eXTReMe Tracker
Tweet

Ascensore.

(dal francese ascenseur, der. del latino ascensor). Impianto fisso che sfrutta la forza elettrica, idraulica, ecc., per trasportare persone o cose da un livello inferiore a un livello superiore e viceversa. È altra cosa rispetto al montacarichi, in quanto quest'ultimo è adibito soltanto al trasporto di cose e dispone o meno di accesso per gli incaricati al carico o scarico della merce. L'a. è costituito da una cabina, che si muove lungo due regoli ed è azionata da un arganetto, o da un motore a vapore o a gas, o da un cilindro pneumatico o idraulico, o da un elettromotore. Il congegno è dotato di apparecchi di sicurezza che sono in grado di interrompere il funzionamento della macchina, nel caso la fune di trasmissione si rompesse. L'a. elettrico è quello attualmente usato ed è composto da una cabina, in legno o in ferro, dotata di un apparecchio di allarme (che viene azionato da un'energia indipendente da quella normale d'impianto); da un apparecchio di sicurezza; da funi flessibili, che costituiscono l'organo di sospensione della cabina; da un contrappeso, che serve a equilibrare il peso della cabina e del carico; da un argano, che ha la funzione di imprimere il moto all'impianto; da un sistema di rinvii, formato da carrucole che portano le funi all'argano e da un autolivellatore, che ha il compito di limitare di circa 1/10 la velocità iniziale e quella d'arrivo. Generalmente l'apparecchio si manovra attraverso bottoni o pulsanti posti al piano e all'interno della cabina. La costruzione di un a. richiede forti gomene metalliche capaci di reggere la cabina e un contrappeso costituito da una sbarra di ferro massiccio. Le gomene devono passare fra due pulegge, poste sulla sommità di un tubo, scavato nel muro: in un primo momento devono passare sulla puleggia girante, poi su quella morta e successivamente ancora sulla puleggia girante, in modo da formare un nodo a cappio. Così infatti le gomene non possono scivolare e quanto maggiore è il peso che si trovano a reggere, tanto maggiore è la presa che attuano. Il peso delle funi metalliche è bilanciato da altre funi, poste sotto la catena e il contrappeso, e passanti sotto una puleggia, in fondo al pozzo. Il motore che aziona le pulegge viene messo in moto attraverso una leva, situata nella cabina, mentre un freno, formato da morse a ferro di cavallo rivestite di cuoio, serve a mantenere ferma la cabina in ogni punto della sua fermata. Altri freni di sicurezza garantiscono il perfetto funzionamento di queste macchine: infatti sono fissati al fondo della cabina dei freni di acciaio che funzionano automaticamente e attanagliano le guide, nel caso in cui queste si spezzino e la velocità aumenti; inoltre al fondo della cabina sono fissate anche delle molle, costituite da pistoni chiusi in cilindri pieni d'olio, che servono eventualmente ad attutire in forte misura il colpo, nel caso in cui siano andati fuori uso tutti gli altri sistemi. Anche i cuscini d'aria che si creano con l'aria compressa nella discesa, situati in fondo al pozzo in cui è chiusa ogni cabina, servono a questo scopo. Non si può aprire la porta prima che l'a. sia fermo, né la cabina è funzionante se una sola porta non è ben chiusa. Gli a. vengono catalogati in base alla velocità di esercizio e alla portata. Gli elevatori idraulici usati specialmente nelle stazioni o nei grandi magazzini e funzionanti unicamente grazie alla forza dell'acqua, sono ormai stati quasi completamente soppiantati dall'energia elettrica. • St. - Già nel 1850, Elisha Graves Otis inventò un sistema per prevenire la caduta della cabina in caso di guasto al meccanismo, e tale scoperta permise la creazione dell'attuale a. Per molti anni si fece uso dell'a. idraulico, che venne poi soppiantato da quello elettrico, nel 1884. Nel 1904 si arrivò a sfruttare l'a. a trazione diretta, sistema tuttora applicato negli edifici più alti.
Schema di impianto di un ascensore elettrico, sezione del pozzo e schema del gruppo di manovra