Attrice francese. Laureatasi in Scienze Politiche, si orientò inizialmente
verso la carriera diplomatica. La scelta di diventare attrice maturò solo in un
secondo tempo, verso la metà degli anni Settanta. Iscrittasi al corso di Arte
drammatica di Périmony a Parigi, partecipò ad alcune produzioni teatrali e
a film per la televisione (tra cui la serie
Les dames de la côte, 1979, di
Nina Companéez) e nel 1979 esordì sul grande schermo con la pellicola
L'uomo dei cani di Alain Jessua. L'incontro con François Truffaut (che
avrebbe sposato nel 1981) nei primi anni Ottanta segnò la sua consacrazione a star
internazionale. Affascinato dalla sua bellezza e dalle sue qualità recitative,
il regista della
nouvelle vague la scelse come protagonista per i film
La
signora della porta accanto (1981) e
Finalmente domenica! (1983).
Dopo la prematura scomparsa del marito, la
A. comparve in pellicole ricercate,
che hanno sottolineato le sue doti interpretative. Tra le principali ricordiamo:
La vita è un romanzo (1983),
L'amour à mort (1984) e
Melò
(1986) di Alain Resnais;
La famiglia (1987), con cui ottenne il Nastro
d'Argento, e
La cena (1998) di Ettore Scola;
Paura e amore (1988)
di Margarethe Von Trotta;
Australia (1989) di Jean-Jacques Andrien;
Occhi nel buio (1991) di Mark Peploe;
Il colonnello Chabert (1994)
di Yves Angelo;
Al di là delle nuvole (1995) di Michelangelo Antonioni
e Wim Wenders;
Di giorno e di notte (1996), con cui ottenne il suo primo
César, e
Le Libertin (2000), di Gabriel Aghion;
Elizabeth (1998)
di Shekhar Kapur;
La Débandade (1999) di Claude Berri;
Nessuna notizia
da Dio (2001) di Agustín Díaz Yanes;
Otto donne e un mistero (2002) di
François Ozon, con cui fu insignita, insieme alle altre interpreti femminili,
dell'Orso d'Argento al Festival di Berlino;
Callas forever (2002) di
Franco Zeffirelli;
Nathalie (2003) di Anne Fontaine;
L'odore del
sangue (2004) di Mario Martone. Nonostante i numerosi impegni cinematografici,
la
A. continuò a lavorare anche in teatro (n. Saumur, Maine-et-Loire 1949).