INTRODUZIONE AL LIBRO DELL'ESODO
Caratteristiche
principali
Questo libro fu intitolato Esodo
(uscita) dalle antiche traduzioni greca e latina, perché narra come Dio
liberò il suo popolo facendolo "uscire"
dall'Egitto.
Il libro si apre con la descrizione
dell'oppressione a cui gli Israeliti sono sottoposti in Egitto (capitoli 1-2).
Per liberarli, Dio chiama Mosè perché sia la loro guida, e
interviene con castighi contro gli Egiziani, per costringerli a lasciar partire
il suo popolo (capitoli 3-11).
La parte centrale
del libro narra l'uscita del popolo dall'Egitto (capitoli 12-15): Gli Israeliti,
una volta liberi, attraversano il deserto e giungono al monte Sinai (capitoli
16-18).
Al Sinai Dio rinnova con gli Israeliti
l'alleanza che aveva fatto con i loro antenati Abramo, Isacco e Giacobbe, e
dà loro le leggi che essi dovranno osservare per essergli fedeli, tra cui
i "Dieci Comandamenti" (capitoli 19-24).
Dio ha
liberato per amore il suo popolo ed esso ora è chiamato ad onorarlo e
adorarlo. Per questo Mosè riceve indicazioni particolareggiate per la
costruzione e l'uso di tutto quel che servirà alla celebrazione del culto
del Signore (capitolo 25-31). Dopo la narrazione dell'infedeltà degli
Israeliti, che raffigurano Dio nella forma del vitello d'oro (capitolo 32-34),
il libro racconta come il popolo costruisce tutto quanto è necessario per
il culto del Signore ubbidendo ai suoi ordini (capitoli 35-40). Così gli
Israeliti possono iniziare il cammino attraverso il deserto verso la terra
promessa.
Autore e ambiente
storico
Gli avvenimenti e le leggi contenuti in
questo libro sono state tramandate per molto tempo a memoria, prima di essere
scritte. Per questo è difficile talvolta, per noi, ricostruire
esattamente tutti i particolari storici. Ma i contenuti dell'Esodo rimangono
sempre vivi. I fatti rivelano che Dio libera da ogni forma di schiavitù
perché vuole concludere un'alleanza con gli uomini. Le leggi ricordano
che la scelta e la liberazione, compiute da Dio, esigono un impegno totale verso
di Lui nella vita individuale e nei rapporti con gli altri uomini.
Per i cristiani questi avvenimenti sono il segno
della liberazione che Dio offre a tutti gli uomini attraverso Gesù
Cristo.
Schema
-
Dio vuole liberare il suo popolo 1,1 - 7,7
- Dio
opera fatti straordinari 7,8 - 11,10
- Dio libera
gli Israeliti 12,1 - 15,21
- Gli Israeliti nel
deserto 15,22 - 18,27
- Alleanza di Dio con il
popolo d'Israele 19,1 - 24,11
- Istruzioni per il
culto 24,12 - 31,18
- Gli Iraeliti rompono
l'alleanza con Dio 32,1 - 34,35
- Realizzazione
delle istruzioni per il culto 35,1 - 40,38
DIO VUOLE LIBERARE IL SUO POPOLO
CAPITOLO
1
GLI ISRAELITI DIVENTANO NUMEROSI
1 Questi sono i nomi degli
Israeliti che scesero in Egitto con il loro padre Giacobbe e con le loro
famiglie:
2 Ruben, Simeone, Levi, Giuda,
3 Issacar, Zabulon, Beniamino,
4 Dan, Neftali, Gad e
Aser;
5 Giuseppe si trovava già in Egitto.
Tutti insieme i discendenti di Giacobbe erano settanta persone.
6 Con il passar del tempo morirono Giuseppe, i
suoi fratelli e quella generazione.
7 I loro
discendenti però ebbero molti figli e diventarono così numerosi e
forti che riempirono tutto il territorio.
IL FARAONE RENDE SCHIAVI GLI ISRAELITI
8 Un nuovo re, che non sapeva
nulla di Giuseppe, salì al potere
nell'Egitto.
9 Egli disse al suo popolo:
«Questi Israeliti sono ormai diventati più numerosi e più
forti di noi!
10 E' ora di prendere
provvedimenti adatti contro di loro perché non aumentino ancora di
più. Altrimenti, in caso di guerra, si uniranno ai nostri nemici per
combatterci e abbandoneranno l'Egitto».
11
Allora gli Egiziani imposero agli Israeliti alcuni capi perché li
opprimessero con lavori forzati. Così costruirono per il faraone le
città di Pitom e Ramses per i rifornimenti militari.
12 Ma più gli Israeliti erano oppressi,
più si moltiplicavano e cresceva il loro numero così che gli
Egiziani avevano paura di loro.
13 Allora li
trattarono con estrema durezza, come schiavi.
14
Resero la loro vita impossibile con lavori insopportabili. Dovevano fabbricare
mattoni d'argilla e occuparsi di tutto il lavoro nei campi. In una parola, li
trattarono in modo disumano!
IL FARAONE COMANDA DI UCCIDERE I NEONATI DEGLI ISRAELITI
15 Gli Israeliti avevano due
levatrici: Sifra e Pua. Il re dell'Egitto comandò loro:
16 «Quando assistete nel parto le donne
ebree, fate attenzione al sesso del bambino: se è un maschio, dovete
farlo morire; se invece è una femmina, lasciatela
vivere».
17 Le levatrici però
preferirono ubbidire a Dio: non eseguirono il comando del re e lasciarono in
vita i bambini.
18 Il re chiamò le
levatrici e disse loro:
- Perché avete
agito così e avete lasciato vivere anche i
maschi?
19 Le levatrici
risposero:
- Le donne ebree non sono come le
egiziane: sono più robuste e, quando arriva la levatrice, hanno
già partorito.
20 Dio favorì
l'opera delle levatrici e il popolo israelita crebbe e diventò sempre
più numeroso.
21 Dal momento che esse gli
avevano ubbidito, Dio concesse loro di avere una propria
famiglia.
22 Allora il faraone comandò a
tutto il popolo: «Gettate nel Nilo tutti i maschi degli Ebrei, lasciate
vivere soltanto le femmine».
CAPITOLO
2
SI SALVA UN NEONATO: MOSE'
1 Un uomo della tribù di
Levi prese in moglie una donna della sua stessa tribù.
2 Essa rimase incinta e diede alla luce un
figlio. Era un bambino molto bello, e per tre mesi lo tenne nascosto.
3 Ma poi, non potendo più tenerlo
nascosto, prese un cesto di vimini, lo rese impermeabile con catrame e pece, vi
mise dentro il bambino e lo pose tra le canne in riva al Nilo.
4 Intanto la sorella del bambino stava a una
certa distanza per vedere che cosa gli sarebbe
accaduto.
5 Poco dopo, la figlia del faraone
venne a fare il bagno nel Nilo, mentre le ragazze del suo seguito camminavano
lungo la riva del fiume. Essa vide il cesto in mezzo alle canne e mandò
una delle sue ragazze a prenderlo.
6 Aprì
il cesto e vide il bambino: il piccolo piangeva, essa ne ebbe compassione e
disse: «Senz'altro è figlio di
Ebrei!».
7 La sorella del bambino disse alla
figlia del faraone:
- Devo andare a cercarti una
balia ebrea che allatti il bambino?
Sì, -
rispose la figlia del faraone, e la ragazza andò a chiamare la madre del
bambino.
9 La figlia del faraone le
disse:
- Prendi questo bambino e allattalo per
me. Io ti pagherò!
Quella donna prese il
bambino e lo allattò.
10 Quando il bambino
fu cresciuto, lo portò dalla figlia del faraone ed essa lo tenne come un
figlio proprio. Lo chiamò Mosè, perché diceva: «L'ho
salvato dalle acque!».
Mosè salvato dalle acque
MOSE' ADULTO E' COSTRETTO A FUGGIRE
11 Quando Mosè fu
adulto, una volta andò a vedere i suoi fratelli Ebrei sul luogo dei
lavori forzati. Notò un Egiziano che picchiava duramente un Ebreo, uno
dei suoi fratelli!
12 Si guardò intorno
e, visto che non c'era nessuno, uccise l'Egiziano e lo seppellì nella
sabbia.
13 Il giorno dopo usci di nuovo e vide
due Ebrei che litigavano. Allora disse a quello che aveva
torto:
- Perché maltratti il tuo
compagno?
14 Quello gli
rispose:
- Chi ti ha nominato capo e giudice
sopra di noi? Vuoi forse uccidermi come hai ucciso
quell'Egiziano?
Allora Mosè ebbe paura
perché il fatto era diventato noto.
15
Anche il faraone ne venne a conoscenza e cercava Mosè per farlo morire.
Mosè allora fuggì lontano e andò ad abitare nella regione
di Madian.
MOSE' IN ESILIO NELLA REGIONE DI MADIAN
Mosè si era fermato
vicino a un pozzo.
16 Il sacerdote di Madian
aveva sette figlie, che erano solite venir ad attingere l'acqua. Riempivano gli
abbeveratoi e davano da bere al gregge del padre.
17 Spesso venivano anche alcuni pastori che le
cacciavano via. Mosè quel giorno le difese e abbeverò il gregge.
18 Quando tornarono dal padre, Ietro, egli
domandò:
- Come mai oggi siete tornate
così presto?
19 Ed esse
risposero:
- Un Egiziano ci ha difese dai
pastori, ha attinto l'acqua per noi e abbeverato il
gregge.
20 Egli disse alle
figlie:
- Dov'è quell'uomo? Perché
l'avete lasciato?
Chiamatelo a mangiare qualcosa
con noi!
21 Da quel giorno Mosè si
fermò presso quella famiglia. Ietro gli diede in moglie sua figlia
Zippora.
22 Essa diede a Mosè un figlio
che egli chiamò Ghersom (Emigrato) perché diceva: «Sono un
emigrato in terra straniera!».
DIO SCEGLIE MOSE' PER LIBERARE ISRAELE
23-24 Trascorsero molti anni e
il re d'Egitto morì. Gli Israeliti intanto soffrivano per la loro
schiavitù e alzavano forti lamenti. Dal profondo della sofferenza il loro
grido salì fino a Dio. Dio ascoltò il loro lamento e volle
mostrarsi fedele alla promessa fatta ad Abramo, Isacco e Giacobbe.
25 Dio guardò verso gli Israeliti e prese
a cuore la loro condizione.
CAPITOLO 3
1 In quel tempo Mosè portava al pascolo
il gregge di suo suocero Ietro. Una volta condusse il gregge oltre il deserto e
arrivò fino all'Oreb, la montagna di Dio.
2 Gli apparve allora l'angelo del Signore come
una fiamma di fuoco in un cespuglio. Mosè osservò e si accorse che
il cespuglio bruciava ma non si consumava.
3
Pensò allora di avvicinarsi per rendersi conto meglio di quel fatto
straordinario; egli voleva capire perché il cespuglio non veniva
consumato dal fuoco.
4 Il Signore vide che si era
avvicinato per guardare e Dio chiamò dal
cespuglio:
- Mosè,
Mosè!
Egli
rispose:
-
Eccomi!
5 Il Signore gli
comandò:
- Fermati lì! Togliti i
sandali, perché il luogo dove ti trovi è terra sacra!
6 Io sono il Dio di tuo padre, lo stesso Dio di
Abramo, Dio di Isacco e Dio di
Giacobbe.
Mosè si coprì la faccia
perché aveva paura di guardare Dio.
7 Il
Signore aggiunse:
- Ho visto le disgrazie del mio
popolo in Egitto, ho ascoltato il suo lamento a causa della durezza dei
sorveglianti e ho preso a cuore la sua sofferenza.
8 Sono venuto a liberarlo dalla schiavitù
degli Egiziani, lo farò uscire da quel paese e lo condurrò verso
una terra fertile e spaziosa dove scorre latte e miele: cioè nella
regione che ora è abitata dai Cananei, dagli Ittiti, dagli Amorrei, dai
Perizziti, dagli Evei e dai Gebusei.
9 Il grido
degli Israeliti è giunto fino a me e ho visto come gli Egiziani li
opprimono.
10 Ora, va'! Io ti mando dal faraone
per far uscire dall'Egitto il mio popolo, gli
Israeliti.
11 Mosè
rispose:
- Ma chi sono io per andare dal faraone
e far uscire gli Israeliti dall'Egitto?
12 Allora
Dio gli disse:
- Io sarò con te! E questo
sarà per te il segno che proprio io ti mando: quando avrai fatto uscire
il popolo dall'Egitto, voi verrete ad adorarmi su questo
monte.
DIO RIVELA IL SUO NOME A MOSE'
13 Mosè rispose a
Dio:
- Ecco, quando andrò dagli Israeliti
e dirò loro: Il Dio dei vostri padri mi ha mandato da voi, essi mi
chiederanno: «Come si chiama?». E io che cosa dovrò
rispondere?
14 E Dio disse a
Mosè:
- Io sarò sempre quello che
sono! Poi soggiunse:
- Così dovrai
rispondere agli Israeliti: Il Dio che si chiama «Io-Sono», mi ha
mandato da voi.
15 Infine Dio ordinò a
Mosè:
- Tu dovrai dire agli Israeliti: il
Signore, Dio dei vostri padri, il Dio di Abramo, il Dio di Isacco e il Dio di
Giacobbe mi ha mandato da voi. Questo è il mio nome per sempre e in
questo modo voglio essere ricordato dalle generazioni
future.
16 Va', raduna gli anziani degli
Israeliti e di' loro: Il Signore, Dio dei vostri padri, il Dio di Abramo, di
Isacco e di Giacobbe mi è apparso e mi ha detto: Ho visto come siete
maltrattati in Egitto
17 e ho deciso: vi
libererò dalla schiavitù d'Egitto e vi condurrò verso la
terra dei Cananei, degli Ittiti, degli Amorrei, dei Perizziti, degli Evei e dei
Gebusei, una terra dove scorre latte e miele.
18
Essi ascolteranno la tua voce, e allora tu e gli anziani degli Israeliti andrete
dal re d'Egitto per dirgli: il Signore, il Dio degli Ebrei, si è
manifestato a noi. Vorremmo inoltrarci nel deserto per tre giorni di cammino e
offrire sacrifici al Signore nostro Dio.
19 Io so
già che il re d'Egitto non vi lascerà andare, se non sarà
costretto con la forza
20 Allora io
interverrò con la mia potenza e opererò fatti straordinari contro
l'Egitto: soltanto allora vi lascerà partire.
21-22 Farò in modo che gli Egiziani siano
ben disposti verso di voi: allora ogni donna potrà chiedere oggetti
d'argento e d'oro e vestiti alle sue vicine e a quelle che abitano nella stessa
casa. Così quando partirete, non ve ne andrete a mani vuote. Farete
portare questi oggetti dai vostri figli e dalle vostre figlie e in questo modo
prenderete le ricchezze
dell'Egitto.
CAPITOLO 4
DIO MANIFESTA LA SUA POTENZA A MOSE'
1 Mosè rispose al
Signore:
- Gli Israeliti non mi crederanno e non
daranno ascolto alla mia parola; anzi diranno:
«Non è vero che ti è apparso
il Signore!».
2 Il Signore allora gli
disse:
- Che cos'hai in
mano?
- Un bastone, - rispose
Mosè.
3 Il Signore gli
comandò:
- Gettalo a
terra!
Mosè lo buttò a terra, e il
bastone si trasformò in serpente: allora Mosè si tirò
indietro spaventato.
4 Ma il Signore gli
comandò di nuovo:
- Allunga la mano e
afferralo per la coda!
Mosè stese la mano
e lo prese: nel suo pugno il serpente ridivenne
bastone.
5 E il Signore gli
disse:
- Così crederanno che ti è
apparso il Signore, il Dio dei loro padri, il Dio di Abramo, il Dio di Isacco e
il Dio di Giacobbe.
6 Ora metti la mano sotto il
tuo mantello!
Mosè mise la mano sul suo
petto e quando la tirò fuori era diventata bianca come neve per la
lebbra.
7 Dio gli
comandò:
- Metti di nuovo la mano sotto il
mantello!
Egli ubbidì e quando la
tirò fuori essa aveva riacquistato il suo aspetto
normale.
8 E Dio
concluse:
- Se proprio non vorranno crederti e
non capiranno il significato del primo miracolo, dovranno credere a quello del
secondo.
9 E se non crederanno neanche a quei
due segni e non ti daranno ascolto, prendi un po' d'acqua dal Nilo e versala
sulla terra asciutta: l'acqua che avrai preso dal fiume si trasformerà in
sangue.
DIO INDICA ARONNE COME PORTAVOCE DI MOSE'
10 Mosè si rivolse di
nuovo al Signore:
- Perdonami, Signore, sono
timido e parlo con difficoltà. Ero così prima e neppure sono
cambiato da quando hai cominciato a parlare con me. La mia bocca e la mia lingua
non sono sciolte nel parlare.
11 Il Signore gli
rispose:
- Chi ha dato all'uomo la parola? Chi
può renderlo muto o sordo? Chi può dargli la vista o renderlo
cieco? Io, il Signore!
12 Su, va'! Io
sarò con te quando parlerai e ti insegnerò quel che devi
dire!
13 Ma egli
disse:
- Ti prego, Signore, manda un
altro!
14 Allora il Signore si adirò
contro Mosè e gli disse:
- Ma non
c'è tuo fratello Aronne, il levita? Io so che lui è capace di
parlar bene. Ecco, egli sta venendoti incontro e sarà contento di
vederti.
15 Tu gli parlerai e gli spiegherai
quel che deve dire. Io sarò con te e con lui quando parlerete, e vi
insegnerò quel che dovete fare.
16 Egli
si rivolgerà al popolo a nome tuo; e tu, a nome mio, gli dirai quel che
deve dire.
17 Porta con te questo bastone; ti
servirà per fare i segni straordinari.
DIO COMANDA A MOSE' DI TORNARE IN EGITTO
18-19 Mosè partì
di là e tornò da suo suocero Ietro. Mentre Mosè era ancora
in Madian il Signore gli disse: «Torna in Egitto. Ora sono morti quelli che
cercavano di ucciderti».
Mosè disse
al suocero: «Lasciami partire, ti prego; voglio tornare dai miei fratelli
in Egitto per vedere se essi sono ancora
vivi».
Ietro ebbe per lui parole affettuose
di saluto e di augurio.
20 Allora Mosè
fece salire sull'asino sua moglie e suo figlio per far ritorno in Egitto. Prese
con sé anche il bastone che Dio gli aveva
affidato.
21 Il Signore disse ancora a
Mosè: «Ora stai tornando in Egitto. Tieni presenti tutti i prodigi
che ti ho concesso di fare: dovrai compierli davanti al faraone. Ma lo
renderò ostinato, e non lascerà partire il popolo.
22 Allora tu dirai al faraone: Così dice
il Signore: Israele è il mio figlio primogenito.
23 Io ti ho comandato di lasciarlo partire
perché venisse ad adorarmi, ma tu hai rifiutato di lasciarlo andare. E io
ucciderò il tuo figlio primogenito!».
CIRCONCISIONE DEL FIGLIO DI MOSE'
24 Lungo il viaggio, durante
una sosta notturna, il Signore affrontò Mosè e voleva farlo
morire.
25 Allora Zippora tagliò con una
pietra affilata il prepuzio del figlio, e con quello toccò il sesso di
Mosè dicendo: «Tu per me sei uno sposo di sangue!».
26 Aveva detto «sposo di sangue»
perché aveva circonciso il figlio. Allora il Signore risparmiò la
vita di Mosè.
INCONTRO CON ARONNE E ARRIVO IN EGITTO
27 Il Signore, nel frattempo,
aveva ordinato ad Aronne di andare incontro a Mosè nel deserto. Egli si
era messo in cammino e, quando lo incontrò presso il monte di Dio, lo
baciò.
28 Mosè raccontò ad
Aronne tutto quel che il Signore gli aveva comandato e gli parlò dei
segni straordinari che gli aveva ordinato di fare.
29 Mosè e Aronne andarono a radunare
tutti gli anziani degli Israeliti.
30 Aronne
espose loro ciò che Dio aveva detto a Mosè e compì i
miracoli sotto gli occhi del popolo.
31 Gli
Israeliti credettero perché avevano capito che Dio si era preso cura di
loro e aveva visto la loro tribolazione. Allora si inginocchiarono e adorarono
il Signore.
CAPITOLO 5
MOSE' E ARONNE VANNO DAL FARAONE
1 In seguito Mosè e
Aronne si recarono dal faraone e gli
annunziarono:
- Il Signore, il Dio d'Israele, ti
dà quest'ordine: Lascia partire il mio popolo perché mi celebri
una festa nel deserto
2 Il faraone
rispose:
- Ma chi è il Signore?
Perché io devo ascoltarlo e lasciar partire Israele? Io non lo conosco e
non ho intenzione di lasciar partire Israele!
3
Essi insistettero:
- Il Dio degli Ebrei ci
è apparso. Vogliamo andare nel deserto per tre giorni di cammino.
Offriremo là un sacrificio al Signore nostro Dio, altrimenti ci
farà morire di peste o di spada.
4 Il re
dell'Egitto rispose:
- Mosè e Aronne,
perché volete allontanare la gente dal lavoro? Anzi, dovrete andare anche
voi a lavorare!
5 E
soggiunse:
- Proprio ora che questa gentaglia
è diventata così numerosa, dovrei farli smettere di
lavorare?
IL FARAONE RENDE PIU' DURO IL LAVORO DEGLI ISRAELITI
6 In quello stesso giorno il
faraone diede quest'ordine ai capi del popolo israelita e ai sorveglianti:
7 «Finora avete dato agli Israeliti la
paglia per fare i mattoni; adesso basta! Vadano loro stessi a cercarsi la
paglia!
8 Ma obbligateli a fare lo stesso numero
di mattoni di prima, non uno di meno! Sono dei fannulloni e continuano a
insistere dicendo: "Vogliamo andare a offrire dei sacrifici al nostro Dio!".
9 Rendete dunque ancor più duro il lavoro
di questa gente, e lo facciano senza tante
storie».
10 I capi del popolo e i
sorveglianti uscirono e dissero agli Israeliti: «Questi sono gli ordini del
faraone: Non vi sarà più data la paglia;
11 andate a cercarvela da voi! Ma dovrete
continuare a fare lo stesso lavoro di
prima».
12 Il popolo si disperse così
in tutto l'Egitto a raccogliere le stoppie da usare come paglia per i
mattoni.
13 I capi li sollecitavano:
«Portate a termine il vostro lavoro secondo il quantitativo stabilito, come
quando c'era la paglia!».
14 I sorveglianti
degli Israeliti che erano stati scelti dai capì del faraone furono
bastonati e rimproverati: «Perché non avete fatto anche oggi la
quantità di mattoni di prima?».
I SORVEGLIANTI DEGLI ISRAELITI PROTESTANO
15 I sorveglianti Israeliti
andarono dal faraone a protestare:
-
Perché ci tratti così?
16 Non ci
danno più la paglia e ci costringono a fare la stessa quantità di
mattoni di prima! Non abbiamo nessuna colpa, però siamo
bastonati!
17 Egli
rispose:
- Siete dei fannulloni! Per questo dite:
«Vogliamo andare a offrire sacrifici al Signore!».
18 Andate a lavorare! La paglia non vi
sarà data, ma dovete fare la stessa quantità di
mattoni!
19 I sorveglianti Israeliti capirono di
essere nei guai, quando videro che il numero giornaliero dei mattoni non veniva
ridotto.
20 Appena lasciato il faraone,
s'incontrarono con Mosè e Aronne che stavano ad aspettarli, e inveirono
contro di loro:
21 «Il Signore stesso vi
giudichi! Per causa vostra infatti il faraone e i suoi ministri non possono
più vederci. Voi gli avete dato il pretesto per farci
morire!».
MOSE', SFIDUCIATO, SI RIVOLGE A DIO
22 Allora Mosè si
rivolse al Signore: - Signore, perché hai fatto del male a questo popolo?
Perché mi hai mandato?
23 Da quando sono
andato dal faraone per parlargli in tuo nome, lui continua a maltrattare il tuo
popolo e tu non hai ancora fatto niente per liberarlo!
CAPITOLO 6
1 Il Signore rispose a
Mosè:
- Ora vedrai quel che farò al
faraone: con il mio intervento lo costringerò a lasciar andare via gli
Israeliti. Addirittura li caccerà via
dall'Egitto!
