il sangue dell'animale ucciso per invocare il perdono dei peccati. Questa cerimonia sarà ripetuta ogni anno, di generazione in generazione. Questo altare sarà considerato santissimo perché è consacrato a me».

LA TASSA PER IL SANTUARIO

11 Il Signore disse ancora a Mosè:
12 «Quando farai il censimento degli Israeliti, ciascuno di loro mi pagherà una tassa per proteggere la sua vita, perché non vi colpisca nessun castigo quando ci sarà il censimento.
13 Chiunque verrà sottoposto al censimento darà un pezzo d'argento di circa 5 grammi, ossia la metà dell'unità di peso conservata nel santuario. Questa offerta sarà prelevata in mio onore.
14 Ogni persona sottoposta al censimento, dai venti anni in su, deve pagare questa offerta per me.
15 Il ricco non darà di più e il povero non darà di meno di cinque grammi d'argento; tutti faranno l'offerta per me, per proteggere la loro vita.
16 Prenderai tutto questo denaro dagli Israeliti e lo userai per il culto nella tenda dell'incontro. Così io mi ricorderò degli Israeliti e proteggerò la loro vita».

LA VASCA DI RAME

(vedi 38, 8)
17 Il Signore disse ancora a Mosè:
18 «Per le purificazioni farai una vasca di rame con il piedistallo di rame; la metterai tra la tenda dell'incontro e l'altare e la riempirai d'acqua.
19 Aronne e i suoi figli useranno quest'acqua per lavarsi le mani e i piedi
20 prima di entrare nella tenda dell'incontro o prima di avvicinarsi all'altare per compiere il loro servizio e bruciare un'offerta in mio onore. Così non moriranno.
21 Essi devono lavarsi le mani e i piedi per non morire. Questa prescrizione rituale ha valore assoluto per lui e per tutti i suoi discendenti».

L'OLIO PER LA CONSACRAZIONE

22 Il Signore disse ancora a Mosè:
23 «Procurati profumi di prima qualità: cinque chili e mezzo di mirra liquida, due chili e mezzo di cinnamomo profumato, due chili e mezzo di cannella profumata,
24 cinque chili di cassia - il tutto secondo l'unità di peso del santuario.
Procurati anche sei litri di olio d'uliva.
25 Saranno mescolati secondo l'arte del profumiere per preparare l'olio da usare nelle cerimonie di consacrazione.
26 Con quest'olio consacrerai la tenda dell'incontro, l'arca con le tavole dei miei insegnamenti,
27 la tavola dei pani e tutti i suoi accessori, il candelabro con i suoi accessori, l'altare per l'incenso profumato,
28 l'altare per i sacrifici e tutti i suoi accessori, la vasca e il suo piedistallo.
29 Quando questi oggetti saranno stati consacrati diventeranno santissimi: tutto quello che ne verrà a contatto subirà gravi conseguenze.
30 Verserai quest'olio anche su Aronne e i suoi figli per consacrarli, perché essi mi servano come sacerdoti.
31 «Poi dirai agli Israeliti: Questo è l'olio da usare sempre per le consacrazioni al Signore.
32 Nessuno potrà usarlo per profumarsi e nessuno potrà fabbricarne di simile: quest'olio è sacro e dovrete rispettarne il carattere.
33 Chiunque ne preparerà di simile o lo userà per una persona non adatta deve essere escluso dalla comunità».

L'INCENSO PROFUMATO

34 Il Signore disse ancora a Mosè: «Procurati sostanze aromatiche: storace, onice, galbano e incenso puro in parti uguali.
35 Con esse farai un profumo da bruciare, mescolato con sale secondo l'arte del profumiere. Questo profumo sarà puro e santo.
36 Ne farai una polvere fine e la metterete nella tenda dell'incontro davanti all'arca con i miei insegnamenti, nel luogo dove io mi incontrerò con te. Lo rispetterete come cosa santissima.
37 Non farete per vostro uso privato nessun profumo di composizione simile a questa. Lo considererete una cosa santa riservata soltanto a me.
38 Chi ne farà di simile per goderne il profumo sarà escluso dalla comunità».

CAPITOLO 31

GLI ARTIGIANI DEL SANTUARIO

(vedi 35, 30-35)
1 Il Signore disse ancora a Mosè:
2 «Vedi, ho scelto Bezaleel, figlio di Uri e nipote di Cur, della tribù di Giuda.
3 L'ho riempito del mio spirito per renderlo abile e intelligente, capace in ogni genere di lavoro:
4 egli sa fare progetti ed eseguirli in oro, argento e rame;
5 egli sa intagliare le pietre da incastonare, scolpire il legno e realizzare ogni genere di lavoro.
6 Io gli ho assegnato come compagno Ooliab, figlio di Achisamach della tribù di Dan. Inoltre ho reso capaci tutti gli artigiani, perché possano eseguire quanto ti ho comandato di fare:
7 la tenda dell'incontro, l'arca con le tavole dei miei insegnamenti, il coperchio per l'arca e tutti gli accessori della tenda;
8 la tavola dei pani con i suoi accessori, il candelabro d'oro puro con i suoi accessori, l'altare per l'incenso
9 e l'altare dei sacrifici con tutti i suoi accessori, la vasca con il suo piedistallo;
10 gli abiti liturgici e gli abiti sacri che Aronne e i suoi figli indosseranno per esercitare il loro sacerdozio;
11 l'olio per le consacrazioni e l'incenso profumato per il luogo santo. Essi eseguiranno ogni cosa secondo le istruzioni che ti ho dato».

IL RISPETTO PER IL SABATO

(vedi 20, 8-11 e 35, 1-3)
12 Il Signore disse a Mosè:
13 «Rivolgiti agli Israeliti e di' loro: Dovrete rispettare il sabato: è un segno del legame che c'è tra me e voi per tutte le generazioni; così riconoscerete che sono stato io a scegliervi.
14 Rispettate dunque il sabato perché per voi è un giorno sacro. Chi non lo rispetterà e lavora in giorno di sabato, sarà escluso dalla comunità e messo a morte.
15 Per sei giorni si può lavorare, ma il settimo giorno è sabato, giorno di riposo consacrato a me. Chi lavora in giorno di sabato sarà messo a morte.
16 Gli Israeliti dovranno rispettare il riposo del sabato per tutte le generazioni; si tratta infatti di un impegno per sempre.
17 Per sempre questo giorno sarà un segno del legame che c'è tra me e gli israeliti: io ho fatto il cielo e la terra in sei giorni, ma nel settimo ho smesso il lavoro e mi sono riposato».
18 Quando il Signore ebbe finito di parlare con Mosè sul monte Sinai, gli diede le due tavole dei suoi insegnamenti: erano due tavole di pietra, scritte da Dio stesso.

