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Argomento.

Prova o serie di prove e di ragioni addotte a dimostrazione di una tesi. Nella logica, è sinonimo di argomentazione, e consiste in un insieme ordinato di proposizioni, una delle quali è conseguente alle altre. • Fil. - A. ontologico: a partire dalla patristica, la dottrina dell'esistenza di Dio cominciò a essere dimostrata razionalmente mediante a. interioristici che, in seguito, si precisarono nell'a. ontologico, esposto da Anselmo d'Aosta (1033-1109) e da lui considerato la più stringente prova dell'esistenza di Dio. L'Ente, principio di ogni relazione logica, è anche il principio di ogni esistenza, poiché l'esistere, per essere pensato, deve avere un valore universale. Le cose sono diseguali in perfezione a seconda della loro maggiore o minore partecipazione all'essenza dell'assoluto. Anselmo svolse tre argomentazioni per provare l'esistenza di Dio. La più importante di queste prove era quella ontologica secondo la quale per negare Dio bisogna avere il concetto di Dio, e questo concetto non può essere che quello di un essere di cui non si può pensare nulla di maggiore. Ora, se Dio non esistesse, il suo concetto sarebbe quello di un essere del quale si potrebbe pensare il maggiore, per cui, coloro che affermano la non esistenza di Dio si contraddicono. I presupposti di questo a. sono la nozione di Dio fornita dalla fede e il principio secondo cui esistere nel pensiero vuol dire anche esistere in assoluto. Ne consegue che l'esistenza della nozione di Dio nel pensiero esige logicamente che se ne affermi anche l'esistenza reale. L'a. ontologico, respinto da Gaunilone, in dura polemica con Anselmo, fu successivamente ripreso da San Bonaventura, Spinoza, Leibniz, Hegel, mentre venne invece respinto da Tommaso d'Aquino (necessità di provare un'esistenza di fatto non deducibile da un'esistenza di diritto), Locke (rifiuto dell'essere reale fuori del pensiero), nonché Kant, secondo il quale porre qualcosa come oggetto non è provarne l'esistenza, che è dimostrata solo dall'esperienza sensibile. Hegel riaffermò la validità dell'a. ontologico, contro chi, come Kant, aveva creduto di contestarlo. Dall'osservazione che il concetto di essere è di per sé assolutamente indeterminato e che per determinarsi deve contrapporsi a quello di non-essere, egli pervenne al concetto di dialettica come processo della realtà nel suo divenire. • Inf. - Valore, espressione numerica o stringa (alfanumerica) sulla quale opera una funzione o comunque una parola riservata. L'a. di una procedura, inviato in ingresso alla procedura stessa, ne determina l'esecuzione. • Mat. - La variabile indipendente in una funzione. Per esempio l'a. della funzione sen x corrisponde a x.