DIO PROMETTE AGLI ISRAELITI LA LIBERAZIONE
2 Dio si rivolse di nuovo a
Mosè e gli disse: «Io sono il Signore!
3 Mi sono manifestato ad Abramo, Isacco e
Giacobbe come il Dio Onnipotente, ma a loro non mi sono fatto conoscere con il
mio vero nome "il Signore"
4 Ho anche fatto un
patto con loro: ho promesso di dar loro la terra di Canaan dove essi avevano
abitato come forestieri.
5 Ora ho ascoltato il
lamento degli Israeliti schiavi degli Egiziani e non ho dimenticato la mia
promessa.
6 Perciò devi riferire agli
Israeliti quel che ti dico: Io vi sottrarrò ai lavori forzati e vi
riscatterò dalla schiavitù egiziana. Voglio liberarvi con la mia
forza, e così far giustizia.
7
Farò di voi il mio popolo e io sarò il vostro Dio. Vi renderete
conto che proprio io, il Signore, sono il vostro Dio perché vi
libererò dall'oppressione degli Egiziani
8
per condurvi nella terra che ho promesso di dare ad Abramo, Isacco e Giacobbe.
Sì, la darò a voi in proprietà: io sono il
Signore!».
9 Mosè annunziò
tutto questo agli Israeliti, ma essi non lo ascoltarono perché erano
demoralizzati a causa della dura
schiavitù.
10 Il Signore ordinò
quindi a Mosè:
- 11 Va' e parla al
faraone, re d'Egitto; digli di lasciar partire gli Israeliti dal suo
paese!
12 Mosè però gli
rispose:
- Se nemmeno gli Israeliti mi hanno dato
ascolto, come potrà ascoltarmi il faraone? Io non sono un buon
parlatore!
13 Così il Signore
chiamò Mosè e Aronne per liberare gli Israeliti dall'Egitto. Diede
loro gli ordini da trasmettere agli Israeliti e al
faraone.
GLI ANTENATI DI MOSE' E DI ARONNE
14 Questo è l'elenco
delle principali famiglie degli Israeliti.
I
figli di Ruben, primogenito di Giacobbe, furono: Enoc, Pallu, Chezron e Carmi.
Essi hanno dato il loro nome alle famiglie che discendono da
Ruben.
15 figli di Simeone furono: Iemuel, Iamin,
Oad, Iachin, Zocar e Saul, figlio della Cananea. Essi hanno dato il loro nome
alle famiglie che discendono da Simeone.
16 Ed
ecco l'elenco dei figli di Levi con i loro discendenti: Gherson, Keat e Merari.
Levi visse centotrentasette anni.
17 figli di
Gherson furono Libni e Simei con i loro
discendenti.
18 I figli di Keat furono: Amram,
Izear, Ebron e Uzziel. Keat visse centotrentatré
anni.
19 I figli di Merari furono Macli e
Musi.
Tutte queste sono le famiglie discendenti
di Levi.
20 Amram prese in moglie Iochebed, sua
zia paterna, la quale gli partorì Aronne e Mosè. Amram visse
centotrentasette anni.
21 I figli di Izear
furono: Core, Nefeg e Zicri.
22 I figli di
Uzziel furono: Misael, Elsafan e Sitri.
23 Aronne
prese in moglie Elisabetta, figlia di Amminadab, sorella di Nacason, dalla quale
ebbe i figli Nadab, Abiu, Eleazaro e Itamar.
24 I
figli di Core furono: Assir, Elkana e Abiasaf. Da loro discendono le famiglie
dei Coreiti.
25 Eleazaro, figlio di Aronne, prese
in moglie una figlia di Putiel, la quale gli partorì Finees. Tutti questi
sono i capì dei gruppi dei leviti, elencati secondo le loro
famiglie.
26 Proprio ad Aronne e a Mosè il
Signore disse: «Conducete fuori dall'Egitto gli Israeliti, dopo averli
ordinati come un esercito!».
27 Ed essi,
Mosè e Aronne, furono quelli che dissero al faraone di lasciar uscire
dall'Egitto gli Israeliti.
DIO RINNOVA LA SUA PROMESSA A MOSE'
28 Quando il Signore
parlò a Mosè in Egitto, gli
disse:
- 29 Io sono il Signore: riferisci al
faraone, re d'Egitto, tutto quel che ti
dirò!
30 E Mosè rispose al
Signore:
- Io non so parlar bene, come
potrà ascoltarmi il
faraone?
CAPITOLO 7
1 Ma il Signore disse a
Mosè:
- Vedi, io faccio in modo che di
fronte al faraone tu sia come Dio, e Aronne, tuo fratello, parlerà come
tuo profeta.
2 Tu dirai ad Aronne tutto quel che
io ti comanderò, e sarà tuo fratello a parlare al faraone: gli
dirà di lasciar partire gli Israeliti dal suo paese.
3 Io farò in modo che il faraone non
ceda. Moltiplicherò i miei segni miracolosi in Egitto,
4 ma il faraone non vi ascolterà. Allora
io punirò severamente gli Egiziani. Farò uscire dall'Egitto gli
Israeliti, il mio popolo, come un grande esercito.
5 Quando io interverrò contro l'Egitto
per liberare gli Israeliti, tutto l'Egitto riconoscerà che io sono il
Signore.
6 Mosè e Aronne eseguirono
esattamente gli ordini del Signore.
7 Quando essi
si presentarono al faraone per parlargli, Mosè aveva ottant'anni e Aronne
ottantatré.
DIO OPERA FATTI STRAORDINARI
IL FARAONE SI RIFIUTA DI
ASCOLTARE MOSE E ARONNE
8 Il Signore disse a
Mosè e ad Aronne:
9 «Se il faraone
vi chiederà di fare un miracolo a sostegno delle vostre parole, tu dirai
ad Aronne: Prendi il tuo bastone e gettalo davanti al faraone! Il bastone si
trasformerà in serpente!».
10
Mosè e Aronne andarono dal faraone e agirono come il Signore aveva
comandato. Aronne gettò il suo bastone davanti al faraone e ai suoi
ministri, e il bastone, si trasformò in serpente.
11 Il faraone allora chiamò i sapienti e
gli indovini. Anch'essi, i maghi dell'Egitto, fecero la stessa cosa con i loro
incantesimi:
12 ciascuno gettò il proprio
bastone, che si trasformò in serpente. Ma il bastone di Aronne inghiotti
i loro bastoni.
13 Però il cuore del
faraone si ostinò a tal punto, che non diede loro ascolto, come il
Signore aveva detto.
Mosè davanti al faraone
PRIMO: L'ACQUA SI CAMBIA IN SANGUE
14 Il Signore disse a
Mosè: «Il faraone è irremovibile! Egli si è rifiutato
di lasciar partire il popolo!
15 Va' da lui di
buon mattino quando scende al Nilo. Tu starai davanti a lui sulla riva del fiume
con in mano quel bastone che si è trasformato in serpente.
16-17 E gli dirai a nome mio: Il Signore, il Dio
degli Ebrei, vuole che tu lasci libero il suo popolo perché esso lo possa
adorare nel deserto; ma finora tu non l'hai ascoltato. Ora però dovrai
riconoscere chi è veramente il Signore. Io infatti colpirò con il
bastone che ho in mano l'acqua del Nilo, e questa si trasformerà in
sangue.
18 I pesci del Nilo moriranno. L'acqua
del fiume marcirà e gli Egiziani non potranno più
berla».
19 Il Signore disse ancora a
Mosè: «Comanda ad Aronne di prendere il bastone e di stendere la
mano sulle acque degli Egiziani: sui loro fiumi, canali, stagni e su tutte le
loro riserve d'acqua. Tutta l'acqua si trasformerà in sangue e ci
sarà sangue in tutto l'Egitto, persino nei recipienti di legno e di
pietra».
20 Mosè e Aronne eseguirono
gli ordini del Signore. Mosè alzò il bastone e colpì
l'acqua del Nilo sotto lo sguardo del faraone e dei suoi ministri.
21 L'acqua del fiume si trasformò in
sangue così che i pesci morirono, e l'acqua marcì. Gli Egiziani
non poterono più berla, e in Egitto c'era sangue
dappertutto.
22 I maghi egiziani con i loro
incantesimi riuscirono a fare la stessa cosa. Il cuore del faraone si
indurì e non diede ascolto a Mosè e ad Aronne, come il Signore
aveva già detto.
23 Il faraone
ritornò al suo palazzo senza tener conto nemmeno di questo fatto.
24 Non potendo più bere l'acqua del Nilo,
gli Egiziani scavarono accanto al fiume pozzi per cercare acqua da
bere.
SECONDO: LE RANE
25 Erano passati sette giorni
da quando il Signore aveva mandato questo castigo.
26 Egli disse a Mosè: «Va' dal
faraone e digli: Così ti ordina il Signore:
27 Lascia partire il mio popolo, perché
possa adorarmi! Se ti rifiuterai, io colpirò tutta la tua regione con un
invasione di rane.
28 Il Nilo ne sarà
pieno a tal punto, che le rane saliranno e verranno nel tuo palazzo, fin nella
tua camera e sul tuo letto, dentro le case dei tuoi ministri e del tuo popolo.
29 Ce ne saranno anche nei forni e nei cesti del
pane! Le rane salteranno addosso a te, al tuo popolo e ai tuoi
ministri!».
CAPITOLO
8
1 Il Signore disse a Mosè: «Comanda
ad Aronne di stendere la sua mano con il bastone sui fiumi, canali e stagni, e
verranno le rane nella terra d'Egitto!».
2
Aronne stese la mano sui corsi d'acqua, e una quantità enorme di rane
ricoperse tutto l'Egitto.
3 Anche i maghi con i
loro incantesimi fecero la stessa cosa, e così nell'Egitto le rane
aumentarono incredibilmente.
4 Il faraone fece
chiamare Mosè e Aronne e disse loro:
-
Pregate il Signore che allontani le rane da me e dal mio popolo, e io
lascerò partire il vostro popolo perché possa offrire sacrifici al
Signore.
5 Mosè disse al
faraone:
- Degnati di dirmi quando devo pregare
per te, per i tuoi ministri e per il tuo popolo, per liberare te e le tue case
dalle rane, in modo che ne rimangano soltanto nel
Nilo.
6 Egli
rispose:
-
Domani!
Mosè
riprese.
- Come vuoi tu! Così saprai che
non c'è nessuno come il Signore nostro Dio!
7 Le rane si allontaneranno da te e dalle tue
case, dai tuoi ministri e dal tuo popolo e rimarranno soltanto nel
Nilo.
8 Mosè e Aronne lasciarono il
faraone. Allora Mosè supplicò il Signore di allontanare le rane
che aveva mandato contro il faraone.
9 Il
Signore esaudì l'invocazione di Mosè, e le rane morirono nelle
case, nei cortili e nei campi
10 Le raccolsero in
tanti mucchi, e appestavano tutto il
territorio.
11 Quando il faraone vide che si era
allontanato il castigo, si ostinò di nuovo e non diede ascolto a
Mosè e ad Aronne, come il Signore aveva già
detto.
TERZO: LE ZANZARE
12 Il Signore disse a
Mosè: «Comanda ad Aronne di stendere il suo bastone e di colpire il
suolo. La polvere della terra si trasformerà in zanzare in tutto
l'Egitto».
13 Fecero così: Aronne
stese la mano con il bastone e colpì il suolo: la polvere della terra si
trasformò in zanzare, moleste agli uomini e agli animali. Tutta la
polvere della terra si trasformò in zanzare in tutto
l'Egitto.
14 Anche i maghi con i loro incantesimi
cercarono di far uscire le zanzare, ma non ci riuscirono. Intanto le zanzare
continuavano a molestare uomini e animali.
15 I
maghi dissero al faraone: «Questo è un vero intervento di
Dio!».
Ma il faraone non si lasciò
commuovere e non diede ascolto, proprio come il Signore aveva
detto!
QUARTO: I MOSCONI
16 Il Signore disse a
Mosè: «Presèntati al faraone di buon mattino quando va al
fiume e digli: Così dice il Signore: Lascia partire il mio popolo
perché possa adorarmi!
17 Altrimenti,
farò venire sciami di mosconi contro di te, i tuoi ministri e contro il
tuo popolo: entreranno perfino nei tuoi palazzi. Tutte le case degli Egiziani e
anche la terra attorno si riempiranno di mosconi.
18 In quel giorno risparmierò dai mosconi
la terra di Gosen, dove abita il mio popolo. Così capirai che io, il
Signore, sono presente in questo paese!
19
Tratterò il mio popolo in modo diverso dal tuo! Questo prodigio
avverrà domani!».
20 Il Signore fece
così: uno sciame di mosconi invase il palazzo del faraone, le case dei
suoi ministri e tutto l'Egitto. Tutta la regione era infestata dai
mosconi.
21 Il faraone mandò a chiamare
Mosè e Aronne e disse:
- Offrite pure
sacrifici al vostro Dio, ma qui nel paese!
22
Mosè rispose:
- Non possiamo farlo,
perché i sacrifici che offriamo al Signore nostro Dio sono uno scandalo
per gli Egiziani. Se noi infatti sacrifichiamo proprio sotto i loro occhi gli
animali che per gli Egiziani sono sacri, potrebbero ammazzarci.
23 Vogliamo invece inoltrarci nel deserto per
tre giorni di cammino e offrire al Signore nostro Dio i sacrifici che lui ci
prescrive.
24 Il faraone
disse:
- Vi lascio partire. Potete andare nel
deserto e offrire i sacrifici al Signore vostro Dio. Soltanto non allontanatevi
troppo, e pregate per me.
25 Mosè
rispose:
- Quando sarò andato via,
pregherò il Signore. Domani i mosconi si allontaneranno da te, dai tuoi
ministri e dal tuo popolo. Ma non continuare a ingannarci; smettila di impedire
che il popolo parta e vada a offrire i sacrifici al
Signore!
26 Mosè lasciò il faraone
e pregò il Signore.
27 Il Signore fece
come Mosè gli aveva domandato: i mosconi si allontanarono dal faraone,
dai suoi ministri e dal suo popolo. Non ne rimase neppure uno!
28 Ma anche in questa occasione il faraone si
ostinò e non volle lasciare partire il popolo
d'Israele.
CAPITOLO
9
QUINTO: LA MORTE DEL BESTIAME
1 Il Signore disse a
Mosè: «Va' dal faraone e digli che così parla il Signore, il
Dio degli Ebrei: Lascia partire il mio popolo perché possa adorarmi.
2 Se ti rifiuti di lasciarli partire e li
trattieni ancora,
3 il Signore colpirà
con una terribile epidemia di peste il bestiame che si trova nei campi: cavalli,
asini, cammelli, pecore e buoi.
4 Il Signore
farà distinzione tra il bestiame degli Israeliti e quello degli Egiziani:
nessun animale che appartiene agli Israeliti
morirà!».
5 Il Signore fissò
anche la data, dicendo: «Domani compirò questo in
Egitto».
6 Il giorno dopo il Signore fece
davvero come aveva detto. Tutto il bestiame degli Egiziani morì, ma fra
il bestiame degli Israeliti non morì neppure un animale.
7 Il faraone mandò a vedere e gli fu
riferito che non era morto neppure un capo del bestiame degli Israeliti.
Tuttavia rimase ostinato e non lasciò partire il
popolo.
SESTO: LE ULCERE
8 Il Signore disse a
Mosè e ad Aronne: «Prendete una buona manciata di fuliggine di
fornace! Alla presenza del faraone Mosè la getterà in
alto
9 ed essa si trasformerà in polvere e
si spargerà su tutto l'Egitto. Causerà sugli uomini e sugli
animali, in tutto il territorio, ulcere con
ascessi».
10 Allora essi presero fuliggine
di fornace e si presentarono al faraone. Mosè la buttò in aria, e
quella fuliggine provocò agli uomini e alle bestie le ulcere con gli
ascessi.
11 I maghi non riuscirono a contrastare
Mosè a causa delle ulcere che avevano colpito anche loro come tutti gli
altri Egiziani.
12 Il Signore rese ostinato il
cuore del faraone, che non diede ascolto a Mosè e ad Aronne, come il
Signore aveva già detto a Mosè.
SETTIMO: LA GRANDINE
13 Il Signore disse a
Mosè: «Presentati di buon mattino al faraone e annunzia che
così dice il Signore, il Dio degli Ebrei: Lascia andare il mio popolo
perché possa adorarmi.
14 Questa volta ho
intenzione di mandare tutti i miei castighi anche contro di te, non solo contro
i tuoi ministri e il tuo popolo, perché ti renda conto che nessuno
è come me su tutta la terra!
15 Potevo
stendere la mia mano e colpire con la peste te e il tuo popolo. Tu ora saresti
già cancellato dalla faccia della terra.
16 Ma ti ho risparmiato per farti vedere la mia
potenza e per far sapere chi sono su tutta la terra.
17 E tu hai ancora il coraggio di opporti al mio
popolo e di non lasciarlo partire!
18 Ecco,
domani a quest'ora farò cadere una grandine violentissima, come non ce
n'è mai stata in tutta la storia d'Egitto.
19 Fa' mettere al riparo il tuo bestiame e tutto
quel che hai nei campi. Sugli uomini e sugli animali che saranno rimasti in
campagna e non si saranno messi al riparo cadrà una grandine così
violenta che li farà morire».
20 Fra
i ministri del faraone alcuni temettero la parola del Signore e fecero mettere
al riparo i loro servi e il loro bestiame.
21
Altri invece non presero sul serio la parola del Signore e lasciarono i servi e
il bestiame all'aperto.
22 Il Signore disse a
Mosè: «Stendi la tua mano verso il cielo, e grandinerà su
tutto l'Egitto, sugli uomini, sugli animali e su tutta la vegetazione del
paese!».
23 Mosè alzò verso il
cielo il suo bastone e il Signore mandò tuoni e grandine; fulmini si
abbatterono al suolo: in questo modo il Signore fece grandinare sull'Egitto.
24 Grandine e fulmini imperversavano. Una cosa
così violenta non si era mai vista da quando l'Egitto era diventato una
nazione.
25 La grandine colpì dovunque
tutto quel che si trovava nei campi: uomini e bestie. Distrusse anche tutti i
germogli e abbatté tutte le piante che erano in aperta campagna.
26 Soltanto nella terra di Gosen, dove abitavano
gli Israeliti, non venne la grandine.
27 Il
faraone mandò a chiamare Mosè e Aronne e disse
loro:
- Questa volta ho sbagliato; il Signore ha
ragione, mentre io e il mio popolo abbiamo torto! Pregate il Signore di far
cessare i tuoni e la grandine.
28 Ora sono
convinto e disposto a lasciarvi andare, e voi non fermatevi più
qui!
29 Mosè gli
rispose:
- Non appena sarò uscito dalla
città implorerò il Signore: i tuoni cesseranno e non ci
sarà più grandine, così tu capirai che la terra appartiene
al Signore.
30 Io però so già che
tu e i tuoi ministri non temerete il Signore
Dio.
31 Il lino e l'orzo erano stati rovinati
perché l'orzo era già in spiga e il lino in fiore.
32 Nessuna qualità di grano invece era
stata danneggiata, perché il grano matura più
tardi.
33 Lasciato il faraone, Mosè
uscì dalla città e invocò il Signore. I tuoni e la grandine
cessarono e la pioggia smise di cadere sulla
terra.
34 Quando il faraone vide che pioggia,
grandine e tuoni erano cessati, continuò nel suo peccato: si
ostinò di nuovo insieme ai suoi ministri.
35 Il faraone fu irremovibile a tal punto che
non lasciò ancora partire gli Israeliti, come il Signore aveva detto per
bocca di Mosè.
CAPITOLO 10
OTTAVO: LE CAVALLETTE
1 Il Signore disse a
Mosè: «Va' ancora dal faraone. Infatti io ho reso irremovibile il
suo cuore e quello dei suoi ministri per poter operare questi prodigi in mezzo a
loro.
2 Tu potrai raccontare ai tuoi figli e ai
tuoi nipoti come io ho trattato gli Egiziani e come ho fatto dei miracoli contro
di loro. Così potrete sapere che solo io sono il
Signore».
3 Mosè e Aronne andarono
dal faraone e gli dissero: «Così dice il Signore Dio degli Ebrei:
Fino a quando ti rifiuterai di piegarti davanti a me? Lascia andare il mio
popolo perché possa adorarmi!
4 Se ti
rifiuterai di lasciarlo partire, domani farò venire le cavallette sul tuo
territorio.
5 Esse copriranno l'intera regione,
e non si potrà più vedere il suolo. Mangeranno tutto quel che
è rimasto dopo la grandine. Divoreranno ogni albero che germoglia nelle
vostre campagne.
6 Riempiranno i tuoi palazzi e
le case dei tuoi ministri e di tutti gli Egiziani. Tante cavallette non furono
mai viste da tutti i tuoi padri dal giorno che incominciarono ad esistere sulla
terra fino a oggi!». Poi voltarono le spalle e lasciarono il
faraone.
7 I ministri dissero al faraone:
«Fino a quando costui rimarrà in mezzo a noi a portare disgrazie?
Manda via questa gente, così che possano adorare il Signore loro Dio! Non
ti sei ancora reso conto che l'Egitto sta andando in
rovina?»
8 Mosè e Aronne furono
richiamati dal faraone, che disse loro:
- Andate
pure a servire il Signore vostro Dio! Chi sono quelli che dovrebbero
partire?
9 Mosè gli
rispose:
- Vogliamo andare tutti, con i nostri
giovani e i nostri vecchi, i nostri figli e le nostre figlie, con pecore e buoi:
perché per noi è una grande festa del
Signore.
10 Il faraone
disse:
- E sia pure, e il Signore sia con voi!
Sarei anche disposto a lasciar partire voi e i vostri bambini. Però voi
avete intenzioni poco buone,
11 e questo non
l'accetto! Andate ad adorare il Signore solo voi uomini adulti, se proprio ci
tenete!
E furono mandati
via.
12 Il Signore disse a Mosè:
«Stendi la tua mano sull'Egitto per far venire le cavallette: esse
invaderanno l'Egitto e divoreranno tutta la vegetazione che non è stata
distrutta dalla grandine».
13 Mosè
stese il suo bastone sull'Egitto, e il Signore cambiò la direzione del
vento: lo fece soffiare sul paese da oriente per tutto quel giorno e per tutta
la notte. Al mattino seguente si vide che il vento orientale aveva portato le
cavallette.
14 Esse invasero tutto l'Egitto e si
posarono dappertutto. In Egitto non c'erano mai state tante cavallette,
né prima, né dopo, né mai.
15 Esse coprirono l'intera regione così
che oscurarono il cielo. Divorarono tutta la vegetazione del suolo e tutti i
frutti degli alberi che erano stati risparmiati dalla grandine. In tutto
l'Egitto il verde degli alberi e dei campi scomparve
completamente.
16 Allora il faraone fece chiamare
in fretta Mosè e Aronne e disse loro: «Ho peccato contro il Signore
vostro Dio e contro di voi!
17 Perdonate il mio
peccato anche stavolta e pregate il Signore vostro Dio, perché allontani
da me almeno questa sciagura!».
18
Mosè lasciò il faraone e pregò il Signore.
19 Il Signore cambiò la direzione del
vento e lo fece soffiare dal mare con grande forza. Il vento portò via le
cavallette e le gettò nel mar Rosso: in tutto il territorio egiziano non
ne rimase neppure una!
20 Ma il Signore rese di
nuovo ostinato il faraone, che non volle lasciar partire gli
Israeliti.
NONO: LE TENEBRE
21 Il Signore disse a
Mosè: «Stendi la mano verso il cielo: sull'Egitto scenderanno
tenebre così fitte che si potranno
toccare!».
22 Mosè stese la mano
verso il cielo, e per tre giorni scesero sull'Egitto tenebre fittissime.
23 Nessuno per tre giorni si poté muovere
dal suo posto, perché non era capace di vedere gli altri. Ma dove
abitavano gli Israeliti, c'era luce per loro.
24
Il faraone mandò a chiamare Mosè e gli
disse:
- Andate e adorate il Signore! Rimangano
qui soltanto le vostre pecore e i vostri buoi! Ora i vostri bambini possono
partire con voi!