GLI ISRAELITI ROMPONO L'ALLEANZA CON DIO

CAPITOLO 32

IL VITELLO D'ORO

1 Gli Israeliti videro che Mosè tardava a scendere dalla montagna; allora si riunirono intorno ad Aronne e gli dissero: - Su, costruisci per noi un dio che ci guidi. Ormai non sappiamo che fine abbia fatto quel Mosè che ci ha portati fuori dell'Egitto.
2 Aronne disse loro:
- Raccogliete gli anelli d'oro che le vostre mogli, i vostri figli e le vostre figlie portano agli orecchi e dateli a me.
3 Tutta la gente si tolse gli anelli e li portò da Aronne.
4 Egli li prese, li fece fondere e fabbricò la statua di un vitello. Allora dissero: «O Israeliti, ecco il vostro Dio, che ci ha fatto uscire dall'Egitto!».
5 Quando Aronne vide questo, costruì un altare davanti al vitello; poi proclamò: «Domani è festa in onore del Signore».
6 Il giorno dopo, al mattino presto, gli Israeliti bruciarono sacrifici completi e ne offrirono altri per il banchetto sacro. Poi si sedettero per mangiare e per bere: alla fine si misero a far festa.

DIO VUOLE CASTIGARE GLI ISRAELITI

7 Allora il Signore disse a Mosè: «Scendi in fretta perché il tuo popolo, che tu hai liberato dall'Egitto, ha commesso una grave colpa:
8 hanno fatto presto ad allontanarsi dalla via che avevo ordinato. Si sono costruiti la statua di un vitello, poi si sono inginocchiati davanti a essa, le hanno offerto sacrifici e hanno detto: "O Israeliti, ecco il nostro Dio, che ci ha fatto uscire dall'Egitto!"».
9 Il Signore aggiunse: «Conosco bene questa gente: hanno la testa dura!
10 Lasciami fare: nella mia collera li voglio distruggere. Poi farò nascere da te un grande popolo».
11 Allora Mosè, per attenuare lo sdegno del Signore, suo Dio, disse: «Perché, Signore, adesso vuoi castigare il tuo popolo, dopo che hai usato la tua grande forza e la tua potenza per liberarlo dall'Egitto?
12 Se fai così, gli Egiziani diranno: "Il Signore li ha fatti uscire dal nostro territorio per cattiveria, egli voleva abbandonarli al massacro tra le montagne e farli sparire dalla faccia della terra". Metti fine alla tua collera e non far del male al tuo popolo.
13 Ricordati dei tuoi servi Abramo, Isacco e Giacobbe ai quali hai promesso con giuramento: Renderò i vostri discendenti numerosi come le stelle del cielo; darò loro questa terra come ho promesso e la possederanno per sempre».
14 Il Signore rinunziò a castigare il suo popolo.

MOSE' SPEZZA LE TAVOLE DELLA LEGGE

15 Mosè discese dalla montagna. Aveva in mano le due tavole con gli insegnamenti del Signore. Esse erano scritte da una parte e dall'altra;
16 erano opera di Dio, e Dio stesso le aveva scritte.
17 Giosuè sentì le grida del popolo e disse a Mosè:
- Ci sono grida di battaglia nell'accampamento.
18 Mosè rispose:
- Non sono grida di vincitori;
non sono grida di sconfitti;
io sento grida di festa!
19 Quando furono vicini all'accampamento, Mosè vide il vitello e la gente che danzava. Allora, pieno di collera, buttò via le tavole e le spezzò ai piedi della montagna.
20 Poi prese il vitello che avevano fatto, lo gettò nel fuoco e ridusse in polvere quel che restava. Mescolò quella polvere nell'acqua e la fece bere agli Israeliti.
21 Alla fine, Mosè chiese ad Aronne: - Che ti ha fatto questa gente? Perché l'hai trascinata in un peccato così grave?
22 Aronne rispose:
- Non ti lasciar prendere dalla collera: tu stesso sai bene che gente è.
23 Sono venuti a dirmi: «Costruisci per noi un dio che ci guidi. Ormai non sappiamo che fine abbia fatto quel Mosè che ci ha portati fuori dell'Egitto».
24 Allora io dissi: «Chi ha dell'oro?». Essi si sono tolti i gioielli e li hanno dati a me, li ho gettati nel fuoco e ne è venuto fuori questo vitello.

IL CASTIGO

25 Mosè vide che il popolo era fuori di sé, perché Aronne lo aveva lasciato fare e lo aveva abbandonato alla derisione dei nemici.
26 Allora si mise all'ingresso dell'accampamento e disse: «Chi sta con il Signore venga qua!».
I membri della tribù di Levi si riunirono intorno a lui,
27 ed egli disse loro: «Questo è l'ordine del Signore, il Dio d'Israele: Ciascuno di voi prenda la spada! Percorrete l'accampamento da un capo all'altro e uccidete tutti i colpevoli: fratelli, o amici o parenti!».
28 I Leviti ubbidirono a Mosè, e in quel giorno morirono circa tremila persone.
29 Allora Mosè disse: «Oggi voi vi siete impegnati a servire il Signore, perché non avete esitato a uccidere anche i vostri figli o i vostri fratelli: il Signore vi conceda oggi la sua benedizione!».

MOSE' PREGA IL SIGNORE DI PERDONARE

30 Il giorno dopo Mosè disse al popolo: «Voi avete commesso un grave peccato; ora salirò dal Signore sulla montagna: forse otterrò che egli perdoni la vostra colpa».
31 Così Mosè ritornò dal Signore e gli disse:
- Signore, questo popolo ha commesso un grave peccato: con l'oro si sono fatti un dio.
32 Ma ora, ti supplico, perdona il loro peccato! Se no, cancella me dal tuo libro della vita.
33 Il Signore disse a Mosè:
- Io cancellerò dal mio libro soltanto chi ha peccato contro di me.
34 Ora va', conduci il popolo nel luogo indicato; il mio angelo ti mostrerà la strada. Ma un giorno interverrò e punirò gli Israeliti per il loro peccato.
35 Il Signore castigò poi gli Israeliti perché avevano chiesto ad Aronne di costruire il vitello d'oro.

