(dal latino
auxiliarius, der. di
auxilium:
aiuto). Che fornisce aiuto. ║ Persona in grado di aiutare, assistente,
collaboratore. • St. - In epoca romana,
rappresentava chi, all'interno dell'esercito, prestava servizio in reparti
particolari, costituiti in genere da forze alleate, inizialmente di origini
italiche e poi provinciali. Venivano impiegati comunemente all'interno di azioni
di affiancamento delle legioni. A volte costituivano invece truppe speciali, sia
per il tipo di armamento che per la tattica impiegata. Durante il Principato,
tali truppe vennero organizzate con metodo in battaglioni regolari, chiamati
cohortes auxiliariae, formate da 500 o 1.000 uomini ciascuna e spesso
accompagnate da elementi della cavalleria. Dal II sec. d.C. all'interno di tali
milizie, impiegate per presidiare l'interno o le linee di confine, cominciano a
essere testimoniati elementi barbari. La ferma durava venticinque anni e dava
diritto ad assumere la cittadinanza. Solitamente veniva svolta nella provincia
originaria e dava anche diritto al privilegio di sposare una donna straniera.
• Dir. can. - Vescovo a.: ecclesiastico
nominato dalla Santa Sede per coadiuvare un vescovo; se viene nominato come
successore, è chiamato a. coadiutore.
• Elettr. - Poli a.: sono quelli che
causano un flusso di induzione locale, la quale facilita la commutazione.
• Mar. - Macchinari a.: nel linguaggio
marittimo, attrezzature che, per funzionare, sono strettamente collegate alla
motrice. ║ Navi a.: navi che hanno compiti di trasporto,
salvataggio, oppure navi-cisterna, navi scuola, ecc. ║ Motore a.:
motore installato generalmente sulle barche a vela per impiego in caso di
emergenza.
• Mat. - Angolo a., variabile
a.: angolo o variabile che vengono introdotti nel calcolo di un'espressione
per semplificarla o renderla più simmetrica.