25 Mosè
rispose:
- Vuoi forse metterci tu a disposizione
gli animali per i sacrifici e le offerte da bruciare in onore del Signore,
nostro Dio?
26 No! Prenderemo con noi le nostre
bestie e non ne rimarrà qui neppure una. E' dalle nostre bestie che
dovremo scegliere gli animali adatti per il culto al Signore nostro Dio. E
finché non saremo là, non sapremo quali di essi dovremo
sacrificargli!
27 Il Signore rese ostinato il
faraone, che non volle lasciarli partire.
28
Anzi, il faraone disse a Mosè:
- Vattene
da me! E sta' bene attento a non farti più vedere! Il giorno che rivedrai
la mia faccia morirai!
29 E Mosè gli
rispose:
- E' vero, non vedrò mai
più la tua faccia!
CAPITOLO
11
MORIRÀ OGNI PRIMOGENITO
1 Il Signore disse a
Mosè: «Manderò ancora un castigo contro il faraone e il suo
paese; poi egli vi lascerà partire di qui. Vi lascerà andare senza
condizioni, anzi sarà lui a mandarvi via.
2 Comanda dunque agli Israeliti che ogni uomo e
ogni donna si facciano dare dai vicini oggetti d'argento e
d'oro».
3 Il Signore fece in modo che il
popolo incontrasse il favore degli Egiziani. Per di più Mosè
stesso era molto stimato in Egitto dai ministri del faraone e da tutto il
popolo.
4 Mosè riferì al faraone:
«Così dice il Signore: Verso mezzanotte passerò attraverso
l'Egitto
5 e morirà ogni primogenito nel
paese, dal primogenito del faraone che regna sull'Egitto fino al primogenito
della schiava che lavora alla macina, e anche ogni primogenito del bestiame.
6 In tutto l'Egitto si alzerà un urlo
tale, come non ce n'è mai stato e che non si ripeterà mai
più.
7 Ma tra gli Israeliti, sia tra la
gente sia tra il bestiame, non si sentirà abbaiare neanche un cane.
Sappiate che il Signore tratta in modo diverso l'Egitto e Israele!
8 Allora - continuò Mosè - i tuoi
ministri verranno da me e si getteranno ai miei piedi dicendo: Vattene, tu con
tutto il tuo popolo! Solo dopo di questo me ne andrò». E
Mosè, pieno di collera, si allontanò dal
faraone.
9 Il Signore disse ancora a Mosè:
«Il faraone non vi darà ascolto; per questo io moltiplicherò
in Egitto i miei prodigi».
10 Mosè e
Aronne avevano già fatto un gran numero di prodigi davanti al faraone; ma
il Signore aveva reso talmente ostinato il cuore del faraone, che non
lasciò partire gli Israeliti dal suo paese.
DIO LIBERA GLI ISRAELITI
CAPITOLO 12
DIO COMANDA DI CELEBRARE LA PASQUA
1 Quando Mosè e Aronne
erano ancora in Egitto, il Signore disse:
2
«Questo mese sarà per voi il primo dei mesi, segnerà l'inizio
dell'anno.
3 Date a tutta la comunità
degli Israeliti queste istruzioni: il dieci di questo mese ognuno si procuri un
agnello per la famiglia, un agnello per casa.
4
Se una famiglia è troppo piccola per mangiare un agnello intero,
dovrà unirsi alla famiglia più vicina, quella che abita accanto,
tenendo conto del numero delle persone. Calcolerete come dovrà essere
l'agnello secondo la quantità di carne che ciascuno può mangiare.
5 Il vostro agnello sarà senza difetti,
maschio e di un anno. Al posto di un agnello potrete prendere anche un capretto.
6 Lo terrete da parte fino al quattordici di
questo mese. Allora tutta l'assemblea della comunità d'Israele lo
sgozzerà verso sera.
7 Poi gli Israeliti
prenderanno un po' del suo sangue e con esso faranno un segno sugli stipiti
delle porte delle case dove verrà mangiato l'agnello.
8 In quella notte mangeranno la carne
dell'agnello: dopo che sarà stata arrostita sul fuoco, la mangeranno con
pane non lievitato e con erbe amare.
9 Non
mangerete l'agnello crudo, né bollito nell'acqua, ma solo arrostito sul
fuoco insieme alla testa, le gambe e le interiora.
10 Non lasciatene avanzare per il giorno dopo.
Quel che resta lo brucerete al mattino.
11
Dovete mangiarlo pronti a partire: la cintura stretta ai fianchi, i sandali ai
piedi e il bastone in mano; mangiatelo in fretta! Questa è la Pasqua
voluta dal Signore!
12 «In quella notte io
passerò attraverso l'Egitto e colpirò a morte ogni primogenito
egiziano, sia fra la gente che fra il bestiame. Io, il Signore, farò
giustizia contro gli dèi dell'Egitto!
13
Ma il sangue sulle porte sarà un segno per far distinguere le vostre
case. Io vedrò il sangue e passerò oltre; colpirò invece
con il mio castigo l'intero Egitto, e a voi non succederà
niente.
14 «Per tutte le generazioni future
questa festa sarà per voi una legge: rivivrete questo giorno celebrando
una festa in onore del Signore».
LA FESTA DEI PANI SENZA LIEVITO
15 Il Signore disse: «Per
sette giorni voi mangerete pane non lievitato. Già dal primo giorno
farete sparire il lievito dalle vostre case: anzi, dal primo al settimo giorno,
chiunque mangerà cibi lievitati verrà escluso dal popolo
d'Israele.
16 Nel primo giorno dovete tenere
un'assemblea di culto e così pure nel settimo: in questi due giorni
è proibito lavorare: ma potete prepararvi da mangiare.
17 Osservate questa festa, perché proprio
in questo giorno io vi ho fatto uscire dall'Egitto ordinati come un esercito.
Questa festa sarà per tutte le generazioni future una legge.
18 Dalla sera del quattordici del primo del mese
fino alla sera del ventuno voi dovrete mangiare pane non
lievitato
19 Per sette giorni non ci sarà
lievito nelle vostre case, perché chiunque mangerà cibo lievitato
sarà escluso dalla comunità d'Israele, sia esso forestiero sia
Israelita.
20 Durante questi giorni è
assolutamente proibito mangiare cibi lievitati e dappertutto dove abiterete
dovete mangiare soltanto pane non lievitato».
MOSE' TRASMETTE L'ORDINE DI CELEBRARE LA PASQUA
21 Mosè convocò
tutti gli anziani d'Israele e disse loro: «Andate a procurarvi un agnello o
un capretto per ogni vostra famiglia e sgozzatelo per la Pasqua.
22 Prendete un mazzetto di issopo, intingetelo
nel sangue raccolto nel catino e con questo fate un segno sugli stipiti delle
porte. Nessuno di voi esca di casa fino al mattino
seguente!
23 «Il Signore passerà per
castigare l'Egitto e vedrà il sangue sugli stipiti: allora egli
passerà davanti alla porta e non permetterà all'angelo
sterminatore di entrare nella vostra casa per colpire.
24 Osservate questo ordine come una legge!
Varrà per voi e per i vostri figli, per sempre!
25 Osserverete quest'usanza anche quando sarete
entrati nella terra che il Signore ha promesso di darvi.
26 Allora i vostri figli vi chiederanno:
«Qual è il significato di quest'usanza?»;
27 e voi direte loro: «E' il sacrificio
della Pasqua in onore del Signore, il quale, quando colpì gli Egiziani,
ha risparmiato le case degli Israeliti e ha salvato le nostre
famiglie».
Il popolo si inginocchiò e
adorò il Signore.
28 Poi gli Israeliti se
ne andarono e fecero quello che il Signore aveva ordinato a Mosè e ad
Aronne: lo eseguirono con cura.
DECIMO: LA MORTE DEI PRIMOGENITI
29 A mezzanotte il Signore
colpì ogni primogenito degli Egiziani, dal primogenito del faraone che
regnava sull'Egitto, fino al primogenito del prigioniero rinchiuso nel carcere
sotterraneo e tutti i primogeniti del bestiame.
30 Quella notte il faraone fu costretto ad
alzarsi, e, come lui, i suoi ministri e tutti gli Egiziani. In Egitto si
alzò un urlo fortissimo di dolore: in tutte le case c'era un
morto!
31 Nel cuore della notte il faraone
convocò Mosè e Aronne e disse loro: «Allontanatevi dal mio
popolo, voi due e tutti gli Israeliti! Andate a servire il Signore come avete
detto!
32 Fate come avete chiesto: prendete con
voi i vostri greggi e il vostro bestiame e andatevene! Invocate anche per me il
vostro Dio!».
33 Gli Egiziani dicevano:
«Qui finiremo per morire tutti!», perciò fecero pressione sugli
Israeliti perché se ne andassero in fretta
dall'Egitto.
Il faraone scongiura Mosè di partire
GLI ISRAELITI SI METTONO IN CAMMINO
34 Gli Israeliti presero i
recipienti con la pasta non ancora lievitata, li avvolsero nei mantelli e se li
caricarono sulle spalle.
35 Fecero inoltre quel
che Mosè aveva detto e chiesero agli Egiziani oggetti d'argento e d'oro e
anche vestiti.
36 Il Signore fece in modo che
gli Egiziani fossero ben disposti verso il popolo. Essi acconsentirono alle loro
richieste, e così gli Israeliti portarono via tutto agli
Egiziani.
37 Gli Israeliti partirono da Ramses in
direzione di Succot. Erano circa seicentomila uomini a piedi, senza contare i
bambini.
38 Partì con loro anche molta
altra gente, e portarono una gran quantità di greggi e di bovini.
39 Gli Israeliti fecero cuocere la pasta portata
dall'Egitto e prepararono focacce non lievitate. Non avevano avuto il tempo di
farle lievitare perché erano stati cacciati dagli Egiziani e non avevano
neppure potuto procurarsi provviste per il
viaggio.
40 Gli Israeliti rimasero in Egitto per
quattrocentotrent'anni.
41 Proprio il giorno in
cui scadevano i quattrocentotrent'anni il popolo del Signore uscì
dall'Egitto.
42 Il Signore in quella notte
vegliò sugli Israeliti per farli uscire dall'Egitto. Perciò per
tutti gli Israeliti questa notte continua ad essere una veglia in onore del
Signore, e lo sarà per tutte le generazioni
future.
LEGGI SULLA PASQUA
43 Il Signore disse a
Mosè e ad Aronne: «Queste sono le prescrizioni per la celebrazione
della Pasqua:
- agli stranieri è vietato
mangiare l'agnello pasquale con voi;
- 44 lo
schiavo comperato potrà mangiarlo soltanto se sarà stato
circonciso;
- 45 nessun forestiero, salariato o
no, potrà mangiarlo;
- 46 l'agnello deve
essere consumato in una sola casa;
- non si
potrà portarne fuori la carne;
- non
dovrete spezzargli neppure un osso;
- 47 tutta la
comunità d'Israele è tenuta a celebrare la
Pasqua;
- 48 se un forestiero abita presso di te
e vuole celebrare la Pasqua in onore del Signore, dovrà farsi
circoncidere, lui e tutti i maschi della sua famiglia, solo allora gli
sarà permesso di celebrarla e sarà considerato come uno nato nella
tua terra;
- è assolutamente proibito che
un uomo non circonciso mangi l'agnello della
Pasqua;
- 49 la stessa prescrizione vale per chi
è nato nel paese e per il forestiero che abita in mezzo a
voi».
50 Tutti gli Israeliti fecero quel che
il Signore aveva ordinato a Mosè e ad Aronne, e lo eseguirono con cura.
51 Proprio in quel giorno il Signore
guidò gli Israeliti, ordinati come un esercito, fuori
dell'Egitto.
CAPITOLO 13
1 Il Signore disse a Mosè:
2 «Devi consacrarmi ogni primogenito,
perché in Israele il primo nato di ogni madre, sia fra gli uomini che fra
gli animali, appartiene a me».
LEGGI SUI GIORNI DEI PANI SENZA LIEVITO
3 Mosè disse al popolo:
«Ricordatevi di questo giorno in cui siete stati liberati dalla
schiavitù dell'Egitto: è il Signore che vi ha fatto uscire con la
potenza della sua mano!».
Mosè
continuò: «E' assolutamente proibito mangiare cibi lievitati in
questo giorno!
4 Il giorno della tua liberazione
è nel mese di Abib.
5 Quando il Signore
ti avrà fatto entrare nella terra dei Cananei, degli Ittiti, degli
Amorrei, degli Evei e dei Gebusei (la terra che egli ha giurato ai tuoi padri di
dare a te, una terra dove scorre latte e miele) allora, proprio in questo mese,
dovrai celebrare con una festa il ricordo di questo
fatto.
6 «Per sette giorni mangerai pane non
lievitato, e nel settimo ci sarà una festa in onore del Signore.
7 Per sette giorni si mangerà pane non
lievitato e non potrai conservare nulla di lievitato: in tutto il tuo territorio
non ci deve essere lievito!
8 «In quel
giorno tu spiegherai a tuo figlio: Faccio così per ricordare quel che il
Signore ha fatto per me, quando sono uscito
dall'Egitto.
9 «Ricorderai allora che
proprio il Signore con la sua potenza ti ha fatto uscire dall'Egitto. Questa
festa sarà per te come un segno posto sulla tua mano e un ricordo sempre
davanti ai tuoi occhi, affinché la legge del Signore sia sempre sulla tua
bocca.
10 Ogni anno tu dovrai osservare questa
festa quando sarà la sua ricorrenza.
LEGGI SUI PRIMOGENITI
11-12 «Il Signore ha
giurato a te e ai tuoi padri di darti in proprietà la terra dei Cananei.
Dopo che ti avrà condotto là, tu devi consacrare al Signore ogni
primogenito, primizia del seno materno. Anche ogni primo nato del bestiame, se
maschio, appartiene al Signore.
13 Al posto del
primo nato dell'asino puoi offrire un agnello. Se non lo vuoi riscattare gli
spezzerai il collo. In ogni caso devi sacrificare un animale al posto di ogni
maschio primogenito dei tuoi figli.
14 Quando
tuo figlio un domani ti chiederà: "Che cosa significa questo?", tu gli
risponderai: "Con la potenza della sua mano il Signore ci ha fatti uscire
dall'Egitto dove eravamo schiavi.
15 Il faraone
si ostinava a non lasciarci partire e il Signore ha fatto morire ogni
primogenito egiziano, sia degli uomini sia del bestiame. Per questo io sacrifico
al Signore ogni maschio, primizia del seno materno, e riscatto ogni primogenito
tra i miei figli".
16 Questo - concluse
Mosè - ti farà ricordare che il Signore con la sua potenza ci ha
fatti uscire dall'Egitto; sarà per te come un segno sulla tua mano e come
un pendaglio davanti ai tuoi occhi».
GLI ISRAELITI ESCONO DALL'EGITTO
17 Quando il faraone
scacciò gli Israeliti, Dio non li condusse per la strada che porta verso
il territorio dei Filistei, che è la più corta. Dio pensava:
«Se il popolo si trovasse in pericolo di guerra, potrebbe pentirsi e
tornare indietro in Egitto».
18 Dio
guidò il popolo per la strada del deserto verso il mar Rosso. Gli
Israeliti uscirono dall'Egitto in buon ordine.
19
Mosè prese con sé le ossa di Giuseppe, perché questi aveva
detto solennemente agli Israeliti: «Dio si prenderà certo cura di
voi. Allora voi giuratemi di portar via di qui le mie
ossa».
20 Gli Israeliti partirono da Succot
e si accamparono a Etam, dove inizia il deserto.
21 Di giorno il Signore era davanti a loro come
una grossa nube per indicare la strada, e di notte come un fuoco splendente per
far loro luce. Così potevano camminare giorno e notte.
22 La nube di giorno e il fuoco di notte
avanzavano sempre davanti al
popolo.
CAPITOLO
14
GLI EGIZIANI INSEGUONO GLI ISRAELITI
1 Il Signore disse a
Mosè:
2 «Comanda agli Israeliti di
tornare indietro e di accamparsi davanti a Pi-Achirot, tra Migdol e il mare, di
fronte a Baal-Zefon, presso il mare.
3 Il
faraone penserà che gli Israeliti si sono persi nella regione e che il
deserto li ha bloccati.
4 Io renderò
ostinato il suo cuore, ed egli vi inseguirà; io vi mostrerò la mia
potenza contro il faraone e tutto il suo esercito, così gli Egiziani
riconosceranno che io sono il Signore!».
Gli
Israeliti fecero quel che il Signore aveva
comandato.
5 Quando fu riferito al faraone, re
d'Egitto, che il popolo israelita era fuggito, egli e i suoi ministri si
pentirono di averli lasciati andare.
Dissero:
«Che cosa abbiamo fatto? Perché abbiamo lasciato partire gli
Israeliti? Ora non lavoreranno più per
noi!».
6 Il faraone fece preparare il suo
carro da guerra e prese con sé i suoi soldati.
7 Con lui c'erano anche tutti i carri da guerra
d'Egitto, fra cui i seicento migliori, ciascuno con un equipaggio scelto.
8 Il Signore rese ostinato il cuore del faraone,
re d'Egitto, il quale inseguì gli Israeliti mentre essi lasciavano il
paese come uomini liberi.
9 L'esercito del
faraone, dunque, con tutti i cavalli, i carri da guerra e i cavalieri
inseguì gli Israeliti e li raggiunse vicino a Pi-Achirot, di fronte a
Baal-Zefon, dove essi si erano accampati presso il
mare.
GLI ISRAELITI HANNO PAURA DEGLI EGIZIANI
10 Quando ormai il faraone fu
vicino, gli Israeliti alzarono gli occhi e si accorsero che gli Egiziani li
stavano inseguendo. Allora gli Israeliti ebbero molta paura e invocarono con
grida l'aiuto del Signore.
11 Dissero a
Mosè:
- Forse non c'erano tombe a
sufficienza in Egitto per condurci a morire nel
deserto?
Perché ci hai portati fuori
dell'Egitto?
12 Quando eravamo ancora là,
ti dicemmo di lasciarci in pace. Potevamo anche continuare a servire gli
Egiziani! Era meglio per noi essere schiavi che morire nel
deserto!
13 Mosè
rispose:
- Non temete! Abbiate coraggio e vedrete
quel che oggi il Signore farà per salvarvi. Questi Egiziani non li
rivedrete mai più!
14 Il Signore stesso
combatterà al vostro posto. Voi dovrete stare
tranquilli!
DIO SALVA GLI ISRAELITI
15 Il Signore disse a
Mosè: «Perché mi chiami in aiuto? Ordina piuttosto agli
Israeliti di riprendere il cammino!
16 Prendi in
mano il bastone e stendilo sul mare. Così aprirai un passaggio nel mare
perché gli Israeliti possano camminarvi all'asciutto.
17 Ecco, io rendo ostinato il cuore degli
Egiziani, perché li inseguano dentro il mare. Io dimostrerò la mia
gloria sconfiggendo il faraone e tutto il suo esercito, i suoi carri da guerra e
i suoi cavalieri.
18 Quando avrò
distrutto carri e cavalieri del faraone, gli Egiziani sapranno che io sono il
Signore!».
19 L'angelo di Dio che precedeva
gli Israeliti passò dietro al loro accampamento. Anche la nube che era
davanti a loro passò dietro
20 e si
collocò tra l'accampamento degli Egiziani e quello di Israele. Durante la
notte gli uni non poterono avvicinarsi agli altri, perché la nube era
oscura da una parte, mentre faceva luce
dall'altra.
21 Allora Mosè stese il
braccio sul mare. Per tutta la notte il Signore fece soffiare da oriente un
vento così forte che spinse via l'acqua del mare e lo rese asciutto. Le
acque si divisero
22 e gli Israeliti entrarono
nel mare all'asciutto: a destra e a sinistra l'acqua era per loro come un muro.
23 Gli Egiziani li inseguirono: tutti i cavalli
del faraone, i carri da guerra e i cavalieri entrarono nel mare dietro a
loro.
24 Sul far del mattino il Signore dalla
colonna di fuoco e di nubi gettò lo sguardo sul campo degli Egiziani e li
mise in fuga.
25 Frenò le ruote dei loro
carri, così che a fatica riuscivano a spingerli. Allora gli Egiziani
dissero: «Fuggiamo lontano dagli Israeliti perché il Signore
combatte con loro contro di noi!».
26 Il
Signore disse a Mosè: «Stendi di nuovo il braccio sul mare: le acque
ritornino sui carri da guerra e sui cavalieri
egiziani!».
27 Mosè ubbidì.
Sul far del mattino il mare tornò al suo livello normale. Gli Egiziani in
fuga gli si diressero contro. Il Signore li travolse così nel mare.
28 Le acque ritornarono e sommersero tutti i
carri e i cavalieri dell'esercito del faraone che avevano inseguito Israele nel
mare: neppure uno si salvò!
29 Invece gli
Israeliti avevano camminato all'asciutto in mezzo al mare, mentre le acque a
destra e a sinistra erano per loro come un
muro.
30 Così quel giorno il Signore
salvò Israele dalla minaccia degli Egiziani. Gli Israeliti videro i
cadaveri degli Egiziani sulla riva del mare
31 e
riconobbero la potenza con cui il Signore era intervenuto contro l'Egitto. Per
questo il popolo fu preso da timore per quel che il Signore aveva fatto ed ebbe
fiducia in lui e nel suo servo
Mosè.
CAPITOLO 15
L'INNO DI MOSE'
1 Allora Mosè e gli
Israeliti cantarono questo inno in onore del
Signore:
«Voglio cantare al Signore,
ha ottenuto una vittoria strepitosa:
cavallo e cavaliere, li ha gettati in
mare!
2 Il Signore è mia difesa, mia
potenza.
Egli mi ha
salvato.
E' lui il mio Dio, lo voglio
ringraziare;
è il Dio di mio padre, lo
voglio esaltare.
3 Il Signore è un
guerriero:
"Signore" è il suo
nome!
4 I carri da guerra e l'esercito egiziano,
li ha sommersi nelle acque,
i soldati migliori annegarono nel mare.
5 Le onde li
ricoprirono:
sono andati a fondo come pietre.
6 Potente e terribile è la tua mano,
Signore,
la tua destra spezza il
nemico.
7 Sei grande, Signore,
distruggi i tuoi
avversari;
scateni il fuoco della tua
ira:
li divora come paglia.
8 E' bastato un tuo soffio:
le acque si sono ammassate,
le correnti si sono alzate come un argine,
le onde si sono fermate in mezzo al mare.
9 Il nemico si vantava e diceva:
"Li inseguirò, li raggiungerò,
li attaccherò, li sterminerò,
ci sarà bottino per tutti;
alzerò la spada, mi impadronirò di
loro!".
10 Ma tu hai soffiato su di
loro
e il mare li ha ricoperti,
sono sprofondati come
piombo
in acque
profonde.
11 Signore,
chi è come te fra tutti gli
dèi?
Chi è come te santo e potente?
Chi può compiere imprese come le
tue?
12 Hai steso la tua mano,
e la terra ha inghiottito i tuoi nemici.
13 Hai liberato il tuo
popolo!
Con la tua bontà lo accompagni,
con la tua forza lo guidi
alla terra che ti sei
scelto.
14 I popoli vicini hanno udito
e tremavano di paura;
lo spavento è piombato sui Filistei.
15 I capi di Edom sono atterriti,
i potenti di Moab sono presi da paura,
tremano gli abitanti di Canaan.
16 Spavento e terrore s'abbattono su di
loro.
Scateni la tua forza,
restano come pietre senza parola,
finché sia passato il tuo popolo,
Signore,
quel
popolo che hai preso sotto la tua
protezione.
17 Lo
conduci e lo fai stabilire sulla tua
montagna,
nel luogo che tu, Signore, hai scelto
come
tua casa,
nel tempio che le tue mani hanno
costruito.
18 Il Signore è re in eterno e
per sempre!».
19 Gli Israeliti avevano
camminato all'asciutto in mezzo al mare. E quando i cavalli del faraone, i suoi
carri da guerra e i suoi cavalieri li inseguirono dentro al mare, il Signore
fece tornare su di essi le onde.
20 Allora la
sorella di Aronne, Miriam la profetessa, prese in mano un tamburello, e le altre
donne si unirono a lei. Esse suonavano i tamburelli e danzavano in
cerchio.
21 Miriam cantò davanti a loro
questo ritornello:
«Cantate al
Signore!