CAPITOLO 33

DIO COMANDA A MOSE' DI METTERSI IN CAMMINO

1 Il Signore ordinò a Mosè: «Su, partite di qui, tu e il popolo che hai fatto uscire dall'Egitto. Andate verso la terra promessa ad Abramo, Isacco e Giacobbe per i loro discendenti.
23 E' una terra dove scorre latte e miele. Manderò un angelo per guidarvi e scaccerò davanti a voi i Cananei, gli Amorrei, gli Ittiti, i Perizziti, gli Evei e i Gebusei. Io però non camminerò in mezzo a voi, perché avete la testa troppo dura. Finirei per sterminavi lungo la strada».
4 Quando il popolo udì queste parole così severe, ne fu tanto rattristato, che nessuno si vestì più a festa.
5 Il Signore infatti aveva detto a Mosè di riferire agli Israeliti: «Voi tutti avete la testa dura. Se vi accompagno, anche solo per un momento, finirei per farvi morire tutti. Ora toglietevi gli abiti da festa. So io quel che poi dovrò fare di voi».
6 Gli Israeliti non misero più gli abiti da festa da quando lasciarono il monte Oreb.

LA TENDA DELL'INCONTRO

7 A ogni tappa Mosè prendeva la tenda sacra e la piantava fuori dell'accampamento, a una certa distanza. Mosè l'aveva chiamata tenda dell'incontro: chi voleva consultare il Signore andava fuori dell'accampamento, alla tenda dell'incontro.
8 Quando era Mosè ad andarci, tutta la gente si alzava in piedi; dall'ingresso della propria tenda ciascuno lo guardava, finché non era entrato nella tenda sacra.
9 Allora la colonna di nubi scendeva e si metteva all'ingresso della tenda: era il momento in cui il Signore parlava con Mosè.
10 Quando gli Israeliti vedevano scendere la colonna di nubi, si inchinavano fino a terra, ognuno all'ingresso della propria tenda.
11 Il Signore parlava con Mosè a faccia a faccia come uno parla a un amico. Quando poi Mosè tornava all'accampamento, il suo aiutante, il giovane Giosuè figlio di Nun, rimaneva nella tenda.

COLLOQUIO DI MOSE' CON IL SIGNORE

12 Mosè disse al Signore:
- Ascolta, Signore, tu mi hai ordinato di guidare questo popolo; ma non mi hai indicato chi manderai per aiutarmi. Hai anche detto di conoscermi bene e di avermi dato fiducia.
13 Ora, se godo davvero della tua fiducia, fammi conoscere le tue intenzioni: solo così saprò con certezza di avere la tua piena fiducia. Non dimenticare che questa gente è il tuo popolo!
14 Il Signore rispose:
- Io verrò certamente e ti darò sicurezza!
15 Ma Mosè riprese:
- Se tu non vieni con noi, non farci neppure partire di qui.
16 Solo se cammini insieme a noi, si potrà sapere che io e il tuo popolo godiamo della tua fiducia. Solo la tua presenza ci distingue tra tutti i popoli della terra.
17 Il Signore rispose a Mosè:
- Farò come tu hai detto: tu hai la mia piena fiducia perché io ti conosco bene!

MOSE' CHIEDE AL SIGNORE DI POTERLO VEDERE

18 Mosè chiese al Signore:
- Lasciami vedere il tuo aspetto!
19 Il Signore gli rispose:
- Farò passare davanti a te tutto il mio splendore. Davanti a te proclamerò il mio nome:
«Signore». Avrò pietà di chi vorrò aver pietà e avrò compassione di chi vorrò aver compassione.
20 Ma tu, - soggiunse, - non potrai vedermi in faccia e restare in vita.
21 Poi il Signore aggiunse:
- Ecco qui vicino a me una roccia: tu starai lì sopra.
22 Quando passerò e mi manifesterò, ti nasconderò in una spaccatura della roccia e ti coprirò con la mia mano, finché io sarò passato.
23 Quando poi toglierò la mano tu potrai vedermi di spalle; ma la mia faccia non si può vedere!

CAPITOLO 34

LE SECONDE TAVOLE DELLA LEGGE

1 Il Signore disse a Mosè: «Taglia due tavole di pietra come quelle che hai spezzato. Io scriverò su queste nuove tavole i comandamenti che avevo scritto sulle prime.
2 Tieniti pronto per domani mattina: all'alba salirai sul monte Sinai e starai di fronte a me lassù, in cima al monte.
3 Nessuno ti accompagni! Nessuno si faccia vedere sulla montagna e neppure il vostro bestiame venga a pascolare nei suoi dintorni!».
4 Mosè tagliò due tavole di pietra come le prime. Il mattino dopo, molto presto, salì sul monte Sinai, secondo l'ordine del Signore. Portava con sé le due tavole di pietra.

DIO APPARE A MOSE'

5 Allora il Signore si manifestò con una nube. Si fermò là, vicino a Mosè, e proclamò il suo nome: «Signore».
6 Poi il Signore passò ancora davanti a lui e disse: «Io sono il Signore, il Dio misericordioso e clemente, sono paziente, sempre ben disposto e fedele.
7 Conservo la mia benevolenza verso gli uomini per migliaia di generazioni, e tollero le disubbidienze, i delitti e i peccati; ma anche non lascio senza punizione chi pecca, e lo castigo sui suoi figli fino alla terza e alla quarta generazione».
8 Subito Mosè si inchinò fino a terra per adorare il Signore,
9 poi disse: «Signore, tu mi hai dato la tua fiducia, ti prego perciò di venire insieme a noi. Riconosco che è gente dalla testa dura, ma tu perdona le nostre disubbidienze e i nostri peccati, e prendici come tua proprietà».

