Mit. - Gigante della mitologia greca, nato da Climene e
Giapeto, padre delle Pleiadi, delle Esperidi e delle Iadi. È fratello di
Prometeo, Epimeteo e Menezio, anch'essi, come
A., ribelli contro gli dei.
Fu condannato da Zeus, proprio per aver parteggiato con i Titani nella guerra
contro gli dei, a sostenere il cielo sulle spalle. Omero lo ricorda in atto di
sostenere il cielo mediante delle colonne. Generalmente è collocato
all'estremità nord-occidentale dell'Africa, nel Paese delle Esperidi.
• Astron. - Nome proprio della stella Tauri,
appartenente alla costellazione delle Pleiadi. Ha grandezza 3,7 ed è
compresa nel gruppo spettrale B
8. •
Anat. - La prima vertebra cervicale sulla quale posa e si articola il capo.
È di forma anulare ed è fornita di due archi robusti e di due
apofisi traverse dette
ali dell'a.; manca però, a differenza di
tutte le altre vertebre, dell'apofisi spinosa e del "corpo". È articolata
inferiormente con l'epistrofeo (la seconda vertebra) e superiormente con l'osso
occipitale. • Arch. - V. TELAMONE. • Geogr. - Raccolta di carte geografiche
riferentesi a tutta la Terra. Vengono compilate mediante lo sfoltimento di carte
topografiche e mediante il loro continuo aggiornamento. Oltre al paziente lavoro
di ricerca, per la compilazione di una carta geografica occorre un cartografo,
la cui abilità, sia tecnica, sia artistica, permetta di rappresentare i
vari fenomeni mediante ombreggiatura con luce zenitale, tratteggio, colorazione
ipsometrica, e così via. Per riprodurre una carta possono essere seguite
varie vie, come l'incisione in rame, la fotografia, la litografia. Le carte
possono essere stampate a uno o a più colori. Il primo
a. fu
quello di Claudio Tolomeo, risalente al II sec. d.C., che fu in uso fino al XV
sec. quando, sotto l'impulso dello studio geografico, vennero compilate delle
carte raffiguranti le terre fino allora scoperte (Asia centrale, Africa
meridionale e Americhe). Venne quindi pubblicato il nuovo
a. di Tolomeo,
che fu in uso ancora per 100 anni circa, e cioè fino al 1570, quando
uscì contemporaneamente a Roma e a Venezia un nuovo
a. Le tavole
erano disposte secondo l'ordine di Tolomeo, e sulla copertina era raffigurato
A., con il mondo sulle spalle. Dopo questo, numerosi furono gli
a.
pubblicati, fra i quali i più importanti in ordine cronologico sono: il
Theatrum orbis di Ortelio (1570); lo
Speculum orbis terrarum
(1578); l'
Atlas sive cosmographicae mediationes de fabrica mundi di
Mercatore (1595); il primo che porta il nome di
A., l'
Atlas novus
(1640); il
Mercurio geografico (1671); l'
A. veneto di Coronelli
(1691); l'
Atlas nouveau (1692); l'
Atlas novus (1730); l'
Atlas
universel di V. de Saint Martin e Schrader (1877-1912), e altri. Nel XX
sec., le raccolte di carte geografiche aumentano ancora. Tra i più
importanti si ricordano: gli
a. tedeschi dell'Istituto Perthes di Gotha
(
Handatlas nel 1939 e
Columbus Weltatlas nel 1941); gli
a.
italiani del TCI (
A. internazionale nel 1927) e dell'Istituto geografico
De Agostini di Novara (
Grande A. del 1922); gli
a. inglesi della
casa Bartholomew di Edimburgo (
The citizen's atlas of the world del 1935,
e l'
Oxford atlas del 1951); l'
a. sovietico
Motylev bol'soj
sovetskji atlas mira degli anni 1937 e 1939.
• Ling. -
A. linguistico: insieme di
carte riguardanti un territorio, contenenti dati rilevati mediante inchieste
dialettologiche. I territori che presentano lo stesso fenomeno linguistico
vengono delimitati per mezzo di linee dette isoglosse. Proseguendo nell'analisi
dei fenomeni linguistici, si trovano anche linee isofone, isotone e isomorfe,
che stanno a delimitare ancora più nel dettaglio fenomeni linguistici
particolari (come per esempio i suoni o gli accenti). Il primo volume di questo
tipo fu l'
A. della Francia, pubblicato nel 1912 da Jules Gilliéron
(1854-1926). Ad esso ne seguirono molti altri, in particolare nei Paesi di
lingua romanza. Da ricordare: l'
A. dell'Italia e della Svizzera
meridionale, in 9 volumi, realizzato da Karl Jaberg e da Jakob Jud; l'
A.
italiano, realizzato da Matteo Bartoli con l'aiuto di Ugo Pellis e Giuseppe
Vidossi e terminato, a causa della morte di Bartoli, nel 1946, da Benvenuto
Terracini; l'
A. etnografico italiano della Corsica, in 10 volumi,
realizzato da Gino Bottiglioni; l'
A. della Catalogna, in 4 volumi,
realizzato da monsignor Antoni Griera; l'
A. della Penisola Iberica,
comprendente spagnolo e portoghese; l'
A. tedesco, di Georg Wenker;
l'
A. della nuova Inghilterra, di Hans Kurath; l'
A. dell'Olanda
settentrionale e meridionale, di G.G. Kloeke; l'
A. romeno, di Sextil
Puscariu ed Emil Petrovici. Furono gli
a. a dar vita a quella particolare
branca della linguistica chiamata geografia linguistica.