Ha ottenuto una vittoria strepitosa,
cavallo e cavaliere, li ha gettati in
mare!».
GLI ISRAELITI NEL DESERTO
L'ACQUA DELL'OASI DI MARA E
RESA DOLCE
22 Sotto la guida di Mosè gli
Israeliti partirono dalle rive del mar Rosso e si inoltrarono nel deserto di
Sur. Camminarono tre giorni nel deserto senza trovare acqua.
23 Arrivarono in un luogo detto Mara, ma l'acqua
era così amara che non potevano berla. Per questo quel luogo si chiamava
Mara (Amarezza).
24 Allora il popolo
protestò contro Mosè: «Che cosa
berremo?».
25 Mosè chiese aiuto al
Signore, e il Signore gli indicò un pezzo di legno. Mosè
gettò quel legno nell'acqua, ed essa divenne dolce. In quel luogo il
Signore stabilì per il popolo leggi e
usanze.
In quel luogo lo mise alla prova.
26 Disse: «Tu devi ascoltare la voce del
Signore tuo Dio e fare quel che per lui è giusto. Devi fare attenzione ai
suoi ordini e osservare tutte le sue leggi. Se farai così, non ti
castigherò con nessuna delle piaghe con cui ho punito gli Egiziani,
perché io sono il Signore, colui che ti
guarisce!».
27 Poi gli Israeliti arrivarono
a Elim, dove ci sono dodici sorgenti d'acqua e settanta palme. Si accamparono
là, presso l'acqua.
CAPITOLO 16
IL SIGNORE SFAMA GLI ISRAELITI NEL DESERTO
1 Tutta la comunità
degli Israeliti levò l'accampamento da Elim e arrivò al deserto di
Sin, tra Elim e il Sinai. Era il giorno quindici del secondo mese, da quando
erano usciti dall'Egitto.
2 Quando furono nel
deserto, tutti gli Israeliti protestarono contro Mosè e Aronne.
3 Dicevano: «Il Signore poteva farci morire
nell'Egitto! Là almeno avevamo una pentola di carne e si poteva mangiare
a volontà. Ora voi ci avete portati in questo deserto. Volete far morire
di fame tutta questa gente!».
4 Allora il
Signore disse a Mosè: «Io farò piovere per voi pane dal
cielo. Ogni giorno il popolo dovrà raccogliere il necessario per quel
giorno. Voglio metterlo alla prova per vedere se vive o no secondo la mia legge.
5 Ma il sesto giorno, quando lo raccolgono,
devono prenderne il doppio degli altri
giorni».
6 Mosè e Aronne dissero a
tutti gli Israeliti: «Questa sera capirete che è stato proprio il
Signore a farvi uscire dall'Egitto
7 e domani
mattina vedrete la potenza del Signore. Egli ha sentito le vostre lamentele
contro di lui. Aronne e io non c'entriamo! Perché protestate contro di
noi?».
8 Mosè aggiunse: «Il
Signore vi darà alla sera carne da mangiare e al mattino pane a
volontà, perché egli ha sentito le vostre proteste contro di lui.
Infatti voi non protestate contro di noi. ma contro il
Signore».
9 Mosè disse ad Aronne:
«Ordina a tutta la comunità degli Israeliti di presentarsi davanti
al Signore, perché egli ha sentito le loro
proteste».
10 Aronne parlava a tutta la
comunità degli Israeliti; essi si voltarono verso il deserto, ed ecco che
il Signore si manifestò nella nube.
11 Il
Signore disse a Mosè:
12 «Ho
ascoltato le proteste degli Israeliti. Parla loro così: Al tramonto
mangerete carne e al mattino vi sazierete di pane; così saprete che io
sono il Signore vostro Dio».
13 Alla sera
uno stormo di quaglie si posò su tutto l'accampamento. Al mattino poi,
intorno all'accampamento, c'era uno strato di rugiada.
14 Essa sparì e sulla superficie del
deserto, per terra, rimase una cosa fine e granulosa, fine come la brina.
15 Gli Israeliti la videro e non sapevano che
cosa era. Perciò si chiedevano l'un l'altro: «Che
cos'è?».
Mosè disse loro:
«E' il pane che il Signore vi ha dato da mangiare.
16 Ed egli vi comanda di raccoglierne quanto
ciascuno può mangiarne: la misura di un omer a testa, secondo il numero
delle persone che sono con voi. Ciascuno ne prenda per quelli della sua
tenda».
17 Gli Israeliti fecero così:
alcuni ne raccolsero molto, altri poco.
18
Quando si misurò la quantità, si vide che chi ne aveva raccolto
molto, non ne aveva più degli altri, mentre chi ne aveva raccolto poco,
ne aveva a sufficienza. Ciascuno ne aveva quanto poteva
mangiarne.
19 Poi Mosè disse loro:
«Non dovete farne avanzare fino a domani mattina!».
20 Alcuni però non gli ubbidirono e ne
conservarono un po' fino al mattino seguente; ma vi nacquero dentro dei vermi e
marcì. Mosè andò in collera contro quelle
persone.
21 Gli Israeliti ne raccoglievano ogni
mattina secondo il bisogno di ciascuno. Quando il sole cominciava a scaldare, il
resto si scioglieva.
22 Al sesto giorno essi
raccolsero il doppio di quel pane, due misure a testa. Allora tutti i capi
vennero a informare Mosè,
23 ed egli
disse loro: «E' proprio questo che ha detto il Signore! Domani e sabato,
giorno di riposo assoluto e consacrato al Signore. Cuocete quel che dovete
cuocere e fate bollire quel che avete da bollire, e conservate fino a domani
mattina quel che avanza».
24 Essi lo tennero
fino al mattino dopo e non marci, né vi trovarono vermi.
25 Allora Mosè disse: «Mangiatelo
oggi, perché è sabato, il giorno del Signore: oggi non lo
troverete per terra.
26 Per sei giorni potete
raccoglierne, ma al settimo giorno non ve ne sarà, perché è
sabato».
27 Il settimo giorno infatti alcuni
uscirono per raccoglierne, ma non ne trovarono.
28 Il Signore disse allora a Mosè:
«Non volete proprio osservare i miei ordini e le mie leggi!
29 Io vi ho comandato di riposare al sabato e,
per questo, al sesto giorno vi do pane per due giorni. Ciascuno deve restare al
proprio posto e al settimo giorno non deve uscire dal luogo dove si
trova!».
30 Il popolo si riposò
dunque il settimo giorno.
31 Gli Israeliti
chiamarono quel cibo «manna».
Essa era
simile a piccoli semi bianchi e aveva il sapore di una focaccia con
miele.
32 Mosè disse: «Il Signore
ordina di conservarne una misura, perché i nostri discendenti possano
vedere il pane che ci ha dato da mangiare nel deserto, quando ci ha fatti uscire
dall'Egitto».
33 Mosè disse quindi ad
Aronne: «Prendi un vaso e riempilo con una misura di manna; mettilo quindi
davanti al Signore e conservalo per le generazioni
future».
34 Aronne fece come il Signore
aveva comandato a Mosè. Mise il vaso con la manna nella tenda del Signore
per conservarlo.
35 Gli Israeliti mangiarono
manna nel deserto per quarant'anni: cioè finché non furono giunti
in terra abitata, ai confini della terra di
Canaan.
36 (L'omer - usato per misurare la manna
- era la decima parte di un efa).
CAPITOLO
17
IL MIRACOLO DELL'ACQUA A MASSA E MERIBA
1 Tutta la comunità
degli Israeliti levò l'accampamento dal deserto di Sin, secondo l'ordine
dato dal Signore. Dopo varie tappe si accamparono a Refidim, ma là non
c'era acqua potabile.
2 Allora il popolo si
irritò contro Mosè, dicendo:
-
Dateci acqua da bere!
Mosè
rispose:
- Perché ve la prendete con me?
Perché volete mettere alla prova il
Signore?
3 Ma in quel luogo il popolo soffriva
una gran sete. Continuò a protestare contro Mosè e
disse:
- Perché ci hai fatti uscire
dall'Egitto? Vuoi farci morire di sete noi, i nostri figli e il nostro
bestiame?
4 Allora Mosè implorò
l'aiuto del Signore:
- Che cosa devo fare per
questo popolo? Ancora un po' e mi uccideranno a colpi di
pietra!
5 Il Signore
rispose:
- Passa davanti al popolo, e scegli
alcuni anziani degli Israeliti. Va' e porta con te il bastone con cui hai
colpito l'acqua del Nilo!
6 Là, sul monte
Oreb, io starò davanti a te su una roccia. Tu colpirai quella roccia e da
essa uscirà acqua. Così il popolo potrà
bere.
Mosè eseguì il comando del
Signore davanti agli anziani d'Israele.
7 Quel
luogo fu chiamato Massa e Meriba (Prova e Litigio) perché gli Israeliti
avevano protestato e avevano messo alla prova il Signore dicendo: «Il
Signore è in mezzo a noi, sì o no?».
GLI ISRAELITI SCONFIGGONO GLI AMALECITI
8 A Refidim vennero gli
Amaleciti e attaccarono gli Israeliti.
9
Mosè disse a Giosuè:
«Scegli
tra noi alcuni uomini e va' a combattere contro gli Amaleciti. Domani io
starò sulla cima di quel colle e terrò in mano il bastone che Dio
mi ha dato».
10 Giosuè fece come gli
aveva ordinato Mosè e andò a combattere contro gli Amaleciti,
mentre Mosè, Aronne e Cur salirono sulla cima del colle.
11 Quando Mosè alzava il braccio, Israele
era il più forte; ma quando lo lasciava cadere, vincevano gli
Amaleciti.
12 Le braccia di Mosè
diventavano sempre più stanche. Allora Aronne e Cur portarono una pietra
per far sedere Mosè. Egli si sedette. Aronne e Cur, uno a destra e
l'altro a sinistra, tenevano sollevate le sue braccia: a questo modo rimasero
alzate fino al tramonto del sole.
13 Così
Giosuè sconfisse gli Amaleciti e li uccise
tutti.
14 Allora il Signore disse a Mosè:
«Scrivi questo in un libro perché non sia mai dimenticato; di' a
Giosuè: Io voglio annientare gli Amaleciti; nessuno sulla terra si
ricorderà più di loro!».
15
Allora Mosè costruì un altare e lo chiamò: «Il Signore
è la mia bandiera»
16 e disse:
«Gli Amaleciti hanno osato attaccare il trono del Signore e il Signore
sarà per sempre in guerra contro di
loro!».
CAPITOLO 18
INCONTRO DI MOSE' CON IETRO SUO SUOCERO
1 Ietro sacerdote di Madian e
suocero di Mosè, sentì parlare di quel che Dio aveva fatto per
Mosè e per il suo popolo Israele. Venne a sapere che il Signore li aveva
fatti uscire dall'Egitto.
2 (Quando Mosè
aveva rimandato sua moglie Zippora, Ietro l'aveva
accolta
3 con i due figli che Mosè aveva
avuto da lei. Il primo si chiamava Ghersom (Emigrato), perché Mosè
aveva detto: «Sono un emigrato in terra
straniera»;
4 il secondo Eliezer (Il mio Dio
mi soccorre), perché Mosè aveva detto: «Il Dio di mio padre
mi è venuto in aiuto e mi ha liberato dalla prepotenza del
faraone»).
5 Ietro dunque, con i figli e la
moglie di Mosè, venne da lui nel deserto, dove era accampato, presso la
montagna di Dio.
6 Mandò a dire a
Mosè: «Sono tuo suocero Ietro e vengo a trovarti accompagnato da tua
moglie e dai tuoi due figli!».
7 Mosè
andò incontro al suocero, si inchinò profondamente davanti a lui e
lo abbracciò. Si scambiarono notizie sulla loro salute, poi entrarono
nella tenda.
8 Mosè raccontò al
suocero tutto quel che il Signore aveva fatto per Israele contro il faraone e
gli Egiziani, le difficoltà che avevano trovato lungo il cammino, e dalle
quali il Signore li aveva liberati.
9 Ietro si
rallegrò per tutto il bene che il Signore aveva fatto agli Israeliti
liberandoli dalla dominazione degli
Egiziani
10-11 e disse: «Sia benedetto il
Signore che vi ha liberati dalla dominazione degli Egiziani e del faraone! Ora
riconosco che il Signore è più grande di tutti gli dèi: ha
liberato il suo popolo dal potere degli Egiziani, proprio quando questi lo
maltrattavano».
12 Poi Ietro, suocero di
Mosè, offrì a Dio un sacrificio completo e altre offerte. Aronne e
tutti gli anziani d'Israele vennero e fecero un banchetto alla presenza di Dio
in compagnia del suocero di Mosè.
MOSE' SCEGLIE ALCUNI COLLABORATORI
13 Il giorno dopo Mosè
cominciò a esaminare in giudizio le questioni del popolo. Dal mattino
fino a sera c'era gente da lui.
14 Quando Ietro
vide tutto quel che Mosè aveva da fare per il popolo, gli
disse:
- Perché fai così?
Perché giudichi da solo, costringendo il popolo ad attendere da mattino a
sera?
15 Mosè rispose al
suocero:
- Il popolo mi cerca per conoscere la
volontà di Dio.
16 Quando c'è
qualcosa tra loro, vengono da me. Io esamino i loro problemi e faccio conoscere
le leggi e gli insegnamenti di Dio.
17 Suo
suocero riprese:
- Non va bene fare così!
18 Tu e la tua gente finirete per crollare! E'
un compito troppo pesante per te; non puoi farcela da solo!
19 Ascolta, voglio darti un consiglio e Dio sia
con te! Sta' davanti a Dio in nome del popolo per presentargli i vari problemi.
20 Spiegherai alla gente le leggi e gli
insegnamenti di Dio; indicherai loro la via da seguire e quel che devono fare.
21 Per il resto sceglierai tra tutto il popolo
uomini seri, rispettosi di Dio, uomini che amano la verità e non si
lasciano corrompere. Li porrai come responsabili di gruppi di mille, di cento,
di cinquanta e dieci persone.
22 Essi dovranno
risolvere le questioni del popolo in ogni circostanza. Presenteranno a te
soltanto le questioni importanti; le altre, le regoleranno da soli. Così
il tuo compito sarà meno pesante perché essi lo porteranno con te.
23 Se tu fai così - e se questo è
volontà del Signore - potrai resistere, e anche tutta questa gente
andrà avanti sicura.
24 Mosè diede
retta al suocero e fece quel che gli aveva suggerito.
25 Scelse, dunque, fra tutti gli Israeliti
uomini capaci e li pose a capo del popolo, come responsabili di gruppi di mille,
di cento, di cinquanta e di dieci persone.
26
Essi giudicavano le questioni del popolo in ogni circostanza: quelle difficili
le presentavano a Mosè e regolavano da soli tutte le
altre.
27 Poi Mosè salutò il
suocero, che tornò nella sua terra di Madian.
ALLEANZA DI DIO CON IL POPOLO D'ISRAELE
CAPITOLO 19
DIO PROPONE L'ALLEANZA AGLI ISRAELITI
1-2 Gli Israeliti lasciarono
Refidim. Due mesi dopo la loro uscita dall'Egitto, il primo giorno del mese,
entrarono nel deserto del Sinai e si accamparono nel deserto, davanti al monte
Sinai.
3 Mosè salì sulla montagna
per incontrare Dio.
Il Signore chiamò
Mosè dal monte e gli disse: «Parla ai discendenti di Giacobbe, gli
Israeliti, e annunzia queste mie parole:
4 Voi
stessi avete visto come io ho trattato l'Egitto; avete visto che vi ho condotti
qui da me, come un'aquila porta i suoi piccoli sulle ali.
5 Tutta la terra appartiene a me. Ora, se
accettate di ubbidirmi e rispettate l'alleanza con me, voi sarete la mia
proprietà particolare, il mio popolo fra tutti gli altri.
6 Voi sarete per me un regno di sacerdoti e una
nazione consacrata al mio servizio. Ecco quel che devi dire agli
Israeliti».
7 Mosè andò,
riunì gli anziani del popolo e comunicò loro tutto quel che il
Signore gli aveva ordinato.
8 Tutto il popolo
rispose a una sola voce e disse: «Noi ubbidiremo agli ordini del
Signore!».
Mosè andò a
riferire la loro risposta.
9 Il Signore disse a
Mosè: «Ecco, io sto per venire fino a te, in una densa nube,
così il popolo sentirà quando parlerò con te e potrà
aver fiducia in te per sempre».
Mosè
ripeté al Signore la risposta del popolo.
DIO SI RIVELA SUL MONTE SINAI
10 Il Signore disse a
Mosè: «Va' dagli Israeliti e di' loro di purificarsi oggi e domani.
Lavino anche le loro vesti.
11 Devono tenersi
pronti per dopodomani, perché allora io scenderò sul monte Sinai e
mi farò vedere da tutto il popolo.
12
Fisserai un limite attorno al monte, e ordinerai: Nessuno deve salire sul monte
e neppure avvicinarsi. Chiunque si avvicinerà sarà messo a morte.
13 Sia uomo o animale, non potrà
sopravvivere. Ma non potrà essere toccato: dovrà essere ucciso a
colpi di pietra o con frecce. Soltanto quando suonerà il corno alcuni
potranno salire sul monte».
14 Mosè
ridiscese dagli Israeliti. Ordinò loro di purificarsi e di lavare le loro
vesti.
15 Poi disse al popolo: «Tenetevi
pronti per dopodomani ed evitate rapporti sessuali con le vostre
donne».
16 Ed ecco, al giorno fissato, sul
far del mattino, sul monte ci furono tuoni, lampi, e una nube fitta. Si
udì anche un fortissimo suono di tromba. Nell'accampamento il popolo
tremava di paura.
17 Allora Mosè li fece
uscire dall'accampamento per avvicinarsi a Dio. Essi si fermarono ai piedi del
monte.
18 Il Sinai era tutto fumante,
perché su di esso era sceso il Signore come un fuoco. Il fumo saliva come
quello di una fornace, e tutto il monte era scosso come da un terremoto.
19 Il suono della tromba divenne sempre
più forte. Quando Mosè gli parlava, Dio rispondeva con il
tuono.
20 Il Signore scese dunque sulla cima del
monte Sinai. Richiamò Mosè sulla vetta, ed egli
salì.
21 Il Signore disse a
Mosè:
- Scendi, avverti il popolo di non
venire e far ressa per vedermi, altrimenti molti moriranno.
22 Anche i sacerdoti che possono avvicinarsi a
me, devono purificarsi, diversamente farò morire anche
loro!
23 Mosè disse al
Signore:
- E' impossibile che il popolo salga sul
monte Sinai! Tu stesso gliel'hai proibito quando mi hai detto: «Fissa un
limite intorno al monte e dichiaralo
sacro».
24 Allora il Signore ordinò a
Mosè:
- Scendi di nuovo all'accampamento;
poi ritornerai insieme con Aronne. Ma i sacerdoti e il popolo non devono
precipitarsi per cercare di salire verso di me, altrimenti io li farò
morire!
25 Mosè scese e parlò al
popolo.
Promulgazione della legge sul Sinai
Mosè discende dal SinaiCAPITOLO
20
I DIECI COMANDAMENTI
(vedi Deuteronomio 5,
6-21)
1 Queste sono le parole che Dio
pronunziò:
2 «Io sono il Signore, tuo
Dio, che ti ha fatto
uscire dall'Egitto, dove tu
eri schiavo.
3 «Non avere altro Dio oltre a
me.
4 «Non fabbricarti nessun idolo e non
farti nessuna immagine di quello che è in cielo, sulla terra o nelle
acque sotto la terra.
5 Non devi adorare
né rendere culto a cose di questo genere. Perché io, il Signore,
sono il tuo Dio e non sopporto di avere rivali, punisco la colpa di chi mi
offende anche sui figli, fino alla terza e alla quarta generazione;
6 al contrario tratto con benevolenza per
migliaia di generazioni chi mi ama e ubbidisce ai miei
ordini.
7 «Non usare il nome del Signore,
tuo Dio, per scopi vani, perché io, il Signore, punirò chi abusa
del mio nome.
8 «Ricordati di consacrarmi il
giorno di sabato:
9 hai sei giorni per fare ogni
tuo lavoro;
10 ma il settimo giorno è il
sabato consacrato al Signore, tuo Dio: in esso non farai nessun lavoro:
né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo
schiavo, né la tua schiava, né il tuo bestiame e neppure il
forestiero che abita presso di te.
11 E farai
così perché io, il Signore, ho fatto in sei giorni il cielo, la
terra e il mare e tutto quel che contengono, ma poi mi sono riposato il settimo
giorno; per questo ho benedetto il giorno di sabato e voglio che sia consacrato
a me.
12 «Rispetta tuo padre e tua madre,
perché tu possa vivere a lungo nella terra che io, il Signore tuo Dio, ti
do.
13 «Non
uccidere.
14 «Non commettere
adulterio.
15 «Non
rubare.
16 «Non testimoniare il falso contro
nessuno.
17 «Non desiderare quel che
appartiene a un altro: né la sua casa, né sua moglie, né il
suo schiavo, né la sua schiava, né il suo bue, né il suo
asino».
GLI ISRAELITI HANNO PAURA DI DIO
18 Tutti gli Israeliti
sentivano i tuoni e il suono del corno e vedevano i lampi e il monte fumante.
Allora furono presi da paura e si tennero
lontani.
19 Dissero a
Mosè:
- Se sei tu a parlarci, potremo
ascoltare; ma se Dio stesso ci parla, noi
moriamo!
20 Mosè rispose al
popolo:
- Non abbiate paura: Dio è venuto
per mettervi alla prova, e perché riconosciate la sua autorità:
così non commetterete peccati.
21 Gli
Israeliti si tennero lontani, mentre Mosè si avvicinò alla nube
oscura dentro la quale Dio era presente.
LEGGI PER GLI ALTARI
22 Il Signore comandò a
Mosè di dire agli Israeliti:
«Avete
visto che io, il Signore, ho parlato a voi dall'alto del
cielo!
23 «Non fabbricate idoli d'argento e
d'oro per adorarli!
24 «Costruirai per me un
altare di terra e vi offrirai le tue pecore e i tuoi buoi per i sacrifici
completi e quelli per il banchetto sacro. In ogni luogo dove ti ordinerò
di adorarmi verrò da te e ti
benedirò.
25 «Se tu mi vorrai
costruire un altare di pietra, non lo farai con pietre tagliate, perché
se le squadri con lo scalpello non sono più adatte per
me.
26 «Non fare gradini intorno al mio
altare per non far vedere la tua nudità quando salì a offrirmi i
sacrifici».
CAPITOLO
21
COME TRATTARE GLI SCHIAVI
(vedi Deuteronomio 15,
12-18)
1 Il Signore aggiunse: «Darai agli
Israeliti le seguenti leggi:
2 «Se compri
uno schiavo ebreo, egli lavorerà per sei anni; nel settimo sarà
libero di andarsene senza pagare riscatto.
3 Se
quando è diventato schiavo non era sposato, andrà via da solo; se
era sposato, sua moglie andrà con lui.
4
Se il suo padrone gli ha dato moglie e questa gli ha partorito figli o figlie,
la donna e i suoi figli resteranno proprietà del padrone, e lo schiavo se
ne andrà da solo.
5 Ma se lo schiavo
dichiara di voler bene al padrone, alla moglie e ai figli e non vuole andarsene
libero,
6 allora il suo padrone lo
condurrà al luogo di culto, lo farà avvicinare alla porta o allo
stipite e gli forerà l'orecchio con un punteruolo. Da quel momento lo
schiavo sarà suo per sempre.
7 «Se
una ragazza è venduta dal padre come schiava, essa non sarà poi
liberata come gli altri schiavi.
8 Se il padrone
voleva farla sua moglie, ma in seguito non gli piace più, deve permettere
che il padre la riscatti. Il padrone non può venderla a mercanti
stranieri perché così la tratterebbe in modo ingiusto.
9 Se egli l'ha comperata per darla in moglie a
suo figlio, avrà gli stessi diritti delle figlie.
10 Se egli prende poi un'altra donna come
seconda moglie, non potrà lasciar mancare alla prima il nutrimento, i
vestiti e i diritti coniugali.
11 Se egli non le
dà queste cose, essa sarà libera senza che sia pagato il prezzo
del riscatto.
DELITTI CHE MERITANO LA PENA DI MORTE
12 «Chi colpisce
volontariamente una persona e la uccide, deve essere messo a morte.
