Vescovo ariano. Fu posto al soglio vescovile di Milano dal
355 al 374, per volere dell'imperatore Costanzo. Inviso al popolo, dovette
sostenere un pubblico dibattito con il vescovo cattolico Ilario di Poitiers ma,
protetto dall'imperatore Valentiniano I, riuscì a conservare la cattedra
milanese. Nel concilio di Roma del 372 fu condannato come eretico, pur
mantenendo la sua sede fino alla morte. Gli succedette il cattolico Ambrogio
(Cappadocia ? - Milano 374).