Fotografa statunitense. Proveniente da una ricca famiglia
ebrea di New York, i Nemerov, cominciò a lavorare con il marito Alan,
affermato fotografo di moda. Risalgono a quel periodo le pubblicazioni su
"Harper's Bazar", "Glamour", "Esquire", "Show". Nel corso degli anni Cinquanta,
grazie anche agli insegnamenti di Lisette Model, sviluppò una propria
personalissima visione della fotografia e della sua funzione, maturando uno
spiccato interesse per il ritratto e scegliendo per le sue immagini soggetti
strani, fuori dell'ordinario o "diversi", ripresi senza alcun compiacimento
morboso. Negli anni Sessanta si dedicò anche all'insegnamento, tenendo
corsi alla Parson School of Design e alla Cooper Union. Non mancarono, oltre ai
consensi e alla stima dei molti ammiratori, i riconoscimenti ufficiali, come il
premio Guggenheim nel 1964 e nel 1966. Morì suicida a quarantotto anni.
È un errore considerarla, come spesso è successo, una fotografa di
"mostri", dimenticando la sua incredibile capacità di scorgere l'immagine
straordinaria del quotidiano (New York 1923-1971).