13 Se però non aveva intenzione di
uccidere, ma si tratta di una disgrazia, quell'uomo potrà rifugiarsi in
un luogo che io ti indicherò.
14 Ma
quando un uomo è adirato con un altro e lo uccide di proposito, deve
essere messo a morte, anche se si è rifugiato presso il mio
altare.
15 «Chi colpisce il padre o la madre
deve essere messo a morte.
16 «Chi rapisce
un uomo - sia che poi lo abbia venduto, sia che lo tenga ancora in suo potere -
deve essere messo a morte.
17 «Chi maledice
il padre o la madre deve essere messo a morte.
RISARCIMENTO PER LE FERITE
18 «Quando alcuni stanno
litigando e uno colpisce un altro con una pietra o con il pugno, e quest'ultimo
non muore, ma è costretto a mettersi a letto,
19 e poi guarisce e può uscire
appoggiandosi al bastone, chi lo ha colpito non sarà punito; dovrà
pagare soltanto il riposo forzato e le cure
necessarie.
20 «Se un uomo picchia con il
bastone il suo schiavo o la sua schiava, ed essi muoiono all'istante, quell'uomo
deve essere punito.
21 Ma se sopravvivono un
giorno o due, egli non deve essere punito, perché sono sua
proprietà.
22 «Se una donna incinta
viene urtata durante una rissa ed abortisce senza altre gravi conseguenze, il
colpevole dovrà pagare un risarcimento alla presenza di un giudice,
secondo quello che il marito della donna
stabilirà.
23 «In tutti i casi in cui
si procura una disgrazia, si deve risarcire solo vita per vita,
24 occhio per occhio, dente per dente, mano per
mano, piede per piede,
25 bruciatura per
bruciatura, ferita per ferita, livido per
livido.
26 «Se un uomo colpisce un occhio
del suo schiavo o della sua schiava, ed essi perdono l'occhio, in cambio il
padrone li deve liberare.
27 Anche se fa cadere
un dente del suo schiavo o della sua schiava, in cambio li deve liberare.
Responsabilità dei
proprietari
28 «Quando un bue ferisce con le
corna un uomo o una donna e questi muoiono, il bue sarà ucciso a colpi di
pietra e non se ne potrà mangiare la carne. Ma il proprietario del bue
non deve essere punito.
29 Ma se il bue era
solito attaccare la gente e il padrone era stato avvisato e non Io aveva
custodito, quando quel bue causa la morte di un uomo o di una donna, deve essere
ucciso a colpi di pietra, e anche il suo padrone deve essere messo a morte.
30 E' possibile anche imporre un risarcimento e,
in questo caso, il padrone pagherà in cambio della vita tutto quello che
gli verrà imposto.
31 Si deve seguire la
stessa procedura anche quando il bue ferisce con le corna un bambino o una
bambina.
32 «Se il bue ferisce con le corna
uno schiavo o una schiava, si dovrà pagare al loro padrone trenta pezzi
d'argento e il bue dovrà essere ucciso a colpi di
pietra.
33 «Se uno lascia una cisterna
aperta oppure scava una cisterna e non la copre, nel caso che un bue o un asino
vi cadano dentro,
34 il proprietario della
cisterna deve risarcire in denaro il padrone della bestia, e l'animale morto
sarà suo.
35 «Se il bue di uno
ferisce il bue di un altro e lo fa morire, i rispettivi proprietari dovranno
vendere il bue vivo e dividersi il ricavato; dovranno dividersi anche la bestia
morta.
36 Ma se è risaputo che il bue
aveva l'abitudine di ferire con le corna, e il suo padrone non lo ha custodito,
egli dovrà dare come risarcimento un bue vivo al posto di quello morto e
quest'ultimo sarà suo.
LEGGI SUL FURTO E RISARCIMENTO DEI DANNI
37 «Se uno ruba un bue o
un montone e poi li scanna o li vende, è obbligato a risarcire il bue con
cinque capi di bovini, e il montone con cinque capi di bestiame
piccolo.
CAPITOLO 22
1 «Se un ladro viene sorpreso mentre sta
facendo un'apertura in un muro e viene ucciso, chi l'ha ucciso non deve essere
considerato colpevole d'omicidio.
2 Ma se era di
giorno, l'uccisore deve essere considerato colpevole di
omicidio.
«Ogni ladro deve pagare il
risarcimento e, se non può pagare, deve essere venduto in compenso di
quello che ha rubato.
3 Se egli ha rubato un
bue, un asino o un montone e questi si trovano ancora vivi in suo possesso, deve
restituire il doppio.
4 «Se uno ha un campo
o una vigna per pascolare il suo bestiame, e lo lascia andare in un altro campo,
deve risarcire il danno con i prodotti migliori del suo campo o della sua
vigna.
5 «Se il fuoco appiccato a cespugli
spinosi si propaga e brucia un mucchio di covoni o il grano in spiga o il grano
appena germogliato, il responsabile deve pagare i
danni.
LEGGI SUI PRESTITI
6 «Se uno dà al
vicino argento od oggetti da custodire, e poi nella casa di quest'ultimo viene
commesso un furto, se il ladro viene trovato, tocca a lui restituire il doppio.
7 Ma se il ladro non viene trovato, il padrone
della casa derubata deve giurare nel luogo di culto che non ha rubato quel che
apparteneva al suo vicino.
8 «Quando uno
sospetta che un altro gli abbia preso un bue, o un asino, o un montone, o un
mantello, o un qualunque oggetto perduto, la causa deve essere decisa nel luogo
di culto chi è dichiarato colpevole da Dio, deve restituire il doppio
all'altro.
9 «Quando uno affida a un altro
un asino o un bue o un capo di bestiame piccolo o una qualsiasi bestia e la
bestia muore o ha una frattura o è portata via senza che ci siano
testimoni,
10 il depositario giurerà
solennemente di fronte al Signore che non voleva impadronirsi della
proprietà del suo prossimo. Se la bestia non è stata rubata, il
proprietario si accontenterà del giuramento, e l'altro non sarà
tenuto a restituire;
11 ma se la bestia gli
è stata rubata, il depositario deve pagare il risarcimento.
12 Se invece la bestia è stata sbranata,
egli deve dimostrarlo, e allora non sarà tenuto a
risarcirla.
13 «Se uno prende in prestito da
un altro una bestia, egli dovrà pagare un risarcimento nel caso che
questa abbia una frattura o muoia in assenza del padrone;
14 ma se il padrone ha assistito al fatto,
l'altro non deve pagare. Se la bestia era stata presa a nolo, la perdita del
proprietario è compensata dal prezzo del
noleggio.
PRESCRIZIONI MORALI E RELIGIOSE
15 «Se uno seduce una
ragazza ancora vergine non fidanzata e dorme con lei, deve pagare per lei la
dote e prenderla in moglie.
16 Ma se il padre di
lei non è d'accordo, egli deve soltanto pagare una somma di denaro pari
alla dote nuziale delle ragazze vergini.
17
«Devi far morire la donna che pratica la
magia.
18 «Chiunque ha un rapporto sessuale
con una bestia deve essere messo a morte.
19
«Chi offre un sacrificio agli dèi oltre all'unico Signore, deve
essere sterminato.
LEGGI IN DIFESA DEI DEBOLI
20 «Non sfruttate
né opprimete lo straniero, perché voi stessi siete stati stranieri
in Egitto.
21 «Non maltrattate la vedova o
l'orfano.
22 Se infatti li maltrattate, quando
invocheranno aiuto a me, ascolterò il loro grido,
23 andrò in collera e vi farò
morire in guerra, così le vostre mogli diventeranno vedove e i vostri
figli orfani.
24 «Se presti denaro a
qualcuno del mio popolo, al povero che vive con te, non devi fare l'usuraio: non
puoi imporgli interesse.
25 «Se prendi in
pegno il mantello del tuo prossimo, devi restituirglielo prima del tramonto del
sole,
26 perché il mantello è la
sua unica coperta; come potrebbe ripararsi dal freddo quando dorme? Se egli
invoca aiuto da me, io ascolterò il suo grido, perché io sono
misericordioso.
ALTRE PRESCRIZIONI RELIGIOSE
27 «Non insultare Dio e
non maledire il capo del tuo popolo.
28 «Non
ritardare a offrirmi i raccolti del tuo campo e i prodotti del tuo
frantoio.
«Ogni tuo primogenito lo devi
consacrare a me.
29 Devi fare lo stesso per i
bovini e per le pecore: i piccoli resteranno sette giorni con la madre, l'ottavo
giorno li offrirai a me.
30 «Voi sarete un
popolo interamente consacrato a me.
«Non
potrete mangiare la carne di una bestia sbranata nella campagna, ma dovrete
gettarla ai cani.
CAPITOLO
23
GIUSTIZIA E RISPETTO
1 «Non spargere notizie
senza fondamento e non favorire il colpevole testimoniando per l'ingiustizia.
2 Non stare dalla parte della maggioranza quando
questa agisce male. Quando sei testimone in un processo, non testimoniare sotto
l'influsso della maggioranza, se essa cerca di falsare la giustizia.
3 Ma, se è colpevole, non devi neppure
favorire il debole nel suo processo.
4 «Se
il bue o l'asino del tuo nemico si sono persi e tu li trovi, devi
riportarglieli.
5 Se vedi l'asino del tuo nemico
cadere sotto il carico, non devi abbandonare il tuo nemico, ma aiutarlo a tirar
su la bestia.
6 «Non negare giustizia al
povero coinvolto in un processo, quando questi è
innocente.
7 «Sta' lontano dalla
falsità. Non far morire l'innocente e il giusto, perché io non
assolvo chi si rende colpevole di questo.
8
«Non accettare doni, perché il dono rende cieco anche chi vede, e
corrompe le decisioni dei giusti.
9 «Non
opprimere lo straniero: anche voi sapete cosa prova un forestiero, perché
siete stati stranieri in Egitto.
ISTRUZIONI SUL RIPOSO
10 «Per sei anni
coltiverai la tua terra e ne raccoglierai i prodotti,
11 ma nel settimo anno non la lavorerai e la
lascerai incolta. Quel che vi crescerà, Io mangeranno i poveri del tuo
popolo e quel che rimane sarà divorato dalle bestie selvatiche. Devi fare
Io stesso per la tua vigna e per il tuo
uliveto.
12 «Lavora sei giorni e il settimo
riposati; così possono riposare anche il tuo bue e il tuo asino e possono
riprendere le forze i figli della tua schiava e lo
straniero.
13 «Osservate quel che vi ho
detto! Non pregate gli altri dèi; anzi non pronunziate neppure il loro
nome!
LE FESTE DI PELLEGRINAGGIO
(vedi 34, 18-26; Deuteronomio
16, 1-17)
14 «Tre volte all'anno celebrerai
una festa in mio onore.
15 «Osserva la festa
dei Pani non lievitati: nella ricorrenza del mese di Abib, il mese in cui sei
uscito dall'Egitto, devi mangiare per sette giorni pane non lievitato, come io
ti ho comandato.
«Nessuno osi presentarsi al
mio santuario a mani vuote.
16 Osserva la festa
della Mietitura, quando inizi a raccogliere quel che hai seminato nel tuo
campo.
«Osserva la festa del Raccolto, al
termine dell'anno quando raccoglierai il frutto dei tuoi lavori nei
campi.
17 «In queste tre feste annuali gli
uomini si presenteranno a me, il Signore vostro Dio, nel mio
santuario.
18 «Il sangue dei sacrifici non
puoi offrirlo insieme a pane lievitato, e il grasso degli animali che uccidi per
la mia festa non potrai conservarlo fino al mattino
seguente.
19 «Offri nel tempio del Signore,
tuo Dio, il meglio dei tuoi raccolti.
«Non
cuocere il capretto nel latte di sua madre.
PROMESSE E ISTRUZIONI SULLA CONQUISTA DI CANAAN
(vedi 34, 10-16; Deuteronomio
7)
20 «Ecco io mando un angelo davanti a te
per proteggerti durante il cammino e per condurti nel luogo che ho preparato.
21 Devi rispettarlo e ubbidirgli. Non ribellarti
a lui: egli agisce in mio nome e non perdonerebbe la tua disubbidienza.
22 Ma se tu gli ubbidisci e fai quel che ti
comando, io sarò nemico dei tuoi nemici e avversario dei tuoi
avversari.
23 «Il mio angelo
camminerà davanti a te e ti condurrà nel territorio degli Amorrei,
degli Ittiti, dei Perizziti, dei Cananei, degli Evei e dei Gebusei. Io li
distruggerò;
24 tu non inginocchiarti
davanti ai loro dèi e non adorarli. Non compirai i loro riti, anzi dovrai
distruggere e spezzare le loro stele sacre.
25
«Se voi adorerete solo me, il Signore vostro Dio, io benedirò il
vostro pane e la vostra acqua e terrò lontano da voi le malattie;
26 nella vostra terra non vi sarà neppure
una donna che abortisce o che sia sterile. Io vi concederò una vita molto
lunga.
27 «Spaventerò chi ti
incontrerà e metterò in fuga ogni popolo in mezzo al quale
entrerai; ti farò vedere la schiena dei tuoi nemici che scappano.
28 Manderò i calabroni davanti a te. Essi
scacceranno lontano da te gli Evei, i Cananei e gli
Ittiti.
29 «Ma non li manderò via in
un solo anno, altrimenti la regione resterebbe deserta, e le bestie selvatiche
si moltiplicherebbero a tuo danno.
30 Li
scaccerò a poco a poco, finché sarai così numeroso da
occupare l'intera regione.
31 «Farò
in modo che i tuoi confini si estendano dal mar Rosso fino al mar Mediterraneo,
e dal deserto del Sinai fino al fiume
Eufrate.
«Quando ti avrò dato in
potere gli abitanti della regione e li avrai cacciati via,
32 non dovrai fare alleanza con loro e con i
loro dèi.
33 Essi non dovranno più
abitare nella tua terra, altrimenti ti farebbero peccare contro di me. Ma sappi:
se tu adorerai i loro dèi, cadrai in una trappola
mortale».
CAPITOLO
24
DIO CONCLUDE L'ALLEANZA CON GLI ISRAELITI
1 Il Signore disse a
Mosè: «Sali da me sulla montagna insieme ad Aronne, Nadab, Abiu e
settanta anziani d'Israele. Quando sarete giunti a una certa distanza, vi
inchinerete fino a terra.
2 Tu solo potrai
avvicinarti a me: gli altri non si avvicineranno, e il popolo non salirà
con voi».
3 Mosè andò a
riferire agli Israeliti tutto quel che il Signore gli aveva ordinato. Tutto il
popolo rispose a una sola voce: «Noi metteremo in pratica tutti gli ordini
del Signore!».
4 Mosè scrisse tutto
quel che il Signore gli aveva detto. Poi, il giorno dopo, di buon mattino,
costruì un altare ai piedi del monte e vi pose attorno dodici pietre, una
per ogni tribù d'Israele.
5
Incaricò alcuni giovani tra gli Israeliti di offrire sacrifici completi e
di uccidere i tori che dovevano servire al sacrificio per il banchetto sacro
davanti al Signore.
6 Mosè versò
metà del sangue degli animali uccisi in alcuni catini. Spruzzò
l'altra metà sull'altare,
7 quindi prese
il libro dell'alleanza e lo lesse ad alta voce davanti al popolo. Gli Israeliti
dissero: «Noi ubbidiremo al Signore ed eseguiremo i suoi
ordini!».
8 Allora Mosè prese il
sangue dai catini, lo spruzzò sul popolo e disse: «Questo sangue
segna l'alleanza che il Signore conclude con voi mentre vi dà tutti
questi comandamenti!».
9 Poi Mosè,
Aronne, Nadab, Abiu e i settanta anziani d'Israele salirono sulla montagna.
10 Essi videro il Dio d'Israele: sotto i suoi
piedi vi era come un pavimento in lastre di zaffiro, azzurro e trasparente come
il cielo stesso.
11 Questi privilegiati fra gli
Israeliti poterono vedere Dio senza avere alcun danno. Dopo mangiarono e bevvero
alla sua presenza.
ISTRUZIONI PER IL CULTO
DIO CHIAMA DI NUOVO MOSE' SUL MONTE
12 Il
Signore disse a Mosè: «Sali da me sul monte: quando sarai
lassù, io ti darò le tavole di pietra su cui ho scritto gli
insegnamenti e la legge per istruire gli
Israeliti».
13 Mosè, accompagnato da
Giosuè suo aiutante, salì sul monte di Dio,
14 dopo aver detto agli anziani:
«Aspettateci qui fino al nostro ritorno! Aronne e Cur restano con voi;
chiunque avrà una questione da regolare si rivolga a loro!».
15 Mosè salì dunque sul
monte.
La nube coprì la cima del
monte
16-17 e il Signore si manifestò sul
Sinai in tutta la sua gloria. Essa appariva agli occhi di tutto il popolo come
un fuoco divorante. La nube coprì il monte per sei giorni; al settimo il
Signore dal mezzo della nube chiamò Mosè,
18 e Mosè entrò nella nube e
salì sulla cima. Egli rimase là quaranta giorni e quaranta
notti.
CAPITOLO 25
LE OFFERTE DEGLI ISRAELITI
(vedi 35,
4-9)
1 Il Signore disse a Mosè:
2 «Ordina agli Israeliti di raccogliere
un'offerta per me. Essa sarà fatta da tutti coloro che hanno un cuore
generoso.
3 Come offerta si raccoglieranno: oro,
argento e rame,
4 lana tinta di viola, di rosso
e di scarlatto, lino fine e stoffa di pelo di capra,
5 pelli di montone tinte di rosso, pelli di
tasso e legno d'acacia,
6 olio per
illuminazione, essenze aromatiche per l'olio della consacrazione e per l'incenso
profumato,
7 pietre di onice e altre pietre
preziose da incastonare nell'efod e nel pettorale indossati dal sommo sacerdote.
8 Gli Israeliti mi consacreranno un luogo
particolare, così io abiterò in mezzo a loro.
9 Farete la tenda e gli oggetti di culto uguali
al modello che io ti mostrerò.
L'ARCA DELL'ALLEANZA
(vedi 37,
1-9)
10 «Costruirete un'arca di legno
d'acacia: sarà come una cassa lunga un metro e venticinque centimetri,
larga e alta settantacinque centimetri.
11 Sia
dentro che fuori la rivestirai d'oro puro, e tutt'intorno avrà un bordo
d'oro.
12 Fonderai quattro anelli d'oro e li
fisserai ai quattro piedi dell'arca: due da una parte e due dall'altra.
13 Farai due stanghe di legno d'acacia e le
rivestirai d'oro.
14 Infilerai le stanghe negli
anelli ai due lati dell'arca per poterla trasportare.
15 Le stanghe rimarranno sempre negli anelli
dell'arca: non siano mai tolte di lì.
16
Nell'arca collocherai le tavole degli insegnamenti che io ti
darò.
17 «Farai un coperchio d'oro
puro; sarà lungo un metro e venticinque centimetri e largo settantacinque
centimetri.
18 Alle due estremità del
coperchio farai due cherubini d'oro battuto con il martello.
19 I cherubini formeranno un sol pezzo con il
coperchio: uno da una parte e uno dall'altra.
20
Essi staranno uno di fronte all'altro con la faccia rivolta verso il coperchio:
le loro ali distese lo proteggeranno.
21 Porrai
il coperchio sull'arca dopo avervi messo dentro le tavole dei miei insegnamenti.
22 Presso l'arca mi incontrerò con te e
parlerò con te da sopra il coperchio dell'arca che contiene i miei
insegnamenti; in mezzo ai due cherubini ti darò gli ordini per gli
Israeliti.
LA TAVOLA DEI PANI
(vedi 37,
10-16)
23 «Farai una tavola di legno
d'acacia lunga un metro, larga cinquanta centimetri e alta settantacinque
centimetri.
24 La rivestirai d'oro puro e le
farai intorno un bordo d'oro.
25 Le fabbricherai
attorno una cornice larga otto centimetri e le farai un bordo d'oro.
26 Le farai anche quattro anelli d'oro da
fissare ai quattro angoli dei suoi piedi.
27 Gli
anelli saranno fissati alla cornice e serviranno a infilare le stanghe per
trasportare la tavola.
28 Queste stanghe saranno
di legno d'acacia, e le rivestirai d'oro; esse serviranno a trasportare la
tavola.
29 Farai in oro puro anche i piatti, le
coppe, le anfore e le tazze per le offerte di vino.
30 Sulla tavola porrai i pani offerti a me, e
non dovranno mai mancare.
IL CANDELABRO
(vedi 37,
17-24)
31 «Mi farai anche un candelabro
d'oro puro. Sarà battuto con il martello; il suo fusto, i suoi bracci, i
suoi calici, i suoi bulbi e le sue corolle saranno tutti di un pezzo.
32 Dal fusto partiranno sei bracci, tre da una
parte e tre dall'altra.
33 Ogni braccio
avrà tre calici in forma di fiore di mandorlo, con bulbo e corolla.
Così sarà per tutti i sei bracci del candelabro.
34 Il suo fusto avrà quattro calici in
forma di fiore di mandorlo, con i loro bulbi e le loro corolle.
35 Sotto ogni coppia di bracci che escono dal
fusto del candelabro ci sarà un bulbo.
36
I bulbi e i relativi bracci formeranno un pezzo solo con il resto, e il tutto
sarà d'oro puro battuto con il
martello.
37 «Farai sette lampade per il
candelabro e gliele collocherai sopra perché possano far luce in avanti.
38 Anche i suoi smoccolatoi e i suoi portacenere
saranno d'oro puro.
39 Per il candelabro e i
suoi accessori dovrai impiegare trentacinque chili d'oro puro.
40 Sta' bene attento che tutto sia eseguito
secondo il modello che ti è stato mostrato sul
monte.
CAPITOLO 26
L'ABITAZIONE DEL SIGNORE
(vedi 36,
8-38)
1 «Farai l'Abitazione con dieci teli
di lino ritorto, intessuto con lana viola, rossa e scarlatta, e li ornerai con
figure di cherubini.
2 Ogni telo sarà
lungo quattordici metri e largo due.
3 Cinque
teli saranno uniti l'uno all'altro e così pure gli altri cinque.
4 Farai cordoni di lana viola, sull'orlo del
primo telo, a un'estremità del primo gruppo di teli, e lo stesso all'orlo
dell'ultimo nel secondo gruppo di teli.
5 Farai
cinquanta cordoni all'estremità di ogni gruppo di teli, e le due serie si
corrisponderanno.
6 Farai cinquanta ganci d'oro
e unirai i teli l'uno all'altro mediante i ganci, così il tutto
formerà una cosa sola.
7 «Farai poi
undici teli di lana di capra per la tenda destinata a coprire l'Abitazione.
8 Ognuno sarà lungo quindici metri e
largo due.
9 Unirai insieme cinque teli da una
parte e sei teli dall'altra. Piegherai il sesto telo sulla parte anteriore della
tenda.
10 Farai cinquanta cordoni sull'orlo del
primo telo, a un'estremità del primo gruppo, e cinquanta cordoni
sull'orlo del telo del secondo gruppo.
11 Farai
cinquanta ganci di rame, introdurrai i ganci nei cordoni e unirai insieme la
tenda così da formare un tutt'uno.
12 La
metà del telo che sopravanza nella tenda superiore penderà sulla
parte posteriore dell'Abitazione.
13 Nel senso
della lunghezza dei teli, il metro che cresce ricadrà cinquanta
centimetri sui due lati, da una parte e dall'altra, così l'Abitazione
sarà ben ricoperta.
14 La tenda superiore
sarà riparata con pelli di montone tinte di rosso, ricoperte a loro volta
da pelli di tasso.
15 «Poi farai assi di
legno d'acacia da mettere verticalmente per sostenere l'Abitazione.
16-17 Le assi saranno lunghe cinque metri e
larghe settantacinque centimetri e ognuna avrà due sostegni congiunti da
un rinforzo.
18 Farai venti assi per il lato sud
dell'Abitazione
19 e quaranta basi d'argento: due
per asse sotto i due sostegni.
20 Così
anche venti assi per il lato nord dell'Abitazione,
21 e anche per esse quaranta basi d'argento, due
sotto ogni asse.
