Regione storica della Sardegna cento-occidentale, tra la
bassa valle del fiume Tirso a Nord, il Sarcidano a Est, il Campidano a Sud,
affacciata sul Golfo di Oristano a Ovest e corrispondente al territorio di uno
dei giudicati (o
giudicature, detti anche
rennos: regni) in cui
risultava divisa la Sardegna a partire dall'XI sec.
• St. -
Giudicato di A.: al pari degli
altri tre giudicati sardi (Cagliari, Gallura, Logudoro) presentava le
caratteristiche di un vero e proprio Stato autonomo, retto da giudici
(
iudices de logu), detti anche re (
reges) i quali, di fatto,
assumevano e trasmettevano il potere ereditariamente. Come gli altri giudicati,
anche quello di
A. era il frutto di un'unione delle forze locali contro
il dominio bizantino che fino al IX sec. aveva conferito il potere ufficiale a
un solo giudice supremo, che portava il titolo di
dux e risiedeva a
Cagliari. Il primo giudice d'
A. di cui si abbia notizia fu Mariano I di
Zori, vissuto nell'XI sec. Nel 1145 il giudice Borisone I di Serra tentò
di riunire la Sardegna sotto un'unica sovranità ma, al pari del suo
predecessore, Comita (che nel 1131 era ricorso, per lo stesso scopo, all'aiuto
dei Genovesi), non riuscì nel proprio intento. Pertanto la Sardegna
rimase divisa in quattro giudicati, mentre Pisa e Genova si contendevano il
predominio nell'isola. Nel secolo successivo, una parte del territorio di
A. venne occupata militarmente e poi annessa al giudicato di Cagliari.
Nella prima metà del XIII sec. il giudice Pietro II riuscì a
ricomporre l'unità del territorio;
A. si ampliò
notevolmente a danno degli altri tre giudicati, che presto furono portati ad uno
stato di decadenza. Nel secolo successivo,
A. fu l'unico giudicato sardo
a resistere alla pressione degli Aragonesi. Giacomo II d'Aragona nel 1295 fu
investito da papa Bonifacio VIII della sovranità sulla Sardegna,
ottenendo poi la conferma dell'investitura da Clemente V. Il giudice Mariano IV
ostacolò l'occupazione degli Aragonesi e promosse un movimento unitario
di tutti i sardi contro lo straniero. Alla morte di Mariano (1376) il potere
passò al figlio Ugone III che morì prematuramente assassinato nel
1383; il governo fu allora assunto dalla sorella di quest'ultimo, Eleonora
(V. ARBOREA, ELEONORA D'), che riaffermò
l'indipendenza del giudicato d'
A. e cercò di contrastare il
dominio aragonese anche negli altri territori della Sardegna. Alla sua morte,
nel 1404, il marito, Brancaleone Doria, chiese la reggenza per il figlio Mariano
V, ma non ottenne il consenso della maggioranza dei consiglieri e il potere
passò a un ramo collaterale, consentendo agli Aragonesi di porre fine nel
1420 all'autonomia del giudicato.