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Asta.

Lungo e diritto bastone di legno o di altro materiale, finalizzato a diverse utilizzazioni, in particolare a sostenere altro oggetto sulla cima o lungo il corpo. • Mil. - Bastone appuntito a un'estremità. Arma antichissima, diede origine alla lancia, al giavellotto, al dardo e alle armi cosiddette in a. del Medioevo, in cui la parte superiore, che doveva colpire, generalmente in metallo, era infissa su un'a. per lo più di legno. • Mar. - Qualunque pertica o palo di legno che serva a sostenere una vela, essendo, a sua volta, sostenuta dai pennoni principali o dagli alberi stessi della nave. Di solito tali a. prendono il nome della vela che contribuiscono a sostenere, come nel caso dell'a. di fiocco, dell'a. di controfiocco, ecc. Numerosi sono gli usi che l'a. trova in marina. Essa può servire a innalzare la bandiera della nazione a cui appartiene la nave, ed è allora situata a poppa; oppure può reggere il jack, bandiera propria delle navi da guerra, e si trova a prua; inoltre le a. di posta servono, essendo situate a prua o a poppa in numero di due, per ormeggiare le navi. • Ind. - L'a. è pure usata nel campo industriale, ed è diversa ( a sezione circolare o quadrata) a seconda dei suoi usi tecnici. Nell'industria estrattiva, sull'a. detta di perforazione sono inseriti tutti quegli apparecchi che servono alla trivellazione del terreno. La stessa a., che sarà allora cilindrica, può servire per condurre dell'acqua fino al pozzo di trivellazione. • Ferr. - L'a. di trazione può essere invece continua o discontinua, ed è usata molto spesso sui treni, specialmente quella discontinua, per attenuare i bruschi sobbalzi causati dalla partenza e dall'arresto del treno. Usata in ferrovia è anche l'a. di manovra, che non è altro che un lungo binario che serve allo smistamento dei treni. Comunissime l'a. dello sterzo e quella di livello, installate sugli autoveicoli; la prima serve a comandare la direzione del veicolo impressa dal volante; la seconda indica il livello della benzina o dell'olio. • Sport - Nell'atletica leggera, attrezzo usato nelle gare maschili per compiere il cosiddetto salto con l'a. È costituita da un cilindro avente una lunghezza variabile fra i 4 e i 5 m e un diametro tra i 4 e i 5 cm; queste dimensioni però non sono obbligatorie. L'a., che viene impugnata con entrambe le mani, ha subito le più profonde modifiche costruttive nel corso dei tempi, complice il fatto che la IAAF non ha mai fissato le norme esatte in merito ad essa. La IAAF ammette infatti per l'a. qualsiasi materiale, proporzione e peso, limitandosi a prescrivere che non abbia tacche, appigli o sporgenze atte a facilitare l'impugnatura (si può usare del nastro isolante, purché di spessore uniforme). Ai suoi primordi, circa nel 1860, l'a. era costruita in legno pieno, solitamente di frassino, e terminava in un robusto punteruolo metallico, sostituito poi da un legno più duro o da gomma dura. Verso il 1875 cominciarono a essere utilizzati i primi tipi di a. di bambù, che si diffusero però solo dopo il 1900 e, benché via via migliorate, furono adoperate in tutto il mondo fino al 1948. Per renderle più elastiche, alcuni atleti giapponesi e sovietici pensarono di sottoporle a speciali bagni in lacche e in altre sostanze resinose. Tra il 1948 e il 1960 l'a. in bambù decadde e fu sostituita prevalentemente da quella in metallo (duralluminio o acciaio cavo), meno elastica e vibratile, ma più solida e maneggevole. Ultimamente si è diffusa l'a. in fiberglass, o fibra vetrosa sintetica, che però era già stata ideata attorno al 1950, e ha completamente rivoluzionato l'esercizio del salto con l'a. e i risultati tecnici con essa conseguibili. L'a. in fibra di vetro, se bene usata, consente infatti un guadagno di 30-60 cm nel salto, grazie alla sua eccezionale flessibilità e alla conseguente violenza di scatto. Molti esperti vorrebbero che essa fosse bandita dalla IAAF, dimenticando però che l'a. in fibra vetrosa non è contraria né alla lettera né allo spirito dei regolamenti, dal momento che fin dal principio si era andati alla ricerca di un tipo d'a. che avesse proprio queste caratteristiche: la scienza e l'industria delle materie plastiche hanno realizzato il sogno dei pionieri. Prima del salto l'a. viene imbucata nella cassetta d'appoggio, quindi consente all'atleta di elevarsi fino all'asticella e viene abbandonata solo dopo il suo superamento. • Dir. - A. pubblica: vendita pubblica di beni al miglior offerente. L'a.p. ha inizio con la pubblicazione dell'avviso d'asta, contenente l'indicazione del luogo, del giorno e dell'ora nei quali l'incanto sarà eseguito, l'oggetto dell'asta e il modo con il quale essa sarà tenuta. Esistono due tipi di a.p.: il metodo inglese e il metodo olandese. Il primo, più usato, prevede la fissazione da parte del banditore del prezzo minimo a partire dal quale si accettano le offerte dei clienti. Il metodo olandese prevede invece l'indicazione del prezzo massimo richiesto. ║ Nel processo civile di esecuzione l'a.p. è una modalità di vendita dei beni pignorati tendente a realizzare, attraverso una pubblica gara tra offerenti, il miglior prezzo. Tale tipo di vendita è utilizzato anche nella procedura fallimentare. Inoltre la vendita per a.p. è prevista nel caso di vendita di beni di minori, interdetti o inabilitati. È detta anche pubblico incanto.