22 Per la parte posteriore
dell'Abitazione, verso ovest, farai sei assi
23 e
inoltre due assi per gli angoli sulla parte posteriore:
24 esse saranno formate ciascuna da due pezzi
uguali, abbinati e perfettamente congiunti dal basso fino alla cima, all'altezza
del primo anello. Entrambe saranno fatte così per formare i due angoli.
25 Vi saranno dunque per la parte posteriore
otto assi con le loro basi d'argento: sedici basi, due basi sotto ogni
asse.
26 «Farai inoltre traverse di legno
d'acacia: cinque per tenere insieme le assi di un lato
dell'Abitazione
27 e cinque per le assi
dell'altro lato e cinque per le assi della parte posteriore, verso ovest.
28 La traversa centrale passerà da
un'estremità all'altra delle assi, esattamente a mezz'altezza.
29 Sia le assi che le traverse saranno rivestite
d'oro e farai anelli d'oro per infilarvi le traverse.
30 Costruirai l'Abitazione esattamente come ti
è stato mostrato sul monte.
31 «Farai
inoltre un tendaggio tessuto di lana viola, rossa e scarlatta e di lino ritorto.
Sarà ornato con figure di cherubini.
32
Lo appenderai con uncini d'oro a quattro colonne di acacia, rivestite d'oro e
poggiate su quattro basi d'argento.
33
Collocherai questo tendaggio sotto i ganci dei teli e là, nell'interno
dietro il tendaggio, metterai l'arca che conterrà i miei insegnamenti.
Nell'Abitazione questo tendaggio separerà il luogo santo da quello
santissimo.
34 «Porterai l'arca che contiene
i miei insegnamenti nel luogo santissimo e le metterai il suo coperchio.
35 Collocherai invece la tavola dei pani
dall'altra parte del tendaggio, sul lato nord dell'Abitazione, e il candelabro
di fronte alla tavola, verso sud.
36 Per
l'ingresso della tenda farai un altro tendaggio ricamato; sarà tessuto
con lana viola, rossa e scarlatta e con lino ritorto.
37 Farai per questo tendaggio cinque colonne di
acacia con uncini d'oro, le rivestirai d'oro e fonderai per esse cinque basi di
rame.
CAPITOLO 27
L'ALTARE PER I SACRIFICI
(vedi 38,
1-7)
1 «Per i sacrifici farai un altare di
legno di acacia: sarà quadrato, lungo e largo due metri e mezzo, e
sarà alto uno e mezzo.
2 I suoi quattro
angoli saranno rialzati a forma di corno e formeranno un tutt'uno con l'altare.
Tutto l'altare sarà rivestito di rame.
3
Farai in rame tutti i suoi accessori: i recipienti per raccogliere la cenere, le
palette, i vasi per l'aspersione, le forchette e i bracieri.
4 Farai per esso una graticola di rame, in forma
di rete, con quattro anelli di rame ai quattro angoli.
5 La porrai sotto la cornice dell'altare e
arriverà in basso fino a metà altezza dell'altare.
6 Per l'altare farai anche stanghe di legno di
acacia rivestite di rame:
7 dovranno essere
infilate negli anelli sui due lati dell'altare per poterlo trasportare.
8 L'altare sarà fatto di assi, vuoto
nell'interno: secondo il modello che ti è stato mostrato sul
monte.
I TENDAGGI PER IL CORTILE DELL'ABITAZIONE DEL SIGNORE
(vedi 38,
9-20)
9 «Farai poi il cortile
dell'Abitazione. Sul lato sud il cortile sarà delimitato da tendaggi di
lino ritorto lunghi cinquanta metri.
10 Farai
anche venti colonne e le loro basi di rame; esse avranno uncini e aste
trasversali d'argento.
11 Allo stesso modo sul
lato rivolto a nord: tendaggi lunghi cinquanta metri, colonne con le basi di
rame, uncini e aste trasversali d'argento.
12
Verso ovest il cortile avrà tendaggi lunghi venticinque metri con dieci
colonne e le loro basi.
13 Il lato est del
cortile sarà largo venticinque metri così suddivisi:
14 da una parte sette metri e mezzo di tendaggi
con tre colonne e le basi;
15 dall'altra sette
metri e mezzo di tendaggi con tre colonne e le basi.
16 All'ingresso del cortile vi sarà una
tenda ricamata larga dieci metri, tessuta con lana viola, rossa e scarlatta e
con lino ritorto. Essa avrà quattro colonne con le loro basi.
17 Tutte le colonne intorno al cortile saranno
collegate da aste trasversali d'argento. I loro uncini saranno d'argento e le
loro basi di rame.
18 Il cortile sarà
dunque lungo cinquanta metri e largo venticinque. I tendaggi di lino ritorto
saranno alti due metri e mezzo, e le basi delle colonne saranno di rame.
19 Tutti gli accessori dell'Abitazione e tutti i
suoi picchetti, come anche i picchetti per il recinto, saranno di
rame.
L'OLIO PER LE LAMPADE
(vedi Levitico 24,
1-4)
20 «Tu ordinerai agli Israeliti che ti
procurino olio puro di ulive schiacciate per tenere sempre accesa una lampada
del candelabro.
21 Aronne e i suoi figli lo
collocheranno nella tenda dell'incontro con il Signore, al di fuori del
tendaggio che nasconde l'arca con i miei insegnamenti. Il candelabro
rimarrà acceso davanti a me dalla sera fino al mattino. Questa
prescrizione vale per tutti i discendenti degli
Israeliti.
CAPITOLO
28
GLI ABITI PER I SACERDOTI
(vedi 39,
1)
1 «Fa' venire da te tuo fratello Aronne e
i suoi figli Nadab, Abiu, Eleazaro e Itamar. Soltanto loro fra gli altri
Israeliti saranno miei sacerdoti.
2 Per Aronne,
tuo fratello, farai abiti sacri per mostrare la dignità della sua
funzione sacerdotale.
3 Per questo darai
istruzioni a tutti gli artigiani che io ho dotato di maggior abilità, ed
essi faranno gli abiti di Aronne per la sua consacrazione e per la sua
attività di sacerdote in mio onore.
4
Essi faranno i seguenti abiti: il pettorale, l'efod, il manto, la tunica
damascata, il turbante e la cintura. Aronne, tuo fratello, e i suoi figli devono
indossare questi abiti quando esercitano il sacerdozio in mio onore.
5 Gli artigiani dovranno usare oro, lana viola,
rossa e scarlatta e lino
fine.
L'EFOD
(vedi
39, 2-7)
6 «Faranno l'efod tessuto d'oro, di
lana viola, rossa e scarlatta e di lino ritorto. L'efod sarà ricamato.
7 Esso avrà due spalline ben cucite alle
sue estremità.
8 La cintura per fissarlo
sarà della stessa fattura e di un solo pezzo: tessuta d'oro, di lana
viola, rossa e scarlatta e di lino ritorto.
9
Prenderai due piccole pietre di onice e vi inciderai i nomi dei dodici figli di
Giacobbe:
10 sei sulla prima e sei sull'altra,
secondo l'ordine della loro nascita.
11 Come un
intagliatore di pietre incide un sigillo, così inciderai i nomi dei figli
di Giacobbe sulle due pietre e le inserirai su montature d'oro.
12 Le fisserai poi sulle spalline dell'efod:
così quando Aronne mi presta servizio porterà i nomi degli
Israeliti sulle sue spalle e io non mi dimenticherò mai di loro.
13 La montatura sarà
d'oro
14 e vi saranno fissate due catenelle d'oro
lavorate come corde intrecciate.
IL
PETTORALE
(vedi 39,
8-21)
15 «Anche il pettorale del giudizio,
come l'efod, sarà lavorato artisticamente: tessuto d'oro, di lana viola,
rossa e scarlatta e di lino ritorto.
16
Sarà come una tasca quadrata, lungo e largo venticinque centimetri.
17 Sarà decorato con quattro file di
pietre preziose: una cornalina, un topazio e uno smeraldo nella prima fila;
18 una turchese, uno zaffiro e un berillo nella
seconda fila;
19 un giacinto, un'agata e
un'ametista nella terza fila;
20 un crisolito,
un'onice e un diaspro nella quarta fila. Ogni pietra sarà fissata a una
montatura d'oro.
21 Le pietre significheranno le
dodici tribù degli Israeliti: su ognuna di esse sarà inciso il
nome di un figlio di Giacobbe, come si incide un sigillo.
22 Sul pettorale farai catenelle d'oro puro
intrecciate come corde,
23 e fisserai due anelli
d'oro agli angoli superiori del pettorale.
24
Fisserai le catenelle a questi anelli;
25 le
altre due estremità delle catenelle le fisserai sulle montature d'oro e
le farai passare sulle due spalline dell'efod, in modo che il pettorale sia sul
davanti dell'efod.
26 Farai altri due anelli
d'oro e li fisserai ai due angoli inferiori del pettorale nella parte interna,
verso l'efod.
27 Farai altri due anelli d'oro e
li fisserai sulle due spalline dell'efod in basso, sul suo lato anteriore, nel
punto dove sono cucite, al di sopra della cintura dell'efod.
28 Gli anelli del pettorale saranno legati agli
anelli dell'efod mediante un cordone di lana viola, perché esso resti al
di sopra della cintura dell'efod e non si distacchi da esso.
29 Così quando Aronne entrerà nel
luogo santo porterà sul suo cuore il pettorale del giudizio con i nomi
delle tribù degli Israeliti: in questo modo io non vi dimenticherò
mai.
30 Metterai nel pettorale del giudizio gli
urim e i tummim. Saranno così sul cuore di Aronne quando si
presenterà a me; per sempre Aronne porterà il giudizio degli
Israeliti sul suo cuore quando si presenta a
me.
GLI ALTRI ABITI
SACRI
(vedi 39,
22-32)
31 «Il manto su cui il sacerdote
porterà l'efod sarà tutto di lana
viola
32 con in mezzo un'apertura per la testa;
il bordo intorno all'apertura sarà ben tessuto e rinforzato perché
non si strappi.
33 «Farai sul suo orlo,
tutt'intorno, una decorazione di melagrane di lana viola, rossa e scarlatta, e
porrai anche campanelli d'oro:
34 i campanelli
si alterneranno con le melagrane tutt'intorno all'orlo del manto.
35 Aronne indosserà questo manto quando
compirà il suo servizio davanti a me. Si sentirà il suono dei
campanelli quando egli entrerà nel luogo santo alla mia presenza e quando
ne uscirà; così non rischierà di
morire.
36 «Farai una lamina d'oro puro e vi
inciderai, come in un sigillo, queste parole: Sacro al Signore.
37 L'attaccherai con un cordone di lana viola
davanti al turbante.
38 Aronne porterà
sempre sulla sua fronte questa lamina quando si presenterà a me; per
questo io accetterò le offerte degli Israeliti, anche se commetteranno
qualche errore nel presentarmele.
39
«Tesserai la sua tunica di lino. Farai un turbante di lino e una cintura
ricamata.
40 Anche per i figli di Aronne farai
tuniche, cinture e copricapi per mostrare la dignità della loro funzione
sacerdotale.
41 Farai indossare questi vestiti
ad Aronne, tuo fratello, e ai suoi figli. Poi verserai olio profumato sulla loro
testa e affiderai loro l'incarico sacerdotale. Così saranno consacrati
per esercitare il sacerdozio in mio onore.
42
Farai loro inoltre calzoni di lino lunghi dai fianchi fino alle cosce per
coprire la loro nudità.
43 Aronne e i
suoi figli li indosseranno al momento di entrare nella tenda dell'incontro o
quando si avvicinano all'altare per esercitare le loro funzioni nel luogo santo.
Così non rischieranno la morte per aver mostrato la loro nudità.
Questa prescrizione ha un valore perenne, sia per Aronne che per i suoi
discendenti.
CAPITOLO
29
LA CONSACRAZIONE DEI SACERDOTI
(vedi 40, 12-15; Levitico 8,
1-36)
1 « Consacrerai Aronne e i suoi figli
come sacerdoti al mio servizio con la seguente
cerimonia:
«Prendi un toro e due montoni
senza difetto.
2 Poi prepara con fior di farina
di frumento pani, focacce impastate con olio e schiacciate intrise d'olio: il
tutto non deve essere lievitato.
3 Mettili in
una sola cesta, e poi mi offrirai il toro e i due montoni con i doni della
cesta.
4 «Fa' avvicinare Aronne e i suoi
figli all'ingresso della tenda dell'incontro e falli lavare con acqua.
5 Poi rivestì Aronne con gli abiti sacri,
con la tunica, il manto dell'efod, l'efod e il pettorale; stringi la cintura
dell'efod;
6 mettigli sulla testa il turbante e
fissa il diadema sacro sopra il turbante.
7 Poi
prendi l'olio per la consacrazione e versalo sulla sua testa per consacrarlo
sacerdote.
8 Fa' avvicinare anche i figli di
Aronne e rivestili con le loro tuniche;
9
cingili con le cinture e lega i loro copricapi. Così saranno sacerdoti
per sempre.
«Aronne e i suoi figli
cominceranno a esercitare la loro funzione nel modo
seguente:
10 «Conduci il toro davanti alla
tenda dell'incontro. Aronne e i suoi figli devono posare le mani sulla sua
testa.
11 Sgozza il toro alla mia presenza
all'ingresso della tenda dell'incontro.
12
Spalma una parte del suo sangue con il dito sugli angoli rialzati dell'altare.
Versa il resto alla base dell'altare.
13 Prendi
tutto il grasso che avvolge le viscere, il lobo del fegato, i reni con il grasso
che vi è sopra, e bruciali in sacrificio sull'altare.
14 Questo sarà un sacrificio per il
perdono dei peccati dei sacerdoti. La carne del toro, la sua pelle e i suoi
escrementi bruciali fuori dall'accampamento.
15
«Prendi poi uno dei montoni; Aronne e i suoi figli devono posare le mani
sulla sua testa.
16 Sgozza il montone, raccogli
il suo sangue e versalo intorno all'altare.
17
Fa' a pezzi il montone, lava le sue viscere e le sue zampe e disponile sui pezzi
e sulla testa.
18 Allora brucia sull'altare
tutto il montone per offrirmelo come sacrificio completo e io accetterò
volentieri questo sacrificio consumato dal fuoco in mio
onore.
19 «Prendi poi il secondo montone;
Aronne e i suoi figli devono posare le mani sulla sua testa.
20 Sgozza il montone, metti un po' del suo
sangue sul lobo dell'orecchio destro di Aronne e dei suoi figli, sul pollice
della loro mano destra e sull'alluce del loro piede destro; poi versa il resto
del sangue intorno all'altare.
21 Prendi un po'
di questo sangue dall'altare e un po' d'olio per la consacrazione e spruzzali su
Aronne e i suoi abiti, sui suoi figli e le loro vesti; così Aronne, i
suoi figli e i loro abiti saranno per sempre
consacrati.
22 «Con questo secondo montone
inizia la funzione dei sacerdoti. Prendi il suo grasso, la coda, il grasso che
copre le viscere, il lobo del fegato, i due reni con il grasso che vi è
sopra e la coscia destra.
23 Dalla cesta dei
pani senza lievito posta davanti a me prendi un pane, una focaccia all'olio e
una schiacciata.
24 Metti il tutto sulle mani di
Aronne e dei suoi figli e di' loro di offrirmelo con il gesto rituale della
presentazione.
25 Riprendi ogni cosa dalle loro
mani e bruciala completamente sull'altare sopra i resti dell'altro sacrificio:
io accetterò volentieri questo sacrificio consumato dal fuoco in mio
onore.
26 «Prendi il petto di questo secondo
montone e tu stesso offrilo a me con il gesto rituale della presentazione, dopo
di che questa parte dell'animale sacrificato spetterà a te.
27 Dichiara sacri il petto e la coscia offerti
con il gesto rituale della presentazione
28 essi
spetteranno ad Aronne e ai suoi figli. Anche in futuro i sacerdoti preleveranno
dagli animali offerti in sacrificio per il banchetto sacro queste parti e le
riceveranno sempre dagli Israeliti.
29
(«Dopo la morte di Aronne i suoi abiti sacri passeranno ai suoi
discendenti; essi li indosseranno nel giorno in cui saranno consacrati e
inizieranno la loro funzione.
30 Il figlio di
Aronne che succederà al padre nel sacerdozio porterà questi abiti
per sette giorni quando entrerà nella tenda dell'incontro per compiere il
suo servizio nel luogo santo).
31 «Poi
cuocerai la carne del secondo montone in un luogo sacro.
32 Aronne e i suoi figli la mangeranno con il
pane contenuto nella cesta, all'ingresso della tenda dell'incontro.
33 Solo essi potranno mangiare quello che
è stato utilizzato per ottenere il perdono nelle cerimonie di
consacrazione e di inizio del loro sacerdozio. Nessun altro potrà
mangiarne, perché sono cose sacre.
34 Nel
caso che al mattino seguente ci sia ancora carne o pane, brucerai questi avanzi
nel fuoco. Non potranno essere mangiati, perché sono cose
sacre.
35 «Nei riguardi di Aronne e dei suoi
figli agirai secondo le istruzioni che ti ho dato. La cerimonia dell'inizio del
sacerdozio durerà sette giorni.
36 Ogni
giorno offrirai un toro in sacrificio per il perdono dei peccati, così
renderai puro l'altare. Poi verserai sopra di esso l'olio per consacrarlo.
37 Questa cerimonia durerà sette giorni;
dopo di che l'altare diventerà una cosa santissima: tutto quello che
verrà in contatto con esso subirà gravi
conseguenze.
DUE SACRIFICI COMPLETI OGNI GIORNO
(vedi Numeri 28,
3-8)
38 «Ogni giorno, per sempre, offrirai
sull'altare due agnelli di un anno.
39 Il primo
sarà offerto al mattino e il secondo alla sera.
40-41 Sia con il primo agnello sia con il
secondo offrirai circa due chili di fior di farina impastata con un litro e
mezzo di olio vergine, e farai un'offerta di un litro e mezzo di vino. Io
accetterò volentieri questi sacrifici consumati dal fuoco in mio
onore.
42 «In futuro non si cesserà
mai di offrirmi questo sacrificio completo all'ingresso della tenda
dell'incontro: dove io mi incontrerò con il popolo e parlerò con
te.
43 In quel luogo mi incontrerò con
gli Israeliti, ed esso sarà consacrato dalla mia presenza gloriosa.
44 La tenda dell'incontro e l'altare saranno
consacrati a me. Anche Aronne e i suoi figli saranno consacrati a me per
servirmi come sacerdoti.
45 Abiterò in
mezzo agli Israeliti e sarò il loro Dio.
46 Riconosceranno che io, il Signore, il loro
Dio, li ho fatti uscire dall'Egitto per poter abitare in mezzo a
loro.
«Io, il Signore, sono il loro
Dio.
CAPITOLO 30
L'ALTARE PER L'INCENSO
(vedi 37,
25-28)
1 «Per bruciare l'incenso farai un
altare di legno d'acacia;
2 sarà
quadrato, lungo e largo cinquanta centimetri e alto un metro. I suoi angoli
superiori saranno rialzati a forma di corno e formeranno un tutt'uno con esso.
3 Rivestirai d'oro puro il suo piano, i suoi
lati, i suoi angoli rialzati e gli farai intorno un bordo d'oro.
4 Farai anche due anelli d'oro e li fisserai
sotto il bordo da una parte e dall'altra dell'altare per infilarvi le stanghe
per trasportarlo.
5 Le stanghe saranno di legno
d'acacia e le rivestirai d'oro.
6 «Porrai
l'altare davanti al tendaggio, che nasconde l'arca con le tavole dei miei
insegnamenti, di fronte al coperchio che è sopra l'arca, dove io mi
incontrerò con te.
7 Aronne
brucerà su quest'altare l'incenso profumato ogni mattina quando pulisce
le lampade,
8 e ogni sera quando le prepara. Non
si cesserà mai di bruciare incenso in mio onore.
9 Non vi offrirete sopra incenso comune,
né un sacrificio completo, né le offerte di vegetali e neppure
verserete su questo altare del vino.
10 Una
volta all'anno Aronne lo renderà puro: egli metterà sugli angoli
rialzati di questo altare il sangue dell'animale ucciso per invocare il perdono
dei peccati. Questa cerimonia sarà ripetuta ogni anno, di generazione in
generazione. Questo altare sarà considerato santissimo perché
è consacrato a me».
LA TASSA PER IL SANTUARIO
11 Il Signore disse ancora a
Mosè:
12 «Quando farai il censimento
degli Israeliti, ciascuno di loro mi pagherà una tassa per proteggere la
sua vita, perché non vi colpisca nessun castigo quando ci sarà il
censimento.
13 Chiunque verrà sottoposto
al censimento darà un pezzo d'argento di circa 5 grammi, ossia la
metà dell'unità di peso conservata nel santuario. Questa offerta
sarà prelevata in mio onore.
14 Ogni
persona sottoposta al censimento, dai venti anni in su, deve pagare questa
offerta per me.
15 Il ricco non darà di
più e il povero non darà di meno di cinque grammi d'argento; tutti
faranno l'offerta per me, per proteggere la loro vita.
16 Prenderai tutto questo denaro dagli Israeliti
e lo userai per il culto nella tenda dell'incontro. Così io mi
ricorderò degli Israeliti e proteggerò la loro
vita».
LA VASCA DI RAME
(vedi 38,
8)
17 Il Signore disse ancora a Mosè:
18 «Per le purificazioni farai una vasca di
rame con il piedistallo di rame; la metterai tra la tenda dell'incontro e
l'altare e la riempirai d'acqua.
19 Aronne e i
suoi figli useranno quest'acqua per lavarsi le mani e i
piedi
20 prima di entrare nella tenda
dell'incontro o prima di avvicinarsi all'altare per compiere il loro servizio e
bruciare un'offerta in mio onore. Così non moriranno.
21 Essi devono lavarsi le mani e i piedi per non
morire. Questa prescrizione rituale ha valore assoluto per lui e per tutti i
suoi discendenti».
L'OLIO PER LA CONSACRAZIONE
22 Il Signore disse ancora a
Mosè:
23 «Procurati profumi di prima
qualità: cinque chili e mezzo di mirra liquida, due chili e mezzo di
cinnamomo profumato, due chili e mezzo di cannella profumata,
24 cinque chili di cassia - il tutto secondo
l'unità di peso del santuario.
Procurati
anche sei litri di olio d'uliva.
25 Saranno
mescolati secondo l'arte del profumiere per preparare l'olio da usare nelle
cerimonie di consacrazione.
26 Con quest'olio
consacrerai la tenda dell'incontro, l'arca con le tavole dei miei insegnamenti,
27 la tavola dei pani e tutti i suoi accessori,
il candelabro con i suoi accessori, l'altare per l'incenso profumato,
28 l'altare per i sacrifici e tutti i suoi
accessori, la vasca e il suo piedistallo.
29
Quando questi oggetti saranno stati consacrati diventeranno santissimi: tutto
quello che ne verrà a contatto subirà gravi conseguenze.
30 Verserai quest'olio anche su Aronne e i suoi
figli per consacrarli, perché essi mi servano come
sacerdoti.
31 «Poi dirai agli Israeliti:
Questo è l'olio da usare sempre per le consacrazioni al Signore.
32 Nessuno potrà usarlo per profumarsi e
nessuno potrà fabbricarne di simile: quest'olio è sacro e dovrete
rispettarne il carattere.
33 Chiunque ne
preparerà di simile o lo userà per una persona non adatta deve
essere escluso dalla comunità».
L'INCENSO PROFUMATO
34 Il Signore disse ancora a
Mosè: «Procurati sostanze aromatiche: storace, onice, galbano e
incenso puro in parti uguali.
35 Con esse farai
un profumo da bruciare, mescolato con sale secondo l'arte del profumiere. Questo
profumo sarà puro e santo.
36 Ne farai
una polvere fine e la metterete nella tenda dell'incontro davanti all'arca con i
miei insegnamenti, nel luogo dove io mi incontrerò con te. Lo
rispetterete come cosa santissima.
37 Non farete
per vostro uso privato nessun profumo di composizione simile a questa. Lo
considererete una cosa santa riservata soltanto a me.
38 Chi ne farà di simile per goderne il
profumo sarà escluso dalla
comunità».
CAPITOLO
31
GLI ARTIGIANI DEL SANTUARIO
(vedi 35,
30-35)
1 Il Signore disse ancora a Mosè:
2 «Vedi, ho scelto Bezaleel, figlio di Uri
e nipote di Cur, della tribù di Giuda.
