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Askerc, Anton.

Poeta sloveno. Ordinato cappellano senza essere sostenuto da una vera e propria vocazione, esercitò il ministero per circa vent'anni fino a che le critiche clericali alla sua raccolta Ballate e Romanze (1860) lo costrinsero ad abbandonare il sacerdozio. Tra le sue opere, specchio dell'amarezza del poeta per il suo isolamento, ricordiamo La vecchia legge, dedicata alle rivolte contadine, La coppa dell'immortalità, Perle dell'Adriatico e Nuove poesie (Stiria 1856 - Lubiana 1912).