Romanzo breve di F.R. Chateaubriand, pubblicato nel 1801. Lo
scritto, pur di piccola mole, ha capitale importanza nella storia della
letteratura romantica francese per il suo precorrere il gusto della descrizione
dei paesaggi esotici e il tono malinconico e romantico che lo pervade. Dopo
averlo pubblicato a parte, Chateaubriand lo incluse, come episodio
esemplificatore, nella sua vasta opera
Il genio del Cristianesimo
(V.). L'azione si svolge nell'America
Settentrionale alla fine del XVII sec. e riferisce la narrazione di una vicenda
autobiografica fatta dal guerriero Chactas a René. Fatto prigioniero da
una tribù, Chactas è salvato dalla figlia del capo, Atala, che,
convertitasi al Cristianesimo, si è innamorata di lui. Credendo che un
voto della madre, destinandola alla verginità, le impedisca il
matrimonio, si avvelena. Un missionario, dopo aver raccolto la sua ultima
confessione, aiuta Chactas a seppellirla nel deserto dove erano
fuggiti.