3
L'ho riempito del mio spirito per renderlo abile e intelligente, capace in ogni
genere di lavoro:
4 egli sa fare progetti ed
eseguirli in oro, argento e rame;
5 egli sa
intagliare le pietre da incastonare, scolpire il legno e realizzare ogni genere
di lavoro.
6 Io gli ho assegnato come compagno
Ooliab, figlio di Achisamach della tribù di Dan. Inoltre ho reso capaci
tutti gli artigiani, perché possano eseguire quanto ti ho comandato di
fare:
7 la tenda dell'incontro, l'arca con le
tavole dei miei insegnamenti, il coperchio per l'arca e tutti gli accessori
della tenda;
8 la tavola dei pani con i suoi
accessori, il candelabro d'oro puro con i suoi accessori, l'altare per
l'incenso
9 e l'altare dei sacrifici con tutti i
suoi accessori, la vasca con il suo piedistallo;
10 gli abiti liturgici e gli abiti sacri che
Aronne e i suoi figli indosseranno per esercitare il loro sacerdozio;
11 l'olio per le consacrazioni e l'incenso
profumato per il luogo santo. Essi eseguiranno ogni cosa secondo le istruzioni
che ti ho dato».
IL RISPETTO PER IL SABATO
(vedi 20, 8-11 e 35,
1-3)
12 Il Signore disse a Mosè:
13 «Rivolgiti agli Israeliti e di' loro:
Dovrete rispettare il sabato: è un segno del legame che c'è tra me
e voi per tutte le generazioni; così riconoscerete che sono stato io a
scegliervi.
14 Rispettate dunque il sabato
perché per voi è un giorno sacro. Chi non lo rispetterà e
lavora in giorno di sabato, sarà escluso dalla comunità e messo a
morte.
15 Per sei giorni si può lavorare,
ma il settimo giorno è sabato, giorno di riposo consacrato a me. Chi
lavora in giorno di sabato sarà messo a morte.
16 Gli Israeliti dovranno rispettare il riposo
del sabato per tutte le generazioni; si tratta infatti di un impegno per sempre.
17 Per sempre questo giorno sarà un segno
del legame che c'è tra me e gli israeliti: io ho fatto il cielo e la
terra in sei giorni, ma nel settimo ho smesso il lavoro e mi sono
riposato».
18 Quando il Signore ebbe finito
di parlare con Mosè sul monte Sinai, gli diede le due tavole dei suoi
insegnamenti: erano due tavole di pietra, scritte da Dio
stesso.
GLI ISRAELITI ROMPONO L'ALLEANZA CON DIO
CAPITOLO
32
IL VITELLO D'ORO
1 Gli Israeliti videro che
Mosè tardava a scendere dalla montagna; allora si riunirono intorno ad
Aronne e gli dissero: - Su, costruisci per noi un dio che ci guidi. Ormai non
sappiamo che fine abbia fatto quel Mosè che ci ha portati fuori
dell'Egitto.
2 Aronne disse
loro:
- Raccogliete gli anelli d'oro che le
vostre mogli, i vostri figli e le vostre figlie portano agli orecchi e dateli a
me.
3 Tutta la gente si tolse gli anelli e li
portò da Aronne.
4 Egli li prese, li fece
fondere e fabbricò la statua di un vitello. Allora dissero: «O
Israeliti, ecco il vostro Dio, che ci ha fatto uscire
dall'Egitto!».
5 Quando Aronne vide questo,
costruì un altare davanti al vitello; poi proclamò: «Domani
è festa in onore del Signore».
6 Il
giorno dopo, al mattino presto, gli Israeliti bruciarono sacrifici completi e ne
offrirono altri per il banchetto sacro. Poi si sedettero per mangiare e per
bere: alla fine si misero a far festa.
DIO VUOLE CASTIGARE GLI ISRAELITI
7 Allora il Signore disse a
Mosè: «Scendi in fretta perché il tuo popolo, che tu hai
liberato dall'Egitto, ha commesso una grave colpa:
8 hanno fatto presto ad allontanarsi dalla via
che avevo ordinato. Si sono costruiti la statua di un vitello, poi si sono
inginocchiati davanti a essa, le hanno offerto sacrifici e hanno detto: "O
Israeliti, ecco il nostro Dio, che ci ha fatto uscire
dall'Egitto!"».
9 Il Signore aggiunse:
«Conosco bene questa gente: hanno la testa dura!
10 Lasciami fare: nella mia collera li voglio
distruggere. Poi farò nascere da te un grande
popolo».
11 Allora Mosè, per
attenuare lo sdegno del Signore, suo Dio, disse: «Perché, Signore,
adesso vuoi castigare il tuo popolo, dopo che hai usato la tua grande forza e la
tua potenza per liberarlo dall'Egitto?
12 Se fai
così, gli Egiziani diranno: "Il Signore li ha fatti uscire dal nostro
territorio per cattiveria, egli voleva abbandonarli al massacro tra le montagne
e farli sparire dalla faccia della terra". Metti fine alla tua collera e non far
del male al tuo popolo.
13 Ricordati dei tuoi
servi Abramo, Isacco e Giacobbe ai quali hai promesso con giuramento:
Renderò i vostri discendenti numerosi come le stelle del cielo;
darò loro questa terra come ho promesso e la possederanno per
sempre».
14 Il Signore rinunziò a
castigare il suo popolo.
MOSE' SPEZZA LE TAVOLE DELLA LEGGE
15 Mosè discese dalla
montagna. Aveva in mano le due tavole con gli insegnamenti del Signore. Esse
erano scritte da una parte e dall'altra;
16
erano opera di Dio, e Dio stesso le aveva
scritte.
17 Giosuè sentì le grida
del popolo e disse a Mosè:
- Ci sono grida
di battaglia nell'accampamento.
18 Mosè
rispose:
- Non sono grida di
vincitori;
non sono grida di sconfitti;
io sento grida di
festa!
19 Quando furono vicini all'accampamento,
Mosè vide il vitello e la gente che danzava. Allora, pieno di collera,
buttò via le tavole e le spezzò ai piedi della montagna.
20 Poi prese il vitello che avevano fatto, lo
gettò nel fuoco e ridusse in polvere quel che restava. Mescolò
quella polvere nell'acqua e la fece bere agli Israeliti.
21 Alla fine, Mosè chiese ad Aronne: -
Che ti ha fatto questa gente? Perché l'hai trascinata in un peccato
così grave?
22 Aronne
rispose:
- Non ti lasciar prendere dalla collera:
tu stesso sai bene che gente è.
23 Sono
venuti a dirmi: «Costruisci per noi un dio che ci guidi. Ormai non sappiamo
che fine abbia fatto quel Mosè che ci ha portati fuori
dell'Egitto».
24 Allora io dissi: «Chi
ha dell'oro?». Essi si sono tolti i gioielli e li hanno dati a me, li ho
gettati nel fuoco e ne è venuto fuori questo
vitello.
IL CASTIGO
25 Mosè vide che il
popolo era fuori di sé, perché Aronne lo aveva lasciato fare e lo
aveva abbandonato alla derisione dei nemici.
26
Allora si mise all'ingresso dell'accampamento e disse: «Chi sta con il
Signore venga qua!».
I membri della
tribù di Levi si riunirono intorno a lui,
27 ed egli disse loro: «Questo è
l'ordine del Signore, il Dio d'Israele: Ciascuno di voi prenda la spada!
Percorrete l'accampamento da un capo all'altro e uccidete tutti i colpevoli:
fratelli, o amici o parenti!».
28 I Leviti
ubbidirono a Mosè, e in quel giorno morirono circa tremila persone.
29 Allora Mosè disse: «Oggi voi vi
siete impegnati a servire il Signore, perché non avete esitato a uccidere
anche i vostri figli o i vostri fratelli: il Signore vi conceda oggi la sua
benedizione!».
MOSE' PREGA IL SIGNORE DI PERDONARE
30 Il giorno dopo Mosè
disse al popolo: «Voi avete commesso un grave peccato; ora salirò
dal Signore sulla montagna: forse otterrò che egli perdoni la vostra
colpa».
31 Così Mosè
ritornò dal Signore e gli disse:
-
Signore, questo popolo ha commesso un grave peccato: con l'oro si sono fatti un
dio.
32 Ma ora, ti supplico, perdona il loro
peccato! Se no, cancella me dal tuo libro della
vita.
33 Il Signore disse a
Mosè:
- Io cancellerò dal mio libro
soltanto chi ha peccato contro di me.
34 Ora
va', conduci il popolo nel luogo indicato; il mio angelo ti mostrerà la
strada. Ma un giorno interverrò e punirò gli Israeliti per il loro
peccato.
35 Il Signore castigò poi gli
Israeliti perché avevano chiesto ad Aronne di costruire il vitello
d'oro.
CAPITOLO 33
DIO COMANDA A MOSE' DI METTERSI IN CAMMINO
1 Il Signore ordinò a
Mosè: «Su, partite di qui, tu e il popolo che hai fatto uscire
dall'Egitto. Andate verso la terra promessa ad Abramo, Isacco e Giacobbe per i
loro discendenti.
23 E' una terra dove scorre
latte e miele. Manderò un angelo per guidarvi e scaccerò davanti a
voi i Cananei, gli Amorrei, gli Ittiti, i Perizziti, gli Evei e i Gebusei. Io
però non camminerò in mezzo a voi, perché avete la testa
troppo dura. Finirei per sterminavi lungo la
strada».
4 Quando il popolo udì
queste parole così severe, ne fu tanto rattristato, che nessuno si
vestì più a festa.
5 Il Signore
infatti aveva detto a Mosè di riferire agli Israeliti: «Voi tutti
avete la testa dura. Se vi accompagno, anche solo per un momento, finirei per
farvi morire tutti. Ora toglietevi gli abiti da festa. So io quel che poi
dovrò fare di voi».
6 Gli Israeliti
non misero più gli abiti da festa da quando lasciarono il monte
Oreb.
LA TENDA DELL'INCONTRO
7 A ogni tappa Mosè
prendeva la tenda sacra e la piantava fuori dell'accampamento, a una certa
distanza. Mosè l'aveva chiamata tenda dell'incontro: chi voleva
consultare il Signore andava fuori dell'accampamento, alla tenda
dell'incontro.
8 Quando era Mosè ad
andarci, tutta la gente si alzava in piedi; dall'ingresso della propria tenda
ciascuno lo guardava, finché non era entrato nella tenda sacra.
9 Allora la colonna di nubi scendeva e si
metteva all'ingresso della tenda: era il momento in cui il Signore parlava con
Mosè.
10 Quando gli Israeliti vedevano
scendere la colonna di nubi, si inchinavano fino a terra, ognuno all'ingresso
della propria tenda.
11 Il Signore parlava con
Mosè a faccia a faccia come uno parla a un amico. Quando poi Mosè
tornava all'accampamento, il suo aiutante, il giovane Giosuè figlio di
Nun, rimaneva nella tenda.
COLLOQUIO DI MOSE' CON IL SIGNORE
12 Mosè disse al
Signore:
- Ascolta, Signore, tu mi hai ordinato
di guidare questo popolo; ma non mi hai indicato chi manderai per aiutarmi. Hai
anche detto di conoscermi bene e di avermi dato fiducia.
13 Ora, se godo davvero della tua fiducia, fammi
conoscere le tue intenzioni: solo così saprò con certezza di avere
la tua piena fiducia. Non dimenticare che questa gente è il tuo
popolo!
14 Il Signore
rispose:
- Io verrò certamente e ti
darò sicurezza!
15 Ma Mosè
riprese:
- Se tu non vieni con noi, non farci
neppure partire di qui.
16 Solo se cammini
insieme a noi, si potrà sapere che io e il tuo popolo godiamo della tua
fiducia. Solo la tua presenza ci distingue tra tutti i popoli della
terra.
17 Il Signore rispose a
Mosè:
- Farò come tu hai detto: tu
hai la mia piena fiducia perché io ti conosco
bene!
MOSE' CHIEDE AL SIGNORE DI POTERLO VEDERE
18 Mosè chiese al
Signore:
- Lasciami vedere il tuo
aspetto!
19 Il Signore gli
rispose:
- Farò passare davanti a te tutto
il mio splendore. Davanti a te proclamerò il mio nome:
«Signore». Avrò pietà di
chi vorrò aver pietà e avrò compassione di chi vorrò
aver compassione.
20 Ma tu, - soggiunse, - non
potrai vedermi in faccia e restare in vita.
21
Poi il Signore aggiunse:
- Ecco qui vicino a me
una roccia: tu starai lì sopra.
22 Quando
passerò e mi manifesterò, ti nasconderò in una spaccatura
della roccia e ti coprirò con la mia mano, finché io sarò
passato.
23 Quando poi toglierò la mano
tu potrai vedermi di spalle; ma la mia faccia non si può
vedere!
CAPITOLO
34
LE SECONDE TAVOLE DELLA LEGGE
1 Il Signore disse a
Mosè: «Taglia due tavole di pietra come quelle che hai spezzato. Io
scriverò su queste nuove tavole i comandamenti che avevo scritto sulle
prime.
2 Tieniti pronto per domani mattina:
all'alba salirai sul monte Sinai e starai di fronte a me lassù, in cima
al monte.
3 Nessuno ti accompagni! Nessuno si
faccia vedere sulla montagna e neppure il vostro bestiame venga a pascolare nei
suoi dintorni!».
4 Mosè tagliò
due tavole di pietra come le prime. Il mattino dopo, molto presto, salì
sul monte Sinai, secondo l'ordine del Signore. Portava con sé le due
tavole di pietra.
DIO APPARE A MOSE'
5 Allora il Signore si
manifestò con una nube. Si fermò là, vicino a Mosè,
e proclamò il suo nome:
«Signore».
6 Poi il Signore
passò ancora davanti a lui e disse: «Io sono il Signore, il Dio
misericordioso e clemente, sono paziente, sempre ben disposto e fedele.
7 Conservo la mia benevolenza verso gli uomini
per migliaia di generazioni, e tollero le disubbidienze, i delitti e i peccati;
ma anche non lascio senza punizione chi pecca, e lo castigo sui suoi figli fino
alla terza e alla quarta generazione».
8
Subito Mosè si inchinò fino a terra per adorare il Signore,
9 poi disse: «Signore, tu mi hai dato la
tua fiducia, ti prego perciò di venire insieme a noi. Riconosco che
è gente dalla testa dura, ma tu perdona le nostre disubbidienze e i
nostri peccati, e prendici come tua
proprietà».
CONDIZIONI DELL'ALLEANZA
10 Il Signore dichiarò a
Mosè: «Io voglio concludere un'alleanza con voi. Alla presenza di
tutto il tuo popolo farò prodigi mai compiuti in nessun paese e presso
nessun popolo. Tutto il popolo in mezzo al quale ti trovi vedrà come sono
straordinarie le mie opere e quel che io ho intenzione di fare per mezzo di te.
11 «Osservate dunque tutto quel che io ti
comando in questo giorno, e io scaccerò davanti a voi gli Amorrei, i
Cananei, gli Ittiti, i Perizziti, gli Evei e i Gebusei.
12 State bene attenti a non scendere a patti con
gli abitanti della terra nella quale entrerete: sarebbe una trappola per voi.
13 Anzi, dovrete distruggere i loro altari,
spezzare le loro stele e tagliare i loro pali sacri.
14 Non dovete adorare un dio straniero,
perché io, il Signore, mi chiamo anche il Dio Geloso: non sopporto di
avere rivali.
15 Non scendete dunque a patti con
gli abitanti di quella terra: altrimenti, quando celebreranno il culto ai loro
idoli e faranno sacrifici ai loro dèi, vi inviteranno a partecipare, e
voi finireste per mangiare la carne degli animali offerti ai loro dèi.
16 E poi scegliereste tra di loro le mogli per i
vostri figli, e quando esse celebreranno il culto ai loro idoli indurranno anche
i vostri figli a vendersi ai loro dèi.
17
«Non fatevi la statua di nessun Dio.
18
«Osservate la festa degli Azzimi: nella ricorrenza del mese di Abib, il
mese in cui siete usciti dall'Egitto, dovete mangiare per sette giorni pane non
lievitato, come vi ho comandato.
19 «Ogni
primogenito appartiene a me, anche quelli del vostro bestiame: ogni primo nato
maschio della vacca, della pecora o della capra deve essere offerto a me.
20 AI posto del primogenito dell'asina dovete
offrire un agnello. Se non volete sostituire l'asino, gli spezzerete il collo.
In ogni caso dovete sacrificare un animale al posto di ogni maschio primogenito
dei vostri figli. Nessuno osi presentarsi al mio santuario a mani
vuote.
21 «Lavorate sei giorni e il settimo
riposatevi: osserverete questo riposo anche nel tempo dell'aratura e della
mietitura.
22 «Celebrate anche la festa
delle Settimane, per offrirmi le primizie della mietitura del frumento, e la
festa del Raccolto alla fine dell'anno.
23
«In queste tre feste annuali gli uomini si presenteranno a me, il Signore
Dio, il Dio di Israele.
24 Nessuno oserà
impadronirsi della vostra terra, quando verrete al mio santuario al tempo di
queste tre feste annuali, perché io scaccerò molti popoli davanti
a voi e farò ingrandire i vostri
confini.
25 «Il sangue dei sacrifici non
potete offrirlo insieme a pane lievitato, e l'animale sacrificato per la festa
di Pasqua non potrete conservarlo fino al mattino seguente.
26 Offrite nel tempio del Signore vostro Dio il
meglio dei vostri raccolti. Non fate cuocere un capretto nel latte di sua
madre».
27 Il Signore ordinò ancora a
Mosè: «Scrivi questi comandamenti, perché essi stanno alla
base dell'alleanza che concludo con te e con il popolo
d'Israele».
28 Mosè rimase sul monte
con il Signore quaranta giorni e quaranta notti, senza mangiare e senza bere. Il
Signore scrisse sulle tavole di pietra le parole dell'alleanza, i dieci
comandamenti.
MOSE' RITORNA ALL'ACCAMPAMENTO
29 Mosè scese dal monte
Sinai. Teneva in mano le due tavole su cui erano scritti gli insegnamenti del
Signore; egli non sapeva che la pelle della sua faccia era diventata splendente
poiché aveva parlato con il Signore.
30
Aronne e tutti gli Israeliti notarono che la pelle della faccia era splendente
ed ebbero paura di avvicinarsi a lui.
31
Mosè li chiamò. Allora Aronne e tutti i capi della comunità
andarono da lui e Mosè parlò loro.
32 Dopo si avvicinarono tutti gli Israeliti ed
egli comunicò loro tutto quel che il Signore gli aveva ordinato sul monte
Sinai.
33 Quando Mosè ebbe finito di
parlare, si coprì la faccia con un velo.
34 Da allora, ogni volta che si presentava al
Signore per parlare con lui, Mosè si toglieva il velo. Quando usciva e
riferiva agli Israeliti gli ordini ricevuti,
35
gli Israeliti Io guardavano in faccia e vedevano che la pelle del suo volto era
splendente. Poi Mosè metteva ancora il velo sulla faccia e lo teneva fino
al momento di incontrarsi di nuovo con il Signore.
REALIZZAZIONE DELLE ISTITUZIONI PER IL CULTO
CAPITOLO
35
IL SABATO: GIORNO DI RIPOSO
(vedi 20, 8-11 e 31,
12-17)
1 Mosè radunò tutta la
comunità degli Israeliti e disse loro: «Ecco i comandamenti che il
Signore vi ordina di osservare:
2 Ci sono sei
giorni per lavorare, ma il settimo è il sabato, giorno di riposo
consacrato a me. Chiunque lavorerà in giorno di sabato sarà messo
a morte.
3 In giorno di sabato è proibito
anche accendere il fuoco nelle vostre case».
GLI ISRAELITI PORTANO LE LORO OFFERTE
(vedi 25,
1-7)
4 Mosè disse ancora a tutta la
comunità degli Israeliti: «Questo è l'ordine del Signore:
5 Raccogliete un'offerta per lui. Chi è
generoso offra per il Signore oro, argento e rame,
6 lana tinta di viola, di rosso e di scarlatto,
lino fine e stoffa di pelo di capra,
7 pelli di
montone tinte di rosso, pelli di tasso e legno di acacia,
8 olio per illuminazione, essenze aromatiche per
l'olio della consacrazione e per l'incenso profumato,
9 pietre di onice e altre pietre preziose da
incastonare nell'efod e nel pettorale.
10 Tutti
quelli che tra di voi sono abili artigiani devono riunirsi per eseguire quanto
il Signore ha comandato:
- 11 l'Abitazione con la
tenda, la copertura, i ganci, le assi, le traverse, le colonne e le basi; - 12
l'arca e le sue stanghe, il coperchio e il tendaggio che la
nasconde;
- 13 la tavola dei pani con le sue
stanghe e tutti i suoi accessori e i pani per
l'offerta;
- 14 Il candelabro per
l'illuminazione, con i suoi accessori, le lampade e l'olio per l'illuminazione;
- 15 l'altare per i profumi con le sue stanghe,
l'olio per le consacrazioni e l'incenso
profumato;
- il tendaggio per la porta
all'ingresso dell'Abitazione del Signore;
- 16
l'altare per i sacrifici con la sua graticola, le sue sbarre e tutti i suoi
accessori;
- la vasca con il suo
piedistallo;
- 17 i tendaggi per il cortile, con
le colonne e le basi e il tendaggio per l'ingresso del
cortile;
- 18 i picchetti dell'Abitazione, i
picchetti del cortile e le loro corde;
- 19 gli
abiti liturgici per il culto nel luogo, santo, gli abiti sacri per Aronne e per
i suoi figli, da indossare quando eserciteranno il loro
ministero».
20 Allora tutta la
comunità degli Israeliti lasciò
Mosè
21 Poi tutti quelli che erano
veramente generosi portarono l'offerta per il Signore, per la costruzione della
tenda dell'incontro, per tutti gli oggetti necessari al culto, e per gli abiti
sacri.
22 Tutti quelli che erano generosi,
uomini e donne, portarono ogni specie di gioielli d'oro: fermagli, pendenti,
anelli e collane; li portarono e li offrirono al Signore con il gesto rituale
della presentazione.
23 Portarono, quelli che li
possedevano, lana viola, rossa e scarlatta, lino fine, stoffa di pelo di capra,
pelli di montone tinte di rosso e pelli di tasso.
24 Chi aveva messo da parte argento o rame li
portò per il Signore, e così anche chi aveva legno di acacia
adatto per le costruzioni lo portò.
25
Inoltre tutte le donne esperte filarono e portarono filati di lana viola, rossa
e scarlatta e di lino.
26 Altre donne generose e
capaci filarono pelo di capra.
27 I capi
portarono le pietre di onice e le altre pietre preziose da incastonare nell'efod
e nel pettorale,
28 essenze aromatiche e olio
per illuminazione, per le consacrazioni e per l'incenso profumato.
29 Così tutti gli Israeliti generosi,
uomini e donne, portarono il loro contributo volontario per compiere le opere
che il Signore aveva comandato a Mosè.
MOSE' SCEGLIE BEZALEEL E OOLIAB PER FARE I LAVORI
(vedi 31,
1-11)
30 Mosè disse agli Israeliti:
«Vedete, il Signore ha scelto Bezaleel, figlio di Uri e nipote di Cur,
della tribù di Giuda.
31 Lo ha riempito
del suo spirito e lo ha reso abile e intelligente, capace di fare ogni genere di
lavoro:
32 egli sa fare progetti ed eseguirli in
oro, argento e rame;
33 egli sa intagliare le
pietre da incastonare, scolpire il legno e compiere ogni genere di lavoro
artistico.
34 Il Signore gli ha dato anche la
capacità di insegnare agli altri e così ha fatto anche con Ooliab,
figlio di Achisamach, della tribù di Dan.
35 Ha dato loro l'abilità di compiere
ogni genere di lavoro d'intaglio, di disegno, di tessitura e di ricamo in lana
viola, rossa e scarlatta e in lino: essi sono veramente abili nel fare progetti
e nel portarli a compimento.
CAPITOLO
36
1 «Perciò Bezaleel, Ooliab e tutti
gli altri artigiani che il Signore ha dotato di abilità, di intelligenza
e di capacità, per eseguire i lavori della costruzione del santuario,
faranno ogni cosa secondo gli ordini del
Signore».