CONDIZIONI DELL'ALLEANZA

10 Il Signore dichiarò a Mosè: «Io voglio concludere un'alleanza con voi. Alla presenza di tutto il tuo popolo farò prodigi mai compiuti in nessun paese e presso nessun popolo. Tutto il popolo in mezzo al quale ti trovi vedrà come sono straordinarie le mie opere e quel che io ho intenzione di fare per mezzo di te.
11 «Osservate dunque tutto quel che io ti comando in questo giorno, e io scaccerò davanti a voi gli Amorrei, i Cananei, gli Ittiti, i Perizziti, gli Evei e i Gebusei.
12 State bene attenti a non scendere a patti con gli abitanti della terra nella quale entrerete: sarebbe una trappola per voi.
13 Anzi, dovrete distruggere i loro altari, spezzare le loro stele e tagliare i loro pali sacri.
14 Non dovete adorare un dio straniero, perché io, il Signore, mi chiamo anche il Dio Geloso: non sopporto di avere rivali.
15 Non scendete dunque a patti con gli abitanti di quella terra: altrimenti, quando celebreranno il culto ai loro idoli e faranno sacrifici ai loro dèi, vi inviteranno a partecipare, e voi finireste per mangiare la carne degli animali offerti ai loro dèi.
16 E poi scegliereste tra di loro le mogli per i vostri figli, e quando esse celebreranno il culto ai loro idoli indurranno anche i vostri figli a vendersi ai loro dèi.
17 «Non fatevi la statua di nessun Dio.
18 «Osservate la festa degli Azzimi: nella ricorrenza del mese di Abib, il mese in cui siete usciti dall'Egitto, dovete mangiare per sette giorni pane non lievitato, come vi ho comandato.
19 «Ogni primogenito appartiene a me, anche quelli del vostro bestiame: ogni primo nato maschio della vacca, della pecora o della capra deve essere offerto a me.
20 AI posto del primogenito dell'asina dovete offrire un agnello. Se non volete sostituire l'asino, gli spezzerete il collo. In ogni caso dovete sacrificare un animale al posto di ogni maschio primogenito dei vostri figli. Nessuno osi presentarsi al mio santuario a mani vuote.
21 «Lavorate sei giorni e il settimo riposatevi: osserverete questo riposo anche nel tempo dell'aratura e della mietitura.
22 «Celebrate anche la festa delle Settimane, per offrirmi le primizie della mietitura del frumento, e la festa del Raccolto alla fine dell'anno.
23 «In queste tre feste annuali gli uomini si presenteranno a me, il Signore Dio, il Dio di Israele.
24 Nessuno oserà impadronirsi della vostra terra, quando verrete al mio santuario al tempo di queste tre feste annuali, perché io scaccerò molti popoli davanti a voi e farò ingrandire i vostri confini.
25 «Il sangue dei sacrifici non potete offrirlo insieme a pane lievitato, e l'animale sacrificato per la festa di Pasqua non potrete conservarlo fino al mattino seguente.
26 Offrite nel tempio del Signore vostro Dio il meglio dei vostri raccolti. Non fate cuocere un capretto nel latte di sua madre».
27 Il Signore ordinò ancora a Mosè: «Scrivi questi comandamenti, perché essi stanno alla base dell'alleanza che concludo con te e con il popolo d'Israele».
28 Mosè rimase sul monte con il Signore quaranta giorni e quaranta notti, senza mangiare e senza bere. Il Signore scrisse sulle tavole di pietra le parole dell'alleanza, i dieci comandamenti.

MOSE' RITORNA ALL'ACCAMPAMENTO

29 Mosè scese dal monte Sinai. Teneva in mano le due tavole su cui erano scritti gli insegnamenti del Signore; egli non sapeva che la pelle della sua faccia era diventata splendente poiché aveva parlato con il Signore.
30 Aronne e tutti gli Israeliti notarono che la pelle della faccia era splendente ed ebbero paura di avvicinarsi a lui.
31 Mosè li chiamò. Allora Aronne e tutti i capi della comunità andarono da lui e Mosè parlò loro.
32 Dopo si avvicinarono tutti gli Israeliti ed egli comunicò loro tutto quel che il Signore gli aveva ordinato sul monte Sinai.
33 Quando Mosè ebbe finito di parlare, si coprì la faccia con un velo.
34 Da allora, ogni volta che si presentava al Signore per parlare con lui, Mosè si toglieva il velo. Quando usciva e riferiva agli Israeliti gli ordini ricevuti,
35 gli Israeliti Io guardavano in faccia e vedevano che la pelle del suo volto era splendente. Poi Mosè metteva ancora il velo sulla faccia e lo teneva fino al momento di incontrarsi di nuovo con il Signore.

REALIZZAZIONE DELLE ISTITUZIONI PER IL CULTO

CAPITOLO 35

IL SABATO: GIORNO DI RIPOSO

(vedi 20, 8-11 e 31, 12-17)
1 Mosè radunò tutta la comunità degli Israeliti e disse loro: «Ecco i comandamenti che il Signore vi ordina di osservare:
2 Ci sono sei giorni per lavorare, ma il settimo è il sabato, giorno di riposo consacrato a me. Chiunque lavorerà in giorno di sabato sarà messo a morte.
3 In giorno di sabato è proibito anche accendere il fuoco nelle vostre case».

GLI ISRAELITI PORTANO LE LORO OFFERTE

(vedi 25, 1-7)
4 Mosè disse ancora a tutta la comunità degli Israeliti: «Questo è l'ordine del Signore:
5 Raccogliete un'offerta per lui. Chi è generoso offra per il Signore oro, argento e rame,
6 lana tinta di viola, di rosso e di scarlatto, lino fine e stoffa di pelo di capra,
7 pelli di montone tinte di rosso, pelli di tasso e legno di acacia,
8 olio per illuminazione, essenze aromatiche per l'olio della consacrazione e per l'incenso profumato,
9 pietre di onice e altre pietre preziose da incastonare nell'efod e nel pettorale.
10 Tutti quelli che tra di voi sono abili artigiani devono riunirsi per eseguire quanto il Signore ha comandato:
- 11 l'Abitazione con la tenda, la copertura, i ganci, le assi, le traverse, le colonne e le basi; - 12 l'arca e le sue stanghe, il coperchio e il tendaggio che la nasconde;
- 13 la tavola dei pani con le sue stanghe e tutti i suoi accessori e i pani per l'offerta;
- 14 Il candelabro per l'illuminazione, con i suoi accessori, le lampade e l'olio per l'illuminazione;
- 15 l'altare per i profumi con le sue stanghe, l'olio per le consacrazioni e l'incenso profumato;
- il tendaggio per la porta all'ingresso dell'Abitazione del Signore;
- 16 l'altare per i sacrifici con la sua graticola, le sue sbarre e tutti i suoi accessori;
- la vasca con il suo piedistallo;
- 17 i tendaggi per il cortile, con le colonne e le basi e il tendaggio per l'ingresso del cortile;
- 18 i picchetti dell'Abitazione, i picchetti del cortile e le loro corde;
- 19 gli abiti liturgici per il culto nel luogo, santo, gli abiti sacri per Aronne e per i suoi figli, da indossare quando eserciteranno il loro ministero».
20 Allora tutta la comunità degli Israeliti lasciò Mosè
21 Poi tutti quelli che erano veramente generosi portarono l'offerta per il Signore, per la costruzione della tenda dell'incontro, per tutti gli oggetti necessari al culto, e per gli abiti sacri.
22 Tutti quelli che erano generosi, uomini e donne, portarono ogni specie di gioielli d'oro: fermagli, pendenti, anelli e collane; li portarono e li offrirono al Signore con il gesto rituale della presentazione.
23 Portarono, quelli che li possedevano, lana viola, rossa e scarlatta, lino fine, stoffa di pelo di capra, pelli di montone tinte di rosso e pelli di tasso.
24 Chi aveva messo da parte argento o rame li portò per il Signore, e così anche chi aveva legno di acacia adatto per le costruzioni lo portò.
25 Inoltre tutte le donne esperte filarono e portarono filati di lana viola, rossa e scarlatta e di lino.
26 Altre donne generose e capaci filarono pelo di capra.
27 I capi portarono le pietre di onice e le altre pietre preziose da incastonare nell'efod e nel pettorale,
28 essenze aromatiche e olio per illuminazione, per le consacrazioni e per l'incenso profumato.
29 Così tutti gli Israeliti generosi, uomini e donne, portarono il loro contributo volontario per compiere le opere che il Signore aveva comandato a Mosè.

