Propulsore aeronautico a reazione detto anche
statoreattore. Brevettato nel 1913 da R. Lorin, venne perfezionato circa
vent'anni dopo da R. Leduc e sperimentato al termine della seconda guerra
mondiale. È costituito da un condotto, detto
bocca di presa, dal
quale entra l'aria che subisce una forte compressione a causa della
velocità stessa del volo. L'aria viene quindi miscelata con carburante
iniettato da appositi spruzzatori e incendiata. La combustione genera una massa
gassosa che viene espulsa a grande velocità, determinando, per reazione,
un fenomeno di propulsione del mezzo aereo. Il principale inconveniente di
questo tipo di motore è costituito dall'incapacità di funzionare a
punto fisso e a bassa velocità, il che determina la necessità di
fornire il mezzo di altri propulsori in grado di portarlo alla velocità
necessaria perché l'
a. possa entrare in funzione.