2 Mosè chiamò
perciò Bezaleel, Ooliab e tutti gli artigiani che il Signore aveva dotato
di abilità e che erano portati a eseguire i lavori.
3 Essi ricevettero da Mosè tutte le
offerte degli Israeliti per il lavoro della costruzione.
4 Allora tutti gli artigiani che lavoravano per
il santuario, lasciarono il lavoro
5 e andarono a
dire a Mosè: «Il popolo porta più di quanto è
necessario per il lavoro ordinato dal
Signore».
6 Mosè allora ordinò
di proclamare nell'accampamento: «Nessuno, uomo o donna, offra più
niente per i lavori!».
Così fu
ordinato al popolo di non portare altre offerte,
7 perché quello che era già stato
offerto era sufficiente per l'esecuzione di tutti i lavori, anzi, ce n'era di
troppo.
L'ABITAZIONE DEL SIGNORE
(vedi 26,
1-36)
8 Tutti gli artigiani addetti ai lavori
fecero l'Abitazione con dieci teli di lino ritorto intessuto con lana viola,
rossa e scarlatta e li ornarono con figure di cherubini.
9 Ciascun telo era lungo quattordici metri e
largo due.
10 Cinque teli furono uniti l'uno
all'altro e così anche gli altri cinque.
11 Fecero cordoni di lana viola sull'orlo del
primo telo, a un'estremità del primo gruppo di teli, e la stessa cosa
all'orlo dell'ultimo nel secondo gruppo di teli.
12 Fecero cinquanta cordoni all'estremità
di ogni gruppo di teli, e i cordoni si corrispondevano.
13 Fecero cinquanta ganci d'oro e unirono i teli
l'uno all'altro mediante i ganci; così il tutto venne a formare una cosa
sola.
14 Fecero poi undici teli di lana di capra
per la tenda destinata a coprire l'Abitazione.
15 Ciascun telo era lungo quindici metri e largo
due.
16 Unirono insieme cinque teli da una parte
e sei teli dall'altra.
17 Fecero cinquanta
cordoni sull'orlo del primo telo e a un'estremità del primo gruppo, e
cinquanta cordoni sull'orlo del telo del secondo gruppo.
18 Fecero cinquanta ganci di rame per unire
insieme la tenda così da formare un tutt'uno.
19 Fecero poi per questa tenda superiore una
copertura di pelli di montone tinte di rosso e al di sopra un'altra copertura di
pelli di tasso.
20 Fecero assi di legno di acacia
da mettere verticalmente a sostegno dell'Abitazione.
21-22 Ogni asse era lunga cinque metri e larga
settantacinque centimetri e aveva due sostegni congiunti da un rinforzo.
23 Fecero venti assi per il lato sud
dell'Abitazione
24 e quaranta basi d'argento
sotto i due sostegni.
25 Fecero poi venti assi
per il lato nord dell'Abitazione
26 e anche per
esse quaranta basi d'argento, due sotto ogni asse.
27 Per la parte posteriore dell'Abitazione,
verso ovest, fecero sei assi.
28 Inoltre due
assi per gli angoli sulla parte posteriore.
29
Esse erano formate ciascuna da due parti uguali, abbinate e perfettamente
congiunte dal basso fino alla cima, all'altezza del primo anello. Costruirono
l'una e l'altra in tal modo per formare i due angoli.
30 Per la parte posteriore c'erano dunque otto
assi con le loro basi d'argento: sedici basi, ossia due basi sotto ogni
asse.
31 Fecero inoltre traverse di legno di
acacia: cinque per le assi di un lato dell'Abitazione,
32 cinque per le assi dell'altro lato e cinque
per le assi della parte posteriore, verso ovest.
33 Fecero la traversa centrale che passava da
un'estremità all'altra delle assi, esattamente a mezz'altezza.
34 Rivestirono d'oro le assi e le traverse e
fecero gli anelli d'oro per infilare le
traverse.
35 Fecero il tendaggio tessuto di lana
viola, rossa e scarlatta e di lino ritorto, ornato con figure di cherubini.
36 Fecero per esso quattro colonne di acacia, le
rivestirono d'oro e fecero i loro uncini d'oro, poi fusero per essi quattro basi
d'argento.
37 Per l'ingresso della tenda fecero
un altro tendaggio ricamato, tessuto di lana viola, rossa e scarlatta e di lino
ritorto,
38 le sue cinque colonne con i loro
uncini. Rivestirono d'oro i loro capitelli e le loro aste trasversali e fecero
le loro cinque basi di rame.
CAPITOLO
37
L'ARCA DELL'ALLEANZA
(vedi 25,
10-22)
1 Bezaleel costruì l'arca di legno
d'acacia, lunga un metro e venticinque centimetri, larga e alta settantacinque
centimetri.
2 Dentro e fuori la rivestì
d'oro puro e le fece intorno un bordo d'oro.
3
Fuse per essa quattro anelli d'oro e li fissò ai quattro piedi: due da
una parte e due dall'altra.
4 Costruì due
stanghe di legno di acacia e le rivestì d'oro.
5 Introdusse le stanghe negli anelli ai due lati
dell'arca per trasportarla.
6 Costruì il
coperchio d'oro puro, lungo un metro e venticinque centimetri e largo
settantacinque centimetri;
7 alle due
estremità del coperchio costruì due cherubini d'oro battuto con il
martello:
8 essi formavano un sol pezzo con il
coperchio: uno da una parte e uno dall'altra.
9
Erano posti uno di fronte all'altro con la faccia rivolta verso il coperchio, e
le loro ali distese lo proteggevano.
LA TAVOLA DEI PANI
(vedi 25,
23-30)
10 Costruì la tavola di legno di
acacia, lunga un metro, larga cinquanta centimetri e alta settantacinque.
11 La rivestì d'oro puro e le fece
intorno un bordo d'oro.
12 Le fabbricò
attorno anche una cornice larga otto centimetri e le fece un bordo d'oro.
13 Fuse per essa quattro anelli d'oro e li
fissò agli angoli dei quattro piedi.
14
Gli anelli erano fissati alla cornice e servivano a infilare le stanghe per
trasportare la tavola.
15 Costruì le
stanghe di legno d'acacia e le rivestì d'oro; esse dovevano servire a
trasportare la tavola.
16 Fece in oro puro anche
gli accessori della tavola: i piatti, le coppe, le anfore e le tazze per le
offerte di vino.
IL CANDELABRO
(vedi 25,
31-40)
17 Costruì il candelabro d'oro puro
battuto con il martello; il suo fusto, i suoi bracci, i suoi calici, i suoi
bulbi e le sue corolle erano tutti d'un pezzo.
18 Dal fusto partivano sei bracci: tre da una
parte e tre dall'altra.
19 Ogni braccio aveva
tre calici in forma di fiore di mandorlo, con bulbo e corolla. Così era
per tutti i sei bracci del candelabro.
20 Il suo
fusto aveva quattro calici in forma di fiore di mandorlo, con i loro bulbi e le
loro corolle:
21 sotto ogni coppia di bracci che
uscivano dal fusto del candelabro c'era un bulbo.
22 I bulbi e i relativi bracci formavano un solo
pezzo con il resto, e il tutto era d'oro puro battuto con il martello.
23 D'oro puro costruì le sue sette
lampade, i suoi smoccolatoi e i suoi portacenere.
24 Per il candelabro impiegò trentacinque
chili di oro puro.
L'ALTARE PER L'INCENSO E I PROFUMI
(vedi 30, 1-10.
22-38)
25 Per bruciare l'incenso costruì
l'altare di legno di acacia, quadrato, lungo e largo cinquanta centimetri e alto
un metro. I suoi angoli superiori erano rialzati a forma di corno ed erano un
pezzo solo con l'altare.
26 Rivesti d'oro puro
il suo piano, i suoi lati, i suoi angoli rialzati e gli costruì intorno
un bordo d'oro.
27 Costruì anche due
anelli d'oro e li fissò sotto il bordo, da una parte e dall'altra
dell'altare, per infilarvi le stanghe per trasportarlo.
28 Costruì le stanghe di legno d'acacia e
le rivestì d'oro.
29 Secondo l'arte del
profumiere preparò l'olio per le consacrazioni e l'incenso profumato da
bruciare.
CAPITOLO
38
L'ALTARE PER I SACRIFICI E LA VASCA DI RAME
(vedi 27, 1-8; 30,
17-31)
1 Costruì l'altare di legno di
acacia: era quadrato, lungo e largo due metri e mezzo e alto uno e mezzo.
2 I suoi quattro angoli erano rialzati a forma
di corno e formavano un tutt'uno con l'altare. Tutto l'altare lo rivestì
di rame.
3 Costruì in rame anche tutti
gli accessori dell'altare: i recipienti per raccogliere le ceneri, le palette, i
vasi per l'aspersione, le forchette e i bracieri.
4 Costruì per l'altare una graticola di
rame, lavorata a forma di rete, e la pose sotto la cornice dell'altare; essa
arrivava in basso fino a metà altezza dell'altare.
5 Fuse quattro anelli e li pose ai quattro
angoli della graticola di rame per infilarvi le stanghe;
6 le costruì di legno d'acacia e le
rivestì di rame,
7 le introdusse negli
anelli sui lati dell'altare per trasportarlo. Costruì l'altare con assi,
vuoto all'interno.
8 Costruì in rame la
vasca e anche il suo piedistallo: per essi usò gli specchi di rame delle
donne che prestavano servizio all'ingresso della tenda
dell'incontro.
I TENDAGGI PER IL CORTILE DELL'ABITAZIONE
(vedi 27,
9-19)
9 Costruì poi il cortile
dell'Abitazione dei Signore. Sul lato sud il cortile era delimitato da tendaggi
di lino ritorto lunghi cinquanta metri.
10
Costruì le loro venti colonne con le basi di rame, gli uncini e le loro
aste trasversali d'argento.
11 Delimitò
anche il lato rivolto a nord con tendaggi lunghi cinquanta metri sostenuti da
venti colonne con le basi di rame, gli uncini e le aste trasversali d'argento.
12 Sul lato ovest c'erano tendaggi lunghi
venticinque metri sostenuti da dieci colonne con le loro basi di rame,
13 con i capitelli e i loro uncini d'argento. Il
lato est misurava venticinque metri così suddivisi:
14 da una parte tendaggi per sette metri e mezzo
con tre colonne e le basi,
15 dall'altra
tendaggi per sette metri e mezzo con tre colonne e le basi.
16 Tutti i tendaggi che delimitavano il cortile
erano di lino ritorto.
17 Le basi delle colonne
erano di rame, mentre i loro uncini e le aste trasversali erano d'argento;
così anche il rivestimento dei loro capitelli era d'argento e tutte le
colonne del cortile avevano aste trasversali d'argento.
18 Alla porta del cortile c'era una tenda
ricamata, tessuta di lana viola, rossa e scarlatta e di lino ritorto: essa era
lunga dieci metri e ampia due metri e mezzo come anche gli altri tendaggi del
cortile.
19 Essa aveva quattro colonne con le
loro basi di rame, gli uncini d'argento e il rivestimento dei loro capitelli e
le loro aste trasversali pure d'argento.
20
Tutti i picchetti dell'Abitazione e del recinto attorno erano di
rame.
LA QUANTITÀ DEI METALLI IMPIEGATI
21 Questo è il resoconto
dei metalli impiegati per costruire l'Abitazione del Signore in cui erano
custodite le tavole con i suoi insegnamenti. Questo resoconto fu preparato per
ordine di Mosè dai leviti sotto la direzione di Itamar, figlio del
sacerdote Aronne.
22 Bezaleel, figlio di Uri e
nipote di Cur, della tribù di Giuda, esegui gli ordini dati dal Signore a
Mosè.
23 Con lui lavorò anche
Ooliab, figlio di Achisamach, della tribù di Dan, intagliatore,
decoratore e ricamatore di lana viola, rossa e scarlatta e di
lino.
24 Totale dell'oro offerto dagli Israeliti
e impiegato per la costruzione del santuario: dieci quintali e venti chili,
secondo il peso ufficiale del santuario.
25
L'argento raccolto in occasione del censimento della comunità pesava
trentacinque quintali e ventitré chili secondo il peso ufficiale del
santuario.
26 Questo corrisponde a una moneta
d'argento da cinque grammi per ciascuna delle seicentotremila
cinquecentocinquanta persone dai vent'anni in su sottoposte al censimento.
27 Trentacinque quintali d'argento furono usati
per fondere le cento basi delle colonne del santuario e delle colonne della
tenda: ossia trentacinque chili per ogni base.
28 Restavano ancora quasi venti chili e furono
usati per i ganci delle colonne, per rivestire i loro capitelli e per le aste
trasversali che univano le colonne.
29 Il rame
offerto pesava quasi venticinque quintali.
30 Fu
utilizzato per le basi alle colonne d'ingresso della tenda dell'incontro, per
l'altare di rame con la sua graticola di rame e per tutti gli accessori
dell'altare,
31 per le basi del cortile, per le
basi della porta del cortile, per tutti i picchetti dell'Abitazione e per tutti
i picchetti del cortile.
CAPITOLO
39
GLI ABITI PER I SACERDOTI
(vedi 28,
1-5)
1 Fecero gli abiti dei sacerdoti per il
servizio nel luogo santo con stoffa di lino e di lana viola, rossa e scarlatta.
Gli abiti sacri di Aronne erano come il Signore aveva ordinato a
Mosè.
L'EFOD
(vedi
28, 6-14)
2 Fecero l'efod, tessuto d'oro, di lana
viola, rossa e scarlatta, e di lino ritorto.
3
Fecero placche d'oro battuto e le tagliarono in strisce sottili per intrecciarle
a regola d'arte con la lana viola, rossa e scarlatta e con il lino.
4 Fecero all'efod due spalline, che vennero
attaccate alle due estremità, e ne risultò un pezzo unico.
5 La cintura per fissarlo fu fatta allo stesso
modo ed era di un solo pezzo: tessuta d'oro, di lana viola, rossa e scarlatta, e
di lino ritorto, come il Signore aveva ordinato a Mosè.
6 Lavorarono due piccole pietre di onice,
inserite in montature d'oro, e vi incisero i nomi degli Israeliti, allo stesso
modo con cui si incidono i sigilli.
7 Fissarono
le due pietre sulle spalline dell'efod, come ricordo della presenza degli
Israeliti, nel modo che il Signore aveva ordinato a
Mosè.
IL
PETTORALE
(vedi 28,
15-30)
8 Anche il pettorale, come l'efod, fu
lavorato artisticamente: tessuto d'oro, di lana viola, rossa e scarlatta, e di
lino ritorto.
9 Era come una tasca quadrata,
lungo e largo venticinque centimetri.
10 Lo
decorarono con quattro file di pietre preziose: una cornalina, un topazio e uno
smeraldo nella prima fila;
11 una turchese, uno
zaffiro e un berillo nella seconda fila;
12 un
giacinto, un'agata e un'ametista nella terza fila;
13 un crisolito, un'onice e un diaspro nella
quarta fila. Ogni pietra era fissata da una montatura d'oro.
14 Le pietre significavano le dodici
tribù degli Israeliti: su ognuna era inciso, come in un sigillo, il nome
di un figlio di Giacobbe.
15 Fecero sul
pettorale catenelle d'oro puro intrecciate come corde.
16 Fecero due montature d'oro e fissarono due
anelli d'oro ai due angoli superiori del pettorale.
17 Attaccarono le due catenelle d'oro a questi
due anelli,
18 fissarono le altre due
estremità delle catenelle alle montature d'oro e le fecero passare sulle
spalline dell'efod, nella parte anteriore.
19
Fecero altri due anelli d'oro e li fissarono ai due angoli inferiori del
pettorale nella parte interna, verso l'efod.
20
Fecero altri due anelli d'oro e li fissarono sulle due spalline dell'efod in
basso, sul suo lato anteriore, nel punto dove erano cucite al di sopra della
cintura dell'efod.
21 Poi legarono gli anelli
del pettorale agli anelli dell'efod mediante un cordone di lana viola,
perché restasse al di sopra della cintura dell'efod e non si distaccasse
da esso, come il Signore aveva ordinato a
Mosè.
GLI ALTRI ABITI
SACRI
(vedi 28,
31-43)
22 Fecero il manto su cui il sacerdote
portava l'efod, tutto tessuto di lana viola.
23
L'apertura del manto era rinforzata da un bordo perché non si strappasse.
24 Fecero sull'orlo del manto melagrane di lana
ritorta viola, rossa e scarlatta.
25 Fecero
campanelli d'oro puro e li misero in mezzo alle melagrane sull'orlo del manto:
26 ogni campanello era alternato con una
melagrana per tutto l'orlo del manto. Aronne l'indossava per esercitare il
sacerdozio, come il Signore aveva ordinato a
Mosè.
27 Fecero le tuniche tessute di lino
per Aronne e per i suoi figli;
28 il turbante di
lino, gli ornamenti dei copricapi di lino e i calzoni di lino fine ritorto;
29 la cintura di lino ritorto, di lana viola,
rossa e scarlatta, ricamata, come il Signore aveva ordinato a
Mosè.
30 Fecero la lamina, il diadema
sacro, d'oro puro e vi scrissero sopra, come in un sigillo, le parole:
«Sacro al Signore».
31 Vi fissarono un
cordone di lana viola per mettere la corona sopra il turbante, come il Signore
aveva ordinato a Mosè.
32 Così fu
finito tutto il lavoro dell'Abitazione, della tenda dell'incontro. Gli Israeliti
eseguirono ogni cosa proprio come il Signore aveva ordinato a
Mosè.
IL LAVORO ULTIMATO E' CONSEGNATO A MOSE'
33 Portarono dunque a
Mosè
- l'Abitazione del Signore, la tenda
e tutti i suoi accessori: i suoi ganci, le sue assi, le sue traverse, le sue
colonne e le sue basi;
- 34 la copertura di pelli
di montone tinte di rosso, la copertura di pelli di tasso e il tendaggio per
dividerla;
- 35 l'arca per le tavole degli
insegnamenti del Signore, con le sue stanghe e il
coperchio;
- 36 la tavola dei pani con tutti i
suoi accessori e i pani dell'offerta;
- 37 il
candelabro d'oro puro con le sue lampade, da collocarsi su di esso, con tutti i
suoi accessori e l'olio per l'illuminazione;
- 38
l'altare d'oro, l'olio per le consacrazioni, l'incenso profumato da bruciare e
il tendaggio per l'ingresso della tenda;
- 39
l'altare di rame con la sua graticola di rame, le sue stanghe e tutti i suoi
accessori;
- la vasca e il suo
piedistallo;
- 40 i tendaggi del cortile con le
colonne e le basi e il tendaggio per la porta del cortile, le sue corde e i suoi
picchetti;
- tutti gli arredi per il culto
nell'Abitazione, per la tenda dell'incontro;
-
41 gli abiti liturgici per il culto nel santuario, gli abiti sacri per Aronne e
i suoi figli, da indossare quando esercitavano il loro
ministero.
42 Gli Israeliti avevano eseguito ogni
lavoro secondo le prescrizioni date a Mosè dal Signore.
43 Mosè esaminò tutta l'opera e
trovò che tutto era stato eseguito come il Signore aveva ordinato; allora
benedisse gli Israeliti.
CAPITOLO
40
IL SIGNORE ORDINA DI CONSACRARE L'ABITAZIONE E I SACERDOTI
1 Il Signore ordinò a
Mosè:
2 «Il primo giorno del mese
alzerai l'Abitazione, ossia la tenda dell'incontro.
3 Vi mette rai dentro, dietro al tendaggio,
l'arca che contiene i miei insegnamenti;
4 vi
collocherai la tavola dei pani con tutti i suoi accessori; poi introdurrai anche
il candelabro e accenderai su di esso le lampade.
5 Metterai l'altare d'oro per i profumi davanti
all'arca con i miei insegnamenti e infine stenderai il tendaggio all'ingresso
dell'Abitazione.
6 Poi metterai l'altare per i
sacrifici di fronte all'ingresso della tenda dell'incontro.
7 Fra la tenda dell'incontro e l'altare metterai
la vasca di rame e la riempirai d'acqua.
8
Tutt'attorno stenderai i tendaggi del cortile e quello per il suo
ingresso.
9 «Poi prenderai l'olio per le
consacrazioni e con esso ungerai l'Abitazione e quanto essa contiene:
così la consacrerai con tutti i suoi accessori e da quel momento
sarà cosa sacra.
10 Ungerai anche
l'altare per i sacrifici e tutti i suoi accessori: così lo consacrerai ed
esso sarà cosa santissima.
11 Ungerai
anche la vasca con il suo piedistallo e così la
consacrerai.
12 «Poi condurrai Aronne e i
suoi figli all'ingresso della tenda dell'incontro e li laverai con acqua.
13 Farai indossare ad Aronne gli abiti sacri,
verserai su di lui l'olio e così lo consacrerai per essere mio sacerdote.
14 Dirai anche ai suoi figli di avvicinarsi e
farai indossare loro le tuniche.
15 Poi, come
hai fatto per il padre, verserai su di loro l'olio per farli diventare miei
sacerdoti. Questa consacrazione li renderà con i loro figli sacerdoti per
sempre».
MOSE' ALZA LA TENDA DELL'ABITAZIONE DEL SIGNORE
16 Mosè eseguì
con cura quello che il Signore gli aveva ordinato:
17 a un anno esatto dalla partenza dall'Egitto,
nel primo giorno del mese alzò la tenda
dell'Abitazione.
18 Mosè fece alzare la
tenda: furono collocate le basi, le assi e le traverse, e furono alzate le
colonne.
19 Sull'Abitazione fu stesa la tenda e
su di essa la tenda per la copertura, come il Signore aveva ordinato a
Mosè.
20 Prese le tavole con gli
insegnamenti del Signore e le collocò dentro l'arca; quindi mise le
stanghe all'arca e la ricoprì con il suo coperchio.
21 Poi introdusse l'arca nell'Abitazione e stese
il tendaggio che doveva nascondere l'arca con gli insegnamenti del Signore, come
egli stesso aveva ordinato a Mosè.
22
Nella tenda dell'incontro collocò la tavola, sul lato nord
dell'Abitazione, al di fuori del tendaggio.
23
Sulla tavola collocò in ordine i pani offerti al Signore, come il Signore
stesso gli aveva ordinato.
24 Nella tenda
dell'incontro collocò anche il candelabro, di fronte alla tavola, sul
lato sud dell'Abitazione,
25 e vi accese sopra
le lampade in onore del Signore, come egli stesso aveva ordinato a
Mosè.
26 Collocò poi l'altare d'oro
davanti al tendaggio nella tenda dell'incontro
27
e bruciò su di esso l'incenso profumato, come il Signore gli aveva
ordinato.
28 Stese infine il tendaggio
all'ingresso dell'Abitazione.
29 Poi
collocò l'altare per i sacrifici all'ingresso della tenda dell'incontro.
Bruciò su di esso un sacrificio completo e un'offerta di vegetali, come
il Signore gli aveva ordinato.
30 Collocò
la vasca fra la tenda dell'incontro e l'altare e vi mise dentro l'acqua per le
purificazioni:
31 con quell'acqua Mosè,
Aronne e i suoi figli si lavarono le mani e i piedi.
32 Si purificavano così ogni volta che
entravano nella tenda dell'incontro e quando si avvicinavano all'altare, come il
Signore aveva ordinato a Mosè.
33 Infine
Mosè fece fissare i tendaggi per il cortile intorno all'Abitazione e
all'altare, e stese il tendaggio all'ingresso del cortile. Così
Mosè terminò tutti i lavori.
IL SIGNORE PRENDE POSSESSO DELL'ABITAZIONE
34 Allora la nube coprì
la tenda dell'incontro e la presenza gloriosa del Signore riempì
l'Abitazione.
35 Mosè non poté
più entrare nella tenda dell'incontro perché su di essa c'era la
nube e la presenza gloriosa del Signore riempiva
l'Abitazione.
36 A ogni tappa, quando la nube si
alzava dall'Abitazione, gli Israeliti levavano l'accampamento.
37 Se però la nube non si alzava, essi
non partivano, e attendevano che la nube si fosse
alzata.
38 Durante tutto il tempo del viaggio il
Signore manifestò la sua presenza agli Israeliti con la nube, che di
giorno copriva l'Abitazione, e con il fuoco, che di notte brillava in
essa.