MOSE' SCEGLIE BEZALEEL E OOLIAB PER FARE I LAVORI

(vedi 31, 1-11)
30 Mosè disse agli Israeliti: «Vedete, il Signore ha scelto Bezaleel, figlio di Uri e nipote di Cur, della tribù di Giuda.
31 Lo ha riempito del suo spirito e lo ha reso abile e intelligente, capace di fare ogni genere di lavoro:
32 egli sa fare progetti ed eseguirli in oro, argento e rame;
33 egli sa intagliare le pietre da incastonare, scolpire il legno e compiere ogni genere di lavoro artistico.
34 Il Signore gli ha dato anche la capacità di insegnare agli altri e così ha fatto anche con Ooliab, figlio di Achisamach, della tribù di Dan.
35 Ha dato loro l'abilità di compiere ogni genere di lavoro d'intaglio, di disegno, di tessitura e di ricamo in lana viola, rossa e scarlatta e in lino: essi sono veramente abili nel fare progetti e nel portarli a compimento.

CAPITOLO 36
1 «Perciò Bezaleel, Ooliab e tutti gli altri artigiani che il Signore ha dotato di abilità, di intelligenza e di capacità, per eseguire i lavori della costruzione del santuario, faranno ogni cosa secondo gli ordini del Signore».
2 Mosè chiamò perciò Bezaleel, Ooliab e tutti gli artigiani che il Signore aveva dotato di abilità e che erano portati a eseguire i lavori.
3 Essi ricevettero da Mosè tutte le offerte degli Israeliti per il lavoro della costruzione.
4 Allora tutti gli artigiani che lavoravano per il santuario, lasciarono il lavoro
5 e andarono a dire a Mosè: «Il popolo porta più di quanto è necessario per il lavoro ordinato dal Signore».
6 Mosè allora ordinò di proclamare nell'accampamento: «Nessuno, uomo o donna, offra più niente per i lavori!».
Così fu ordinato al popolo di non portare altre offerte,
7 perché quello che era già stato offerto era sufficiente per l'esecuzione di tutti i lavori, anzi, ce n'era di troppo.

L'ABITAZIONE DEL SIGNORE

(vedi 26, 1-36)
8 Tutti gli artigiani addetti ai lavori fecero l'Abitazione con dieci teli di lino ritorto intessuto con lana viola, rossa e scarlatta e li ornarono con figure di cherubini.
9 Ciascun telo era lungo quattordici metri e largo due.
10 Cinque teli furono uniti l'uno all'altro e così anche gli altri cinque.
11 Fecero cordoni di lana viola sull'orlo del primo telo, a un'estremità del primo gruppo di teli, e la stessa cosa all'orlo dell'ultimo nel secondo gruppo di teli.
12 Fecero cinquanta cordoni all'estremità di ogni gruppo di teli, e i cordoni si corrispondevano.
13 Fecero cinquanta ganci d'oro e unirono i teli l'uno all'altro mediante i ganci; così il tutto venne a formare una cosa sola.
14 Fecero poi undici teli di lana di capra per la tenda destinata a coprire l'Abitazione.
15 Ciascun telo era lungo quindici metri e largo due.
16 Unirono insieme cinque teli da una parte e sei teli dall'altra.
17 Fecero cinquanta cordoni sull'orlo del primo telo e a un'estremità del primo gruppo, e cinquanta cordoni sull'orlo del telo del secondo gruppo.
18 Fecero cinquanta ganci di rame per unire insieme la tenda così da formare un tutt'uno.
19 Fecero poi per questa tenda superiore una copertura di pelli di montone tinte di rosso e al di sopra un'altra copertura di pelli di tasso.
20 Fecero assi di legno di acacia da mettere verticalmente a sostegno dell'Abitazione.
21-22 Ogni asse era lunga cinque metri e larga settantacinque centimetri e aveva due sostegni congiunti da un rinforzo.
23 Fecero venti assi per il lato sud dell'Abitazione
24 e quaranta basi d'argento sotto i due sostegni.
25 Fecero poi venti assi per il lato nord dell'Abitazione
26 e anche per esse quaranta basi d'argento, due sotto ogni asse.
27 Per la parte posteriore dell'Abitazione, verso ovest, fecero sei assi.
28 Inoltre due assi per gli angoli sulla parte posteriore.
29 Esse erano formate ciascuna da due parti uguali, abbinate e perfettamente congiunte dal basso fino alla cima, all'altezza del primo anello. Costruirono l'una e l'altra in tal modo per formare i due angoli.
30 Per la parte posteriore c'erano dunque otto assi con le loro basi d'argento: sedici basi, ossia due basi sotto ogni asse.
31 Fecero inoltre traverse di legno di acacia: cinque per le assi di un lato dell'Abitazione,
32 cinque per le assi dell'altro lato e cinque per le assi della parte posteriore, verso ovest.
33 Fecero la traversa centrale che passava da un'estremità all'altra delle assi, esattamente a mezz'altezza.
34 Rivestirono d'oro le assi e le traverse e fecero gli anelli d'oro per infilare le traverse.
35 Fecero il tendaggio tessuto di lana viola, rossa e scarlatta e di lino ritorto, ornato con figure di cherubini.
36 Fecero per esso quattro colonne di acacia, le rivestirono d'oro e fecero i loro uncini d'oro, poi fusero per essi quattro basi d'argento.
37 Per l'ingresso della tenda fecero un altro tendaggio ricamato, tessuto di lana viola, rossa e scarlatta e di lino ritorto,
38 le sue cinque colonne con i loro uncini. Rivestirono d'oro i loro capitelli e le loro aste trasversali e fecero le loro cinque basi di rame.

