Massiccio dell'Appennino calabrese, in provincia di Reggio
Calabria. È compreso fra il Tirreno a Nord-Ovest, i corsi del Petrace e
del Platì a Nord-Est, il Mar Ionio a Est e a Sud e lo Stretto di Messina
a Ovest. Composto da gneiss e micacisti archeozoici, culmina a 1.955 m nel
Montalto, da cui scendono numerosi contrafforti solcati da torrenti e da
fiumare. I fianchi del massiccio sono coronati da terrazze scaglionate a quattro
diverse altezze, chiamate
piani di A. Nella zona litoranea prevalgono
coltivazioni di agrumi, ortaggi, cereali; è l'area maggiormente abitata
dove sorgono i centri di Scilla, Palmi, Bagnara, Reggio, ecc. Nella parte alta
si trovano numerosi vigneti e oliveti, oltre a pascoli, castagneti e boschi di
conifere. Le zone più elevate sono meta di turismo estivo e invernale.
• St. - L'
A. fu teatro di un doloroso
episodio del Risorgimento: nell'agosto del 1862, Garibaldi, allo storico grido
di "O Roma o morte", tentò un colpo di mano su Roma, muovendo dalla
Sicilia; raggiunto ai piani di
A. dal generale Cialdini, che il governo
Rattazzi gli aveva inviato contro nel timore di un'eventuale reazione da parte
di Napoleone III, venne ferito e fatto prigioniero con la maggior parte dei suoi
soldati.