Econ. - Forma di speculazione che trae vantaggio dalle
differenze di prezzo esistenti su diversi mercati per valute, merci o
attività finanziarie. Alcune forme di
a. non sono rischiose (ad
esempio, quelle che sfruttano le differenze del cambio o dei tassi d'interesse
di due mercati, ecc.); una delle accezioni americane di questo termine,
però, riguarda operazioni ad alto rischio (un operatore, ad esempio,
può acquistare in borsa le azioni di una società che ritiene
verrà acquisita da un'altra; se ciò si verifica, le azioni
saliranno di prezzo e l'operatore
arbitraggista potrà venderle con
grande guadagno ma, in caso contrario, l'operazione di
a. si
concluderà con una perdita).