CAPITOLO 37

L'ARCA DELL'ALLEANZA

(vedi 25, 10-22)
1 Bezaleel costruì l'arca di legno d'acacia, lunga un metro e venticinque centimetri, larga e alta settantacinque centimetri.
2 Dentro e fuori la rivestì d'oro puro e le fece intorno un bordo d'oro.
3 Fuse per essa quattro anelli d'oro e li fissò ai quattro piedi: due da una parte e due dall'altra.
4 Costruì due stanghe di legno di acacia e le rivestì d'oro.
5 Introdusse le stanghe negli anelli ai due lati dell'arca per trasportarla.
6 Costruì il coperchio d'oro puro, lungo un metro e venticinque centimetri e largo settantacinque centimetri;
7 alle due estremità del coperchio costruì due cherubini d'oro battuto con il martello:
8 essi formavano un sol pezzo con il coperchio: uno da una parte e uno dall'altra.
9 Erano posti uno di fronte all'altro con la faccia rivolta verso il coperchio, e le loro ali distese lo proteggevano.

LA TAVOLA DEI PANI

(vedi 25, 23-30)
10 Costruì la tavola di legno di acacia, lunga un metro, larga cinquanta centimetri e alta settantacinque.
11 La rivestì d'oro puro e le fece intorno un bordo d'oro.
12 Le fabbricò attorno anche una cornice larga otto centimetri e le fece un bordo d'oro.
13 Fuse per essa quattro anelli d'oro e li fissò agli angoli dei quattro piedi.
14 Gli anelli erano fissati alla cornice e servivano a infilare le stanghe per trasportare la tavola.
15 Costruì le stanghe di legno d'acacia e le rivestì d'oro; esse dovevano servire a trasportare la tavola.
16 Fece in oro puro anche gli accessori della tavola: i piatti, le coppe, le anfore e le tazze per le offerte di vino.

IL CANDELABRO

(vedi 25, 31-40)
17 Costruì il candelabro d'oro puro battuto con il martello; il suo fusto, i suoi bracci, i suoi calici, i suoi bulbi e le sue corolle erano tutti d'un pezzo.
18 Dal fusto partivano sei bracci: tre da una parte e tre dall'altra.
19 Ogni braccio aveva tre calici in forma di fiore di mandorlo, con bulbo e corolla. Così era per tutti i sei bracci del candelabro.
20 Il suo fusto aveva quattro calici in forma di fiore di mandorlo, con i loro bulbi e le loro corolle:
21 sotto ogni coppia di bracci che uscivano dal fusto del candelabro c'era un bulbo.
22 I bulbi e i relativi bracci formavano un solo pezzo con il resto, e il tutto era d'oro puro battuto con il martello.
23 D'oro puro costruì le sue sette lampade, i suoi smoccolatoi e i suoi portacenere.
24 Per il candelabro impiegò trentacinque chili di oro puro.

L'ALTARE PER L'INCENSO E I PROFUMI

(vedi 30, 1-10. 22-38)
25 Per bruciare l'incenso costruì l'altare di legno di acacia, quadrato, lungo e largo cinquanta centimetri e alto un metro. I suoi angoli superiori erano rialzati a forma di corno ed erano un pezzo solo con l'altare.
26 Rivesti d'oro puro il suo piano, i suoi lati, i suoi angoli rialzati e gli costruì intorno un bordo d'oro.
27 Costruì anche due anelli d'oro e li fissò sotto il bordo, da una parte e dall'altra dell'altare, per infilarvi le stanghe per trasportarlo.
28 Costruì le stanghe di legno d'acacia e le rivestì d'oro.
29 Secondo l'arte del profumiere preparò l'olio per le consacrazioni e l'incenso profumato da bruciare.

CAPITOLO 38

L'ALTARE PER I SACRIFICI E LA VASCA DI RAME

(vedi 27, 1-8; 30, 17-31)
1 Costruì l'altare di legno di acacia: era quadrato, lungo e largo due metri e mezzo e alto uno e mezzo.
2 I suoi quattro angoli erano rialzati a forma di corno e formavano un tutt'uno con l'altare. Tutto l'altare lo rivestì di rame.
3 Costruì in rame anche tutti gli accessori dell'altare: i recipienti per raccogliere le ceneri, le palette, i vasi per l'aspersione, le forchette e i bracieri.
4 Costruì per l'altare una graticola di rame, lavorata a forma di rete, e la pose sotto la cornice dell'altare; essa arrivava in basso fino a metà altezza dell'altare.
5 Fuse quattro anelli e li pose ai quattro angoli della graticola di rame per infilarvi le stanghe;
6 le costruì di legno d'acacia e le rivestì di rame,
7 le introdusse negli anelli sui lati dell'altare per trasportarlo. Costruì l'altare con assi, vuoto all'interno.
8 Costruì in rame la vasca e anche il suo piedistallo: per essi usò gli specchi di rame delle donne che prestavano servizio all'ingresso della tenda dell'incontro.

I TENDAGGI PER IL CORTILE DELL'ABITAZIONE

(vedi 27, 9-19)
9 Costruì poi il cortile dell'Abitazione dei Signore. Sul lato sud il cortile era delimitato da tendaggi di lino ritorto lunghi cinquanta metri.
10 Costruì le loro venti colonne con le basi di rame, gli uncini e le loro aste trasversali d'argento.
11 Delimitò anche il lato rivolto a nord con tendaggi lunghi cinquanta metri sostenuti da venti colonne con le basi di rame, gli uncini e le aste trasversali d'argento.
12 Sul lato ovest c'erano tendaggi lunghi venticinque metri sostenuti da dieci colonne con le loro basi di rame,
13 con i capitelli e i loro uncini d'argento. Il lato est misurava venticinque metri così suddivisi:
14 da una parte tendaggi per sette metri e mezzo con tre colonne e le basi,
15 dall'altra tendaggi per sette metri e mezzo con tre colonne e le basi.
16 Tutti i tendaggi che delimitavano il cortile erano di lino ritorto.
17 Le basi delle colonne erano di rame, mentre i loro uncini e le aste trasversali erano d'argento; così anche il rivestimento dei loro capitelli era d'argento e tutte le colonne del cortile avevano aste trasversali d'argento.
18 Alla porta del cortile c'era una tenda ricamata, tessuta di lana viola, rossa e scarlatta e di lino ritorto: essa era lunga dieci metri e ampia due metri e mezzo come anche gli altri tendaggi del cortile.
19 Essa aveva quattro colonne con le loro basi di rame, gli uncini d'argento e il rivestimento dei loro capitelli e le loro aste trasversali pure d'argento.
20 Tutti i picchetti dell'Abitazione e del recinto attorno erano di rame.

LA QUANTITÀ DEI METALLI IMPIEGATI

21 Questo è il resoconto dei metalli impiegati per costruire l'Abitazione del Signore in cui erano custodite le tavole con i suoi insegnamenti. Questo resoconto fu preparato per ordine di Mosè dai leviti sotto la direzione di Itamar, figlio del sacerdote Aronne.
22 Bezaleel, figlio di Uri e nipote di Cur, della tribù di Giuda, esegui gli ordini dati dal Signore a Mosè.
23 Con lui lavorò anche Ooliab, figlio di Achisamach, della tribù di Dan, intagliatore, decoratore e ricamatore di lana viola, rossa e scarlatta e di lino.
24 Totale dell'oro offerto dagli Israeliti e impiegato per la costruzione del santuario: dieci quintali e venti chili, secondo il peso ufficiale del santuario.
25 L'argento raccolto in occasione del censimento della comunità pesava trentacinque quintali e ventitré chili secondo il peso ufficiale del santuario.
26 Questo corrisponde a una moneta d'argento da cinque grammi per ciascuna delle seicentotremila cinquecentocinquanta persone dai vent'anni in su sottoposte al censimento.
27 Trentacinque quintali d'argento furono usati per fondere le cento basi delle colonne del santuario e delle colonne della tenda: ossia trentacinque chili per ogni base.
28 Restavano ancora quasi venti chili e furono usati per i ganci delle colonne, per rivestire i loro capitelli e per le aste trasversali che univano le colonne.
29 Il rame offerto pesava quasi venticinque quintali.
30 Fu utilizzato per le basi alle colonne d'ingresso della tenda dell'incontro, per l'altare di rame con la sua graticola di rame e per tutti gli accessori dell'altare,
31 per le basi del cortile, per le basi della porta del cortile, per tutti i picchetti dell'Abitazione e per tutti i picchetti del cortile.

CAPITOLO 39

GLI ABITI PER I SACERDOTI

(vedi 28, 1-5)
1 Fecero gli abiti dei sacerdoti per il servizio nel luogo santo con stoffa di lino e di lana viola, rossa e scarlatta. Gli abiti sacri di Aronne erano come il Signore aveva ordinato a Mosè.
L'EFOD
(vedi 28, 6-14)
2 Fecero l'efod, tessuto d'oro, di lana viola, rossa e scarlatta, e di lino ritorto.
3 Fecero placche d'oro battuto e le tagliarono in strisce sottili per intrecciarle a regola d'arte con la lana viola, rossa e scarlatta e con il lino.
4 Fecero all'efod due spalline, che vennero attaccate alle due estremità, e ne risultò un pezzo unico.
5 La cintura per fissarlo fu fatta allo stesso modo ed era di un solo pezzo: tessuta d'oro, di lana viola, rossa e scarlatta, e di lino ritorto, come il Signore aveva ordinato a Mosè.
6 Lavorarono due piccole pietre di onice, inserite in montature d'oro, e vi incisero i nomi degli Israeliti, allo stesso modo con cui si incidono i sigilli.
7 Fissarono le due pietre sulle spalline dell'efod, come ricordo della presenza degli Israeliti, nel modo che il Signore aveva ordinato a Mosè.
IL PETTORALE
(vedi 28, 15-30)
8 Anche il pettorale, come l'efod, fu lavorato artisticamente: tessuto d'oro, di lana viola, rossa e scarlatta, e di lino ritorto.
9 Era come una tasca quadrata, lungo e largo venticinque centimetri.
10 Lo decorarono con quattro file di pietre preziose: una cornalina, un topazio e uno smeraldo nella prima fila;
11 una turchese, uno zaffiro e un berillo nella seconda fila;
12 un giacinto, un'agata e un'ametista nella terza fila;
13 un crisolito, un'onice e un diaspro nella quarta fila. Ogni pietra era fissata da una montatura d'oro.
14 Le pietre significavano le dodici tribù degli Israeliti: su ognuna era inciso, come in un sigillo, il nome di un figlio di Giacobbe.
15 Fecero sul pettorale catenelle d'oro puro intrecciate come corde.
16 Fecero due montature d'oro e fissarono due anelli d'oro ai due angoli superiori del pettorale.
17 Attaccarono le due catenelle d'oro a questi due anelli,
18 fissarono le altre due estremità delle catenelle alle montature d'oro e le fecero passare sulle spalline dell'efod, nella parte anteriore.
19 Fecero altri due anelli d'oro e li fissarono ai due angoli inferiori del pettorale nella parte interna, verso l'efod.
20 Fecero altri due anelli d'oro e li fissarono sulle due spalline dell'efod in basso, sul suo lato anteriore, nel punto dove erano cucite al di sopra della cintura dell'efod.
21 Poi legarono gli anelli del pettorale agli anelli dell'efod mediante un cordone di lana viola, perché restasse al di sopra della cintura dell'efod e non si distaccasse da esso, come il Signore aveva ordinato a Mosè.
GLI ALTRI ABITI SACRI
(vedi 28, 31-43)
22 Fecero il manto su cui il sacerdote portava l'efod, tutto tessuto di lana viola.
23 L'apertura del manto era rinforzata da un bordo perché non si strappasse.
24 Fecero sull'orlo del manto melagrane di lana ritorta viola, rossa e scarlatta.
25 Fecero campanelli d'oro puro e li misero in mezzo alle melagrane sull'orlo del manto:
26 ogni campanello era alternato con una melagrana per tutto l'orlo del manto. Aronne l'indossava per esercitare il sacerdozio, come il Signore aveva ordinato a Mosè.
27 Fecero le tuniche tessute di lino per Aronne e per i suoi figli;
28 il turbante di lino, gli ornamenti dei copricapi di lino e i calzoni di lino fine ritorto;
29 la cintura di lino ritorto, di lana viola, rossa e scarlatta, ricamata, come il Signore aveva ordinato a Mosè.
30 Fecero la lamina, il diadema sacro, d'oro puro e vi scrissero sopra, come in un sigillo, le parole: «Sacro al Signore».
31 Vi fissarono un cordone di lana viola per mettere la corona sopra il turbante, come il Signore aveva ordinato a Mosè.
32 Così fu finito tutto il lavoro dell'Abitazione, della tenda dell'incontro. Gli Israeliti eseguirono ogni cosa proprio come il Signore aveva ordinato a Mosè.

IL LAVORO ULTIMATO E' CONSEGNATO A MOSE'

33 Portarono dunque a Mosè
- l'Abitazione del Signore, la tenda e tutti i suoi accessori: i suoi ganci, le sue assi, le sue traverse, le sue colonne e le sue basi;
- 34 la copertura di pelli di montone tinte di rosso, la copertura di pelli di tasso e il tendaggio per dividerla;
- 35 l'arca per le tavole degli insegnamenti del Signore, con le sue stanghe e il coperchio;
- 36 la tavola dei pani con tutti i suoi accessori e i pani dell'offerta;
- 37 il candelabro d'oro puro con le sue lampade, da collocarsi su di esso, con tutti i suoi accessori e l'olio per l'illuminazione;
- 38 l'altare d'oro, l'olio per le consacrazioni, l'incenso profumato da bruciare e il tendaggio per l'ingresso della tenda;
- 39 l'altare di rame con la sua graticola di rame, le sue stanghe e tutti i suoi accessori;
- la vasca e il suo piedistallo;
- 40 i tendaggi del cortile con le colonne e le basi e il tendaggio per la porta del cortile, le sue corde e i suoi picchetti;
- tutti gli arredi per il culto nell'Abitazione, per la tenda dell'incontro;
- 41 gli abiti liturgici per il culto nel santuario, gli abiti sacri per Aronne e i suoi figli, da indossare quando esercitavano il loro ministero.
42 Gli Israeliti avevano eseguito ogni lavoro secondo le prescrizioni date a Mosè dal Signore.
43 Mosè esaminò tutta l'opera e trovò che tutto era stato eseguito come il Signore aveva ordinato; allora benedisse gli Israeliti.

CAPITOLO 40

IL SIGNORE ORDINA DI CONSACRARE L'ABITAZIONE E I SACERDOTI

1 Il Signore ordinò a Mosè:
2 «Il primo giorno del mese alzerai l'Abitazione, ossia la tenda dell'incontro.
3 Vi mette rai dentro, dietro al tendaggio, l'arca che contiene i miei insegnamenti;
4 vi collocherai la tavola dei pani con tutti i suoi accessori; poi introdurrai anche il candelabro e accenderai su di esso le lampade.
5 Metterai l'altare d'oro per i profumi davanti all'arca con i miei insegnamenti e infine stenderai il tendaggio all'ingresso dell'Abitazione.
6 Poi metterai l'altare per i sacrifici di fronte all'ingresso della tenda dell'incontro.
7 Fra la tenda dell'incontro e l'altare metterai la vasca di rame e la riempirai d'acqua.
8 Tutt'attorno stenderai i tendaggi del cortile e quello per il suo ingresso.
9 «Poi prenderai l'olio per le consacrazioni e con esso ungerai l'Abitazione e quanto essa contiene: così la consacrerai con tutti i suoi accessori e da quel momento sarà cosa sacra.
10 Ungerai anche l'altare per i sacrifici e tutti i suoi accessori: così lo consacrerai ed esso sarà cosa santissima.
11 Ungerai anche la vasca con il suo piedistallo e così la consacrerai.
12 «Poi condurrai Aronne e i suoi figli all'ingresso della tenda dell'incontro e li laverai con acqua.
13 Farai indossare ad Aronne gli abiti sacri, verserai su di lui l'olio e così lo consacrerai per essere mio sacerdote.
14 Dirai anche ai suoi figli di avvicinarsi e farai indossare loro le tuniche.
15 Poi, come hai fatto per il padre, verserai su di loro l'olio per farli diventare miei sacerdoti. Questa consacrazione li renderà con i loro figli sacerdoti per sempre».

MOSE' ALZA LA TENDA DELL'ABITAZIONE DEL SIGNORE

16 Mosè eseguì con cura quello che il Signore gli aveva ordinato:
17 a un anno esatto dalla partenza dall'Egitto, nel primo giorno del mese alzò la tenda dell'Abitazione.
18 Mosè fece alzare la tenda: furono collocate le basi, le assi e le traverse, e furono alzate le colonne.
19 Sull'Abitazione fu stesa la tenda e su di essa la tenda per la copertura, come il Signore aveva ordinato a Mosè.
20 Prese le tavole con gli insegnamenti del Signore e le collocò dentro l'arca; quindi mise le stanghe all'arca e la ricoprì con il suo coperchio.
21 Poi introdusse l'arca nell'Abitazione e stese il tendaggio che doveva nascondere l'arca con gli insegnamenti del Signore, come egli stesso aveva ordinato a Mosè.
22 Nella tenda dell'incontro collocò la tavola, sul lato nord dell'Abitazione, al di fuori del tendaggio.
23 Sulla tavola collocò in ordine i pani offerti al Signore, come il Signore stesso gli aveva ordinato.
24 Nella tenda dell'incontro collocò anche il candelabro, di fronte alla tavola, sul lato sud dell'Abitazione,
25 e vi accese sopra le lampade in onore del Signore, come egli stesso aveva ordinato a Mosè.
26 Collocò poi l'altare d'oro davanti al tendaggio nella tenda dell'incontro
27 e bruciò su di esso l'incenso profumato, come il Signore gli aveva ordinato.
28 Stese infine il tendaggio all'ingresso dell'Abitazione.
29 Poi collocò l'altare per i sacrifici all'ingresso della tenda dell'incontro. Bruciò su di esso un sacrificio completo e un'offerta di vegetali, come il Signore gli aveva ordinato.
30 Collocò la vasca fra la tenda dell'incontro e l'altare e vi mise dentro l'acqua per le purificazioni:
31 con quell'acqua Mosè, Aronne e i suoi figli si lavarono le mani e i piedi.
32 Si purificavano così ogni volta che entravano nella tenda dell'incontro e quando si avvicinavano all'altare, come il Signore aveva ordinato a Mosè.
33 Infine Mosè fece fissare i tendaggi per il cortile intorno all'Abitazione e all'altare, e stese il tendaggio all'ingresso del cortile. Così Mosè terminò tutti i lavori.

IL SIGNORE PRENDE POSSESSO DELL'ABITAZIONE

34 Allora la nube coprì la tenda dell'incontro e la presenza gloriosa del Signore riempì l'Abitazione.
35 Mosè non poté più entrare nella tenda dell'incontro perché su di essa c'era la nube e la presenza gloriosa del Signore riempiva l'Abitazione.
36 A ogni tappa, quando la nube si alzava dall'Abitazione, gli Israeliti levavano l'accampamento.
37 Se però la nube non si alzava, essi non partivano, e attendevano che la nube si fosse alzata.
38 Durante tutto il tempo del viaggio il Signore manifestò la sua presenza agli Israeliti con la nube, che di giorno copriva l'Abitazione, e con il fuoco, che di notte brillava in essa.